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    ”Mi sono un po’ vergognato e mi sono messo a piangere”: Tony Effe parla delle accuse di sessismo e della convivenza con la De Lellis

    Studia italiano con un professore una volta a settimana, analisi testi: “Voglio migliorarmi”

    Il 33enne ha costretto Giulia a vedere il suo film preferito, “Harry Potter”

    Tony Effe, Nicolò Rapisarda all’anagrafe, si prende la copertina di Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera. Tra i favoriti di Sanremo 2025, il trapper si racconta e smentisce la sua fama da ‘bad boy’. Il 33enne parla della famiglia, delle accuse di sessismo e della convivenza con Giulia De Lellis, 29 anni. “Mi sono un po’ vergognato e mi sono messo a piangere”, svela.

    ”Mi sono un po’ vergognato e mi sono messo a piangere”: Tony Effe parla delle accuse di sessismo e della convivenza con la De Lellis

    Papà orafo, mamma cameriera in un hotel, Tony ha avuto una vita normale. A 4 anni diventa attore: “Avrei preferito giocare, ma capivo che quello era un modo per aiutare economicamente la mia famiglia. Ero un ragazzino disciplinato”. Grazie ai suoi soldi lui si è comprato la Playstation, i genitori una macchina, la Punto. Il denaro guadagnato gli è servito anche ad altro: “Bocciato due volte al liceo, mi pago la scuola paritaria e prendo il diploma. Alla seconda bocciatura mi metto in testa di prendere il diploma, capisco che senza non ho molto futuro”.

    Effe in un primo periodo va a lavorare col padre, poi arriva la Dark Polo Gang e la popolarità. Nonostante i suoi testi, anche da solista, lui sottolinea: “Sono una persona gentile, soprattutto con le donne”. 

    Impossibile non prendere in esame le polemiche di Capodanno, l’artista confessa cosa l’abbia più ferito: “Che i miei testi istigassero all’odio di genere. L’ho detto anche al concerto, ci sono stato male. Il rap ha un suo linguaggio. Io racconto ciò che vedo, mai confondere lo sguardo, l’immaginario con la persona. Ripeto: un conto è raccontare, un altro è vivere. Stephen King allora cos’è, un serial killer?”

    Il 33enne ha costretto Giulia a vedere il suo film preferito, “Harry Potter”

    Lui ha reagito all’esclusione dal concertone di Roma del 31 dicembre: “Organizzo un concerto al PalaEur, ma succede che un giorno crollo. Stavo traslocando, c’era mia madre a aiutarmi con gli scatoloni, e io mi metto a piangere. Mi sono un po’ vergognato, ma stavo esplodendo: certe accuse mi hanno fatto davvero male”. La mamma lo conforta e gli dice: “Sei un ragazzo perbene”. “Parole per me importanti. Non tanto perché lei mi conosce, quanto perché è stata la prima a non capire la mia musica”.

    La sua musica è cambiata nel corso degli anni, Icon è stato definito il disco della maturità. Tony, così, parla anche di Giulia, con cui fa coppia dall’estate, e ammette: “Sono cambiato io. Ho una fidanzata con cui convivo. Esco poco, prima avevo il bisogno di uscire sempre, andare nei locali, alle feste. Ora preferisco rimanere a casa con La Carica dei 101”.

    Legge molto, i libri glieli consiglia il suo professore di italiano. Effe svela: “Una volta a settimana faccio italiano. Analisi dei testi. Nell’ultima lezione abbiamo letto e analizzato una poesia di Umberto Saba dove lui, Saba, impersonifica la città con un ragazzaccio biondo, un po’ quello che ho cercato di fare io con ‘Roma Damme ‘na mano’ , la canzone per Sanremo”. Sul motivo per il quale prende lezioni dice: “Sento di avere molto da imparare. Voglio migliorarmi”.

