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Scuola, Valditara: a settembre 54mila docenti in cattedra
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Incidenti lavoro, verso trattamento premiale per le aziende in regola
Ascolta la versione audio dell’articolo1′ di lettura«La riforma per una più efficace sicurezza sul lavoro è in arrivo. Una apposita Commissione al Ministero della Giustizia, che ho l’onore di guidare, ha portato avanti in questi mesi un lavoro serio, approfondito e non semplice per apportare utili miglioramenti normativi. Vogliamo provare a cambiare prospettiva per fare in modo che tutti gli attori coinvolti siano convintamente parte di un meccanismo virtuoso. A partire dalle imprese, valorizzando il loro adempimento meritevole: chi avrà messo in campo quelle condotte e quelle misure necessarie alla protezione dei lavoratori, adottando modelli organizzativi efficaci, potrà beneficiare di un riconoscimento premiale, facendo salva la piena responsabilità per il risarcimento del danno». Lo ha annunciato il viceministro della giustizia Francesco Paolo Sisto in occasione della giornata internazionale per la sicurezza sul lavoro.E ha aggiunto: «Vogliamo propendere, dopo una serie di utili audizioni, verso un modello più orientato a parametri di prevenzione che incaponito sulla sanzione: quest’ultima arriva sempre troppo tardi, quando ormai il fatto è accaduto, il pregiudizio si è verificato. E spesso, purtroppo, irrimediabilmente»Loading…La proposta di leggeLa proposta di legge sarà discussa nelle commissioni parlamentari e poi il governo deciderà la formula migliore.Prevenzione e attenuantiL’obiettivo è lavorare sulla prevenzione e creare un sistema di attenuanti per quelle aziende che seguono in modo corretto la normativa contro gli infortuni sul lavoro.Responsabilità penale ridotta in caso di azienda in regolaIn caso di incidente sul lavoro, anche mortale, il risarcimento del danno resta al 100%, ma se l’azienda è in regola scattano dei meccanismi che riducono l’ambito della responsabilità penale». E di fatto l’azienda potrebbe rispondere solo per dolo e colpa grave LEGGI TUTTO
BoJo, compleanno fatale. Indaga anche la polizia. E arriva l’ultimo dossier
La giornata era iniziata male fin dal primo mattino per Boris Johnson. Mentre il premier britannico rimaneva sulle spine in attesa di conoscere i risultati del rapporto di Sue Gray sui festini tenutisi a Downing Street in tempi di lockdown, ieri il capo della polizia metropolitana Cressida Dick ha confermato l’apertura di un’indagine criminale sul caso. La notizia è arrivata durante una riunione di Gabinetto nel corso della quale, però, il premier non ha ritenuto di avvertire i ministri della cosa. L’apertura dell’inchiesta fa inoltre seguito alla notizia, data nella tarda serata di lunedì da Itv News, secondo cui nel giugno del 2020 – vale a dire nel corso della prima chiusura – più di una trentina di componenti dello staff del primo ministro si erano dati appuntamento nella stanza di Gabinetto portandosi dietro del cibo da picnic di Marks&Spencer per festeggiare il compleanno di BoJo, intonando ad alta voce «Happy Birthday» e consegnandogli una torta di compleanno. All’evento, che secondo il ministro dei Trasporti Grant Shapps «non era un party e si è concluso in una decina di minuti», c’erano anche la moglie del premier Carrie e l’interior designer Lulu Lyttle. «Chiaramente il primo ministro non l’aveva organizzato per ricevere una torta – ha dichiarato Shapps a Sky News – alcune persone si sono fatte avanti e hanno pensato che fosse una cosa da fare in occasione del suo compleanno. Certo non è stata una cosa saggia, nei confronti del premier», ha concluso Shapps, confermando la fiducia nel suo leader.Tornando all’indagine di Scotland Yard, sempre ieri un rappresentante del primo ministro ha dichiarato che Johnson «collaborerà con gli inquirenti di Scotland Yard, ma non ritiene di aver violato la legge». Di fatto, l’avvio della nuova indagine non ritarderà la diffusione del rapporto della Gray, il cui contenuto potrebbe essere stato inviato a Boris nella notte, o al