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    Violenza sulle donne, accordo Schlein-Meloni per corsi nelle scuole e formazione

    Dopo la telefonata di stamani della segretaria del Pd Elly Schlein alla premier Giorgia Meloni per avere un confronto sul tema del fenomeno della violenza contro le donne “in merito alla possibilità di trovare un terreno comune per far fare un passo avanti al Paese sulla prevenzione della violenza di genere”, le due leader hanno trovato un’intesa che sarebbe concretizzata sostanzialmente in due ordini del giorno che sono stati approvati dall’Aula del Senato, dopo essere stati riformulati. Con gli ordini del giorno, presentati dal Pd al ddl del governo contro la violenza alle donne, si impegna il governo a mettere in campo “disegni di legge” che intervengano “sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente, al fine di iniziare l’iter parlamentare in tempi rapidi” (GUARDA ANCHE: Basta, la campagna contro i femminicidi di Sky TG24). LEGGI TUTTO

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    Corsi nelle scuole e formazione contro la violenza sulle donne, accordo Meloni-Schlein

    ServizioViolenza di genereApprovati dall’Aula del Senato due ordini del giorno dopo una riformulazione22 novembre 2023Violenza sulle donne, 14mila in pronto soccorsoAscolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaL’interlocuzione tra la premier Giorgia Meloni e la segretaria del Pd Elly Schlein per contrastare il dilagare della violenza alle donne si sarebbe concretizzata sostanzialmente in due ordini del giorno che sono stati approvati dall’Aula del Senato, dopo essere stati riformulati.Gli impegniCon gli ordini del giorno, presentati dal Pd al Ddl del governo contro la violenza alle donne, si impegna il governo a mettere in campo «disegni di legge» che intervengano «sulla prevenzione e sul contrasto della violenza sulle donne e la violenza domestica, a completamento della normativa vigente, al fine di iniziare l’iter parlamentare in tempi rapidi».Loading… LEGGI TUTTO

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    Ddl contro violenza di genere al Senato. Scatta la campagna nelle scuole con psicologi

    Dopo l’omicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento accelera nella lotta ai femminicidi. La commissione Giustizia di Palazzo Madama, il 21 novembre, ha votato all’unanimità il mandato al relatore di riferire in Aula sul cosiddetto ddl Roccella, con nuove norme per il contrasto alla violenza domestica e di genere. Polemica sulla campagna negli istituti scolastici affidata ad Alessandro Amadori

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    Elezioni, voto online: prima simulazione per gli italiani all’estero a dicembre

    Il 13 e 14 dicembre il Ministero dell’Interno ha annunciato l’avvio della sperimentazione per il voto digitale degli italiani residenti all’estero, o che per motivi di lavoro, studio o salute, si trovino temporaneamente fuori dai confini nazionali. In quei due giorni si testerà quindi il Portale E-Vote, il portale previsto dal Ministero per i cittadini che vorranno votare dall’estero, funzionante solamente nei paesi dell’Unione Europea. Secondo quanto trapelato l’obiettivo sarebbe riuscire a rendere realtà il voto online per le elezioni europee del 3 giugno 2024, o per le amministrative del prossimo anno.

    Il test

    Ad oggi non è chiaro chi verrà coinvolto nel test e quanti saranno gli elettori che potranno provare il portale, di certo è che si tratterà di un numero esiguo. I cittadini interessati saranno quindi informati attraverso una campagna di comunicazione del Ministro degli Esteri, con la simulazione vera e propria che si terrà tra le 8 di mercoledì 13 e le 20 di giovedì 14. Sarà necessario autenticarsi tramite identità digitale, prima di ritrovarsi in una sorta di urna dove appariranno due schede, una per Camera e l’altra per Senato, con simboli e nomi di partito (di finzione) sul quale esprimere la propria preferenza. Non sarà contemplato il voto nullo, poiché la scheda andrà compilata correttamente altrimenti si sarà costretti ad annullare la procedura. Per simulare la scheda bianca invece non va espressa nessuna preferenza prima di inviare la scheda. LEGGI TUTTO

