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    Bonus cultura, c’è tempo fino al 30 aprile per spenderlo: come fare

    Mancano pochi giorni per utilizzare il bonus cultura giovani, la misura introdotta per promuovere la cultura fra i giovani che abbiano compiuto diciotto anni nel 2022 attraverso un bonus da 500 euro da spendere in attività e prodotti culturali.Chi non avesse già utilizzato tutte le risorse del proprio buono, difatti, avrà tempo per farlo siano al 30 aprile prossimo, giorno in cui si concluderanno i termini della misura.Inoltre, l’ultimo giorno del mese sarà l’addio ufficiale al bonus cultura, che sarà sostituito dalla nuova “Carta della cultura giovani” e “Carta del merito”.Vediamo di cosa si tratta e come funzionanoCarta della cultura giovaniPer ottenere il nuovo bonus del valore di 500 euro, occorre fare richiesta entro il 30 giugno ed avere i seguenti requisiti:essere residenti in Italia o avere un permesso di soggiorno in corso di validità.essere nati nel 2005.avere un Isee non superiore a 35mila euro.La carta potrà essere utilizzata l’anno successivo a quello del compimento dei 18 anni di età ed entro il 31 dicembre dell’anno in cui è stata richiesta.Carta del meritoAnche questo bonus avrà un valore di 500 euro e per ottenerla servono i seguenti requisiti:essere residenti in Italia o avere un permesso di soggiorno in corso di validità.aver conseguito la maturità entro i diciannove anni con una votazione di 100 o 100 e lode.La richiesta potrà essere fatta entro il 30 giugno e il bonus andrà utilizzato entro il 31 dicembre 2024.Come richiederle e per cosa si possono utilizzareLe richieste sono state aperte lo scorso gennaio e sarà possibile accedervi entro il 30 giugno, visitando il sito dedicato accedendo tramite identità digitale Spid oppure Carta d’identità elettronica (Cie).Una volta entrati si dovrà compilare il form con i propri dati e inviare la richiesta e successivamente, il bonus o i bonus verranno accreditati sul proprio portafoglio.Occorre ricordare, difatti, che i due bonus sono cumulabili e, come ricorda il ministero della Cultura, “sono finalizzate allo sviluppo della cultura e al potenziamento della sua diffusione tra i giovani”. LEGGI TUTTO

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    Spid scaduto, cosa fare per rinnovarlo

    Anche lo Spid, il Sistema Pubblico di Identità Digitale che consente ai cittadini italiani di accedere con uno username e una password ai servizi online messi a disposizione dalla Pubblica Amministrazione e da alcuni soggetti privati aderenti, può non essere più valido, ad esempio per via della scadenza del documento di identità. Sono tanti quelli ad aver visto sospendere il servizio per questo motivo, ma non tutti sanno come muoversi adeguatamente per effettuare il rinnovo. Ecco quali procedure seguire a seconda del proprio provider.In caso di rinnovo dello Spid di Poste Italiane, l’utente potrà agire autonomamente tramite la pagina di gestione di PosteID per rinnovare i dati del documento di identità. Dopo avere effettuato come di consueto il login, bisogna scorrere col cursore fino a fondo pagina e cliccare sul tasto “Modifica”, quindi successivamente sulla scheda “I tuoi dati”: attraverso quest’ultima sarà possibile raggiungere la sezione desiderata, quella denominata “Documento”.Da qui potranno essere aggiornati gli estremi del proprio documento di identità, inserendo quindi il numero, il luogo in cui è stato emesso, la data di emissione e quella di scadenza. Concluse queste operazioni non rimane altro da fare che salvare e attendere che il sistema confermi le modifiche apportate. Così facendo anche lo Spid verrà rinnovato, ma ovviamente sarà possibile anche recarsi presso uno sportello postale e farsi aiutare da un addetto.Per rinnovare lo Spid di Aruba sarà necessario ancora una volta effettuare il login al proprio account per aggiornare gli estremi del documento a cui è connessa l’identità digitale. Dall’area personale sarà sufficiente selezionare l’opzione”Dati Personali” nel menù che si trova collocato sulla sinistra, quindi cliccare su “Documento” e raggiungere la sezione “Modifica”. È qui che vanno inseriti tutti i dati del documento di identità che consentirà di rinnovare e continuare a utilizzare lo Spid: concluse tutte le operazioni, l’identità digitale verrà immediatamente aggiornata. LEGGI TUTTO