    Gli si chiede un film o un libro che abbia fatto scoprire a Giulia, lui risponde: “Harry Potter. Lei non lo aveva mai visto. L’ho costretta, all’inizio diceva: ‘A me i maghi fanno schifo’”, ora parla serpentese. Non si può crescere senza aver visto Harry Potter”. Tony lo adora, l’avrà visto anche venti volte. LEGGI TUTTO

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    ”Guadagnavo quasi 1 milione l’anno, ora sul conto ho 29 euro”: la confessione di Marco Baldini, ex spalla di Fiorello

    Svela senza alcun problema: “Sto vivendo, tanto per cambiare, un periodaccio”

    “Sono a Lazio Tv e Radio Roma Sound, con queste piccole cose tiro avanti”

    Era la famosissima spalla di Fiorello, ora per Marco Baldini è cambiato tutto. Al Corriere della Sera il 65enne fa una dura confessione. “Guadagnavo quasi 1 milione l’anno, ora sul conto ho 29 euro”. Sta vivendo, parole sue, “un periodaccio”.

    ”Guadagnavo quasi 1 milione l’anno, ora sul conto ho 29 euro”: la confessione di Marco Baldini, ex spalla di Fiorello

    Baldini esordisce svelando: “Sto vivendo, tanto per cambiare, un periodaccio”. Ricorda le cifre da capogiro del suo periodo d’oro: “Arrivavo a quasi un milione di euro all’anno, stavo sugli 800mila. Ancora oggi mi stupisco che mi pagassero così tanto per fare il cretino”. Ora sul conto ha solo 29 euro. Lo dice lui.

    Ha mentito sulla ludopatia: “Se sono arrivato a questo punto non incolpo nessuno, l’errore è stato mio che, per pararmi da un guaio peggiore, con il mio avvocato ci inventammo la storia del gioco d’azzardo compulsivo, che era l’unica scappatoia”. Il quotidiano ricorda le parole che disse in passato a riguardo: “Non sono mai stato ludopatico, era una copertura da guai più gravi. Ero finito in un giro di malavita. Guadagnavo cifre esorbitanti grazie ad alcune persone che dopo due anni hanno avuto bisogno di investire una cifra più importante per realizzare un complesso immobiliare di case di lusso”. Lui nel progetto ci mise tutto, ma era una truffa e rimase senza soldi.

    Marco ha anche ‘rotto’ il sodalizio artistico con Rosario, con cui non c’è alcuna possibilità di reunion, anche se ogni tanto si sentono: “Impossibile. E ho sbagliato io. C’è stata un’epoca in cui ero fuori dal mondo, vivevo in condizioni molto precarie, ho dormito anche in macchina, e ho fatto errori imperdonabili. Lui mi ha aspettato un sacco di tempo, poi quando ha visto che non c’era più ciccia ha detto basta”.

    “Oggi sbarco il lunario, metto a disposizione quello che so fare. Una volta alla settimana sono a Lazio Tv, con Morena Rosini, la cantante dei Milk and Coffee, che se dici ex cantante dei Milk and Coffee si incaz*a: conduciamo Vizi capitale, un salottino che ospita varia umanità – racconta lo speaker e conduttore – E poi lavoro a Radio Roma Sound dove mi diverto a fare le mie solite minchiate. Con queste piccole cose tiro su uno stipendiuccio che mi dà modo di poter vivere con la mia famiglia”.

    Quando gli si domanda come veda il futuro, risponde: “Non penso né al passato né al futuro, penso al presente. Penso a crescere bene mio figlio Leonardo, le ristrettezze economiche ci sono e sono tante, ma la mia compagna, che ha 26 anni meno di me, è la mia ancora di salvezza”. Lei si chiama Aurora, il bimbo è nato l’1 novembre del 2020. LEGGI TUTTO

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    ”Ognuno ha le sue esigenze, altre voglie, altri impegni”: Vanessa Incontrada parla del ritorno di fiamma col padre di suo figlio Rossano Laurini

    L’attrice e conduttrice 46enne si apre sull’amore ritrovato con l’imprenditore toscano suo coetaneo

    Da luglio 2023, dopo una profonda crisi, tutto è tornano alla normalità: stanno insieme da più di 17 anni

    Vanessa Incontrada non si nasconde. Intervistata dal Corriere della Sera, parla del ritorno di fiamma con Rossano Laurini, padre di suo figlio Isal, 16 anni. “Ognuno ha le sue esigenze, altre voglie, altri impegni”, spiega ripercorrendo le tappe della profonda crisi che li ha visti separarsi nel 2022. A luglio 2023 tutto è tornato, però, come prima: i due adesso sono felici insieme.

