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Meloni rientra in scena, prima volta da premier al Meeting di Rimini: tra guerre e dazi
Ascolta la versione audio dell’articoloGiorgia Meloni è ospite oggi al Meeting di Rimini. E’ la sua prima “uscita pubblica” dopo la pausa estiva, che la leader di Fdi ha trascorso tra le isole greche e gli ulivi della Puglia, con in mezzo la missione a Washington per i colloqui sull’Ucraina con Donald Trump e i leader europei. Per la premier si tratta della prima volta al Meeting nelle vesti di capo del governo. L’ultima partecipazione risale all’estate 2022, durante la campagna elettorale per le politiche, in un panel con gli altri leader di centrodestra e centrosinistra: all’epoca il segretario del Pd era Enrico Letta, principale sfidante di Meloni nella corsa che portò il centrodestra al governo.L’intervento della premierL’intervento della premier è previsto alle 12, introdotto dal presidente della Fondazione Meeting, Bernhard Scholz. Dal suo discorso ci si attendono riferimenti alla difficile situazione internazionale – Ucraina, Gaza, dazi e rapporti con gli Usa – oltre ai dossier interni, in particolare le misure della prossima manovra su ceto medio e famiglie, temi particolarmente cari alla platea riminese.Loading…Atteso anche SalviniLa giornata di oggi sarà anche quella di Matteo Salvini. Il vicepresidente del Consiglio e leader della Lega interverrà alle 17.30 su infrastrutture e “deserti” della modernità, insieme ad Alfredo Maria Becchetti, presidente di Infratel, e Stefano Antonio Donnarumma, Ad e Dg del Gruppo Fs, in un panel moderato dal direttore della Fondazione Meeting, Emmanuele Forlani. Il ministro dei Trasporti è stato protagonista di alcuni dei passaggi più movimentati dell’estate politica, dalla polemica con Emmanuel Macron – sfociata in una mini-crisi diplomatica – al botta e risposta con Antonio Tajani sul dossier banche.I nodi da sciogliereSul tavolo della maggioranza, però, non ci sono soltanto i temi del Meeting. Restano aperte questioni spinose: dal caso vaccini, con la revoca della Commissione Nitag da parte del ministro della Salute Orazio Schillaci dopo le polemiche sulla presenza di medici considerati critici sulle immunizzazioni – decisione non concordata con Palazzo Chigi e che avrebbe irritato la premier – al complicato puzzle delle regionali. Dopo l’investitura del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi come candidato governatore in Toscana, mancano ancora diversi tasselli. La partita più delicata è quella del Veneto. Nonostante alcune aperture da Fdi sull’ipotesi di un candidato leghista, la scelta resta congelata in attesa di un vertice dei leader del centrodestra. Restano da definire anche Campania e Puglia: in Campania tra i nomi più accreditati restano quelli di Edmondo Cirielli e Giosy Romano, mentre in Puglia Forza Italia spinge per il deputato Mauro D’Attis. LEGGI TUTTO