massimo stamattina, con il primo ministro già al lavoro su una dichiarazione. D’altra parte Cressida Dick non ha sollevato alcuna obiezione alla sua pubblicazione. «È chiaro – ha proseguito il portavoce di Downing Street – che ogni diffusione del rapporto da parte dell’ufficio di Gabinetto potrebbe essere a questo punto soltanto parziale fino a che non viene conclusa l’indagine criminale». Si è appreso infatti che soltanto una parte dei presunti party verranno presi in considerazione dalla polizia e quindi il primo ministro potrebbe rendere pubblica esclusivamente la parte della relazione che non li riguarda. Ammesso che abbia mai considerato di farlo, dato che il premier era già stato accusato di voler rendere pubblico soltanto il minimo necessario.Intanto però l’opposizione cavalca con crescente successo l’indignazione della gente comune nei confronti di rappresentanti del governo che si sono creduti al di sopra delle regole imposte ai loro cittadini. Nella seduta parlamentare di ieri, il numero due del Labour Angela Rayner ha chiesto risposte urgenti in merito ai contenuti e all’uscita del rapporto di Susan Gray, affermando che «vista l’apertura della nuova indagine della polizia, sembra che siano avvenute a Downing Street delle azioni potenzialmente criminali». I fedelissimi di Johnson fanno quadrato attorno al premier sempre più in difficoltà, ma gli elettori sembrano avere le idee già piuttosto chiare. Secondo un sondaggio effettuato ieri dalla YouGov, ben il 62% del campione di intervistati ritiene che Boris debba dare immediatamente le dimissioni. Lui però, almeno per il momento, non ha alcuna intenzione di farlo. LEGGI TUTTO
Al via il vertice Nato. Ecco cosa punta a ottenere Meloni da Merz-Macron e da Trump
Ascolta la versione audio dell’articoloGiorgia Meloni arriverà all’Aia nel pomeriggio. E il clima del vertice Nato che dovrà approvare l’aumento al 5% del Pil delle spese per difesa e sicurezza entro il 2035 è già cambiato. Merito della tregua tra Iran e Israele annunciata nella notte da Donald Trump. Nonostante le violazioni, che hanno suscitato l’ira del presidente Usa anche nei confronti del premier israeliano Benjamin Netanyahu, la mossa trasforma il summit in cemento per l’alleanza atlantica e, assieme al sì sofferto della Spagna di Pedro Sanchez all’intesa, toglie Meloni dall’imbarazzo: la presidente del Consiglio italiana potrà confermare la vicinanza agli Usa senza camminare sulle uova e potrà difendere l’accordo raggiunto tra i 32 Paesi Nato come «aderente alle richieste dell’Italia».La distensione innescata dalla treguaLa riunione della Nato a bombardamenti in corso, con gli Stati Uniti direttamente entrati in guerra a fianco di Israele, sarebbe stata complicata. Difficile spiegare alle opinioni pubbliche europee (con il M5S di Giuseppe Conte che manifesta fuori dal vertice) la necessità di un riarmo a scopo di difesa dalle minacce esterne in aumento, Russia in primis, con il principale alleato impegnato in un attacco senza precedenti a un Paese sovrano, seppur guidato da una teocrazia feroce. Più semplice farlo davanti a una promessa mantenuta: Trump aveva detto che il colpo statunitense sarebbe stato mirato e veloce e che lo scopo è il negoziato per l’addio al nucleare.Loading…Il rientro dell’allarme SpagnaUlteriore elemento distensivo è il rientro dell’allarme Spagna, dopo che nei giorni scorsi il “no” di Sanchez sembrava far traballare l’accordo e addirittura mettere a rischio la partecipazione di Trump al vertice. «Era un no a uso interno», commentano fonti qualificate del governo italiano. Lo conferma la rocambolesca risoluzione dell’affaire, con il premier spagnolo costretto a un equilibrismo per giustificare l’adesione e fonti Nato che lo hanno smentito sull’esistenza di una “deroga” solo per gli iberici.L’accordo piace all’ItaliaCome spiegato oggi sul Sole 24 Ore in edicola, in dieci anni l’Italia dovrebbe passare dagli attuali 45 miliardi (pari a circa il 2% del Pil dichiarato raggiunto) di cui 35 miliardi in difesa e 10 in sicurezza, a 145 miliardi (100 miliardi in difesa e 45 in sicurezza). Un obiettivo molto