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L’app di Avs contro i dazi di Trump, riconosce l’origine dei prodotti
Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaUn’app contro i dazi americani: si chiama Trump Tax. E’ stata elaborata dal gruppo Alleanza Verdi Sinistra: permette di scansionare il codice a barre dei prodotti e di scoprirne la provenienza. L’obiettivo è far prediligere quelli italiani ed europei a quelli statunitensi. A presentarla sono stati i leader di Avs, Nicola Fratoianni e Angelo Bonelli, in un flash mob davanti alla Camera.Bonelli: siamo per la libera sceltaE’ un modo per boicottare i prodotti americani? «Noi diamo una libera scelta – ha spiegato Bonelli – permettiamo di avere una maggiore consapevolezza. È chiaro che se domani, al supermercato, ho di fronte un vino di Napa Valley e uno toscano, non ho dubbi e scelgo quello toscano». «E’ uno strumento nelle mani di tutti e di tutte per difendere le nostre produzioni – ha aggiunto Fratoianni – ma soprattutto per consentire a tutti e a tutte di essere consapevoli nelle loro scelte. Perché la consapevolezza è un’arma importante. I signori del mondo che si comportano da padroni, come Donald Trump, pensano che le persone non contino nulla, ma le persone se si uniscono sono una potenza».Loading…«App rifiutata da Apple»Bonelli ha poi sottolineato che «l’applicazione è stata rifiutata da Apple. Però si trova sul sistema di Android e vi si può accedere con tutti i cellulari dal sito trumptax.eu».Le prospettive future«Domani – ha aggiunto Fratoianni – sarebbe bello avere un’app, e ci lavoreremo, che sia in grado di dirci non solo dove è stato prodotto quello che compriamo, ma anche con quali garanzie per chi lavora, con quali elementi di tutela sociale. Questa sarebbe una grande risposta al grande caos di questo mondo in cui le forze, la forza bruta, si confronta sulla pelle dei lavoratori, delle lavoratrici, delle imprese, degli imprenditori e anche del nostro paese» LEGGI TUTTO
Usa-Italia, il vicepresidente Vance programma un incontro a Roma con Meloni
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di letturaIl vicepresidente americano JD Vance sta programmando una visita in Italia alla fine di aprile. Lo riporta l’agenzia Bloomberg, sottolineando che Vance potrebbe essere a Roma fra il 18 e il 20 aprile. I diplomatici americani hanno chiesto alle controparti italiane di coordinare un incontro con la premier Giorgia Meloni.Un incontro importante che arriverà dopo l’entrata in vigore dei dazi annunciati dall’amministrazione Trump ai quali dall’Italia si guarda con forte apprensione per l’impatto che potranno avere su settori chiave per l’export italiano.Loading…In un’intervista al Financial Times Meloni si era detto d’accordo con il vicepresidente Usa, perché come lei sostiene «da anni» l’Europa «i è un po’ persa» e aveva liquidato come «infantile» e «superficiale» l’idea che l’Italia dovrà scegliere tra Washington e Bruxelles, ricordando comunque che gli Stati Uniti sono il «primo alleato». LEGGI TUTTO
Si tuffano in mare nonostante la bandiera rossa, due turisti salvati a Jesolo
I bagnini avevano cercato di farli desistere, ma i due turisti dell’est Europa, in gruppo con altre 15 persone, hanno ignorato gli avvertimenti. Due turisti salvati a Jesolo – Nanopress.itA un certo punto, due di loro sono stati visti in difficoltà, e i bagnini si sono prontamente tuffati per salvarli.Due turisti salvati a JesoloEroico salvataggio questa mattina nel mare di Jesolo, Venezia. Due turisti dell’est Europa hanno deciso di tuffarsi, nonostante la bandiera rossa e le segnalazioni dei bagnini, che gli avevano sconsigliato di avventurarsi in mare. Il gruppo era composto da una quindicina di persone. A un certo punto, due di loro sono stati visti in difficoltà e gli addetti al salvataggio si sono prontamente tuffati per tirarli fuori dall’acqua. Uno di loro si è ripreso subito, per il secondo si è reso necessario il massaggio cardiaco, in attesa che arrivassero gli operatori del Suem. Trasferito al pronto soccorso, le sue condizioni non destano particolare preoccupazione. Sul posto era presente anche il presidente Aja (e vice presidente Jesolo Turismo), Pierfrancesco Contarini, che ha elogiato il lavoro dei bagnini, che non hanno mai perso di vista il gruppo di bagnanti, viste le condizioni proibitive del mare.Bloccati in un isolotto sul Ticino, salvati dai pompieriIl nucleo SAF (speleo-alpino-fluviale) del Comando di Milano ha tratto in salvo quattro ragazzi di Vanzago rimasti bloccati in un isolotto del Ticino nel comune di Cuggiono. Le due ragazze e i due ragazzi si erano avventurati a un paio di chilometri dalla riva, decidendo di sfruttare la bella giornata di sole. Tuttavia, a causa delle forti correnti del fiume, non riuscivano a raggiungere la sponda. Fortunatamente, sono riusciti a lanciare l’allarme, e le squadre del soccorso acquatico dei Vigili del Fuoco, supportate dal personale del distaccamento volontario di Inveruno, sono intervenute prontamente. Utilizzando uno specifico gommone rafting, i Vigili del Fuoco hanno riportato i quattro ragazzi a riva. LEGGI TUTTO