    ”Ognuno ha le sue esigenze, altre voglie, altri impegni”: Vanessa Incontrada parla del ritorno di fiamma col padre di suo figlio Rossano Laurini

    L’attrice e conduttrice 46enne oltre a Zelig, che la vede impegnata in tv, da domani, 21 gennaio, debutterà al Teatro Manzoni di Milano in “Ti sposo ma non troppo”, una commedia in cui si parla di coppie. Quando le si domanda se oggi si sia più inadatti a costruire relazioni che durino nel tempo, la spagnola dice: “Non so se è più difficile oggi, sicuramente un tempo le persone si sforzavano di più a far funzionare il rapporto, si facevano più problemi nel troncare una relazione. Il pubblico a teatro può facilmente immedesimarsi nei nostri personaggi, si parla di relazioni di coppia: a tutti capita di lasciare o di essere lasciati, di innamorarsi di nuovo dopo la fine di una rapporto”.

    E sull’egoismo, che pare prevalere, Vanessa spiega: “A volte essere egoisti è positivo, è importante guardarsi dentro, cogliere le sfumature del nostro stato d’animo, le nostre emozioni e aspirazioni. Ma guardare solo a se stessi non è sano. Bisogna trovare la giusta bilancia, e non è semplice”.

    L’attrice e conduttrice 46enne si apre sull’amore ritrovato con l’imprenditore toscano suo coetaneo. Da luglio 2023, dopo una profonda crisi, tutto è tornano alla normalità: stanno insieme da più di 17 anni. In foto la spagnola col loro ragazzo di 16 anni

    Sulla ‘pausa’ tra lei e Laurini la Incontrada confida: “Stare insieme è un lavoro. Con l’età si cambia, ognuno ha le sue esigenze, altre voglie, altri impegni. E a volte si perde la strada comune. Tra noi due c’è stato un po’ di mare mosso, un momento di incomprensione che può capitare. Oggi vivo una situazione sentimentale stabile: il mare è calmo, molto calmo”.

    Vanessa già a F lo scorso settembre aveva parlato di Rossano e la loro reunion. “La separazione è stata necessaria per capire alcune cose che tra noi non andavano. Tra le domande che mi sono posta in quel periodo c’era: posso pensare a una vita senza di lui? Un pensiero condiviso che ci ha fatto decidere di ripartire consapevoli degli errori che avevamo commesso, per evitare di rifarli. Si dice che i vasi rotti non tornano più come prima, nel nostro vaso le crepe non si vedono. Oggi stiamo vivendo un periodo molto felice”, aveva sottolineato. LEGGI TUTTO

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    ”Per un anno non ho detto nulla”: Max Biaggi svela di aver preso il diploma di istruttore per una disciplina olimpica, nuova carriera?

    Rimane un centauro sempre, ma stavolta sfreccerà su un altro tipo di pista…

    La prima lezione la farà ai due figli avuti da Eleonora Pedron, Ines Angelica 15 anni, e Leon Alexander, 14

    Max Biaggi sorprende. Non starà più solo in sella di una moto. Il campionissimo, centauro doc, al Corriere della Sera svela di aver preso il diploma di istruttore per una disciplina olimpica: lo sci. Nuova carriera all’orizzonte? “Per un anno non ho detto nulla”, confida lui.

    ”Per un anno non ho detto nulla”: Max Biaggi svela di aver preso il diploma di istruttore per una disciplina olimpica, nuova carriera?

