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    Napolitano, riaperta la camera ardente al Senato. Tajani: «Ha lasciato il segno». Macron domani a Roma

    I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaAnche il presidente francese Emmanuel Macron sarà domani a Roma per partecipare ai funerali di Stato del presidente emerito della Repubblica Giorgio Napolitano. Politici, magistrati, accademici, donne e uomini della cultura e dello spettacolo stanno portando dalle prime ore del mattino il proprio saluto nella camera ardente allestita al Senato.wLoading…Oltre al presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nella prima giornata personaggio d’eccezione è stato Papa Francesco, prima volta di un Pontefice a Palazzo Madama. Prima di lui, erano arrivati la premier Giorgia Meloni e gli ex presidenti del Consiglio Mario Draghi e Mario Monti. Oggi si sono avvicendati invece il giudice della Consulta Filippo Patroni Griffi, gli attori Giulio Scarpati e Giovanna Ralli, la giornalista Myrta Merlino, il presidente dell’accademia dei Lincei Roberto Antonelli, l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone. E ancora Vincenzo Visco, Lamberto Dini, Pierferdinando Casini, tre presidenti emeriti della Consulta, Marta Cartabia, Giovanni Maria Flick e Franco Gallo.D’Alema: rappresentato in forma più alta senso StatoTra i primi alla riapertura, stamattina, Lorenzo Cesa e Marco Follini, Paola De Micheli, Massimo D’Alema e il regista Giuseppe Tornatore. «Una grande personalità, un maestro severo a volto ma anche un uomo capace di slanci affettuosi», ha commentato D’Alema. «Lo abbiamo ricordato con i suoi figli, una grandissima personalità che ha rappresentato nella forma più alta il senso dello Stato, quell’amore per la democrazia e per il nostro Paese, che ha dato un tratto, una caratteristica del comunismo italiano». Sul libro delle presenze D’Alema ha invece scritto: «Una lunga vita di impegno e di battaglie comuni, ciao Giorgio».Tajani: europeismo condiviso, ha lasciato il segno «Un protagonista della politica che ha lasciato un segno. Anche quando si è avversari politici quello che conta è il rispetto e la stima, che non è legata alle stesse idee». Così il ministro degli Esteri e segretario di FI Antonio Tajani alla camera ardente di Giorgio Napolitano. Interpellato sulla rielezione a capo dello Stato, Tajani ha risposto che Napolitano «sapeva trovare una sintesi, era evidentemente la persona più giusta per superare uno stallo nell’interesse della nazione». Il suo ricordo però è legato in particolare all’Europa. «Al Parlamento europeo siamo stati tanti anni insieme. Ci siamo confrontati e c’era grande comune rispetto. Eravamo su fronti politici differenti ma c’era la condivisione della scelta europeista». LEGGI TUTTO

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    Meloni: sul reddito di cittadinanza abbiamo fatto la cosa giusta

