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    Tutti i bonus da richiedere con l’Isee nel 2025

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    Anche per il 2025 sono tanti i bonus a cui le famiglie e i contribuenti italiani possono accedere in relazione al proprio Isee.La legge di bilancio ha introdotto, inoltre, tante novità a partire dalle soglie dell’Indicatore della Situazione Economica Equivalente. Quindi meglio informarsi e capire bene come muoversi per accedere alle agevolazioni previste.Vediamo i bonus principali con le soglie Isee di riferimento.Assegno di InclusionePer le famiglie con reddito non superiore a 10.140 euro è possibile effettuare, all’Inps, la richiesta per ottenere l’Assegno di Inclusione (Adi), un sostegno economico erogato sulla Carta Adi. La misura è condizionata all’adesione ad un percorso personalizzato di attivazione e di inclusione sociale e lavorativa e al possesso di alcuni requisiti.Rispetto al 2024, la soglia è stata alzata da 9.360 euro a 10.140 euro, rendendo la misura accessibile a un maggiore numero di famiglie.Bonus figli, nascite ed asilo nidoPer le famiglie con Isee non superiore a 17mila euro è prevista l’erogazione della quota massima prevista (200 euro) per l’Assegno Unico per i figli a carico. Inoltre, le madri con Isee non superiore a 20.221,13 euro possono accedere all’Assegno di maternità di base, prestazione assistenziale concessa dai comuni e pagata dall’Inps.Invece per le famiglie con reddito compreso tra 25mila e 40mila euro è possibile accedere, con differenti somme, al bonus asili nido. A questo si associa anche il Bonus nascite 2025 sempre corrisposto dall’Inps.Bonus bollette e carta dedicata a teLe famiglie con Isee non superiore a 9.530 euro ed un massimo tre figli a carico possono accedere al bonus bollette; l’Indicatore non deve essere superiore a 20mila euro, invece, per le famiglie numerose con almeno quattro figli a carico.Assegno universale anzianiDallo scorso 2 gennaio è possibile richiedere l’Assegno universali anziani, rivolto agli ultraottantenni non autosufficienti con un livello di bisogno assistenziale gravissimo e un Isee non superiore a 6mila euro.Altri bonusSono presenti, inoltre, altri bonus a cui è possibile accedere tra cui il Bonus psicologo rivolto ai contribuenti con Isee non superiore a 50mila euro.L’Isee non deve essere superiore a 17mila euro per accedere, invece, al Bonus animali domestici. LEGGI TUTTO

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    La truffa Dragon Ball: come Goku viene usato per ingannare le vittime

