More stories

  • in

    Luce e gas, riforma delle bollette al via: cosa cambia nel 2025

    Ascolta ora

    Dal primo luglio 2025 debutterà la nuova bolletta luce e gas degli italiani. Avrà un frontespizio uguale per tutti con le principali informazioni generali, uno «Scontrino dell’energia», per capire a colpo d’occhio consumi e prezzi, e un box offerta che ricorda le condizioni sottoscritte per verificarne l’applicazione. A spiegarlo è l’Arera, l’autorità di regolazione per energia e ambiente, ricordando che la delibera approvata introduce una revisione organica delle informazioni indicate nella bolletta e della loro organizzazione, estendendola poi alla totalità dei clienti finali connessi in bassa tensione (domestici, condomini, piccole e medie imprese e altri usi). LEGGI TUTTO

  • in

    Tutti i bonus e le agevolazioni per gli anziani: la guida

    Ascolta ora

    Non si tratta di fare una gara intergenerazionale tra giovani e meno giovani. Ma spesso si finisce per creare distanze più grandi di quelle che già caratterizzano questi due universi. Soprattutto in Italia, dove il peso sociale dei “meno giovani” è destinato a crescere, con l’aumento dell’età media delle persone e con gli effetti dell’inverno demografico che ha bloccato un fisiologico ricambio generazionale.Domenica 28 luglio si celebra la quarta Giornata Mondiale dei Nonni e degli Anziani, istituita da Papa Francesco la quarta domenica del mese di luglio e avrà come tema “Nella vecchiaia non abbandonarmi”. Una sollecitazione del Papa a prestare attenzione alla generazione dei “meno giovani”. Ma quali forme di aiuto sono previste per gli anziani? LEGGI TUTTO

  • in

    Con questi errori rischi la revoca della pensione: ecco a cosa fare attenzione

    Ascolta ora

    La data del 15 settembre si rivela decisiva per alcune categorie di pensionati: entro quel giorno, infatti, vanno comunicati all’Inps i redditi del nucleo familiare, pena la sospensione della pensione. Per alcuni pensionati, infatti, le somme erogare dall’Istituto nazionale di previdenza sociale si basano sui redditi della famiglia dichiarati, pertanto i dati devono essere trasmessi in tempo, altrimenti è possibile che la prestazione si interrompa. A stabilirlo è l’art. 35 comma 10 bis del DL numero 207 del 2008, poi divenuta la Legge dello Stato 14 del 2009.Cosa farePer non incorrere in questo problema, la prima cosa da fare è rispettare la scadenza del 15 settembre. Superata la data, scatta la revoca. Ci sono, in ogni caso, delle procedure per risolvere la situazione. Una cosa da fare, per esempio, è ricorrere alla ricostituzione della pensione. In pratica va ripresentata domanda, avendo cura di indicare i redditi dall’anno 2020 al 2024. Ci sono 60 giorni di tempo per effettuare questa correzione. Una volta tornati in regola, l’Inps riprenderà ad erogare la prestazione e saranno accreditati anche gli arretrati.Chi sono i pensionati che devono fare attenzioneCome abbiamo detto, la scadenza del 15 settembre riguarda soltanto alcune categorie di pensionati, ossia coloro che sono tenuti a comunicare all’Inps la dichiarazione dei redditi. Chi effettua questa procedura presso l’Agenzia delle entrate non rientra nel gruppo.I pensionati che sono tenuti a rivolgersi all’Inps sono, ad esempio, soggetti che ricevono pensioni integrate al minimo (in questo caso, devono presentare il modello Red), oppure coloro che percepiscono pensioni di invalidità (che devono presentare il modello Ac), e poi coloro che ricevono l’assegno sociale/pensione sociale/asseno sociale sostitutivo (questi devono presentare il modello ACCAS/PS quando non soggiornano in Italia). LEGGI TUTTO

  • in

    Conto corrente, non superare questo importo nei bonifico: cosa fa scattare la segnalazione