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    Supermercati, quali sono i punti vendita aperti il 25 aprile

    Anche il 25 aprile, giorno della festa della Liberazione, da nord a sud del Paese saranno molti i punti vendita aperti che danno la possibilità di fare la spesa a milioni di italiani che decidono di rimanere a casa o di rientro da una giornata fuori porta: la maggior parte delle principali catene di supermercati non abbasseranno la saracinesca in molti casi fino a sera ma sarà sempre bene informarsi sui canali web e social dei singoli punti vendita per conoscere gli esatti orari di apertura.Iniziamo con le catene che dovrebero rimanere aperte per l’intera giornata dalle 8 alle 20: tra questi ecco la catena Aldi presente al Nord Italia e i Carrefour sparsi sul territorio nazionale. Sarà sempre bene comunque collegarsi con il sito web dove appare una scritta generica: “Gli orari durante le festività potrebbero subire variazioni, chiamaci per maggiori informazioni. Non sono previsti orari straordinari”. Coop e Ipercoop, invece, osserveranno aperture di mezza giornata o comunque orari differenti in base alle città, anche in questo caso è bene informarsi con i canali ufficiali anche tramite telefonata.I supermercati Conad promettono di essere aperti anche in questo giorno di festa, la maggior parte dei quali per l’intera giornata, discorso simile per Crai che non fornisce, però, informazioni ufficiali in merito. Andiamo ai Despar aperti per tutta la giornata ma alcuni punti vendita potrebbero osservare una pausa pranzo con chiusure tra le 14 e le 16. Previste aperture straordinarie in questo 25 aprile anche per gli Esselunga sparsi sul territorio nazionale. Discorso simile anche per Eurospin ma con orari da verificare punto vendita per punto vendita. Per quanto riguarda Il Gigante, invece, la maggior parte dei punti vendita saranno aperti per l’intera giornata mentre altri soltanto in mattinata, ecco perché diventa importante cercare informazioni dettagliate sul singolo negozio.I punti Famila sono previsti aperti anche in un giorno festivo ma con orari differenti in base alle città: ad Imola, per esempio, ci sarà orario continuato dalle 9 alle 19.30 mentre a Salerno soltanto mezza giornata fno alle 13.30. Lidl ha deciso di rimanere aperto per la Festa della Liberazione: non è chiara l’indicazione sull’orario, importante contattare il singolo supermercato per esserne sicuri tramite sito web o numero telefonico. In questo caso l’assistenza clienti è possibile anche tramite chat. LEGGI TUTTO

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    L’Ue approva il diritto alla riparazione, cosa è e come funziona