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    I punti chiave

    Goku prende il suo smartphone, apre un’app di messaggistica come WhatsApp o Telegram e inizia a inviare messaggi a chiunque, chiedendo denaro per affrontare Freezer. La storia che ne emerge, apparentemente assurda e senza senso, potrebbe sembrare una bufala talmente inventata da risultare impossibile. Tuttavia, incredibilmente, si tratta di una delle truffe che stanno circolando su WhatsApp e altre piattaforme, tanto che alcuni l’hanno già definita “truffa Dragon Ball”. Sebbene sembri una curiosità innocua, ha già raggirato alcune vittime, rivelandosi essere una realtà più pericolosa di quanto sembri inizialmente.La truffa “Dragon Ball”In questa truffa, il noto guerriero Saiyan, nel bel mezzo di una missione per salvare la Terra, si troverebbe in difficoltà economiche. Il messaggio che sta circolando su WhatsApp recita: “Ciao, sono Goku. Sto per affrontare Freezer, ma ho finito i fagioli senzu. Mandami 500€ subito con PostePay o la Terra è perduta”. Nonostante la richiesta sembri strana, l’intento è sfruttare il legame emotivo che molti hanno con il personaggio di Goku, creando un senso di urgenza legato a una minaccia planetaria. Pur sembrando una burla, questa truffa ha già convinto qualcuno a inviare denaro, alimentando così il raggiro.Perché Goku non chiederebbe mai aiuto in questo modoChiunque conosca l’universo di Dragon Ball riconoscerebbe immediatamente l’assurdità di tale richiesta. Goku, pur essendo un guerriero straordinario, non sarebbe mai il tipo da chiedere denaro in questo modo, soprattutto a degli sconosciuti. Se avesse davvero bisogno di aiuto finanziario, probabilmente si rivolgerebbe a Bulma, la quale, grazie alla sua ricchezza, sarebbe in grado di risolvere qualsiasi problema economico. Questo è il primo segnale che qualcosa non va: un personaggio con infinite risorse non chiederebbe mai soldi in modo tanto maldestro.Come evitare di cadere nella truffaSe qualcuno riceve un messaggio del genere su WhatsApp o altre piattaforme, è fondamentale non rispondere. Questi tentativi di truffa, infatti, spesso sfruttano l’urgenza e l’incredulità per cercare di ingannare le vittime. La cosa più importante è ignorare il messaggio e non interagire mai con i truffatori, anche se il contenuto potrebbe sembrare divertente o sorprendente. Rispondere, infatti, potrebbe solo permettere ai malintenzionati di entrare nel proprio mondo e cercare di sfruttare la situazione. Inoltre, è sempre fondamentale verificare la fonte del messaggio. Goku non ha mai utilizzato WhatsApp per chiedere denaro, e ogni comunicazione sospetta o assurda deve essere trattata con diffidenza. Non bisogna mai inviare denaro, soprattutto se la richiesta riguarda emergenze o situazioni straordinarie. I truffatori, infatti, si nascondono dietro situazioni urgenti per far sentire le vittime obbligate a inviare denaro. LEGGI TUTTO

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    Giorgetti: “Nelle prossime settimane un provvedimento contro il caro-bollette”

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    Il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, nel corso del question time al Senato, ha annunciato l’imminente adozione di misure per contrastare l’aumento dei prezzi dell’energia: “Nelle prossime settimane un provvedimento riguardo all’aumento dei prezzi dovrà essere assunto”.Sul mercato dell’energia, il ministro ha sottolineato la necessità di un’analisi approfondita: “Una onesta riflessione su cosa abbia significato il passaggio al libero mercato per quanto riguarda gli utenti del mercato domestico dell’elettricità deve essere fatta”. Ha poi evidenziato il rischio che l’aumento delle bollette vanifichi gli sforzi del governo per sostenere il potere d’acquisto delle famiglie: “Se il governo fa un grande sforzo per dare più soldi in busta paga ai lavoratori del ceto medio, ma poi se lo divora l’aumento delle bollette, questo va circoscritto e delimitato”.Giorgetti ha inoltre ribadito che il governo monitora con attenzione le dinamiche speculative che influiscono sui prezzi dell’energia: “La crescita dei prezzi di energia e bollette non dipende dai comportamenti del governo, bensì da dinamiche speculative su cui l’attenzione è massima”. Il ministro ha comunque ricordato che “il valore registrato dall’indice dell’aumento dei prezzi per le famiglie di operai e impiegati, grazie all’efficacia delle politiche adottate negli ultimi anni, si è sostanzialmente ridotto passando dall’8,1% nel 2022 allo 0,8% nel 2024”.Nel frattempo, il prezzo del gas sulla borsa di Amsterdam è in calo del 7% a 51,45 euro/MWh, complice l’aumento delle probabilità di un accordo di pace in Ucraina. Tuttavia, secondo Assoutenti, i consumatori italiani stanno ancora subendo gli effetti delle tensioni sui mercati energetici, con tariffe mediamente superiori del 21,1% rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. LEGGI TUTTO

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    “La sua carta è in fase di blocco”. Come funziona la truffa del sito esca