    Ascolta ora

    Nel momento in cui si effettuano degli spostamenti di denaro dal conto corrente è sempre consigliabile evitare di superare determinate soglie qualora si voglia evitare di incorrere nelle norme antiriciclaggio e di finire sotto la lente di ingrandimento del Fisco. Quando un trasferimento di denaro supera tali limiti, scatta infatti la segnalazione all’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia (Uif), che dà avvio a tutta la procedura di verifiche.Ciò non significa che i cittadini non abbiano piena libertà di prelevare fondi dal proprio conto corrente finanche a svuotarlo del tutto, nè tantomeno che vi sia il divieto di farlo aldilà della sopra citata soglia: semplicemente nel caso in cui l’operazione effettuata dovesse andare oltre il tetto mensile di 10mila euro sarebbe compito dell’operatore dello sportello quello di inoltrare una segnalazione all’autorità competente, vale a dire l’Uif.L’Unità di informazione finanziaria della Banca d’Italia riceve numerosissimi alert relativi a sospetti movimenti di denaro su conti correnti bancari, e ovviamente, data l’enorme mole di lavoro, non è in grado di smaltire tutte le richieste che vengono inoltrate. Proprio per questo motivo le segnalazioni di superamento del tetto mensile vengono smistate anche all’Agenzia delle entrate, che si occupa in primis di effettuare la registrazione nell’anagrafe dei conti correnti e successivamente di fare dei controlli incrociati con l’obiettivo di valutare la possibilità di effettuare degli accertamenti fiscali sul titolare del conto corrente.A differenza di quanto avviene per quanto concerne i controlli sul riciclaggio del denaro sporco, il Fisco non può fare verifiche sui prelievi eseguiti dal privato sul proprio conto corrente. Il cittadino può dunque prelevare ingenti somme o chiudere il deposito senza che l’ufficio delle imposte possa contestargli un’evasione. E questo perché le verifiche si concentrano sui versamenti sul conto in quanto, nel caso essi siano ingiustificati, vengono considerati reddito e sono dunque soggetti a tassazione: il Tuir sancisce che i movimenti in entrata sul conto, dai bonifici fino al versamento di contanti, costituiscano reddito fini a prova contraria da parte del cittadino. LEGGI TUTTO

  • in

    Rc-Auto, la comparazione dei prezzi regione per regione: quanto costa e dove si spende di più

    Ascolta ora

    La Campania resta la regione italiana dove l’assicurazione auto per la responsabilità civile (Rc-auto) è più cara. Lo scorso mese per assicurare nella regione un veicolo a quattro ruote occorrevano in media ben 1.055,80 euro, vale a dire il 75% in più rispetto al valore medio nazionale che è di 602,37 euro.Sono alcuni dei dati diffusi dal sito di comparazione prezzi, Facile.it. Una buona notizia e una cattiva dall’Osservatorio Rc-auto del portale di confronti: la cattiva notizia è che i premi medi per assicurare un’auto in Italia sono aumentati dell’8,1% su base annua arrivando, come detto, a 602,37 euro, vale a dire circa 45 euro in più rispetto a giugno 2023. La buona notizia è che da qualche mese il trend di aumenti si è invertito e, se si guarda al semestre, i valori hanno iniziato a scendere con una riduzione che, a livello nazionale, è stata pari all’1,7%.I dati di Facile.it seguono le segnalazioni fornite da Ania (l’associazione nazionale delle compagnie di assicurazione) nel corso dell’ultima assemblea annuale: “Dopo undici anni di riduzione del volume premi Rc-auto – dichiarava la presidente Ania, Maria Bianca Farina – nel 2023 questo aggregato è aumentato del 4,3%. Questa crescita è spiegabile con la dinamica inflazionistica che si è riflessa sul costo dei risarcimenti; è stata peraltro inferiore a quella media degli altri Paesi europei. Il divario fra il premio medio Rc-auto in Italia e quello europeo si è così ridotto ulteriormente, scendendo nel 2023 a 36 euro”.I prezzi della polizza (obbligatoria) Rc-auto variano sulla base di alcuni fattori, tra cuietà del guidatore;classe di merito;massimali previsti;data di conseguimento della patente;città di residenza;cilindrata, modello e tipologia della vettura.Contrarre la polizza Rc-auto è notoriamente obbligatorio, ma sono diversi i casi in cui la compagnia potrebbe non risarcire i danni, in primis se viene stabilito che l’incidente è stato provocato volontariamente o se il veicolo stava circolando senza copertura assicurativa.Inoltre sono previsti in ogni polizza altri casi, le cosiddette clausole di rivalsa o di esclusione, in cui l’assicuratore risarcisce il terzo danneggiato, ma in seguito si rivale sull’assicurato per il rimborso della somma pagata. Le esclusioni sono previste per situazioni in cui la circolazione non avviene nel pieno rispetto della legge, come ad esempio quando: LEGGI TUTTO