    Lo sportivo 53enne sul diploma da istruttore di sci appena preso racconta: “Sono già arrivate richieste, vogliono sapere se sono disponibile a insegnare da subito. Fa piacere, ma è stata prima di tutto una sfida con me stesso. Sciavo da bambino, ho dovuto smettere per correre in moto: era vietato. Mi sono riavvicinato anni fa grazie a un evento della Philip Morris (sponsor in F1 e nella MotoGp ndr), a Madonna di Campiglio. Partecipavano Schumacher e Barrichello, io e Carlos Checa. Poi ho cambiato squadra e mi sono dovuto fermare ancora, fino a dieci anni fa. Ma la passione era intatta”.

    Ha studiato come un matto e si è allenato coi ventenni. Max confida: “Amici mi hanno suggerito di provare, ‘tu potresti farcela’. Loro sciavano molto meglio di me. Allora è scattato il gusto della sfida. Ricordo le selezioni: 300 aspiranti maestri. Mi sono presentato dal nulla con il pettorale superando le prime tre prove. Un mese di corso con prove sul ghiacciaio in Val Senales, lezioni in aula, metodologie e pronto soccorso. Non avevo idea che ci fossero anche gli esami orali, se avessi saputo che era così complicato ci avrei pensato di più. Ma mi sono impegnato a fondo e questa esperienza mi ha dato tanto”.

    Il pilota poi svela: “Qualche giorno fa mi chiama la scuola: ‘Una famiglia russa ti vorrebbe per cinque giorni’. Io: ‘Grazie ma al momento non credo di esercitare’. La prima lezione sarà per i miei figli, Ines e Leon. Sarà la più emozionante, ma loro sciano da anni e non dovranno imparare molto”.

    E proprio parlando dei pargoli avuti da Eleonora Pedron, ora adolescenti, Max confessa: “Quando correvo ero coraggioso, con i miei figli invece mi preoccupo di tutto. A volte troppo. Non voglio che vadano in moto per esempio. Per moto e scooter aspettiamo: c’è tempo. Lo dico a Leon che ha compiuto 14 anni, ma alla fine dovrò cedere. Per fortuna è completamente assorbito dal tennis. Frequenta l’accademia di Riccardo Piatti a Bordighera, lui giocherebbe sempre. In vacanza mi ha obbligato a cercare un campo, finché studia e porta buoni voti va bene così. Ines (15 anni, ndr) fa ginnastica ritmica, anche lei ogni tanto mi accompagna alle gare della MotoGp”. LEGGI TUTTO

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    ”Sonia Bruganelli probabilmente vuole gestire i prossimi contratti di Bonolis”: il retroscena del Corsera sulla rottura con Presta

    Il quotidiano mette nero su bianco ciò che avrebbe portato il manager ad attaccare la 50enne

    Nonostante la separazione tra il presentatore e la produttrice, lei lo farebbe “per l’unità della famiglia”

    E’ un addio arrivato all’improvviso, dopo un contratto rinnovato lo scorso giugno, e che fa rumore. Il Corriere della Sera dedica ampio spazio alla rottura tra il  ‘Paolo nazionale’ e Lucio Presta, a cui è stato legato per ben 35 anni. Il quotidiano mette nero su bianco il retroscena che avrebbe portato il conduttore a dividere la sua strada dalla Arcobaleno Tre del manager 64enne. “Sonia Bruganelli probabilmente vuole gestire i prossimo contratti di Bonolis”, scrive.

    ”Sonia Bruganelli probabilmente vuole gestire i prossimi contratti di Bonolis”: il retroscena del Corsera sulla rottura con Presta

    Il presentatore 63enne ieri ha annunciato il crack sul social: “Dopo 35 anni di intensa collaborazione si interrompe da oggi il rapporto professionale con la Arcobaleno Tre. Ringrazio di cuore tutte le persone con cui ho lavorato e quelle che ancora vi operano”. Tra i commenti ha fatto immediatamente scalpore quello di uno degli attori principali della ‘querelle’, Presta: “Anche le persone perbene come te possono avere la sfortuna di incontrare la donna sbagliata e pagarne le conseguenze”. Il riferimento a Sonia è abbastanza scontato. Poi Lucio è stato ancora più chiaro: “Una moglie sbagliata e noi uomini siamo fatti”. 