    Via libera al “diritto alla riparazione”, ma di che cosa si tratta? Il Parlamento europeo ha definitivamente adottato, con una maggioranza di 584 voti favorevoli, 3 contrari e 14 astensioni, la direttiva relativa al “diritto alla riparazione”, che spiega gli obblighi dei produttori riguardo alla riparazione dei beni. Avevamo già parlato della misura quando ancora era solo un’ipotesi. Questa novità ha l’obiettivo di incentivare i consumatori nel far durare maggiormente i prodotti provvedendo ad aggiustarli in ottica sostenibile. Ecco come funziona.Le novitàI produttori di beni di consumo saranno tenuti a garantire servizi di riparazione rapidi ed economici e informare i consumatori dei loro diritti in materia di riparazione. Le merci soggette a garanzia legale godranno di un prolungamento di un anno aggiuntivo, e anche dopo la scadenza della stessa, i produttori saranno obbligati a fornire assistenza per i beni domestici più comuni che sono tecnicamente riparabili secondo le normative dell’Unione Europea, come lavatrici, aspirapolvere e smartphone. Il Parlamento Europeo ha specificato che potrebbero essere incluse successivamente altre categorie di prodotti. Inoltre i consumatori potranno ottenere un dispositivo in prestito durante la riparazione oppure optare per un apparecchio ricondizionato. Si tratta di una novità interessante se pensiamo che i cittadini europei perdono una cifra pari a 12 miliardi di euro ogni anno per sostituire prodotti e dispositivi al posto che ripararli. Lo affermano i dati della Commissione Europea.I beni inclusi nella misuraIn quanto ai “beni di consumo” definiti nella direttiva Ue 771 del 2019 sono soggetti al diritto alla riparazione “qualsiasi bene mobile materiale” e “qualsiasi bene mobile materiale che incorpora o è interconnesso con un contenuto digitale o un servizio digitale”. Sono inclusi nella categoria tutti i dispositivi elettronici e gli elettrodomestici come lavatrici, lavastoviglie, televisori, smartphone. Proprio nell’ottica di un’economia più sostenibile in termini ambientali i produttori e i fornitori di beni di consumo dovranno dare in modo chiaro tutte le informazioni per poter aggiustare il prodotto che riscontra dei problemi a causa di guasti. Il tutto dovrà avere un “costo ragionevole”.I costi e le garanzieIn quanto ai costi questi devono essere “ragionevoli” e dichiarati al momento del conferimento del dispositivo; se non è possibile determinare il costo esatto, deve essere indicata una stima massima. Per quanto riguarda i tempi, il bene riparato deve essere restituito entro 30 giorni. Inoltre se il consumatore opta per la riparazione, avrà diritto a un anno in più di garanzia sul prodotto. LEGGI TUTTO

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    Amazon, 10 milioni di multa dall’Antitrust. “Limitata libertà dei consumatori”

    10 milioni di euro di multa. È stata comminata alla multinazionale americana Amazon dall’Agcm (Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato) per pratica commerciale scorretta che limita la libertà di scelta dei consumatori. La sanzione è rivolta a due società del gruppo, nel dettaglio si tratta delle lussemburghesi Amazon Services Europe S.à r.l. e Amazon EU S.à r.l. ed ha origine sulle impostazioni predefinite del colosso statunitense per quanto riguarda gli acquisti online.L’accusa dell’AntitrustTutto nasce dal fatto che sul sito www.amazon.it, “per un’ampia selezione di prodotti, viene pre-impostata l’opzione ‘acquisto periodico’ anziché ‘acquisto singolo’, limitando così la libertà di scelta dei consumatori”. Grazie alla fase istruttoria, l’Antitrust ha evidenziato e certificato che Amazon opera scorrettamente a livello commerciale per quanto riguarda la pre-selezione degli acquisti periodici di molti prodotti presenti sul sito Internet: accanto alla descrizione dell’articolo desiderato, ecco spuntare l’opzione già pre-impostata che riguarda l’acquisto periodico, ossia reiterato nel tempo invece (come dovrebbe essere correttamente) di far effettuare al consumatore soltanto l’acquisto del singolo prodotto.”Si limita la facoltà di scelta”La problematica messa in luce dall’Autorità riguarda sia i prodotti originali Amazon che quelli venduti da altre aziende sul sito del colosso americano. L’accusa è chiara: “In questo modo, viene limitata in modo considerevole la libertà di scelta dei consumatori. La pre-spunta grafica dell’acquisto ricorrente induce a comprare periodicamente un prodotto – anche senza effettivo bisogno – limitando così la facoltà di scelta”. La condotta della multinazionale, quindi, è stata valutata anche contro “il canone di diligenza professionale perché un operatore dell’importanza di Amazon sarebbe tenuto a costruire le interfacce online, relative ai processi di acquisto, in modo da consentire ai consumatori di effettuare scelte commerciali libere e consapevoli”.All’inizio dell’istruttoria era stata valutata negativamente anche la pre-selezione sulla consegna veloce a pagamento ma, in questo caso, l’Antitrust “ha accolto gli impegni proposti da Amazon che in futuro predefinirà soltanto l’opzione di consegna gratuita. Inoltre le due società erogheranno un ristoro a favore dei consumatori che durante il 2023 si sono rivolti al Servizio Clienti per lamentarsi di questa condotta”, si legge sul comunicato dell’Agcm.Una multa per la multinazionale che, evidentemente, da questo momento in poi dovrà rendere (nella fattispecie) le operazioni sul proprio sito online più trasparenti dando la possibilità di scelta, ai propri clienti, se procedere all’acquisto periodico di un determinato prodotto o meno.La risposta di AmazonNon si è fatta attendere la risposta del colosso di e-commerce che in un nota ha espresso “forte disaccordo con la decisione dell’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato (Agcm), e intendiamo fare ricorso”. La tesi è che i clienti, ogni giorno “traggono beneficio dal programma ‘Iscriviti e Risparmia’ risparmiando denaro e tempo sulle consegne periodiche di prodotti che utilizzano regolarmente. Dal suo lancio in Italia, i clienti di Amazon.it hanno risparmiato oltre 40 milioni di euro grazie agli ordini effettuati con Iscriviti e Risparmia. La nostra priorità è da sempre quella di ottenere e mantenere la fiducia dei clienti e continueremo a lavorare per offrire loro un’ottima esperienza di acquisto grazie a prezzi bassi, ampia selezione e consegne rapide”. LEGGI TUTTO