Regionali, rottura tra Renzi e Calenda sull’alleanza con il M5s in Toscana
Ascolta la versione audio dell’articoloIl campo largo ha un problema al centro. Carlo Calenda si smarca dall’alleanza in Toscana accusando il Pd di aver stretto con il M5s un patto con «tanti desiderata ideologici». «Il Terzo polo – ha ricordato Calenda ai suoi ex alleati di Italia viva – ha fatto la campagna elettorale per il rigassificatore di Piombino e contro il reddito di cittadinanza. Caro Matteo Renzi, siamo in Parlamento perché gli elettori hanno votato questo programma non quello della Taverna. Ad Azione tanto basta». Non la pensa così Matteo Renzi, che esorta Calenda a soprassedere, in nome del bipolarismo e della necessità di fare fronte comune contro il centrodestra («se crediamo nel bipolarismo è evidente che ci si debba alleare con compagni di strada anche lontani dalle nostre idee»). E dal partito dell’ex premier è arrivato l’invito a «stare tutti insieme» per costruire «una casa comune del centrosinistra: caro Carlo, se continuerai a dividere come con il Terzo Polo, sarà l’ennesima occasione persa».Lo scontro al centro Torna quindi il braccio di ferro tra le due anime dell’ormai defunto Terzo polo, una dinamica in cui si inserisce il corteggiamento del centrodestra nei confronti di Azione, soprattutto in Campania e in vista della lunga marcia verso le elezioni amministrative a Milano.Loading…Tridico candidato del campo progressista in CalabriaIn attesa che in Puglia si sblocchi la candidatura di Antonio Decaro, nelle ultime ore c’è stato un confronto fra i leader del centrosinistra, tra cui Elly Schlein e Giuseppe Conte, in cui si è parlato soprattutto di Calabria: sabato si riunirà il tavolo regionale della coalizione e in quella occasione dovrebbe essere ufficializzata la candidatura a governatore di Pasquale Tridico, l’europarlamentare M5s su cui si è ormai costruita una solida convergenza. Con l’eccezione dei dubbi manifestati da Italia viva, che potrebbero cadere alla luce delle parole di Renzi sulla necessità di non abbandonare il campo «per la presenza di Cinque Stelle e Avs», per non regalare «il centrosinistra alla sinistra radicale e il Paese alla trimurti Meloni, Salvini, Lollobrigida».I dubbi di Forza Italia in ToscanaIl quadro in Toscana dovrà essere chiarito entro la metà della prossima settimana, per quando Eugenio Giani ha convocato una riunione di coalizione, la prima con tutti i partiti che lo sostengono a caccia del bis alle elezioni del 12 e 13 ottobre (il Tar ha respinto il ricorso di Democrazia sovrana popolare contro il decreto che ha indetto il voto). Intanto nello schieramento rivale, Alessandro Tomasi (FdI) deve fare i conti con le perplessità sulla composizione della lista civica che lo sosterrà, sollevate da Forza Italia: «Se deve servire a togliere voti, soprattutto io parlo per il mio partito, non ci convince», ha detto il segretario regionale azzurro Marco Stella.Verso un nuovo vertice nel centrodestraPerplessità simili, ma con ricadute ben più significative, permangono sul fronte veneto, dove FdI e FI non vedono di buon occhio una lista di Luca Zaia. Ragionamenti che si inseriscono nel braccio di ferro fra il partito di Giorgia Meloni e quello di Matteo Salvini su chi debba indicare il candidato alla successione del governatore uscente. Servirà un nuovo vertice fra i leader, ma per il momento – assicurano più fonti di maggioranza – non ne è previsto a breve uno in Puglia, dove la premier sta trascorrendo alcuni giorni di vacanza. LEGGI TUTTO






La Guida: Referendum, formazione e informazione
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Aumento dell’età pensionabile, Bankitalia spinge: «Garantisce equità»
Ascolta la versione audio dell’articoloUn meccanismo che «sarebbe meglio non toccare». È quello sull’adeguamento dell’età pensionabile all’aspettativa di vita. Che, tradotto, vuol dire continuare ad alzare la soglia per smettere di lavorare dato che, in Italia, si vive sempre più a lungo.«Problema di equità»È quello che ha sottolineato Fabrizio Balassone, vice capo del dipartimento Economia e Statistica della Banca d’Italia, durante l’audizione di fronte alle commissioni Bilancio di Camera e Senato. «C’è un problema di equità generazionale – ha detto – e abbiamo questo aumento di spesa che può complicare e molto la gestione della finanza pubblica».Loading…La spesa pensionistica più alta d’EuropaIl discorso di Balassoni fa riferimento alla spesa pensionistica italiana che, in rapporto al Pil, è la più alta in Europa, «al 15,6% nel 2022 contro una media dell’11,4%». Questo, dopo che l’età media effettiva di pensionamento è già aumentata di oltre cinque anni tra il 2001 e il 2024, a 64,6 anni, e il tasso di partecipazione al mercato del lavoro nella fascia di età 55-64 anni è più che raddoppiato, dal 28,2% al 61,3%.Il disegno di legge della manovraIl disegno di legge della manovra, invece, prevede che l’adeguamento sia di un mese nel 2027 (quindi in pensione a 67 anni e un mese) e di due mesi nel 2028 (in pensione a 67 anni e 3 mesi). Oltre alla sospensione fino al 2029 per le professioni gravose.Eppure, «l’aggiornamento dovrebbe avvenire di norma ogni due anni per tutti – dice Bankitalia – tuttavia, ci sono state diverse eccezioni». Ma il meccanismo «di indicizzare l’età di pensionamento alla longevità è stato introdotto per riequilibrare tra le generazioni il rapporto tra il tempo della vita trascorso al lavoro e quello trascorso in pensione». E, quindi, aiuterà nei prossimi anni a limitare la crescita della spesa pensionistica determinata dall’invecchiamento della popolazione. LEGGI TUTTO






Manovra, Giorgetti: “Abbiamo cercato di aiutare ceto medio”
Manovra, Giorgetti: ‘Abbiamo cercato di aiutare ceto medio’ | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO



