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    Incidenti lavoro, verso trattamento premiale per le aziende in regola

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«La riforma per una più efficace sicurezza sul lavoro è in arrivo. Una apposita Commissione al Ministero della Giustizia, che ho l’onore di guidare, ha portato avanti in questi mesi un lavoro serio, approfondito e non semplice per apportare utili miglioramenti normativi. Vogliamo provare a cambiare prospettiva per fare in modo che tutti gli attori coinvolti siano convintamente parte di un meccanismo virtuoso. A partire dalle imprese, valorizzando il loro adempimento meritevole: chi avrà messo in campo quelle condotte e quelle misure necessarie alla protezione dei lavoratori, adottando modelli organizzativi efficaci, potrà beneficiare di un riconoscimento premiale, facendo salva la piena responsabilità per il risarcimento del danno». Lo ha annunciato il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto in occasione della giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro.E ha aggiunto: «Vogliamo propendere, dopo una serie di utili audizioni, verso un modello più orientato a parametri di prevenzione che incaponito sulla sanzione: quest’ultima arriva sempre troppo tardi, quando ormai il fatto è accaduto, il pregiudizio si è verificato. E spesso, purtroppo, irrimediabilmente»Loading…La proposta di leggeLa proposta di legge sarà discussa nelle commissioni parlamentari e poi il governo deciderà la formula migliore.Prevenzione e attenuantiL’obiettivo è lavorare sulla prevenzione e creare un sistema di attenuanti per quelle aziende che seguono in modo corretto la normativa contro gli infortuni sul lavoro.Responsabilità penale ridotta in caso di azienda in regolaIn caso di incidente sul lavoro, anche mortale, il risarcimento del danno resta al 100%, ma se l’azienda è in regola scattano dei meccanismi che riducono l’ambito della responsabilità penale». E di fatto l’azienda potrebbe rispondere solo per dolo e colpa grave LEGGI TUTTO

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    Milano e Roma, allerta per i cortei del 25 aprile

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di lettura Il giorno della festa del 25 aprile, più che l’ottantesimo anniversario per la Liberazione a tenere banco sono il tema sicurezza e il rischio di scontri e le polemiche per gli eventi cancellati o modificati a causa del lutto nazionale per la morte di papa Francesco. Scontri in piazza Castello a Torino, si sono registrati nella serata di giovedì, al termine della fiaccolata organizzata dalla Città per il 25 Aprile. A cerimonia ultimata i componenti dello spezzone ’antagonista’ del corteo, composto da autonomi, attivisti dei centri sociali e di movimenti filo palestinesi, sono saliti sul palco dopo avere rimosso le transenne. In un punto i dimostranti sono giunti a contatto con il cordone delle forze dell’ordine che ha risposto con una manovra di alleggerimento e delle manganellate.Loading…A Milano timore per gli antagonistiA Milano a preoccupare sono soprattutto antagonisti, sindacati di base e giovani palestinesi che hanno annunciato l’intenzione di prendere la testa del corteo, invece di restare in coda come da tradizione. Lo scorso anno si sono ritrovati direttamente in piazza Duomo, dove hanno cercato di sfondare le transenne per arrivare al palco ma sono stati respinti dalle forze dell’ordine. Quest’anno, dopo un primo invito a ripetere lo stesso schema e trovarsi in piazza, hanno deciso di concentrarsi un paio di ore prima della partenza della manifestazione nazionale in via Palestro, in modo da precedere Anpi, gonfaloni ufficiali, sindacati e partiti, che però non hanno intenzione di cedere il passo.Attenzione sulla Brigata ebraicaSulla Brigata ebraica, che sfilerà insieme alla comunità ucraina, c’è particolare attenzione (lo scorso anno un membro della brigata fu ferito lievemente da un gruppo di ragazzini che usciva da un fast food). Con loro saranno in corteo anche esponenti di Azione (non Calenda che sarà al cimitero angloamericano di Roma), e di Forza Italia come Mariastella Gelmini. In manifestazione anche la segretaria del Pd Elly Schlein, il segretario di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni e Maurizio Landini che poi parlerà dal palco (insieme al sindaco Giuseppe Sala, al segretario nazionale dell’Anpi Gianfranco Pagliarulo a quello milanese Primo Minelli e alla partigiana Sandra Gilardelli, classe 1925).Massima allerta a RomaSimile la preoccupazione a Roma per evitare contatti fra la Brigata ebraica che si troverà a porta San Paolo e il presidio di studenti palestinesi “No ai terroristi israeliani, no ai sionisti” e poi più tardi per escludere incidenti al corteo dell’Anpi da largo Bompiani al Parco Schuster, da cui si staccherà lo spezzone di ProPal e movimenti studenteschi diretto a Porta San Paolo. Il prefetto Lamberto Giannini ha parlato di “massima allerta” anche perché la capitale in contemporanea deve far fronte al flusso di fedeli diretti alla camera ardente di papa Francesco, che chiuderà domani sera. LEGGI TUTTO

