All’Auditorium Parco della Musica di Roma l’assemblea pubblica dell’associazione degli industriali, la prima dopo l’elezione a presidente di Emanuele Orsini lo scorso maggio. “Se l’Europa deve cambiare marcia anche l’Italia è chiamata a nuove scelte coraggiose”, ha dichiarato. Dal palco è intervenuta anche la premier, che si è detta “fiduciosa” sulla crescita. Tanti i temi che ha toccato, dalla prossima Manovra al Green deal europeo, dall’occupazione all’autonomia differenziata
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Si è tenuta oggi a Roma l’assemblea pubblica di Confindustria. È stata la prima di Emanuele Orsini, eletto presidente dell’associazione degli industriali lo scorso maggio. “Se l’Europa deve cambiare marcia anche l’Italia è chiamata a nuove scelte coraggiose”, ha detto Orsini. All’Auditorium Parco della Musica anche la premier Giorgia Meloni, che è intervenuta dal palco. Tanti i temi toccati dalla presidente del Consiglio: dalla crescita, su cui la premier si è detta “fiduciosa”, all’importanza delle imprese per “creare ricchezza”, dalla prossima Manovra al Green deal europeo, dall’occupazione all’autonomia differenziata.
L’intervento di Meloni
Meloni ha preso la parola dopo l’intervento di Orsini. “Ho molto apprezzato la relazione del presidente Orsini, condivido molti spunti e proposte, così come l’analisi di scenario e sui rischi che l’economia italiana ed europea corrono se non si invertono in modo deciso le tendenze”, ha detto. “Avete saputo dimostrare nelle difficoltà le capacità del tessuto produttivo, smentendo i pronostici, ha aggiunto”. Poi si è detta fiduciosa sulla crescita: “Sono fiduciosa che si possa fare qualcosa di meglio rispetto alle previsioni della Commissione: continuo a ritenere che il +1% del Pil sia a portata di mano soprattutto dopo i primi due trimestri, ogni trionfalismo sarebbe infantile ma non era scontato dopo anni trascorsi in fondo alle classifiche”.
“Non è Stato a creare ricchezza, ma imprese e loro lavoratori”
Sul rapporto tra Stato e imprese, Meloni ha detto: “Non è lo Stato a creare ricchezza, ma le imprese e i loro lavoratori. Lo Stato deve fare la sua parte, creare l’ambiente più favorevole possibile. E abbiamo garantito stabilità, che in Italia è una eccezione. Abbiamo disegnato una strategia per la nazione, e se non ci sono idee non ci possono essere investimenti”. E ha aggiunto: “Abbiamo dato chiaro il messaggio che lo Stato non avrebbe disturbato chi voleva fare ma gli avrebbe camminato accanto come un alleato. Abbiamo anche detto dei ‘no’ quando andavano detti, perché i soldi dei cittadini non si gettano dalla finestra”.
“Aumentare la produttività del lavoro”
La premier ha poi elencato i risultati sull’occupazione. “Il prossimo obiettivo che abbiamo davanti è aumentare la produttività del lavoro. Mai così tanti italiani avevano lavorato dall’Unità d’Italia a oggi”, ha sottolineato. Meloni ha ricordato i numeri dell’occupazione femminile, sottolineando che il governo lì ha “concentrato le risorse” perché “la vera libertà delle donne è ambire a posto di lavoro e mettere al mondo figli, è la grande sfida”. Sul tema lavoro, ha aggiunto: il governo ha avviato “la stagione dei rinnovi contrattuali nel pubblico impiego, avviata nel 2023 e intendiamo accelerare nel 2024”.
“Aiuti a famiglie con figli non per scelta etica ma per necessità economica”
Riguardo alla prossima Manovra, Meloni ha spiegato: “Voglio essere abbastanza chiara. Noi vogliamo seguire la stessa impostazione avuta finora, e che mi pare qui condivisa: leggi di bilancio ispirate a buonsenso e serietà, che concentrano le non molte risorse a disposizione nel sostegno alle imprese che assumono e creano posti di lavoro, nel rafforzamento del potere d’acquisto delle famiglie, con particolare attenzione alle famiglie con figli, non per scelta etica ma per necessità economica, e nella difesa della salute dei cittadini”. Sempre sulla Manovra, ha aggiunto: “Ho sentito molte risposte sensate, su cui siamo pronti a un confronto molto concreto nel merito”. LEGGI TUTTO