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Separazione delle carriere domani al voto. Cosa cambia per i magistrati e i tempi della riforma
Ascolta la versione audio dell’articoloDomani al Senato ci sarà il passaggio decisivo (anche se non definitivo) per la riforma costituzionale della giustizia che prevede la separazione delle carriere tra giudici e pubblici ministeri (in sostanza tra chi giudica e chi accusa). Una riforma che è il cavallo di battaglia di Forza Italia. Il testo è stato tuttavia osteggiato sia dall’opposizione in parlamento che da parte della magistratura. Ecco qui spiegato cosa prevede la riforma e i tempi di attuazione.Distinzione tra magistrati giudicanti e pubblici ministeriLa Costituzione viene modificata per specificare che la magistratura è composta dai magistrati della carriera giudicante e della carriera requirente (la funzione dell’accusa, cioè i pubblici ministeri), sancendo una netta separazione tra le due funzioni sin dall’inizio della carriera. Non sarà più possibile passare da una funzione all’altra, se non in casi eccezionali e limitati (ad esempio una sola volta, entro 6 anni dal maturare della legittimazione al tramutamento, cioè il cambiamento di posto).Loading…Due Consigli Superiori della Magistratura (CSM)Viene istituito un CSM distinto per i magistrati giudicanti e un altro per i magistrati requirenti. Ciascun Consiglio avrà competenze specifiche per le assunzioni, le assegnazioni, i trasferimenti, le valutazioni di professionalità e i conferimenti di funzioni nei riguardi dei magistrati della rispettiva carriera. Il Presidente della Repubblica presiederà entrambi i Consigli. La composizione dei due CSM è rivista. Ne fanno parte di diritto, rispettivamente, il primo presidente e il procuratore generale della Corte di cassazione.L’elezione dei due CSMGli altri componenti dei ue CSM sono estratti a sorte, per un terzo, da un elenco di professori ordinari di università in materie giuridiche e di avvocati con almeno quindici anni di esercizio, che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione, e, per due terzi, rispettivamente, tra i magistrati giudicanti e i magistrati requirenti.Istituzione di un’Alta Corte disciplinareLa giurisdizione disciplinare sui magistrati ordinari (giudicanti e requirenti) viene sottratta ai CSM e attribuita a una nuova Alta Corte disciplinare. Questa Corte avrà una composizione mista (magistrati e componenti laici) e sarà competente per gli illeciti disciplinari e le relative sanzioni. L’Alta Corte è composta da quindici giudici, tre dei quali nominati dal Presidente della Repubblica tra professori ordinari di università in materie giuridiche e avvocati con almeno venti anni di esercizio e tre estratti a sorte da un elenco di soggetti in possesso degli stessi requisiti, che il Parlamento in seduta comune, entro sei mesi dall’insediamento, compila mediante elezione, nonché da sei magistrati giudicanti e tre requirenti, estratti a sorte tra gli appartenenti alle rispettive categorie con almeno venti anni di esercizio delle funzioni giudiziarie e che svolgano o abbiano svolto funzioni di legittimità (controllo di conformità alla legge). LEGGI TUTTO
Via libera definitivo della Camera al decreto Campi Flegrei: è legge. Ecco le novità
Ascolta la versione audio dell’articoloDopo il sì dalla Camera adesso il decreto alluvioni e Campi Flegrei è legge. La disposizione riguarda ulteriori disposizioni urgenti per affrontare gli straordinari eventi alluvionali verificatisi nei territori di Emilia-Romagna, Toscana e Marche e gli effetti del fenomeno bradisismico nell’area dei Campi Flegrei, nonché disposizioni di carattere finanziario in materia di protezione civile. Il decreto-legge adottato per fronteggiare le recenti emergenze legate alle alluvioni e alla crisi bradisismica nei Campi Flegrei rappresenta un intervento normativo strategico, volto a garantire risposte rapide, coordinate ed efficaci. Il legislatore ha inteso rafforzare la capacità di intervento delle amministrazioni attraverso una profonda semplificazione delle procedure burocratiche e un’accelerazione delle attività di ricostruzione, tanto nel settore pubblico quanto in quello privato.Principali misure previsteUn elemento centrale della legge è la valorizzazione del principio di sussidiarietà e cooperazione tra i vari livelli di governo: dallo Stato alle Regioni, fino agli enti locali, promuovendo una gestione integrata e multilivello sia della fase emergenziale che di quella post-emergenziale. Tra le principali misure previste, si segnalano: la proroga dei termini procedimentali e amministrativi per favorire la continuità operativa nelle zone colpite; la riorganizzazione delle strutture commissariali, con un rafforzamento del coordinamento interistituzionale; il potenziamento