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    I punti chiave

    È stata la tempestiva opera dei carabinieri della stazione Stella di Napoli a fare irruzione nel rione Sanità del capoluogo partenopeo dove, in una struttura non abitata, alcuni cybercriminali avevano allestito la loro base per truffare migliaia di ignari cittadini allarmandoli con un sms sul proprio telefono cellulare. Le forze dell’ordine hanno denunciato un giovane di 27 anni oltre ad aver proceduto al sequestro di un computer e cinque telefoni cellulari.Come avviene la truffaDalla loro base operativa, i malintenzionati avevano messo in piedi un marchingegno per cui dal pc collegato direttamente agli smartphone sequestrati (ognuno dei quali aveva un diverso numero telefonico) venivano inviati migliaia e migliaia di link fraudolenti sotto forma di messaggio di testo. “Gentile cliente, la sua carta è in fase di blocco, per evitare la sospensione, aggiorna i dati. Accedi”. Ed è proprio qui che avveniva la truffa: i malcapitati che cliccavano sulla parola accedi venivano reindirizzati in siti fraudolenti in grado di rubare dati sensibili tra cui quelli bancari.Spesso e volentieri, tra l’altro, la prima parola del finto messaggio era “Banca”: gli ignari utenti, credendo si trattasse davvero del proprio istituto bancario, abboccavano con tutte le conseguenze del caso. Da qui il soprannome di “sito esca”: secondo le prime informazioni, i carabinieri hanno già documentato cinque truffe per un guadagno totale di circa diecimila euro ma sono riuscite a sventarne altrettante. Nelle perquisizioni sono state trovate decine di schede sim che venivano utilizzate e cambiate all’occorrenza. La vicenda, data la sua ramificazione e complessità, è soltanto all’inizio.L’appello dei carabinieriI carabinieri hanno messo in guardia tutti i cittadini, non soltanto quelli di Napoli, spiegando come difendersi quando si ricevono sui propri smartphone finti messaggi bancari. “Le tecniche di truffa sono sempre più insidiose e articolate, non fidatevi, non comunicate i vostri dati personali in chiamate con estranei o Sms ricevuti da soggetti sconosciuti. Contattate i vostri istituti di credito, contattate i vostri familiari e raggiungete al più presto la Stazione dei Carabinieri più vicina”. È bene ricordare che gli istituti bancari, per ogni comunicazione, sono soliti contattare i clienti telefonicamente da numeri certificati e che non inviano sms o mail dove chiedono di cliccare a un link pena il blocco della carta di credito o del conto corrente. Non avviene mai. Tutte le volte che ognuno di noi dovesse trovarsi di fronte un messaggio del genere deve sapere che è oggetto di truffa, cancellarlo immediatamente e segnalare il tutto alle autorità competenti. LEGGI TUTTO

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    Rottamazione-quinquies, Giorgetti ha dato l’ok

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    La discussione sulla cosiddetta “rottamazione quinquies” si intensifica, con posizioni divergenti tra gli alleati di governo. Se da un lato Forza Italia spinge per un’estensione della rottamazione quater senza gravare sui conti pubblici, dall’altro la Lega propone un piano strutturale di rateizzazione decennale.Alberto Gusmeroli, presidente della commissione Attività Produttive della Camera, ha dichiarato a margine del Consiglio federale della Lega che “la proposta è stata vista e va avanti: 120 rate mensili. E il ministro Giorgetti ha detto che la sostiene e che la stanno studiando con il resto del governo e che è possibile portarla avanti”. Un’affermazione che rafforza la posizione della Lega e apre alla possibilità di un’accelerazione dell’iter parlamentare della misura. LEGGI TUTTO

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    Chi è Daniela Fumarola, la nuova segretaria generale della Cisl