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    Pronto il bonus tredicesime fino a cento euro in più per famiglie con redditi bassi

    Slitta il bonus tredicesime. Il decreto legislativo sulla revisione delle imposte Irpef e Ires che conterrebbe la misura doveva approdare nel consiglio dei ministri di ieri, ma è stato tolto a sorpresa dall’ordine del giorno della riunione diffuso poche ore prima. Non ci sono motivazioni ufficiali e, a quanto filtra, dovrebbe essere pronto per l’esame preliminare la prossima settimana.Dal Ministero dell’Economia spiegano il rinvio con la necessità di approfondire un decreto complesso – che attua la delega fiscale – e che non avrebbe comunque carattere di urgenza. La novità nelle bozze che circolano del provvedimento è un’indennità fino a 100 euro nelle tredicesime dei lavoratori con reddito fino a 28mila euro con moglie e almeno un figlio, anche se nato fuori del matrimonio riconosciuto, adottivo o affidato. Il bonus, si spiega nella relazione illustrativa, «a causa della limitatezza delle risorse disponibili» sarà corrisposto per il solo 2024 «ai lavoratori che si trovano in condizioni economiche di particolare disagio, anche in considerazione della presenza, nel nucleo familiare, di familiari a carico fiscalmente». L’importo del bonus verrà definito entro il 15 novembre 2024. LEGGI TUTTO

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    Dichiarazione dei redditi: da quando si può scaricare il modello 730 precompilato

    Mancano pochi giorni all’inizio della stagione della dichiarazione dei redditi. Dal prossimo 2 maggio, difatti, i contribuenti italiani potranno scaricare e visionare il modello 730 precompilato.Inizialmente la pubblicazione da parte dell’Agenzia delle entrate era prevista per il 30 di aprile, ma in considerazione della festività del primo maggio, il tutto è slittato al 2 di maggio, a poco meno di una settimana dall’11 maggio, altra data fondamentale perché sarà il giorno a partire dal quale i contribuenti potranno inviare o modificare il precompilato.Negli ultimi anni le semplificazioni sul 730 sono state davvero tanto, sino ad arrivare al modello precompilato; anche quest’anno continuano le semplificazioni che dovrebbero rendere sempre più semplice la possibilità di vistare e modificare, eventualmente, la propria dichiarazione con il 730.Vediamo quali sono state le semplificazioni di quest’anno.Guida alle modifiche sulla dichiarazioneRispetto agli anni passati la prima importante innovazione sul modello precompilato non riguarda la sua struttura ma la semplificazione sulle procedure. Difatti, come ricorda l’Agenzia delle entrate sul proprio sito richiamando la circolare 8 dell’Istituto, saranno evidenziate al contribuente le informazioni di carattere fiscale che potranno essere confermate o modificate.Nello specifico, accedendo in un’apposita sezione dell’applicativo web della dichiarazione precompilata, accessibile tramite l’area riservata del sito internet dell’Agenzia delle Entrate, i contribuenti saranno guidati su cosa fare e come intervenire sul precompilato per confermare o modificare le informazioni in possesso delle Entrate che, una volta definite, verranno riportate automaticamente nei campi corrispondenti della dichiarazione dei redditi modello 730, facilitando così la compilazione della dichiarazione.Platea dei dichiaranti più ampiaSi allarga la platea dei contribuenti che potranno utilizzare il modello 730 precompilato.A seguito di un provvedimento del direttore generale dell’Agenzia si renderà possibile presentare il modello precompilato anche da parte dei contribuenti con redditi non da partita Iva o da lavoro dipendente o assimilati, ma esclusivamente redditi di capitale. Tra l’altro, già da quest’anno è possibile riportare i redditi di capitale di fonte estera soggetti a imposizione sostitutiva.Come si accede al precompilatoLa procedura è semplice: ci si dovrà collegare al sito dell’Agenzia delle Entrate, nell’area dedicata, utilizzando lo Spid (Sistema Pubblico dell’Identità Digitale), la Cie (carta di identità elettronica) o una Carta nazionale dei servizi.Vi è una sezione dedicata a coloro i quali hanno redditi da lavoro dipendente o assimilati, ed una sezione differente per gli altri redditi. LEGGI TUTTO