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Vedo l’orizzonte dei 5 anni di governo e quell’orizzonte mi serve anche per realizzare le grandi riforme di cui questa nazione ha bisogno. Vorrei che questo fosse l’anno delle riforme: vedere i primi mattoni della riforma fiscale, avviare la riforma costituzionale, fare la parte più consistente della riforma sulla giustizia. E poi la grande riforma del merito, particolarmente nella scuola e intervenire sull’emergenza abitativa. C’è un grande lavoro da fare ma rispetteremo gli impegni presi. L’Italia è oggi più credibile, più stabile, più ascoltata». Lo ha detto il premier Giorgia Meloni al Tg1 dell’edizione delle 20.Reddito di cittadinanza«Sul reddito di cittadinanza abbiamo fatto la cosa giusta e quella che avevamo promesso: distinguere chi può lavorare da chi non può farlo. Chi non può lavorare mantiene il sussidio, chi può lavorare è giusto che abbia lavoro e formazione». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista al Tg1 che andrà in onda questa sera nel corso dell’edizione delle 20.Loading…Salario minimo«Sul tema del salario minimo, mi stupisce che l’opposizione scopra oggi la sua utilità, perché in dieci anni al governo non lo hanno realizzato io che temo possa peggiorare la condizione di più lavoratori di quelli ai quali la migliora, ma aspettiamo la proposta del Cnel». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista al Tg1 che andrà in onda questa sera nel corso dell’edizione delle 20.Migranti«Speravo meglio sull’immigrazione. Abbiamo lavorato tantissimo, i risultati non sono quelli che speravamo di vedere. È un problema molto complesso, ma sono certa che ne verremo a capo. Ma questo tema merita una seconda fase». Lo ha detto la presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una intervista al Tg1.Superbonus«Sul Superbonus parlano i numeri: 140 miliardi di euro di buco tolti alla sanità, all’istruzione, alle pensioni, per ristrutturare le seconde case e anche i castelli». Così la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nell’intervista al Tg1 che andrà in onda questa sera nel corso dell’edizione delle 20. LEGGI TUTTO

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    Salvini: sanare piccole irregolarità edilizie e fare cassa

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura«Lo dico senza ipocrisia, ci sono problemi di bilancio? Ci sono alcune centinaia di migliaia di piccole irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche che stanno intasando gli uffici tecnici dei comuni di mezza Italia? Sì, e allora non sarebbe più saggio per quelle di piccola entità andare a sanare tutto quanto?». Lo ha detto il vicepremier e ministro delle Infrastrutture (nonché leader della Lega) Matteo Salvini a Confedilizia a Piacenza. «Lo Stato incassa e i cittadini possono tornare nella disponibilità piena del proprio bene – ha concluso – penso che sia un ragionamento su cui andare avanti con coraggio fino in fondo».Pd: governo disperato«E così Matteo Salvini va al convegno di Confedilizia e butta lì l’ennesima idea di condono edilizio. Per non meglio quantificate irregolarità architettoniche, edilizie e urbanistiche. Un’altra strizzata d’occhio ai furbi di un governo disperato che non sa dove trovare risorse per la manovra e che quindi vuole fare cassa attraverso un ulteriore condono, dopo quelli fiscali. Ci piacerebbe sapere se Giorgia Meloni e il ministro Giorgetti concordano con la linea “condonista” del loro ministro leghista ai Trasporti». Così il presidente dei senatori del Pd, Francesco Boccia.Loading…Sinistra pronta alle barricate«Nel vocabolario di Salvini condono è una parola magica. Oggi, parlando davanti a Confedilizia ,non poteva dunque fare a meno di invocare il condono per quelle che chiama “piccole irregolarità edilizie”. Noi di Alleanza Verdi e Sinistra diciamo che dovrebbe vergognarsi per questo continuo tentativo di rompere le regole della legalità». Lo sostiene il capogruppo di Avs nella commissione Affari costituzionali della Camera, Filiberto Zaratti, il quale assicura: «Noi faremo le barricate contro ogni condono».Salvini: su affitti brevi non deve decidere Stato«È sbagliato aggredire la proprietà immobiliare. La proprietà privata è sacra, frutto del lavoro e di sacrifici. E questo si applica anche al tema degli affitti brevi. Ognuno deve essere libero di decidere come mettere a reddito il proprio immobile». Ad affermarlo è il vicepremier e ministro delle Infrastrutture e Trasporti, Matteo Salvini,. «Non è lo stato che deve eticamente decidere cose devi fare dei tuoi tre appartamenti. Non è compito dello Stato decidere – insiste – se lo deve fare a medio, a breve o lungo termine». E, puntualizza, su questo «siamo in totale sintonia con l’intero governo, non leggo quello che è sui giornali». Probabile che Salvini faccia riferimento alle indiscrezioni sulle nuove norme previste dalla ministra del Turismo Daniela Santanchè, sugli affitti brevi, che prevederebbero obbligo di codice identificativo e limite di due notti nelle città metropolitane. LEGGI TUTTO