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    Daniela Fumarola è stata eletta nuova segretaria generale della Cisl con 188 voti favorevoli su 191 delegati presenti al Consiglio generale confederale riunito a Roma. Succede a Luigi Sbarra, che ha lasciato la guida del sindacato per raggiunti limiti di età. La sua elezione segna un passaggio di testimone all’insegna della continuità e dell’evoluzione, con un forte impegno per il dialogo e la partecipazione.Un percorso sindacale radicato e coerenteFumarola, 58 anni, nata a Taranto, si è laureata in Scienze sociologiche all’Università Cattolica di Milano. Il suo impegno nel sindacato è iniziato nel 1987 nella Fisba Cisl, la federazione degli operai agricoli, oggi Fai. La sua carriera è proseguita attraverso ruoli di crescente responsabilità: segretaria generale della Cisl Taranto nel 2009, guida della Cisl Puglia nel 2016, fino all’ingresso nella segreteria confederale nazionale nel 2020. Nel dicembre 2023 è stata nominata segretaria generale aggiunta.Tra le battaglie più significative della sua carriera sindacale si annoverano l’emersione del lavoro irregolare, la riqualificazione ambientale dell’area dell’ex Ilva di Taranto, la costruzione del gasdotto Trans Adriatico e l’inclusione lavorativa dei migranti. La sua esperienza si è distinta per un approccio pragmatico, riformista e orientato alla mediazione. Un’agenda ambiziosa per il futuro della CislNel suo discorso di insediamento, Fumarola ha delineato le priorità del suo mandato, ribadendo la centralità del dialogo sociale e della corresponsabilità tra sindacato, imprese e istituzioni. Ha sottolineato la necessità di lasciarsi alle spalle la contrapposizione tra capitale e lavoro, auspicando una nuova stagione di partecipazione dei lavoratori alla gestione e ai risultati delle imprese, sostenuta anche dai 72 milioni di euro stanziati nella legge di Bilancio per incentivare questa trasformazione.Fumarola ha anche richiamato l’importanza di ripensare le politiche attive del lavoro, superando un approccio incentrato esclusivamente sulle tutele in favore di un modello che garantisca la riqualificazione e la continuità occupazionale. Ha respinto le critiche retrospettive al Jobs Act, sostenendo che il mondo del lavoro necessita di soluzioni innovative piuttosto che di un ritorno al passato. Un sindacato autonomo e dialoganteNel suo discorso, Fumarola ha ribadito la volontà della Cisl di mantenere una posizione autonoma rispetto ai governi, indipendentemente dal colore politico. Ha riconosciuto l’attenzione al dialogo mostrata dal governo Meloni, così come quella dei governi precedenti, sottolineando però che il sindacato non teme il conflitto quando necessario, ma lo affronta con responsabilità e senza derive ideologiche.”Corresponsabilità: questa è l’unica chiave di accesso al futuro. Il nostro Paese ha bisogno di dialogo, concordia e coesione. La via della Cisl è quella della partecipazione e del confronto autonomo con le istituzioni e le parti sociali”, ha affermato. Una leadership all’insegna dell’innovazione e della continuitàCon l’elezione di Fumarola, la Cisl prosegue il percorso tracciato da Luigi Sbarra, puntando su un modello sindacale moderno e partecipativo. La nuova segretaria generale si trova ora di fronte a sfide cruciali: dal rilancio delle politiche attive del lavoro alla difesa dei salari, dalla riforma fiscale alla tutela dei pensionati. LEGGI TUTTO

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    Conto corrente, anche quando è cointestato il denaro non appartiene a entrambi. Cosa dice la Cassazione