    “Nel mirino c’è dunque Sonia Bruganelli che dopo la separazione da Bonolis – che l’ha subita più che esserne stato motore – probabilmente – questa la lettura del retroscena – vuole gestire i prossimi contratti del marito, mettendo sul piatto ‘l’unità della famiglia’. Che la famiglia al momento sia divorziata fa per lo meno sorridere, ma la coerenza spesso abita altrove”, sottolinea il Corriere. Il giornale aggiunge: “Bruganelli in sostanza temeva che il suo potere d’azione potesse venire meno, da qui il lavoro sul marito per spingerlo fuori dall’orbita di Presta”.

    Il quotidiano mette nero su bianco ciò che avrebbe portato il manager ad attaccare la 50enne. Nonostante la separazione tra il presentatore e la produttrice, lei lo farebbe “per l’unità della famiglia”

    Il quotidiano fa notare che quel che Presta ha fatto per Bonolis non è accaduto con nessun altro dei suoi assistiti: “Per nessuno si è speso come con lui, guadagnando certo ma facendogli anche firmare contratti milionari. E così, a rileggerle oggi, si rivelano carta straccia le dichiarazioni d’amore che proprio Sonia Bruganelli dedicava a Presta, definendolo ‘un amico vero’, ‘uno che mi ha insegnato tutto’, ‘un maestro’, ‘il primo a credere in me’. Italia Oggi già un anno fa registrava le frizioni con l’ex moglie di Bonolis: ‘Di sicuro ha preso le distanze dal manager la moglie Sonia Bruganelli’ (che però ha preso pure le distanze dal marito, visto che ormai sono separati di fatto come hanno raccontato loro stessi, ndr )’”.

    Il famoso manager, che conserva nella sua scuderia molte star, nel giro di pochi anni ha perso Stefano De Martino, Amadeus e ora Paolo Bonolis, nomi tutt’altro che indifferenti. Non ne sarà affatto felice. LEGGI TUTTO

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    ”Si gira e mi dice: lo organizziamo o no questo matrimonio?”: Costanza Caracciolo racconta la spiazzante proposta di nozze di Vieri

    La 34enne, ex velina, influencer e imprenditrice, lo confessa al Corriere della Sera

    I due si sono sposati il 18 marzo 2019, sono genitori di Stella e Isabel, 6 e 4 anni

    Costanza Caracciolo ha una vita piena a Milano con il marito e le due figlie. Al Corriere della Sera racconta le sue giornate col 51enne, svela pure la spiazzante proposta di nozze di Bobo Vieri: “Si gira e mi dice: lo organizziamo o no questo matrimonio?”. I due hanno detto di sì il 18 marzo 2019 con rito civile a villa Litta Modignani, nel quartiere di Affori. “Volevamo un’unione informale, senza clamori né gossip, lontana dal caos del centro città”, spiega.

    ”Si gira e mi dice: lo organizziamo o no questo matrimonio?”: Costanza Caracciolo racconta la spiazzante proposta di nozze di Vieri

    Il tempo dell’ex velina 34enne, influencer e imprenditrice, è sincronizzato con quello di Bobo. Tutto per dedicare tempo a Stella e Isabel, 6 e 4 anni. Costanza spiega: “Christian è un papà presente, stravede per le bambine. Lui le accompagna a scuola e io vado a riprenderle. Ci dividiamo le loro attività extrascolastiche e le varie commissioni da fare. Si cena sempre insieme. E da quando siamo genitori non abbiamo mai fatto una vacanza se non in quattro… ci piace così: il tempo vola, tra lavoro e impegni quotidiani, siamo spesso di corsa, bisogna approfittare di ogni attimo per ricaricarci. Mio marito mi ha fatto capire che devo incanalare al meglio le energie: non faccio più cose forzate e scelgo le persone con cui trascorrere i momenti liberi”.