ambizioso, ma il governo fa notare due passaggi positivi dell’intesa: l’assenza di un vincolo del +0,2% l’anno e la revisione dell’intero accordo nel 2029. Quando – è il sottotesto – tutto lo scenario potrebbe essere già mutato.Flessibilità, la partita si sposta in UePer queste ragioni, il disco verde acceso dall’Italia (una prova della fedeltà agli Usa assicurata da Meloni a Trump) apre contemporaneamente un fronte con l’Ue: la richiesta di flessibilità avanzata da Meloni nelle comunicazioni alle Camere alla vigilia del Consiglio europeo. «Resta ferma la necessità, a livello europeo, di rendere compatibili le regole del patto di stabilità con l’incremento delle spese di difesa concordate con gli alleati», ha detto la premier. «In particolare, con riferimento alle procedure di deficit eccessivo, riguardo cui è necessario conseguire una parità di trattamento ed evitare rischi di applicazioni asimmetriche». Si ritorna al solito punto italiano, insomma: chi ha spazi fiscali ridotti non deve essere penalizzato. LEGGI TUTTO
Lega, oggi Vannacci vicesegretario. Salvini arruola il Generale per sfidare Meloni sul fianco destro
Ascolta la versione audio dell’articoloA poche ore dalla sua nomina a vicesegretario della Lega, Roberto Vannacci, il generale, auspica un “ritorno al gas russo”. Dichiarazione che non sorprende ma che certo conferma la distanza tra il partito di Matteo Salvini e i suoi alleati di Governo, a partire dai Fratelli di Giorgia Meloni.L’ingresso del generale è vissuto male dentro la LegaIn realtà questo ingresso del generale al vertice di via Bellerio è vissuto male anche dentro la Lega. L’ex comandante della Folgore non è amato : né dal Nord produttivo né dagli amministratori che ancora pensano che il Carroccio sia un partito federalista e non un movimento nostalgico. «Vannacci prossimo vicesegretario della Lega? Ho letto anch’io questa cosa sui giornali, ma non è all’ordine del giorno del Consiglio federale di oggi» taglia corto Luca Zaia con i giornalisti. «Il segretario è giusto che scelga i suoi vice. Io resto profondamente e geneticamente legato al fatto che noi dobbiamo rappresentare le istanze del popolo. Un partito vicino al popolo e identitario» aggiunge il Governatore veneto.Loading…La nuova segreteriaLa nuova segreteria vedrà assieme a Vannacci – tambur battente all’estrema destra – l’ingresso di Silvia Sardone, la pasionaria lombarda premiata per essere stata, come Vannacci, tra i più votati alle Europee. Confermati Alberto Stefani e Claudio Durigon: il primo manterrà il compito di coprire il fianco a nordest (è il segretario della Liga veneta), il sottosegretario al Lavoro invece continuerà a sovrintendere il fronte Sud. La strategia è chiara: scavalcare Meloni a destra. Salvini ci prova da tempo nonostante più di qualcuno gli abbia ricordato che «tra la copia e l’originale (cioè Fdi)» la scelta cadrà sempre su quest’ultimo. Il Capitano però non demorde. Anzi spinge sull’acceleratore corteggiando gli alleati di Fdi. L’ultimo episodio è stato l’incontro mercoledì 14 con il candidato alle presidenziali rumene George Simion, esponente di Aur, partito che in Europa fa parte del gruppo dei Conservatori (Ecr) assieme a Fratelli d’Italia che a inizio legislatura si è già visto sfilare dai sovranisti Vox, dell’amico Abascal.Salvini scommette sul trumpismoIl leader della Lega scommette sul trumpismo crescente in Europa e conta di poterne ricavare qualcosa anche da queste parti. Vannacci l’ha arruolato per questo. Il Generale, che dopo essere stato eletto a Strasburgo aveva “minacciato” la costituzione di un suo movimento, ha preferito accomodarsi nel Carroccio piuttosto che ansimare dietro percentuali residuali. Così dopo essere salito l’autunno scorso sul palco di Pontida, il 6 aprile, al congresso che ha riconfermato Salvini alla guida del partito , si è preso la tessera della Lega di cui si appresta a diventare vicesegretario. Il mandato è scontato. Sarà lui ad amplificare le posizioni più estreme che il vicepremier non può permettersi. Per Meloni un fastidio in più, un ronzio a destra al momento privo di conseguenze. LEGGI TUTTO