Precipita sugli scogli da oltre cinque metri d’altezza, 20enne in gravi condizioni
Al momento sono in corso le indagini per accertare le cause del drammatico incidente. Il giovane aveva trascorso una serata in compagnia di alcuni amici in una discoteca di Livorno. Precipita sugli scogli da oltre cinque metri d’altezza, 20enne in gravi condizioni – Nanopress.itQuando i compagni non l’hanno più visto, hanno intuito che gli fosse successo qualcosa e hanno allertato i soccorsi. Precipita sugli scogli da oltre cinque metri, 20enne in gravi condizioniUn incidente la cui dinamica è ancora tutta da chiarire quello che si è registrato all’alba di questa mattina a Livorno. Un ragazzo di 20 anni è stato ricoverato in gravi condizioni all’ospedale Cisanello di Pisa dopo essersi ferito precipitando sugli scogli da un’altezza di almeno 5 metri. L’incidente è avvenuto nei pressi di una nota discoteca di Livorno.Secondo una prima ricostruzione dei fatti, stando a quanto riferisce Tgcom24, il giovane avrebbe trascorso la notte nel locale insieme ad alcuni amici. Quando la comitiva non lo ha visto all’uscita del locale, ha allertato il 112, immaginando gli fosse accaduto qualcosa di grave. I soccorsi sono stati effettuati sia via terra che via mare. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco, la guardia costiera, gli agenti della polizia di Stato, l’automedica e l’elisoccorso regionale Pegaso, con cui il giovane è stato trasferito all’ospedale Cisanello. Si sta cercando di ricostruire i dettagli dell’incidente per comprendere le cause della caduta dagli scogli. Il 20enne avrebbe riportato un grave trauma facciale e politrauma. . Le autorità stanno indagando per capire cosa abbia portato al tragico incidente. LEGGI TUTTO
Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame in carcere: “Non ho più voglia di vivere”
Alessia Pifferi, la 39enne condannata all’ergastolo per omicidio pluriaggravato, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere a Milano.Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame – Nanopress.it“Non ho più voglia di vivere” ha dichiarato la donna. All’indomani della condanna, Alessia Pifferi ha accusato un malore, che ha reso necessario l’intervento dei medici.Alessia Pifferi inizia lo sciopero della fame in carcereAlessia Pifferi, la donna condannata all’ergastolo per aver lasciato morire di stenti la figlia di 18 mesi, lasciandola sola in casa per sei giorni, ha iniziato lo sciopero della fame in carcere, dove è attualmente detenuta. “Non ho più voglia di vivere”, ha dichiarato. Da almeno 24 ore Alessia Pifferi ha smesso di alimentarsi. Il 13 maggio scorso, la Corte d’Assise di Milano ha condannato la 38enne – detenuta nel carcere di San Vittore – alla pena dell’ergastolo, con l’accusa di omicidio pluriaggravato. La perizia psichiatrica, eseguita nel corso del processo, ha stabilito che Alessia Pifferi era capace di intendere e di volere al momento dei fatti, mentre la sua avvocata – Alessia Pontenani – ha sempre sostenuto che la sua assistita fosse affetta da un grave deficit cognitivo. La difesa aveva chiesto l’assoluzione per la 38enne, segnata da una “vita difficile”. All’indomani della sentenza di condanna, Alessia Pifferi ha accusato un malore, che ha reso necessario l’intervento dei medici. In quell’occasione l’ha raggiunta anche la sua legale.L’omicidio della piccola DianaAveva soltanto 18 mesi la piccola Diana Pifferi, la figlia di Alessia Pifferi, morta di fame e sete. Nel luglio del 2022 la bambina è rimasta sola in casa per sei giorni, mentre la mamma trascorreva qualche giorno di vacanza con l’allora compagno, nella casa di lui a Leffe. All’uomo aveva detto che la figlia era con la sorella Viviana, che invece non sapeva nulla di quanto stesse succedendo alla nipotina. Quando la 38enne è rientrata a casa, dopo sei giorni, ha trovato il corpicino della piccola, ormai senza vita.Dalle indagini è emerso che la bambina era stata lasciata sola, con accanto un biberon di acqua e uno di latte. Secondo i giudici, la madre era consapevole che, lasciando la figlia per così tanto tempo da sola, con appena due biberon, l’epilogo sarebbe stato drammatico, come infatti è accaduto. LEGGI TUTTO