    Quando le si domanda cosa faccia da sola col compagno di vita, la Caracciolo rivela: “Tutto, al di fuori del lavoro. Adoro andare allo stadio con lui a vedere l’Inter, canto anche i cori. E poi siamo un po’ Sandra e Raimondo, litighiamo e facciamo pace. Ridiamo e ci ascoltiamo. Christian a volte si distrae ma va bene… gli mostro gli scatti per le campagne pubblicitarie e mi dice a caso che la foto numero tre è la più bella (intanto, però, gioca alla Play)”. 

    La 34enne e il 51enne si sono sposati il 18 marzo 2019, sono genitori di Stella e Isabel, 6 e 4 anni

    Poi la siciliana confida: “Quando mi ha chiesto di sposarlo eravamo seduti sul divano, all’improvviso si gira: ‘Lo organizziamo o no questo matrimonio?’. Tra di noi è successo tutto senza sforzo, senza pensare. Dopo tre mesi di fidanzamento avevamo già deciso di fare un figlio”. Sono unitissimi e felici. LEGGI TUTTO

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    ”Guidavo a velocità elevatissima, Pino mi ha tenuto la mano per tutto il tempo”: Amanda Bonini, ex di Daniele racconta la drammatica corsa verso Roma dopo l’infarto

    La 59enne parla per la prima volta nel libro di Pietro Perone dedicato al famosissimo cantautore

    L’artista è deceduto il 5 gennaio del 2015: aveva 59 anni

    Parla per la prima volta. Amanda Bonini, ex di Pino Daniele, racconta la drammatica corsa verso Roma dopo l’infarto. Lo fa nel libro di Pietro Perone dedicato al famosissimo cantautore, “Pino Daniele. Napoli e l’anima della musica, dal mascalzone latino a GioGiò”, edizioni San Paolo 2024. L’artista è deceduto il 5 gennaio del 2015: aveva 59 anni.

    ”Guidavo a velocità elevatissima, Pino mi ha tenuto la mano per tutto il tempo”: Amanda Bonini, ex di Daniele racconta la drammatica corsa verso Roma dopo l’infarto

    Pino viveva con lei, maestra elementare, a Magliano, paesino della Toscana dove si era trasferito e dove ora si trovano le sue ceneri. Lui di Amanda aveva detto, come ricorda il Corriere della Sera, che riporta alcuni stralci del libro: “La mia nuova compagna è all’antica come me. Dopo due famiglie non smetto di credere nell’amore perché se smetti di crederci non vivi più. E poi non sono uno che consuma l’attimo, ho bisogno di un futuro fatto di certezze… Mi definisco all’antica. E la mia nuova compagna la pensa esattamente come me”.

    La Bonini ripercorre quegli attimi tragici in cui lui aveva deciso di cercare di ‘salvarsi’ a Roma: “Pino era perfettamente cosciente e continuava a chiedere di salire in auto per raggiungere l’ospedale Sant’Eugenio di Roma. Era convinto che solo l’équipe del suo cardiologo lo avrebbe salvato. Lui, e nessun altro, diceva, conosce le condizioni del mio cuore, sa come intervenire. Lo paragonava a quei meccanici che smontano e rimontano per anni lo stesso motore in cui altri non riuscirebbero mai più a raccapezzarsi”. 

    La 59enne parla per la prima volta nel libro di Pietro Perone dedicato al famosissimo cantautore. L’artista è deceduto il 5 gennaio del 2015: aveva 59 anni

    La donna svela: “Durante il drammatico viaggio, in cui ho guidato a velocità elevatissima, Pino è rimasto vigile, mi ha tenuto la mano per tutto il tempo, fino a quell’ultima doppia stretta, l’estremo saluto, il suo ciao”.

    “Hanno detto che ho sbagliato ad assecondarlo, che dovevo impormi e aspettare l’ambulanza. Avrei provocato la sua ira e fatto precipitare la situazione. Piuttosto, ancora oggi non mi spiego perché dal Sant’Eugenio non sia partito un mezzo di soccorso cardio-assistito che ci venisse incontro… ho chiesto più volte di inviare un’ambulanza”, aggiunge Amanda.