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    Il cordoglio di Meloni e del Governo. Draghi: assoluto protagonista della storia italiana ed europea

    «Al presidente Napolitano – aggiunge – ho sempre riconosciuto la sua puntigliosa attenzione nei confronti delle nostre Forze armate, del loro onore, delle loro qualità, della loro necessità di essere considerate uno dei momenti fondamentali della comunità nazionale. Ricordo, inoltre, che la sua parola fu decisiva affinchè la celebrazione per i centocinquanta anni dell’Unità d’Italia avvenisse con l’importanza che meritava».Dal Pci al Quirinale, la lunga carriera di un uomo delle istituzioniPhotogallery43 fotoVisualizza Fontana: scompare autentico servitore dello Stato«Con Giorgio Napolitano scompare un autentico servitore dello Stato. Già presidente della Camera dei deputati e poi presidente della Repubblica per due mandati, il presidente emerito Napolitano è stato un protagonista della scena politica e istituzionale. A nome mio e della Camera dei deputati, desidero esprimere ai familiari i sentimenti di profondo cordoglio e delle più sentite condoglianze». A parlare qui è il presidente della Camera, Lorenzo Fontana.Gentiloni: se ne va statista italiano ed europeo«Con Giorgio Napolitano se ne va uno statista italiano ed europeo. Un uomo di sinistra al servizio delle istituzioni della Repubblica. È stato un privilegio conoscere da vicino la sua passione politica e il suo rigore intellettuale. Riposa in pace, Presidente, ci mancherai». Così l’ex premier e commissario europeo per l’Economia Paolo Gentiloni in un post pubblicato sul social X.Le condoglianze di Steinmeier: colpito da sua forza persuasiva e chiara visione«La forza persuasiva di Giorgio Napolitano e il suo orientamento nel corso dei suoi decenni di lavoro mi hanno profondamente colpito». Sono le parole del presidente federale tedesco Frank-Walter Steinmeier, riportate dalla portavoce. «Steinmeier ha espresso le sue condoglianze al popolo italiano e alla famiglia per la morte dell’ex capo dello Stato».Borrell: la sua passione politica al servizio delle istituzioni italiane ed europeeGiorgio Napolitano «ha segnato profondamente la storia d’Italia nel Dopoguerra. Ha messo la sua passione politica al servizio delle istituzioni italiane ed europee con rigore e coraggio. Ci mancherà il suo stimolo, ma ci resta il suo insegnamento, un faro per tutti i riformisti». È il messaggio postato da Josep Borrell, Alto Rappresentante per la politica estera e di sicurezza comune dell’Ue. LEGGI TUTTO

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    Detto e contraddetto: lo scontro sui Cpr

    «Dal Governo hanno spiegato che i Cpr non serviranno per accogliere i profughi, ma per trattenere i pericolosi. Pensavo che per quello ci fossero le carceri. Ma allora chiedo: il problema vero, dei grandi numeri dell’emergenza, dell’assenza di strutture, di persone che non si riesce a collocare, dei minori non accompagnati, chi lo affronta se i Cpr servono ad altro?»Testolin: Cpr opzione difficilmente attuabileRenzoTestolin, governatore della Valle d’Aosta, 20 settembre 2023«Al momento la Regione Valle d’Aosta non ha ricevuto comunicazioni ufficiali sull’ipotesi di insediamento di un Cpr sul territorio regionale. Una opzione questa, difficilmente attuabile, che comunque potremo analizzare solo nel momento in cui ci saranno, se ci saranno, elementi e proposte sui quali confrontarsi, e, comunque sempre, nell’ambito di una interlocuzione tra Governo e Regioni»Toti, sui Cpr nessuno può fare un passo indietroGiovanni Toti, governatore Liguria, 20 settembre 2023«Abbiamo dato disponibilità dei porti e anche ai Cpr. Chiunque pensi di tirarsi indietro, di non partecipare a questo sforzo o di trovare soluzioni miracolistiche, che sono state più volte proposte senza risultato, sbaglia, da destra e da sinistra. Cerchiamo di rimboccarci le maniche e ognuno faccia il suo, senza polemiche e senza le sindromi ’non a casa mia’ che accompagnano troppo spesso la politica italiana»Zaia, stiamo affrontando il mare pensando di svuotarlo con un secchioLuca Zaia, governatore del Veneto, 23 settembre 2021«ll Cpr non risolve il problema degli arrivi. Stiamo affrontando il mare pensando di svuotarlo con un secchio»Loading… LEGGI TUTTO