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    Avere un conto corrente cointestato non significa ottenere automaticamente una suddivisione equa del denaro tra le due parti, quantomeno non in ogni caso, e la Corte di Cassazione ha fornito alcuni importanti chiarimenti in merito alla questione.Nell’immaginario comune, quando si parla di conto corrente cointestato si fa riferimento a una forma di risparmio molto diffusa ad esempio tra i coniugi, i quali depositano al suo interno i proventi derivanti dalla propria attività lavorativa e da esso attingono per gestire le spese familiari. In una situazione del genere entrambe le parti appaiono titolari allo stesso modo delle somme serbate nel deposito, tuttavia esistono dei casi in cui questo equilibrio può saltare, come qualora si vada incontro a separazione o divorzio con tanto di scontro legale.Stando a quanto previsto dall’art.1854 del codice civile, “nel caso in cui il conto sia intestato a più persone, con facoltà per le medesime di compiere operazioni anche separatamente, gli intestatari sono considerati creditori o debitori in solido dei saldi del conto”, senza far distinzione alcuna sulla base dell’origine dei fondi. In parole povere, quindi, se esistono situazioni debitorie nei confronti del proprio istituto di credito, entrambe le parti contraenti risultano equamente responsabili. Ciò significa che a livello pratico c’è una presunzione di suddivisione equa del denaro depositato nel conto corrente.A questo punto, tuttavia, può intervenire l’art.1298 del codice civile: “Nei rapporti interni l’obbligazione in solido si divide tra i diversi debitori o tra i diversi creditori, salvo che sia stata contratta nell’interesse esclusivo di alcuno di essi. Le parti di ciascuno si presumono uguali, se non risulta diversamente”. Posto, quindi, che ci sia una responsabilità oggettiva di ambo le parti nei confronti della banca, resta pertanto la possibilità di dimostrare che la ripartizione del fondo sia diversa da quella originariamente presunta per legge. Se vengono fornite prove incontrovertibili circa la provenienza del denaro, anche in caso di conto corrente cointestato una delle parti può dimostrare di essere unica proprietaria di quelle somme.Stante quanto stabilito dalla Cassazione il 23 gennaio scorso con sentenza 1643, in caso di divorzio il denaro depositato in un conto corrente cointestato non appartiene equamente a entrambi i coniugi in modo automatico. Quando una delle due parti è in grado di dimostrare concretamente che il fondo deriva da suoi esclusivi versamenti, può esserne decretata la proprietà esclusiva.Gli Ermellini si sono trovati a dirimere una disputa tra due parti nella quale una donna chiedeva all’ex marito di restituire interamente la somma di 200mila euro prelevata da quest’ultimo. Dal canto suo, l’uomo riteneva di aver diritto a quel denaro, dal momento che esso proveniva da un conto cointestato con la ex coniuge. La Suprema Corte ha dato ragione alla moglie, dal momento che il fondo derivava in modo esclusivo da assegni circolari intestati a lei. LEGGI TUTTO

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    Gas, il prezzo è ai massimi: quanto pesa sulle tasche delle famiglie italiane

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    Il prezzo del gas non accenna a fermarsi e, superando i 59 euro al megawattora, tocca i massimi da febbraio 2023. Questo trend al rialzo, che dall’inizio dell’anno registra un incremento del 20,4%, sta suscitando preoccupazioni per le ricadute sui consumatori italiani, già alle prese con bollette energetiche in costante aumento.Secondo Assoutenti, le tensioni sui mercati del gas si rifletteranno direttamente sulle bollette delle famiglie italiane. Le tariffe attuali risultano in media superiori del 21,1% rispetto allo stesso periodo del 2023. “Una famiglia tipo con un consumo di 1.400 metri cubi di gas si ritrova a pagare circa 309 euro in più rispetto al 2024”, ha dichiarato il presidente di Assoutenti, Gabriele Melluso.La situazione potrebbe peggiorare se i rincari dovessero continuare. Melluso sottolinea la necessità di un intervento governativo per contenere i costi in bolletta, promuovendo iniziative di risparmio energetico e rafforzando il Servizio a Tutele Graduali, che offre supporto ai cittadini più vulnerabili.Un momento cruciale sarà il 26 febbraio, quando la Commissione Europea presenterà un nuovo piano per affrontare la crisi energetica. L’attenzione è rivolta anche ai livelli degli stoccaggi europei, che rappresentano un indicatore chiave per la stabilità del mercato. In Italia, al 10 febbraio, i siti di stoccaggio risultano riempiti al 58%, una percentuale inferiore a quella del 2023 (61%) ma superiore alla media degli ultimi cinque anni (55%). In termini assoluti, considerando anche la riserva strategica, la disponibilità in giacenza è oggi di 11,1 miliardi di metri cubi, leggermente inferiore agli 11,4 miliardi del 2023 ma ben al di sopra della media quinquennale di 10,3 miliardi. LEGGI TUTTO