  • in

    Difendersi dai tassi alle stelle delle carte revolving: ecco come fare

    Ascolta ora

    I punti chiave

    Almeno una famiglia su cinque ha utilizzato una carta revolving. Attualmente, più di 15 milioni di questi strumenti sono in uso nel nostro Paese, principalmente per l’acquisto di beni di consumo per la famiglia. Sebbene offrano la comodità del rimborso a rate mensili invece di una singola soluzione, nascondono tassi di interesse che spesso sfiorano l’usura, con una media del 16% e picchi fino al 24%. Ecco tutte le possibili strade da percorrere per ottenere giustizia.La carta revolvingUna carta di credito revolving è una tipologia di carta di credito che consente di spendere fino a un limite predefinito e di rimborsare l’importo speso tramite rate mensili. In pratica, è possibile utilizzare la carta per fare acquisti fino al limite stabilito e poi ripagare l’importo a rate, con la possibilità di estendere il rimborso nel tempo. Ogni volta che viene effettuato un pagamento, la disponibilità sul proprio plafond si rinnova, permettendo così al cliente di continuare a spendere. Tuttavia, è importante considerare che gli importi non restituiti entro il termine previsto possono generare interessi e commissioni. Si stima che circa il 30% degli utenti delle carte revolving non riesca a mantenere i pagamenti regolari, finendo per diventare moroso e venendo iscritti in Crif, una banca dati che impedisce future richieste di prestito. Questa situazione ha portato a soprannominare queste carte “Revolver”, per la pressione finanziaria che esercitano sui consumatori, ha spiegato l’avvocato Angelo Greco.Come comportarsiA questo proposito è bene sapere come agire, lo spiega Giorgio Bellone dell’Associazione dei consumatori ADifesa: “Il primo consiglio da dare è di riflettere attentamente prima di sottoscrivere un contratto di questo tipo. Il che vuol dire dare un’occhiata al Taeg, il tasso annuo, effettivo e globale e al costo effettivo del finanziamento che la banca è tenuta a comunicare preventivamente. Ma non basta. C’è anche il Tan, il tasso annuo nominale, che in genere è molto più basso perché non tiene conto di oneri come l’attivazione del finanziamento, l’assicurazione e così via”. Bellone ha poi proseguito: “Non a caso la Banca d’Italia ha emanato una direttiva per richiamare agli istituti di credito la necessità di indicare tutti i costi connessi con l’utilizzo delle carte Revolving, tra i quali gli oneri derivanti da eventuali sconfinamenti rispetto al fido accordato e gli interessi di mora, distinguendoli chiaramente dalle ulteriori penali applicate in caso di ritardo nei pagamenti o di decadenza”. La prudenza è fondamentale: “Un altro aspetto da valutare è quando la banca ha calcolato gli interessi in maniera anatocistica, ossia applicando gli interessi delle rate scadute non solo sul capitale dato in prestito, ma anche sulle precedenti rate, anch’esse già scadute in passato -specificano da ADifesa. In questo modo, ad ogni rata scaduta, gli interessi crescono in modo esponenziale. La legge li vieta a meno che non si tratti di interessi di mora che vanno conteggiati alla fine di ogni anno e sempre che il cliente li abbia accettati nel contratto”. LEGGI TUTTO