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    I social pungolano Meloni sull’economia, più che su immigrazione e sicurezza

    IL GRADIMENTO SOCIAL A MELONISentiment analysis su post e commenti prodotti dagli utenti in riferimento a Giorgia Meloni. Nel grafico l’andamento in percentuale del sentiment positivoLoading…Anche tra i temi maggiormente dibattuti dagli utenti nelle conservazioni aventi ad oggetto il Presidente del Consiglio l’economia la fa da padrona, con il 29,66% dei post a settembre 2023, a seguire l’immigrazione (19,11%), ambiente (11,31%) sicurezza (8,01%), diritti (7,32%). A conferma del gradimento degli utenti social per Meloni, il dato limitato al 6,77% di hate speech, ossia di contenuti d’odio riferiti alla presidente del ConsiglioRivali e ministriLa leader di Fratelli d’Italia resta in ogni caso in vetta alla classifica dei politici italiani per gradimento sui social, tallonata da Giuseppe Conte al 59,75% che invece è in costante aumento. Più staccata Elly Schlein al 56,13%, seguita da Antonio Tajani con il 55,77% e da Matteo Salvini (52,21%). Tra i ministri del governo, premier a parte, è il vicepremier e ministro degli esteri Antonio Tajani a catalizzare l’attenzione (55,77%), seguito dal Ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano (54,44%) e poi il vicepremier e Ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini (52,21%), il Ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto (51,66%), il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi (50,21%).Da segnalare l’assenza di Giancarlo Giorgetti, Ministro dell’Economia, dalle conversazioni nonostante il suo dicastero sia centrale per i temi nel cuore degli utenti social.LA TOP FIVEClassifica dei leader sul piano del sentiment scaturito da post e commenti degli utenti su Facebook, Instagram e X (ex Twitter). Il dato visualizzato rappresenta il sentiment positivoLoading…«C’è un’analisi di contesto da fare: non è emersa finora la mission del Governo Meloni, non sono stati varati provvedimenti tali da incidere nella vita quotidiana dei cittadini né da dare una identità forte al Governo – dice Tiberio Brunetti, fondatore di Vis Factor, commenta lo studio di Human -. Con Conte premier ricordiamo, ad esempio, il reddito di cittadinanza, il superbonus. Con Draghi il Pnrr, l’autorevolezza internazionale, l’uscita dall’emergenza Covid.Il Governo Meloni, se volessimo utilizzare una metafora da formula uno, è come se in un anno avesse completato un giro di prova. Il Presidente del Consiglio si ripresenta così sulla griglia di partenza in prima posizione, con un sentiment pressoché identico a quello preelettorale, nonostante abbia avuto un incremento anche di oltre 6 punti percentuali circa sette mesi fa”. LEGGI TUTTO

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    Migranti e piano per l’Africa, Meloni in pressing sull’Onu