del personale tecnico e amministrativo, anche mediante strumenti straordinari di mobilità, distacco e nomina temporanea.Loading…Coinvolgimento dei cittadiniIl provvedimento non si limita agli aspetti tecnici e operativi, ma introduce meccanismi innovativi di coinvolgimento diretto della cittadinanza. Tra questi, l’attivazione di commissioni tecniche straordinarie per affrontare situazioni particolarmente complesse e un piano nazionale di comunicazione del rischio, volto a sensibilizzare la popolazione e a promuovere una maggiore consapevolezza e preparazione rispetto ai fenomeni naturali estremi.Fondi dedicatiPer garantire efficacia e tempestività, sono stati stanziati fondi dedicati sia per le azioni immediate di protezione civile sia per la prosecuzione delle opere già avviate. Il finanziamento è finalizzato a garantire la continuità operativa e a sostenere gli enti territoriali nella gestione dell’emergenza e nella ricostruzione, secondo una logica di lungo periodo e sostenibilità. Ad oggi, la norma non definisce con precisione l’ammontare complessivo delle risorse stanziate, ma prevede l’impiego di fondi già disponibili e l’attivazione di ulteriori risorse da quantificare con successivi provvedimenti. LEGGI TUTTO
Elezioni regionali nelle Marche, si vota fino alle 15. Ieri affluenza in calo. LIVE
Si chiuderanno oggi alle 15 le urne nelle Marche, dove i cittadini sono chiamati a eleggere il nuovo governatore. Sei i candidati, ma la vera sfida è tra il presidente uscente Francesco Acquaroli, esponente di Fratelli d’Italia, e lo sfidante Matteo Ricci, europarlamentare dem che ha raccolto intorno a sé il campo largo del centrosinistra comprendente il M5s. Ieri si è votato dalle 7 alle 23 e, a fine giornata, l’affluenza era in lieve calo: 37,71% rispetto al 42,72% delle precedenti Regionali LEGGI TUTTO
Crosetto: siamo impreparati ad un attacco russo e di altri paesi
Ascolta la versione audio dell’articolo«Non siamo pronti né ad un attacco russo né ad un attacco di un’altra nazione, lo dico da più tempo. Penso che abbiamo il compito di mettere questo Paese nella condizione di difendersi se qualche pazzo decidesse di attaccarci: non dico Putin, dico chiunque». Così il ministro della Difesa Guido Crosetto, rispondendo ai cronisti a margine della presentazione a Roma del bilancio del tour mondiale del Vespucci. «Non lo siamo perché non abbiamo investito più in difesa negli ultimi vent’anni e quindi i vent’anni non si recuperano in un anno o in due anni».«Fianco Est? Abbiamo anche quello Sud»Il ministro ha aggiunto: «Siamo tra i primi contributori in assoluto nella Nato sul fianco est. Ma abbiamo anche il fianco sud e quindi credo che il contributo dato finora su quello Est sia abbastanza. Se poi dovremmo incrementarlo ci verrà formalmente chiesto: su questo ad oggi ho visto solo una dichiarazione di Rutte, ma non una formale richiesta all’Italia. Se ci verrà chiesto decideremo».Loading… LEGGI TUTTO
Bernini contestata a Siena: “Insulti mentre ero con studenti palestinesi”
A Siena “non sono stata contestata, sono stata insultata. Non mi hanno detto ‘Bernini la tua riforma fa schifo’, mi hanno insultata con coro da stadio e mi hanno rivolto insulti sessisti mentre stavo parlando con studenti palestinesi che avevo personalmente portato dalla Striscia di Gaza, con un volo della Guardia di finanza da Hammam”. Sono le parole di Anna Maria Bernini, a margine del suo intervento alla festa del Foglio, riferite all’episodio di cui è rimasta vittima nei giorni scorsi. “Io non la chiamerei contestazione ma una marea di insulti: non hanno insultato solo me, ma gli studenti palestinesi e tutta la comunità accademica. Ho parlato col prefetto Romeo, insieme al questore hanno avuto un comportamento eccezionale, non era facile gestire una situazione del genere, con gli studenti palestinesi che guardavano sconvolti: è stata una brutta scena. Erano nel rettorato i contestatori, non so se fossero studenti: sono stati identificati, a questo punto spetterà al rettore decidere se fare o meno denuncia. Il reato esiste”.
“Le occupazioni sono troppe, ho scritto una lettera ai rettori”
“Se siamo di fronte ad un nuovo ’68? Non faccio mai paragoni storici, noi siamo figlie e genitori del nostro tempo”, ha aggiunto. “Le occupazioni sono troppe, ho scritto una lettera a tutti i rettori dell’Università italiane dicendo che dobbiamo provvedere a tutto questo perché un eccesso di occupazione significa privazione di un diritto fondamentale, il diritto allo studio”. E ancora: “Stiamo ricevendo lettere da ricercatori e dottorandi richieste di aiuto perché non riescono più ad aver pagate le borse di studio, siamo al paradosso”, ha aggiunto. “L’università è un luogo dove si può manifestare liberamente, ma dove si deve insegnare, studiare e lavorare”. LEGGI TUTTO