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    Animali domestici: cosa copre l’assicurazione e quali sono i costi

    I padroni degli animali domestici sanno bene che le spese veterinarie possono essere a volte imprevedibili e costose. L’assicurazione per gli animali domestici, in particolare di cani e gatti, può rappresentare un’importante salvaguardia economica per i proprietari, offrendo copertura in caso di spese veterinarie elevate, ma anche per eventuali danni causati dall’animale. Vediamo dunque a cosa serve, quali sono le coperture previste ed i costi, segnalando le proposte più complete.Animali domestici, quanti sonoStando a quanto rilevato da Euromonitor, nel 2022 nelle case degli italiani erano presenti ben 64,95 milioni di animali da compagnia, tra cui quasi 19 milioni di cani e gatti, con oltre 10 milioni di felini. Gli acquari ospitavano quasi 30 milioni di pesci, mentre era pari a circa 12,88 milioni il numero di uccelli ornamentali. A completare il quadro, piccoli mammiferi e rettili, con rispettivamente 1,8 e 1,4 milioni di esemplari.Un dato più dettagliato sul numero di animali da compagnia in Italia è fornito dall’Anagrafe degli Animali d’Affezione, il registro nazionale dei cani, gatti e furetti identificati tramite microchip nel nostro Paese, promosso dal Ministero della Salute in collaborazione con le amministrazioni regionali. La registrazione presso l’Anagrafe è fondamentale, non solo per semplificare il ritorno degli animali smarriti ai loro proprietari, ma anche per un’identificazione certa in funzione deterrente contro l’abbandono degli animali e per la realizzazione di studi e interventi volti alla prevenzione e cura delle malattie.L’obbligo di registrazione riguarda i cani, i cui dati vengono raccolti nelle banche dati regionali e poi confluiscono in quella nazionale. Per gatti e furetti l’iscrizione è volontaria, a meno che non si necessiti del passaporto, caso in cui diventa obbligatoria. Anche i conigli da compagnia possono essere registrati in una banca dati dedicata, gestita dall’Associazione Animali Esotici – Sezione conigli, chiamata Anagrafe dei conigli.Assicurazione: in cosa consiste, cosa copre, determinazione costiIl funzionamento di questo tipo di polizze è simile a quello delle assicurazioni per le persone. Dopo aver sottoscritto il contratto, il proprietario dell’animale paga una determinata somma regolare, che può essere mensile o semestrale, per garantire una copertura fino a un massimale di spesa. Questo massimale copre una vasta gamma di situazioni, compresi danni materiali o personali causati dall’animale e spese mediche inaspettate, come interventi chirurgici. Alcune polizze, come vedremo, possono anche includere assistenza legale, particolarmente utile in caso di controversie derivanti da incidenti o danni causati dall’animale stesso.Entrando più nello specifico, le situazioni coperte dall’assicurazione per animali domestici possono includere interventi chirurgici, terapie intensive, visite veterinarie di routine e spese farmaceutiche, o ancora danni materiali causati dall’animale, come la rottura di oggetti in casa. In alcuni casi, le spese possono essere addebitate al proprietario dell’animale da terzi, come nel caso in cui il cane o il gatto causi danni a proprietà di altre persone. Il costo dell’assicurazione dipende da diversi fattori, come età, razza e stato di salute dell’animale, nonché la sua ubicazione geografica. I costi effettivi possono inoltre variare in base alla compagnia assicurativa e alla specifica polizza selezionata.Quando è obbligatoriaL’obbligo