Elezioni Emilia-Romagna, Meloni in videocollegamento a Bologna: “Sinistra teme di perdere”
La premier chiude a distanza la campagna elettorale del centrodestra per le regionali del 17 e 18 novembre: “In tutte le roccaforti ci si trova con una classe politica così sicura di se stessa che rinuncia a governare. Schlein lanciò il patto contro il dissesto ma non ha concretizzato il piano, e ora non sapendo come giustificarsi scarica le responsabilità sul governo”. Intanto non si ferma la polemica esplosa nei giorni scorsi, dopo gli scontri tra i manifestanti di sinistra e le forze dell’ordine
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“Non stupisce come il clima si sia surriscaldato in queste settimane, lo fanno sempre quando hanno paura di perdere il loro potere”. A dirlo è la presidente del Consiglio Giorgia Meloni , in videocollegamento al comizio del centrodestra di chiusura della campagna elettorale in Emilia-Romagna, a Bologna, a sostegno della candidata presidente Elena Ugolini. La premier sarebbe dovuta essere presente ma ha dovuto rinunciare a causa del protrarsi dell’incontro con i sindacati sulla Manovra, durato oltre cinque ore. Presenti invece i leader di Lega e FI Matteo Salvini e Antonio Tajani. Si vota domenica 17 e lunedì 18 novembre (I CANDIDATI – COME SI VOTA), e intanto non si ferma la polemica esplosa nei giorni scorsi, dopo gli scontri tra i manifestanti della sinistra antagonista e le forze dell’ordine.
Tensione sugli scontri a Bolgona
A Bologna nel week end i collettivi antifascisti, nel tentativo di raggiungere il corteo dell’estrema destra, sono entrati in contatto con le forze dell’ordine. Poco dopo i disordini, è intervenuta la premier per attaccare una “certa sinistra che continua a tollerare e foraggiare i facinorosi”. Ma a portare avanti l’offensiva su questa linea è stato tutto il centrodestra, che ha puntato il dito in particolare contro il silenzio di Elly Schlein sulle violenze. Con Salvini che ha affermato: “Bisogna chiudere i centri sociali occupati dai comunisti, covi di criminali e zecche rosse”. Immediata la replica del sindaco di Bologna, Matteo Lepore, che ha criticato la gestione dell’ordine pubblico e ha accusato l’esecutivo: “Il governo ha mandato le camicie nere a Bologna”.
Piantedosi: “Stupefatto da dichiarazioni di Lepore”
E sulle dichiarazioni di Lepore oggi è tornato il ministro dell’Interno Piantedosi: “Sono stupefatto dalle dichiarazioni del sindaco al quale, come doveroso, il governo ha sempre assicurato ogni forma di convinta e leale collaborazione, da ultimo in occasione della recente alluvione della città e delle connesse polemiche che ne sono conseguite”. C’è “irresponsabilità”, secondo il ministro, nell’accreditare “la tesi non veritiera della presunta contrarietà allo svolgimento” dell’iniziativa. “Ancor più grave – aggiunge – insinuare presunte regie o interventi ‘da Roma’”. LEGGI TUTTO