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    Decadenza Todde: per la Procura di Cagliari ordinanza da annullare e sanzione da 40mila euro da rideterminare

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaIl rischio decadenza si allontana dall’orizzonte della presidente della Regione Sardegna Alessandra Todde, ma resta la sanzione pecuniaria, anche se dovrà essere rideterminata. C’è una svolta sul caso della governatrice destinataria di un’ordinanza ingiunzione di decadenza emanata dal Collegio regionale di garanzia (e trasmessa al Consiglio regionale) che prevedeva, tra l’altro, anche una sanzione da 40 mila euro per presunte irregolarità nella rendicontazione delle spese elettorali.Le conclusioni della ProcuraPer la Procura di Cagliari il decreto del Collegio regionale di garanzia elettorale è da annullare nella parte relativa alla decadenza, mentre è da confermare la sanzione pecuniaria nella misura inferiore «che il Tribunale vorrà determinare».Loading…«La richiesta – dice Benedetto Ballero, legale del pool difensivo della presidente della Regione Alessandra Todde – è contenuta nelle conclusioni depositate proprio oggi, a fine mattina, dalla Procura che chiede di annullare il decreto del collegio regionale di garanzia per la parte relativa alla sanzione sulla decadenza e confermare la sanzione pecuniaria nella misura inferiore che il collegio vorrà determinare».Le contestazioniIl collegio regionale di garanzia aveva contestato alla governatrice irregolarità nella rendicontazione delle spese della campagna per il voto del febbraio 2024.Atti impugnati e ricorsoL’ordinanza ingiunzione di decadenza, dopo essere stata notificata alla presidente della Regione era stata trasmessa al Consiglio regionale che, però, aveva rinviato ogni decisione in attesa di un pronunciamento definitivo. A seguire, l’impugnazione dell’atto. Il ricorso al Tribunale civile con la prima udienza lo scorso marzo. Poi la decisione di rinviare al 22 maggio. Prossime date, come sottolinea l’avvocato Ballero, il 2 maggio per «nostre conclusioni» e poi il 12 maggio per «memorie difensive». «Nell’udienza del 22 maggio – aggiunge – i giudici decideranno anche della costituzione in giudizio per tutti i ricorsi, sia quelli ad opponendum sia ad adiuvandum». LEGGI TUTTO

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    Sabato primo contatto Trump-Von Der Leyen, le mosse di Meloni