per legge a stipulare un’assicurazione sussiste per coloro che possiedono un cane inserito in un registro specifico dall’Azienda Sanitaria Locale della propria zona. Il registro serve a identificare, in particolare, un cane che sia stato segnalato come pericoloso, o potenzialmente tale, da alcuni cittadini e, successivamente, valutato dai medici competenti dell’Asl. In questo caso, indipendentemente da razza, dimensioni o altre caratteristiche del cane, il proprietario è tenuto a stipulare un’assicurazione che copra la responsabilità civile verso terzi per danni che l’animale potrebbe causare.Le più completeAlla luce di queste considerazioni, diamo uno sguardo, sintetizzando, alla classifica delle prime cinque assicurazioni per cani e gatti (gli animali domestici, come abbiamo visto, più diffusi), stilata da Petadvisor.it sulla base di coperture e servizi forniti rispetto ai costi.ConTe – CaneGatto: polizza assicurativa per cani e gatti che propone tre pacchetti modulari da 9,99 euro al mese (Silver), da 10,99 euro al mese (Gold), e da 15,99 euro al mese (Platinum). In particolare, il modello Gold offre spese veterinarie in caso di infortunio o malattia per intervento chirurgico con ricovero o day hospital, massimale 2.000 euro con franchigia al 20% e scoperto di 250 euro; spese veterinarie in caso di infortunio o malattia senza intervento chirurgico con ricovero o day hospital, massimale 500 euro con franchigia al 15% e scoperto di 80 euro; spese di ricerca a causa di smarrimento, massimale 1.000 euro e nessuno scoperto/franchigia; spese funerarie, massimale 75 euro e nessuno scoperto/franchigia; consegna farmaci a domicilio; assistenza 24 h su 24, 7 giorni su 7. Prezzo: da 109 euro l’anno.HD Assurances – Assur O’ Poil: presenta 5 formule di protezione, 3 per cani e 2 per gatti, garantendo il rimborso delle spese sanitarie per cani e gatti di età compresa tra i 2 mesi ed i 10 anni meno un giorno alla data di efficacia dell’adesione al contratto. In base alla formula ed al massimale annuo prescelti (1.300 euro, 1.800 euro o 2.500 euro), l’aderente beneficia delle garanzie indicate sul contratto di adesione. La Formula Zampa di Bronzo prevede garanzie con rimborso fino all’80% delle spese sostenute. In caso di infortuni: rimborso delle spese mediche e delle spese chirurgiche; in caso di malattia: rimborso delle spese chirurgiche. La Formula Zampa d’Argento prevede garanzie con rimborso fino all’80% delle spese sostenute anche per la custodia in un canile in caso di ricovero in ospedale dell’aderente per un periodo superiore alle 24 ore. La formula Zampa d’Oro prevede garanzie con rimborso fino al 100%. Le formule Super Gatto e Super Cane prevedono garanzie con rimborso fino al 60%. Per ogni domanda di rimborso è applicata una franchigia del 20% con le formule Zampa di Bronzo e Zampa d’Argento, mentre il 40% con le formule Super Gatto e Super Cane e 30 euro di franchigia con la formula Zampa d’Oro. Prezzo: da 149 euro l’anno.UnipolSai – C@ne&G@tto: copre le spese veterinarie, i danni a terzi e assicura la tutela legale. Importante l’estensione della copertura anche alle lesioni fisiche che l’animale può procurare ai propri figli minori di 14 anni, o alle persone che abbiano temporaneamente ed occasionalmente in custodia l’animale, compreso il lavoratore domestico. Prevista anche la tutela legale, in caso di controversie in sede extragiudiziale e giudiziale per i fatti della vita privata inerenti la proprietà e custodia del proprio animale. Naturalmente è presente la polizza sanitaria per animali domestici, in caso