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    Elezioni regionali Puglia, chi sono i 4 candidati presidente per il dopo Emiliano

    La coalizione del campo largo del centrosinistra gioca sul sicuro e scommette su un peso massimo per provare a mantenere il controllo della Puglia: in corsa c’è Antonio Decaro (Partito Democratico). Nato a Bari, il 17 luglio 1970, è figlio di Giovanni Decaro, un tempo assessore comunale nel capoluogo per il Psi. Dopo la laurea in Ingegneria civile, lavora nell’Acquedotto pugliese (a Lecce), all’Anas e poi in Provincia a Bari per la manutenzione e l’Ufficio Progetti. I suoi primi veri passi verso la politica li fa in occasione delle elezioni del 2004, a fianco del neosindaco Michele Emiliano: Decaro è assessore alla mobilità e al traffico, seppur come collaboratore esterno. Prova a entrare in Parlamento alle elezioni legislative del 2006, insieme ai Socialisti di Craxi, ma senza successo. Va meglio nel 2010, quando diventa consigliere regionale insieme a Nichi Vendola (ai tempi nel Pd), e poi nel 2013, quando entra alla Camera dei Deputati. L’anno dopo diventa sindaco di Bari, carica che mantiene per 10 anni, fino al 2024, quando viene eletto Vito Leccese (sempre per il centrosinistra, quota dem). Durante il primo mandato, nel 2016, viene messo sotto scorta per il contrasto al commercio abusivo. Dal 2016 al 2024 è anche presidente dell’ANCI, carica che lascia quell’anno perché eletto all’Europarlamento

    Per approfondire: Elezioni regionali in Puglia, come e quando si vota

    Antonio Decaro – ©Ansa LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali Campania, alle 10.30 su Sky TG24 il confronto fra Fico e Cirielli

    In vista del voto del 23 e 24 novembre, i candidati delle coalizioni di centrosinistra e centrodestra dialogano secondo il format ormai consolidato: stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, una domanda incrociata e, in chiusura, l’appello finale agli elettori

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    In vista delle elezioni regionali in Campania, che si terranno il 23 e il 24 novembre 2025, Sky TG24 prosegue la sua copertura editoriale speciale con un nuovo appuntamento de “Il Confronto”, il format che negli anni ha contribuito a rendere la testata un punto di riferimento per il racconto della politica italiana. Dopo i faccia a faccia già andati in onda per le altre regioni, ora è il turno della Campania: appuntamento per oggi, martedì 18 novembre, alle 10.30, in diretta dagli studi di Roma Montecitorio, per seguire il duello televisivo che vedrà fronteggiarsi Roberto Fico ed Edmondo Cirielli.

    I due candidati

    Roberto Fico, già presidente della Camera dei deputati, è il candidato del centrosinistra, sostenuto da una coalizione formata da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e da varie liste civiche, con l’obiettivo di conquistare la presidenza della Regione dopo i dieci anni di governo di Vincenzo De Luca. Edmondo Cirielli, attuale viceministro degli Affari Esteri, corre invece per il centrodestra, sostenuto da Fratelli d’Italia, Lega per Salvini Premier, Forza Italia, Noi Moderati e da una lista civica di ispirazione territoriale, con l’intento di riportare la Campania sotto la guida del centrodestra. LEGGI TUTTO

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    Consiglio supremo di Difesa: pieno sostegno a Kiev, nuovo pacchetto di aiuti militari

    Ascolta la versione audio dell’articoloE’ durata tre ore la riunione del Consiglio supremo di Difesa presieduto dal capo dello Stato Sergio Mattarella, alla quale hanno partecipato la premier Giorgia Meloni e il ministro della Difesa Guido Crosetto. Molti i temi in agenda, dalla guerra in Ucraina, alla situazione a Gaza e in Medio Oriente, con un focus specifico sui rischi della guerra ibrida. Il Consiglio, come si legge in comunicato del Quirinale al termine della riunione, ha «confermato il pieno sostegno italiano all’Ucraina nella difesa della sua libertà. In questo senso si inquadra il dodicesimo decreto di aiuti militari. Fondamentale rimane la partecipazione alle iniziative dell’Unione Europea e della Nato di sostegno a Kiev e il lavoro per la futura ricostruzione del Paese».Utilizzo droni spinge Ue a adeguarsi a nuovi scenari  Loading…Il conflitto in Ucraina «ha mostrato una trasformazione nella condotta delle azioni militari soprattutto per quanto riguarda l’impiego di droni, che la Russia utilizza anche violando lo spazio aereo della NATO e dei Paesi dell’Unione Europea. Se da un lato tali azioni hanno confermato la prontezza dell’Alleanza Atlantica, dall’altro evidenziano anche la necessità per l’Europa di adeguare le capacità ai nuovi scenari attraverso la definizione di progetti d’innovazione come quelli contenuti nel Libro bianco per la difesa 2030»Dalla Russia minacce ibride ai processi democratici  Non solo. Il Consiglio ha affrontato anche il tema della «minaccia ibrida proveniente dalla Russia e da altri attori stranieri ostili, quale sfida complessa per la sicurezza dell’Europa e dell’Italia nonché per l’integrità dei processi democratici». E lo ha fatto evidenziando «i gravi rischi di una minaccia in continuo incremento, basata sulla pervasività e diffusione di attività offensive fondate sulla velocità, sul volume e sull’ubiquità della tecnologia digitale, nonché sull’impiego malevolo dell’Intelligenza Artificiale» LEGGI TUTTO

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    Ponte sullo stretto, nuovo stop da Corte dei conti ad atto aggiuntivo

    La Corte dei Conti “non ha ammesso al visto” il terzo atto aggiuntivo della convenzione tra il ministero dei Trasporti e la Società Stretto di Messina che regola i rapporti tra la stessa società Stretto di Messina in quanto concessionaria delle opere per il Ponte sullo Stretto e il Mit, come amministrazione concedente e vigilante. Lo annuncia la stessa magistratura contabile in una nota precisando che “le motivazioni, in corso di stesura, saranno rese note entro trenta giorni, con apposita Deliberazione”. 

    Salvini: “Nessuna sorpresa”

    “Nessuna sorpresa: è l’inevitabile conseguenza del primo stop della Corte dei Conti. I nostri esperti sono già al lavoro per chiarire tutti i punti. Resto assolutamente determinato e fiducioso”. Così il ministro dei Trasporti Matteo Salvini, commentando in una nota l’intervento della Corte dei Conti sul Ponte sullo Stretto. 

    La nota

    “La Sezione centrale di controllo di legittimità della Corte dei conti, all’esito della Camera di consiglio seguita all’adunanza di oggi, 17 novembre 2025, – si legge in una nota – non ha ammesso al visto e alla conseguente registrazione il decreto dell’1 agosto 2025, n. 190, del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti di concerto con il Ministero dell’economia e delle finanze, adottato ai sensi dell’articolo 2, comma 8, del decreto-legge 31 marzo 2023, n. 35, convertito, con modificazioni, dalla legge 26 maggio 2023, n. 58, recante ‘Disposizioni urgenti per la realizzazione del collegamento stabile tra la Sicilia e la Calabria’. Approvazione III Atto aggiuntivo alla convenzione del 30 dicembre 2003, n. 3077, fra il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti e la società Stretto di Messina spa”. L’atto aggiuntivo in questione è strettamente interconnesso con la delibera di agosto del Cipess che riguardava l’assegnazione delle risorse e l’approvazione del progetto esecutivo del Ponte sullo Stretto e alla quale la Corte dei Conti aveva già negato il visto di legittimità a fine ottobre scorso. LEGGI TUTTO