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    Alessandro Amadori, caos per libro “La guerra dei sessi”. Valditara: “Polemiche squallide”

    Il ministro dell’Istruzione ha scelto il professore della Cattolica come coordinatore del piano per l’educazione affettiva nelle scuole ma Pd, M5S e Avs chiedono la revoca per la teoria sulle “donne cattive” argomentata in un suo volume nel 2020. L’autore: “Non mi dimetto, libro non ha intenti anti femminili”

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    Si accelera su ddl contro la violenza di genere, nodo scuola impedisce intesa bipartisan

    I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSull’onda dell’indignazione che ha scatenato l’omicidio di Giulia Cecchettin, il Parlamento accelera nella lotta al femminicidio. La commissione Giustizia del Senato ha votato all’unanimità il mandato al relatore di riferire in Aula sul cosiddetto ddl Roccella che contiene nuove norme per il contrasto alla violenza domestica e di genere. Il testo è lo stesso già approvato dalla Camera. Gli ordini del giorno non sono stati votati ma verranno ripresentati direttamente in Aula. Il provvedimento, con ogni probabilità, sarà all’esame dell’Assemblea già domani. La maggioranza assicura che il disegno di legge del governo contro la violenza domestica «verrà approvato dal Senato entro mercoledì 22 novembre». Il testo dovrebbe diventare legge alla vigilia della Giornata contro la violenza alle donne del 25 novembreRafforzato il codice rossoSi tratta di un pacchetto di misure che punta a rafforzare il ’Codice Rosso’ grazie al potenziamento di strumenti come l’ammonimento, il braccialetto elettronico, la distanza minima di avvicinamento e la loro applicazione ai cosiddetti ’reati spia’.Loading…Schlein: non solo repressione«Ma – come dice la segretaria del Pd Elly Schlein – nel testo si parla solo di repressione, non contiene nulla che riguardi la prevenzione, cioè l’educazione nelle scuole e le risorse per la formazione di operatori e operatrici» specializzati. Mentre è proprio su questi aspetti che si deve insistere. «Il Pd è disponibile» ad azioni bypartisan in difesa delle donne, assicura Schlein rispondendo all’appello che è stato rivolto a lei e a Meloni da Paola Cortellesi, il cui film contro la violenza alle donne sarà proiettato al Senato giovedì. Ma da parte di Meloni sinora non «sono arrivati segnali», aggiunge.Il nodo della scuolaMa la Lega, spiega il deputato di Avs Angelo Bonelli «è contraria a prevedere nelle scuole l’ora di educazione all’affettività e alla parità di genere. Il nostro emendamento» (e uno analogo del M5S) al ddl del governo, vennero bocciati «tra gli insulti della Lega». Il leghista Rossano Sasso, infatti, in Aula definì «l’educazione sessuale e affettiva una porcheria» accusando le opposizioni di «nefandezza». Una posizione richiamata anche nell’intervento del vicepremier Matteo Salvini secondo il quale «la scuola deve fare la scuola, le istituzioni le istituzioni, ma la famiglia deve fare la famiglia. Perché la scuola non può arrivare ovunque, così come il sindaco o il ministro. Sono la mamma ed il papà che devono capire se hanno in casa qualcuno che rischia di diventare un problema». Come dire, si osserva nell’ opposizione, «si lascino fuori le scuole da quest’opera di educazione al rispetto di genere».Le aperture di FdIEppure in Parlamento, dove sono depositati 9 ddl contro il femminicidio e 17 contro la violenza di genere ce n’è uno della senatrice di FdI Giulia Cosenza che punta proprio ad introdurre nelle scuole «l’insegnamento dell’ educazione emotivo-sentimentale» per contrastare il femminicidio. Il testo è stato assegnato in commissione, ma il suo esame non è ancora cominciato. E della necessità di coinvolgere le scuole parla anche il presidente del Senato, Ignazio La Russa, secondo il quale la violenza contro le donne «è un problema soprattutto culturale» ed è per questo che «occorre lavorare a partire dalle scuole». LEGGI TUTTO