    “L’ho conosciuto in un momento in cui era chiuso dentro di sé, si mostrava guardingo, come un pugile in posizione di guardia, deluso”, racconta Amanda. Con lei Pino desiderava ‘normalità’, così dice: “Stava riassaporando il sale della vita di strada, quella della gente comune. Gli piaceva molto questa sensazione, era per lui un tuffo nelle sue origini. La dimensione della metropoli iniziava però ad andargli stretta: non sopportava il traffico, il trambusto sotto casa e dopo poco mi ha chiesto di andare a vivere con lui a Magliano, meno distante dalla mia scuola”.  LEGGI TUTTO

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    Il fratello di Fabrizio Frizzi racconta come la figlia del conduttore Stella ha vissuto la morte del padre: ”Una strozzatura”

    Fabio, musicista e compositore, 6 anni e mezzo più del conduttore, era legatissimo a lui

    L’amatissimo presentatore è scomparso il 26 marzo 2018, per emorragia cerebrale, a 60 anni

    “Lo sento ancora qui con me, mi aspetto di vederlo entrare da un momento all’altro”, confessa. Il fratello di Fabrizio Frizzi, Fabio, musicista e compositore, 6 anni e mezzo più del conduttore, era legatissimo a lui. Al Corriere della Sera parla del loro rapporto e racconta come la figlia del conduttore Stella ha vissuto la morte del padre. “Una strozzatura”, svela. L’amatissimo presentatore è scomparso il 26 marzo 2018, per emorragia cerebrale, a 60 anni.

    Il fratello di Fabrizio Frizzi racconta come la figlia del conduttore Stella ha vissuto la morte del padre: ”Una strozzatura”

    Fabio rivela che uno dei suoi giorni più belli vissuti col fratello fu proprio quello del matrimonio di Fabrizio con Carlotta Mantovan, il 4 ottobre 2014: “Li ho visti davvero felici”. Poi sulla paternità tanto desiderata dall’artista confida: “Gli dicevo: ‘Saresti il padre ideale, hai proprio un carattere da papà’. I miei figli lo adoravano. Per i due più piccoli si vestiva da Babbo Natale. Finché un giorno venne scoperto: ‘Ma tu sei zio Fabrizio!’. Sono fiero di avere avuto un fratello come lui”.

    Fabrizio dalla 41enne ha avuto Stella, 11 anni. Fabio svela: “Perdere un genitore meraviglioso come Fabri, un bel papone così, è stata una strozzatura importante nella sua vita. Stellina lo adora, anche adesso che non c’è più ha una venerazione per lui, Fabrizio è la sua leggenda”.

    Fabio, musicista e compositore, 6 anni e mezzo più del conduttore, era legatissimo a lui. L’amatissimo presentatore è scomparso il 26 marzo 2018, per emorragia cerebrale, a 60 anni

    Si apre pure sulla malattia del fratello: “Quando ha capito che non si trattava soltanto di un giramento di testa, ha deciso di combattere”. Ha lottato contro il tumore al cervello: “Anche nella fase più brutta, l’ha affrontata con orgoglio ed enorme dignità. Non si è perso d’animo. Un altro dei giorni più belli della sua vita è stato quando è tornato a lavorare, con i colleghi e gli amici che lo hanno accolto in studio. ‘Eccomi, io sono qua’”.

    Quando gli si domanda chi gli sia stato più vicino, Fabio non ha dubbi: “Antonella Clerici, una sorella, tra loro c’era un affetto epocale. E Carlo Conti, che lo adorava da sempre”. “Vuole sapere come ho superato la perdita? – chiarisce – Credo che i cinque sensi siano limitati. Ci sono tanti altri modi in cui si riesce a percepire la presenza di una persona amata. Come quando mi capita di ascoltare alla radio la canzone di Jovanotti che Fabri amava tanto: Le tasche piene di sassi. O quando rileggo i suoi ultimi WhatsApp sul cellulare, dal numero che non ho mai cancellato: ‘Ciao, ci vediamo dopo’. E lo sento ancora qui”. LEGGI TUTTO