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    Decreto liste d’attesa, via libera della Camera: è legge

    Via libera della Camera al decreto liste d’attesa. Il testo, in seconda lettura a Montecitorio, è stato approvato con 171 sì e 122 no, ed è ufficialmente legge. Prevede, tra l’altro, l’istituzione presso l’Agenas di una piattaforma nazionale per le liste d’attesa per monitorare i tempi di erogazione delle prestazioni e il raggruppamento di strutture pubbliche e private convenzionate in un Cup (Centro prenotazioni) unico regionale o intraregionale. Per quanto riguarda i controlli, niente più intervento diretto da parte del ministero della Salute se una struttura fa aspettare troppo i cittadini, ma saranno i Ruas, i nuovi responsabili unici regionali dell’assistenza sanitaria, i responsabili del monitoraggio. LEGGI TUTTO

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    Mattarella alla Cerimonia del Ventaglio: “Ogni atto contro libera informazione è eversivo”

    “Nella società dell’informazione globale è del tutto superfluo richiamare l’importanza e il valore che l’informazione riveste per il funzionamento della democrazia e per un’efficace tutela del sistema delle libertà”. Così il presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, nel suo discorso in occasione della cerimonia del Ventaglio, il tradizionale scambio di saluti con la stampa parlamentare in vista della pausa estiva. Mattarella ha ricordato che “si vanno infittendo, negli ultimi tempi, contestazioni, intimidazioni, se non aggressioni, nei confronti di giornalisti, che si trovano a documentare fatti. Ma l’informazione è esattamente questo. Documentazione dell’esistente, senza obbligo di sconti. Luce gettata su fatti sin lì trascurati. Raccolta di sensibilità e denunce della pubblica opinione. Canale di partecipazione e appello alle istituzioni. Per citare ancora una volta Tocqueville, ‘democrazia è il potere di un popolo informato’. Ecco perché ogni atto rivolto contro la libera informazione, ogni sua riduzione a fake news, è un atto eversivo rivolto contro la Repubblica”.

    Mattarella: “Giornalisti contrastino adulterazioni realtà”

    “Alla libertà di opinione si affianca la libertà di informazione, cioè di critica, di illustrazione di fatti e di realtà. Si affianca, in democrazia, anche il diritto a essere informati in maniera corretta. Informazione, cioè, anche come anticorpo contro le adulterazioni della realtà. Operare contro le adulterazioni della realtà costituisce una responsabilità, e un dovere, affidati anzitutto ai giornalisti”, ha spiegato ancora Mattarella. “Va sempre rammentato che i giornalisti si trovano ad esercitare una funzione di carattere costituzionale che si collega all’articolo 21 della nostra Carta fondamentale, con un ruolo democratico decisivo”, ha ricordato.
    “Piattaforme digitali non hanno meno obblighi”
    Poi un passaggio sulle nuove forme di comunicazione: “Ai giornali, alla stampa, alla radio e alle tv, si sono affiancate oggi le piattaforme digitali, divenute principali responsabili della veicolazione di contenuti informativi. Appare singolare che a un ruolo così significativo corrisponda una convinzione di minori obblighi che ne derivano, con una tendenza, del tutto inaccettabile dei protagonisti a
    sottrarvisi”, ha spiegato il presidente della Repubblica.
    “Deriva di violenza contro esponenti politici”
    Il Capo dello Stato ha poi definito “inquietante” il “diffondersi di una sub cultura che si ispira all’odio. Una violenza che da verbale diventa frequentemente fisica”. Mattarella ha citato “il tentativo di grave attentato a Trump”, oltre a quelli subiti dallo slovacco Fico, dall’ex sindaca di Berlino Giffey, dal marito di Nancy Pelosi. “È fondamentale e doveroso ribadire la condanna ferma e intransigente nei confronti di questa drammatica deriva di violenza contro esponenti politici di schieramenti avversi trasformati in nemici”. Poi un riferimento anche alla situazione politica negli Usa: “I vincoli di condivisione di valori dei nostri due popoli rafforzano i rapporti tra gli Stati e ne consentiranno la costante crescita. Al presidente Biden va il ringraziamento della comunità internazionale per il suo
    apprezzato servizio e la sua leadership”.
    “Mosca regala a Nato rilancio del protagonismo”
    Poi un passaggio anche sui temi di attualità, partendo dal conflitto in Ucraina. “Alla Nato la Federazione Russa ha regalato un rilancio imprevedibile di ruolo e di protagonismo. Chi non ricorda le parole di più di uno, tra capi di Stato e di governo della Nato che, appena tre anni fa, la definivano in stato di accantonamento, per usare un termine davvero riduttivo rispetto alle espressioni adoperate?”.”L’Italia”, ha quindi ricordato, “è impegnata, con convinzione, a sostegno dell’Ucraina. Insieme alla quasi totalità dei Paesi dell’Unione e insieme a quelli dell’Alleanza Atlantica”. E ancora, sui conflitti in corso, ha spiegato: “Naturalmente, avvertiamo indispensabile adoperarsi, in Ucraina come tra Israele e Palestinesi, per la fine della guerra, per chiudere queste piantagioni di odio, che le guerre rappresentano anche per il
    futuro”. 
    “Triste gettare immani risorse in armamenti”
    Poi, sulle armi: “Spinge a grande tristezza vedere che il mondo getta in armamenti immani risorse finanziarie, che andrebbero, ben più opportunamente, destinate a fini di valore sociale”. “Ma chi ne ha la responsabilità? Chi difende la propria libertà – e
    chi l’aiuta a difenderla – o chi aggredisce la libertà altrui?”, ha sottolineato Mattarella, ricordando che la Seconda guerra mondiale “non sarebbe scoppiata senza il cedimento per i Sudeti” da parte delle “cosiddette potenze europee” che “diedero a
    Hilter il via libera”: “Historia magistra vitae”. 