    I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaCercare nuovi alleati per arginare l’immigrazione illegale. Con il supporto dell’Onu, magari anche perseguendo l’idea di hotspot in Africa, sotto il cappello dell’Unhcr. Mentre in Europa si registra lo stop della Polonia al piano di Ursula Von der Leyen sui migranti, Giorgia Meloni è impegnata a New York all’assemblea generale dell’Onu, cui chiederà un impegno a supporto della strategia italiana per fermare gli arrivi. Unica via per dare una «risposta strutturale» a quella che è sempre più un’emergenza.Gli incontri con i leader dei Paesi africaniTutta la missione americana è concentrata su questo. Gli incontri sono tutti con leader dei Paesi africani – a partire dalla Guinea, il Kenya e il Senegal – e con il tema delle migrazioni in cima all’agenda. Ma anche, come ha ribadito il ministro degli Esteri Antonio Tajani, sulle potenzialità di sviluppo dell’Africa. Condizioni migliori, stabilizzazione politica, crescita sono gli strumenti che, in prospettiva, possono contenere le partenze. Una questione che la premier affronterà anche con il presidente turco Recep Tayyp Erdogan, cui ribadirà il sostegno dell’Italia al tentativo di rianimare l’accordo sul grano. Altro impasse che a cascata acuisce le difficoltà dei Paesi più deboli, a partire da quelli africani.Loading…Il completamento della missione SophiaMeloni (accompagnata dalla figlia Ginevra a New York) è arrivata visibilmente stanca. Le questioni italiane la seguono – non solo i migranti, anche il dossier della manovra che la attende al rientro – e gli impegni internazionali così frequenti complicano l’agenda. Tanto che si sta immaginando di rallentare, per quanto possibile, nei prossimi mesi. Passa tutta la mattinata al Palazzo di Vetro, dove ha l’occasione di scambi con i vertici europei – Roberta Metsola, Ursula Von der Leyen, anche Charles Michel. Alla ministeriale informale degli Esteri di ieri, ha spiegato Tajani, l’Africa è stato l’argomento principale, anche in vista del summit informale di Granada e poi di un Consiglio Ue di fine ottobre che si preannuncia in salita, visto il no polacco. «Morawiecki è in campagna elettorale», dice in chiaro Tajani e minimizzano nel governo, dove invece si guarda con attenzione al completamento della missione Sophia con cui si potrebbe realizzare «il blocco navale», come ha sottolineato il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi.Memorandum con la Tunisia, «nessun blocco»Ma un ennesimo mancato accordo rallenterebbe quella ricerca di risposte concrete senza le quali, come ha osservato anche Metsola al suo arrivo a New York due sere fa, si rischia di «perdere i cittadini» che saranno chiamati al voto per rinnovare le istituzioni Ue tra nove mesi. Intanto c’è da rendere operativo il memorandum con la Tunisia che, assicura sempre Tajani, non ha subito alcun «blocco». Magari «è la speranza di qualcuno», dice il capo della Farnesina. Un’altra bordata all’alto rappresentante per gli Affari esteri dell’Ue Josep Borrell e alla sua lettera con le «forti riserve» sull’intesa con Tunisi e sulle modalità con cui è stata siglata. Nonostante proprio Borrell, anche lui a New York, si dica d’accordo con Tajani – che volerà a Tunisi per firmare un accordo per 4mila migranti tunisini regolari in più – sulla necessità di una «strategia di lungo termine» per governare le migrazioni.Una risposta unitaria sulle migrazioniPoi c’è da implementare un piano per l’Africa, a partire dall’italiano piano Mattei, che coinvolga non solo Bruxelles ma anche le Nazioni Unite. Una proposta che la premier porterà al segretario generale dell’Onu Antonio Guterres, e che avanzerà anche nel suo primo discorso davanti all’assemblea, nella notte italiana tra mercoledì e giovedì. Meloni sta limando il suo intervento per convincere i partner che non si può abbandonare l’Africa, che il problema delle migrazioni è globale e che serve una risposta unitaria. Per la premier sarà la prima volta anche al Consiglio di sicurezza, che Joe Biden vorrebbe riformare e su cui si registra una distanza con l’alleato: «Va bene allargare – ha spiegato ancora Tajani – ma con le rotazioni. Altri Paesi la pensano come noi, il dibattito è aperto». LEGGI TUTTO