di intervento chirurgico conseguenti a infortunio o malattia. Coperti anche prestazioni medico veterinarie, esami e accertamenti diagnostici, fisioterapia/rieducazione entro i 30 giorni antecedenti e successivi all’intervento chirurgico, oltre a vantaggi nell’utilizzo delle strutture convenzionate. Due i livelli di assitenza, Base e Plus, che offrono, fra l’altro, in base alla scelta, supporto telefonico per consulenze veterinarie di carattere generale in merito a cliniche/ambulatori veterinari, farmacie, negozi, pensioni, scuole, addestramento, toelettatura e allevamenti, etc., e l’Unibox PETs, che permette di seguirle l’animale in tempo reale direttamente dal proprio Smartphone o Pc, o ancora rimborso della pensione per cani e gatti in casi d’emergenza. Prezzo: da 170 euro l’anno.24h Assistance – Dottordog: comprende sia polizza RC cane e gatto, che un’assicurazione spese veterinarie piuttosto completa. Copre in caso di intervento chirurgico a seguito di malattia o infortunio, tutela legale, spese di ricerca (se l’animale viene dichiarato disperso dalle autorità, si ha diritto al rimborso delle spese ordinarie di ricerca sostenute per la ricerca condotta da organismi di salvataggio), ed informazioni veterinarie 24 ore su 24. Comprende tutte le razze ed è valida in tutto il mondo. Consigliabile, fra le tre versioni proposte (Argento, Oro e Platino) la Platino, per un discorso legato ai massimali. Prezzo: da 110 euro l’anno.Axa – Confido cane gatto: Copre tutte le razze di gatti e cani, ma la copertura non è ottenibile via web per le razze a rischio, per le quali è possibile rivolgersi ad un’agenzia del gruppo. La tutela RC cani e gatti riguarda i danni che gli animali potrebbero causare a cose, animali e persone, come lesioni ai propri figli fino ai 14 anni o ad una persona esterna alla famiglia. La garanzia interviene anche se l’animale è affidato ad altre persone o in caso di partecipazione a fiere e concorsi. Massimale molto alto (un milione di euro). La tutela legale comprende le spese per l’intervento del legale incaricato del sinistro con un massimale fino a 5.000 euro. Possibile anche avvalersi di un proprio avvocato o affidarsi ad un legale di alto profilo messo a disposizione da Axa; assistenza 24 ore su 24 in caso di smarrimento/furto o urgenze. L’assicurazione sanitaria sugli animali comprende il rimborso di tutte le spese mediche per interventi chirurgici con un massimale fino a 1.500 euro a seguito di un infortunio o di una malattia per cani e gatti che, al momento della sottoscrizione, hanno un’età compresa tra i 6 mesi e i 10 anni. Prezzo: da 220 euro l’anno.Il consiglio comunque è quello di fare prima un preventivo on line per capire quali sono le spese e le coperture assicurative con i vari piani offerti.Per chi ama gli animali esoticiPer quanto riguarda gli animali esotici (ovviamente ci riferiamo a quelli consentiti dalla Convenzione sul commercio internazionale delle specie minacciate di estinzione, o Cites), è importante considerare che, essendo al di fuori del loro ambiente naturale, sono più suscettibili alle malattie, cosa che può portare a un aumento dei costi delle polizze assicurative. Potrebbe comunque essere conveniente stipulare una polizza di base: anche se offre una copertura minima, assicura comunque una certa tutela alla salute dell’animale e ai potenziali danni che potrebbe causare. In questo modo si è preparati ad affrontare le spese veterinarie impreviste e si può garantire al proprio animale domestico esotico un livello adeguato di assistenza medica quando ne ha bisogno. LEGGI TUTTO