    Ascolta la versione audio dell’articolo3′ di letturaIl piano di un summit fra Donald Trump e i vertici Ue è più vivo che mai nell’agenda di Giorgia Meloni. I funerali di Papa Francesco non possono rappresentare l’occasione giusta, non solo per una questione di forma, ma anche perché sul dossier dazi si registrano ancora distanze che non consentono di parlare di cornici di intesa. Ma ai piani alti del governo sono convinti che ci siano i margini almeno per una stretta di mano tra il presidente americano e Ursula von der Leyen e Antonio Costa, se non anche per brevi colloqui distensivi. O, nella migliore delle ipotesi, per fissare la data di un nuovo incontro ufficiale, magari tra maggio e giugno, un traguardo entro il quale provare ad accelerare l’iter verso un accordo commerciale a dazi-zero tra le due sponde dell’Atlantico.Ipotesi bilaterali a margine dei funerali del PapaDietro le quinte in questi giorni “continuano” i “contatti tecnici” con gli Usa sul tema dazi, fanno sapere dalla Commissione Ue. A Bruxelles un possibile vertice politico con la controparte è considerata “una buona idea”, ma solo “una volta che sarà raggiunto un accordo nella sostanza”. Lo staff di von der Leyen non ha escluso poi bilaterali a margine delle esequie del Pontefice.Loading…Il gelo tra Washington e BruxellesIn questo scenario, la macchina diplomatica a Roma è avviata, anche se i tempi saranno stretti. Perché Trump (con la moglie Melania) partirà venerdì mattina, per arrivare tra la tarda serata e la notte italiana e tornare negli Stati Uniti sabato. Gli occhi saranno puntati su lui e von der Leyen. Perché l’ultimo incontro tra i due è datato. E i primi mesi del secondo mandato del tycoon alla Casa Bianca sono stati contraddistinti dal gelo fra Washington e Bruxelles, fra gli affondi dell’Amministrazione americana contro l’Europa, la strategia di Trump sull’Ucraina e le sue mosse protezionistiche.Il ruolo di MeloniMeloni conta di esercitare il ruolo da facilitatrice dei rapporti Usa-Ue consacrato dalla sua visita a Washington. L’ottimismo del presidente americano sull’accordo con l’Europa e l’invito accettato per una visita ufficiale a Roma, con la promessa di considerare un incontro con i vertici Ue, hanno dato sostanza alla strategia di Meloni. Intanto l’addio al Papa riunirà circa duecento potenti del mondo, un’occasione che molti provano a paragonare con la riapertura di Notre-Dame, quando quattro mesi fa al padrone di casa Emmanuel Macron riuscì il colpo diplomatico della stretta di mano fra il presidente americano e quello ucraino Volodymyr Zelensky (anche lui atteso a Roma).La sede del verticeNei prossimi giorni la premier si ritroverà nella Capitale i protagonisti di questa complessa partita geopolitica, inclusi molti leader europei. Fra di loro anche alcuni, Macron incluso, che storcono il naso di fronte all’ipotesi di Roma come sede di un summit Usa-Ue, che sul fronte europeo è comunque di competenza di Costa, in quanto presidente del Consiglio. C’è chi spinge per Bruxelles, chi per la Polonia, che ha la presidenza di turno. Per Meloni potrebbe essere anche un compromesso accettabile: l’obiettivo diplomatico prioritario in questo momento è avvicinare Stati Uniti ed Europa, e portarli a condividere la data di un summit, creando condizioni negoziali per avvicinare un’intesa. Molti leader saranno già a Roma alla vigilia delle esequie. Non a caso, il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha fatto anticipare le celebrazioni per la Festa della Liberazione, dalle 16 alle 12, per poter eventualmente ricevere venerdì pomeriggio a Roma dei capi di Stato e di governo LEGGI TUTTO

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    JD Vance da Meloni a Palazzo Chigi: «Con lei negoziato sui dazi anche con l’Ue»

    Ascolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaAll’indomani della visita a Donald Trump di Giorgia Meloni – incoronata dal New York Times come «una dei pochi leader europei graditi a Donald Trump» – JD Vance atterra a Roma alle 8 del mattino con la moglie Usha e i tre figli, accolto a Ciampino nell’area riservata al 31esimo Stormo dell’Aeronautica Militare da Irene Castagnoli, diplomatica del ministero degli Esteri, dall’incaricato d’affari dell’ambasciata degli Stati Uniti in Italia, Shawn Crowley, e dal comandante del 31simo Stormo Marco Angori. Imponenti le misure di sicurezza, con tiratori scelti, unità cinofile e la sorveglianza dal cielo affidata a un elicottero della Polizia.L’ottimismo sui negoziati tra Russia e UcrainaPoco prima delle 13 l’incontro con la premier a Palazzo Chigi preceduto da brevissime dichiarazioni pubbliche, senza interpreti, a causa di un piccolo imprevisto organizzativo. «Stiamo conducendo importanti negoziati commerciali non solo tra l’Italia e gli Stati Uniti, ma con l’intera Unione Europea. Ne abbiamo parlato molto ieri e oggi proseguiremo queste conversazioni», annuncia Vance, sulla scia della promessa di Trump a Meloni di incontrare (forse) anche i vertici dell’Unione. E aggiunge: «Abbiamo alcune questioni da affrontare: aggiornerò la premier sui negoziati tra Russia e Ucraina, già in passato ne avevamo parlato, abbiamo un senso di positività e ottimismo sul fatto che possiamo sperare di portare a termine questa guerra brutale».Loading…Vance non manca di dirsi «ispirato da Roma»: «Questo è un posto che è stato costruito da persone che amavano l’umanità e amavano Dio: le strade, i palazzi, il panorama meraviglioso innalzano veramente lo spirito umano”.Meloni: rafforzeremo cooperazione, Italia partner affidabile«Sono onorata di accogliere a Palazzo Chigi il vicepresidente degli Stati Uniti JD Vance che non vedo da un sacco di tempo… “I’ve been missing you”», dice con una punta di umorismo la premier italiana. «Abbiamo avuto un fantastico incontro ieri a Washington» e «sicuramente Italia e Stati Uniti sono determinati a rafforzare la loro cooperazione. Noi crediamo che l’Italia possa essere un partner estremamente importante e affidabile in Europa e nel Mediterraneo per gli Stati Uniti d’America e sicuramente c’è un rapporto privilegiato tra noi del quale io vado molto orgogliosa».La premier si prende tutta la scenaIl clima è disteso, lo spazio del confronto con la stampa ridotto al minimo indispensabile. E tatticamente limitato al faccia a faccia Meloni-Vance, senza allargare ai vicepremier Antonio Tajani e Matteo Salvini che il vicepresidente americano vedrà dopo aver pranzato tutti insieme a Palazzo Chigi. Duplice l’obiettivo: evitare slabbrature, buchi in un ordito tessuto quasi maniacalmente, e ribadire che la leadership è una sola. Quella di Meloni. LEGGI TUTTO

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    Mattarella: grazie a chi soccorre migranti rispettando la legge del mare

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«I movimenti migratori vanno governati e l’Unione Europea deve esprimere il massimo impegno in questo senso. Il necessario contrasto all’illegalità, la lotta alla criminalità, si nutrono della predisposizione di canali e modalità di immigrazione legali che, con coerenza, esprimano rispetto nei confronti della vita umana». Lo afferma il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ricordando il naufragio del 2015 nel Canale di Sicilia.«Nel fare memoria – ha aggiunto Mattarella – rinnoviamo l’apprezzamento per l’opera di soccorso da parte delle navi italiane che sono riuscite, in condizioni estreme, a salvare vite, rispettando quanto impone la legge del mare».Loading…«La Repubblica italiana – ha affermato il presidente della Repubblica – ricorda quelle tante donne e tanti uomini, molti destinati a restare senza nome. È la nostra civiltà a impedirci di voltare le spalle, di restare indifferenti, di smarrire quel sentimento di umanità che è radice dei nostri valori». LEGGI TUTTO

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    Elly Schlein: «Dazi, imprese e lavoro: ecco le proposte del Pd»

