Dopo il caso Petrocelli eletta Stefania Craxi presidente della Commissione esteri
I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo4′ di letturaStefania Craxi è il presidente della commissione esteri di palazzo Madama. I voti a suo favore con scrutinio segreto sono stati 12, 9 voti sono andati a Ettore Licheri (M5S) e un astenuto. E ora si fanno sentire i contraccolpi nell’area grillina cui apparteneva, prima dello scoppio del caso, il contestato presidente filorusso Vito Petrocelli. «Registriamo che di fatto si è formata una nuova maggioranza da FdI a Iv», ha dichiarato il leader del M5S Giuseppe Conte, al termine di un consiglio nazionale straordinario del Movimento. Gli effetti si fanno già vedere. Slitta alle 8.15 di giovedì la convocazione della commissione di Palazzo Madama per eleggere vicepresidenti e segretari. Nel pomeriggio è mancato infatti, per tre volte, il numero legale.«Non si può silenziare la maggioranza degli italiani»Più o meno quelle sintetizzate da Conte sono le stesse conclusioni rese note, nero su bianco, al termine della riunione del vertice. «Il voto di oggi certifica che l’attuale maggioranza di governo esiste solo sulla carta, non nella realtà del confronto quotidiano. Registriamo come ormai sia venuto meno anche il più elementare principio di leale collaborazione. Dopo avere avviato un percorso condiviso, che ha portato alla decadenza della originaria commissione e alla formazione di una nuova commissione Esteri, e nonostante la chiarezza di comportamento e il senso delle istituzioni dimostrato dal M5S, si è verificata una gravissima scorrettezza che ha innescato una evidente frattura tra le forze di maggioranza: nel segreto dell’urna se ne è formata una nuova, in modo surrettizio, violando regole e patti». Si parla di un clima di cui i vertici grillini erano già consapevoli. « Nei giorni scorsi avevamo ventilato il sospetto che qualcuno ci volesse fuori dalla maggioranza. Oggi ne abbiamo la conferma. Nel Palazzo vogliono emarginare le nostre posizioni, ma non si può silenziare la voce della maggioranza degli italiani».Loading…Conte: spetta a Draghi tenere in piedi maggioranzaDurissimo il leader del M5S, Giuseppe Conte. «Anche Il premier Draghi e il Governo erano stati avvertiti ieri, perché ieri si è capito che si stava lavorando in modo surrettizio a violare patti, regole e accordi; quindi è stato avvertito il presidente del Consiglio e spetta innanzitutto a lui prendere atto della responsabilità di tenere in piedi questa maggioranza».A vuoto i negoziati preliminariLa candidatura di Ettore Licheri, sostenuta dalla senatrice Mariolina Castellone, sembrava già dalle riunioni della mattinata non raccogliere consenso sufficiente. Anche durante il confronto di martedì le polemiche sono state assai forti, tanto che alcuni senatori avrebbero richiesto una interlocuzione tra i leader per sciogliere il nodo della presidenza della terza commissione di Palazzo Madama. I componenti dell’organismo sono ventidue e per l’assegnazione delle cariche si procede con le prime due votazioni a maggioranza assoluta dei componenti.Gli equilibri nell’urnaNel dettaglio a votare per Stefania Craxi, secondo una prima ricostruzione, sarebbero stati gli azzurri, con Enrico Aimi e la presidente del gruppo Anna Maria Bernini, che sostituiva Adriano Galliani, i quattro della Lega (Tony Iwoby, Stefano Lucidi, Manuel Vescovi e Roberto Calderoli, che sostituiva Matteo Salvini), poi il senatore di FdI Adolfo Urso. Anche Fabio Di Micco, Mario Monti e Raffaella Pacifico del Misto alla fine avrebbero scelto Craxi. Così come dovrebbe aver fatto Emanuele Dessì di Cal. Per Licheri – che ha raccolto 9 voti – quelli dei cinque pentastellati, Gianluca Ferrara, Simona Nocerino, Paola Taverna e Mariolina Castellone. Poi i tre del Pd (Alessandro Alfieri, Fabio Porta e Luigi Zanda). Per Licheri anche Giuseppe Cucca di Iv, presente al posto di Laura Garavini. Infine la bianca di Pier Ferdinando Casini. LEGGI TUTTO