  • in

    Turisti ad agosto, ecco quanto spenderanno in Italia

    Ascolta ora

    I punti chiave

    “La bonaccia d’agosto non calmerà i nostri sensi”, cantava Battiato, “ma nemmeno i turisti”, aggiungiamo noi. Dopo giugno e luglio leggermente deludenti, soprattutto a causa delle difficoltà del turismo domestico, con un calo dello 0,8% rispetto al 2023, ad agosto si prevede un boom di presenze sulle spiagge e nelle strutture ricettive italiane. Secondo le stime della Fipe, la federazione dei pubblici esercizi presieduta da Lino Enrico Stoppani, nel mese in questione si registreranno 84,1 milioni di presenze tra visitatori italiani e stranieri, con una spesa complessiva di oltre 24 miliardi di euro, in crescita di circa 5 miliardi rispetto alla media di giugno e luglio di cui 4,8 verranno spesi per pranzi e cene fuori. Ecco tutte le cifre di agosto.Gli stranieriLe principali spese saranno effettuate dai turisti stranieri. La crescita più significativa, infatti, è dovuta a chi arriva da fuori Paese con un aumento del 4% rispetto al 2023. Fino alla fine di agosto, le prenotazioni dei visitatori internazionali in Italia hanno raggiunto i 216 milioni. La spesa totale per il turismo nel trimestre da giugno ad agosto, considerando sia italiani che stranieri, dovrebbe arrivare a 62 miliardi di euro, con 11,7 miliardi destinati a pasti fuori casa, tra bar, chioschi e ristoranti.Fai da teSono diversi i turisti che optano per un’organizzazione autonoma del viaggio. Il 73,8%, infatti, sceglie il “fai da te” rispetto al 45,4% del 2019. Tuttavia, rispetto al periodo pre-pandemia, i prezzi sono aumentati considerevolmente. Gli alloggi costano il 55,7% in più rispetto al 2019, con un incremento del 4,9% rispetto al 2023. Bar e ristoranti hanno visto un aumento del 18,7%, con un incremento del 3,1% rispetto al 2023, mentre i pacchetti vacanza sono aumentati del 15,6%, con una crescita del 13,8% rispetto al 2023. Anche i trasporti sono diventati più costosi: gli aerei hanno visto un incremento del 152,9% rispetto al 2019, nonostante una diminuzione del 10% rispetto all’anno scorso. Le navi sono aumentate del 17%, con una riduzione del 9,8% rispetto al 2023, e i treni costano il 18% in più, con un aumento del 9,3% rispetto al 2023. LEGGI TUTTO

  • in

    Arriva la nuova Social Card “Dedicata a te”: chi ne ha diritto (e chi no)

    Ascolta ora

    Tempo di vacanze, ma molti – troppi – non se le possono permettere. La povertà non è stata eliminata con il reddito di cittadinanza, nonostante il trionfalismo fuori luogo del M5S. In questi giorni l’Inps ha diffuso le notizie di dettaglio per l’erogazione della nuova social card destinata alle famiglie in gravi difficoltà economiche. La legge di bilancio 2023 ha istituito un fondo, incrementato nel 2024, destinato all’acquisto di beni alimentari di prima necessità, di carburanti o, in alternativa, di abbonamenti ai servizi di trasporto pubblico locale. La nuova social card è stata denominata “Dedicata a te”, ed è una misura destinata ai nuclei familiari residenti nel territorio italiano, in possesso dei seguenti requisiti:iscrizione di tutti i componenti del nucleo familiare nell’Anagrafe comunale;certificazione ISEE ordinario in corso di validità, con indicatore non superiore a 15mila euro annui.I beneficiari non devono presentare alcuna domanda, ma sono individuati d’ufficio tra i possessori dei requisiti previsti. La misura consiste in un contributo economico per nucleo familiare di 500 euro, erogato a partire da settembre 2024 attraverso carte elettroniche di pagamento, prepagate e ricaricabili, messe a disposizione da Poste Italiane. I beni alimentari di prima necessità possono essere acquistati presso gli esercizi commerciali convenzionati.I beneficiariLe carte, assegnabili in numero complessivo pari a 1.330.000, vengono consegnate agli aventi diritto presso gli uffici postali abilitati al servizio, sono nominative e rese operative con l’accredito del contributo erogato a partire dal mese di settembre 2024. Il primo pagamento deve essere effettuato entro il 16 dicembre 2024, pena la decadenza dal beneficio. Le somme, inoltre, devono essere interamente utilizzate entro e non oltre il 28 febbraio 2025. L’INPS entro il 24 luglio 2024, mette a disposizione dei singoli Comuni, attraverso un apposito applicativo web, unitamente alle relative istruzioni operative, le liste di beneficiari in possesso dei requisiti previsti dall’articolo 2 del decreto interministeriale, individuando i nuclei familiari residenti in ciascun Comune.Chi non può averla LEGGI TUTTO