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    Meloni: «Non permetterò che l’Italia diventi il campo profughi dell’Ue»

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaGiorgia meloni minimizza e prova a correggere il tiro. Il “no” del suo principale alleato in Europa, Mateusz Morawiecki, al “ piano disastroso”- così lo ha definito il premier polacco -sui migranti presentato da Ursula von der Leyen domenica scorsa a Lampedusa assieme alla stessa presidente del consiglio, sembra non preoccuparla. “Morawiecki si riferiva al piano di immigrazione e asilo e io sono d’accordo con lui perché la strada non è quella dei ricollocamenti. Parlate della Polonia ma la Francia ha bloccato le frontiere, la Germania ha detto che non accetta ricollocamenti e l’Austria che farà più controlli al Brennero. Ecco perché l’unica strada è quella di fermare le partenze illegali non di scaricare sugli altri il problema”, dice la premier che ha appena depositato una corona di fiori davanti alla statua di Cristoforo Colombo posta a New York nell’omonima piazza.L’intervento all’OnuUna strategia che oggi rilancerà in occasione del suo debutto all’assemblea Generale dell’ONU chiedendo esplicitamente un intervento diretto delle Nazioni Unite. “Penso che un’organizzazione come l’ONU, che ha combattuto la schiavitù, non possa consentire il ritorno a quella barbarie sotto altre forme e lo dirò con chiarezza”.Un invito pressante accompagnato anche da un monito: “non consentirò che l’Italia diventi il campo profughi d’Europa”.Loading…Faccia a faccia con GuterresUn avvertimento che la premier lancia a poche ore dalla nuova ondata di sbarchi. Stavolta però provenienti dalla Libia a seguito della devastante alluvione che ha colpito Derna. “Ne ho parlato anche con il presidente Erdogan“, rivela Meloni che ha anticipato il bilaterale con il leader turco e che ieri ha incontrato anche i capi di Stato di Kenya Senegal e Guinea.oggi, prima di intervenire all’assemblea, avrà nel palazzo di vetro anche un faccia a faccia con lo stesso segretario generale Antonio Guterres. “Le interlocuzioni sono in corso, serve la collaborazione dei governi africani e l’ONU è fondamentale per garantire una maggiore attenzione senza approcci ideologici”. Quelli che invece continua ad avere, secondo la premier, “la sinistra europea“. Il riferimento è “ai tentativi di minare il lavoro delicato, lungo e faticoso“ per impedire l’attuazione del memorandum con la Tunisia che – sottolinea la premier – “la commissione europea ha definito un modello da utilizzare anche con altre nazioni“.Hotspot in LibiaL’obiettivo più imminente ora e realizzare però hotspot in Libia anche per “distinguere finalmente tra rifugiati e migranti economici“ aggiunge la premier che punta al coinvolgimento delle organizzazioni ONU.“Nessuno ha la bacchetta magica ma io sono ottimista: ci vorrà il tempo che ci vuole ma alla fine avremo la meglio“.La guerra in UcrainaAl palazzo di vetro però centrale resta la guerra e i suoi effetti, a partire dalla crisi alimentare innescata dallo stop alle forniture di grano, che è stato uno dei temi affrontati dalla premier nel bilaterale con Erdogan. Meloni manifesta davanti ai giornalisti il suo apprezzamento per il lavoro “utile” portato avanti dal presidente della Turchia, allo stesso tempo però sottolinea che “occorre fare attenzione perché non possiamo consentire che chi ricatta i paesi poveri privandoli della materia prima per sfamarsi poi ne tragga un vantaggio”: Chiaro in riferimento alla Russia di Vladimir Putin. LEGGI TUTTO