    Pensi il paradosso: Trump sta stravolgendo l’ordine mondiale e la legalità internazionale per allontanare la Russia dalla Cina fino al punto da assumere le ragioni dell’aggressore e da umiliare in modo inaccettabile l’Ucraina, e probabilmente ha pure l’obiettivo con questa guerra commerciale di allontanare l’Ue dalla Cina: rischia invece di ottenere l’effetto opposto. Perché è chiaro che il mondo non finisce con gli Stati Uniti. Credo che sia giusto che la Commissione Ue si prepari al vertice di luglio dando un segnale di cauta ripresa di dialogo con la Cina, e sottolineo cauto, purché si tengano ben saldi i nostri valori: questo vale per l’inaccettabile sostegno alla Russia nella guerra contro l’Ucraina, così come per le tutele rispetto al dumping sociale e salariale.Il governo ha messo in campo l’ipotesi di 25 miliardi di aiuti alle imprese dalla rimodulazione di fondi dal Pnrr. Quali sono le proposte del Pd?Sul livello europeo serve, anche a prescindere dai dazi, un grande piano di investimenti comuni europei, un nuovo Next Generation Ue di almeno 800 miliardi, finanziato da debito comune, con l’obiettivo di sostenere le imprese europee nella doppia transizione ecologica e digitale. Se saranno confermati i dazi, poi, serve un Fondo per le imprese e lavoro e la riattivazione dello strumento Sure. Aprire a nuovi mercati, abbattere le barriere interne al mercato unico e semplificare. Per quanto riguarda l’Italia, va notato che il governo spagnolo ha messo subito in campo un decreto di 14 miliardi di cui almeno la metà è costituito da risorse fresche. Per carità, fermo restando che per noi i fondi di coesione non vanno toccati perché si toglierebbero risorse a zone e settori fragili, quando si tratta di rimodulare i fondi messi male da questo governo su Transizione 5.0 siamo d’accordo: troppi passaggi burocratici e troppo complicati, come ha ribadito in queste ore anche Confindustria. Ma servono anche risorse fresche. Oggi ho sentito una cosa che mi ha lasciato basita: il ministro dell’Economia Giorgetti ha detto che è l’Europa che ci ha impedito di fare Industria 4.0. Non c’è impresa che non dica che quelle misure funzionavano bene, ma il governo ha voluto usare fondi europei senza voler trovare risorse per rifinanziare quelle misure. L’impressione è che su Industria 4.0, così come sull’attuazione del Pnrr, abbiano fin qui prevalso più le bandierine ideologiche che l’interesse del Paese di preservare quanto di buono hanno fatto i governi precedenti. La nostra proposta riguarda anche l’energia: facciamo un disaccoppiamento di fatto del prezzo dell’energia elettrica da quello del gas, o con un tetto al prezzo del gas come in Spagna e Portogallo o con i contratti power purchase agreement. Servono infine misure di sostengo nell’accesso al credito e misure per rilanciare i consumi interni: va affrontata la questione salariale con il rinnovo dei contratti per 5 milioni di lavoratori e, per quanto ci riguarda, serve il salario minimo.Su questi temi non dovrebbe esserci collaborazione tra maggioranza e opposizione?Le nostre proposte sono pronte e sono a disposizione delle parti politiche. Siamo sempre disponibili a collaborare su queste grandi questioni nell’interesse del Paese, ma a differenza di quanto avvenuto altrove in Europa il governo Meloni non ci ha ancora convocato per discutere la questione dazi. LEGGI TUTTO

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    Mattarella dimesso dall’ospedale torna al Quirinale

    Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaIl presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, è stato dimesso dall’ospedale romano del Santo Spirito, dove nella serata di martedì 15 aprile era stato sottoposto ad un intervento per l’impianto di un pacemaker. L’operazione al cuore, hanno spiegato i sanitari al termine dell’intervento, era “programmato” ed è perfettamente riuscito.Il bollettino medico diffuso ieri, l’unico diramato dal Quirinale, ha confermato che l’intervento “è stato effettuato alle 20” del 15 aprile, “poi il presidente è rientrato nel reparto di cardiologia dove ha trascorso una notte tranquilla. Il capo dello Stato è totalmente asintomatico e in condizionicliniche stabili”. Il medico che ha preso in cura il capo dello Stato, Roberto Ricci primario di cardiologia dell’Ospedale Santo Spirito di Roma, è lo stesso che nel 2018 operò il Presidente Giorgio Napolitano. Mattarella è assistito anche dal suo medico personale Salvo Madonia, che lo seguirà nel periodo di riposo che seguirà le dimissioni dall’ospedale.Loading… LEGGI TUTTO