    L’invito a eleggere giudice della Corte Costituzionale
    Infine, uno sguardo anche alla “lunga attesa della Corte Costituzionale per il suo quindicesimo giudice”. Si tratta, per Mattarella, di “un vulnus alla Costituzione compiuto dal Parlamento, proprio l’istituzione che la Costituzione considera al centro della vita della nostra democrazia. Non so come lo si vorrà chiamare: monito, esortazione, suggerimento, invito. Ecco, invito, con garbo ma con determinazione, a eleggere subito questo giudice”. LEGGI TUTTO

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    Massa, capogruppo Lega: “Aggredito da consigliere Pd, mi ha preso per il collo”

    “Ho un livido sul collo, un po’ di dolore e di spavento, ma sarebbe potuta finire in maniera molto peggiore”, ha scritto l’esponente leghista su Facebook. “Mi scuso con la persona e con tutto il Consiglio” ha detto Alberti, specificando che “non gli ho messo le mani sul collo, l’ho preso per il bavero della maglia”. Salvini: “Un comportamento selvaggio e inaccettabile”

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    Il capogruppo della Lega a Massa, Filippo Frugoli, ha denunciato di essere stato aggredito dal consigliere del Pd Stefano Alberti a margine di una seduta del Consiglio comunale. “Ho un livido sul collo, un po’ di dolore e di spavento, ma sarebbe potuta finire in maniera molto peggiore”, ha scritto Frugoli su Facebook, aggiungendo che Alberti “si dovrebbe vergognare” perché “la violenza non deve mai trovare spazio nel nostro lavoro e nella nostra società”. Contattato dall’Ansa Alberti ha detto: “Mi scuso con la persona e con tutto il Consiglio”. Tuttavia ha aggiunto: “Non gli ho messo le mani sul collo, l’ho preso per il bavero della maglia”, perché “mi sono sentito offeso, un’offesa grave: ma ho avuto una reazione che non dovevo avere, e di questo mi scuso”.

    La ricostruzione di quanto è accaduto
    Il fatto si è verificato dopo uno scambio di battute fra i due consiglieri nel corso della seduta, in seguito al quale Alberti “ha iniziato a urlarmi frasi minacciose”, racconta il consigliere leghista Frugoli, prima di arrivare alle vie di fatto una volta terminato il Consiglio. “Mi ha preso per il collo, strattonandomi, prima di venire preso di forza dai suoi colleghi e allontanato nonostante lui provasse a fare resistenza e venire verso di me”, ha spiegato Frugoli, postando su Facebook anche le foto del livido sul collo provocato dall’aggressione, e il referto del pronto soccorso, con la diagnosi di contrattura muscolare cervicale, e la prognosi di cinque giorni. Alberti all’ANSA ha detto: “Mi scuso con la persona e con tutto il Consiglio. Nel dibattito avevo fatto l’esempio di un film, ‘The Truman Show’, per dire che erano fuori dalla realtà, e Frugoli mi ha risposto consigliandomi di vedere un altro film, ‘Scemo e più scemo’, quindi dandomi indirettamente dello scemo”. Tuttavia, sostiene Alberti, “non gli ho messo le mani sul collo, l’ho preso per il bavero della maglia”, perché “mi sono sentito offeso, un’offesa grave: ma ho avuto una reazione che non dovevo avere, e di questo mi scuso”.

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    Salvini: “Comportamento selvaggio e inaccettabile”
    Sul caso è intervenuto anche il vicepremier e leader della Lega Matteo Salvini: “Vergognoso a Massa. Ecco come è stato ridotto ieri il consigliere della Lega, Filippo Frugoli, dopo un confronto durante il Consiglio Comunale con il consigliere del PD, Stefano Alberti, che ha prima minacciato e insultato Frugoli, aspettandolo poi fuori dalla sala per aggredirlo, afferrarlo al collo e strattonarlo”, ha scritto Salvini sui social pubblicando una foto in cui Frugoli mostra i segni dell’aggressione sul collo. “Un comportamento selvaggio e inaccettabile, alla faccia della ‘tolleranza’ rossa. Piena solidarietà a Filippo, che è stato subito portato in pronto soccorso per accertamenti e che ovviamente procederà a denunciare il suo ‘democratico’ aggressore”.

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    Mondo
    Da schiaffo a Conte a statuetta contro Berlusconi, politici aggrediti

    Non solo il colpo al viso ricevuto dall’ex premier Giuseppe Conte: sono tanti gli episodi in cui leader di Paesi o partiti sono stati spaventati, attaccati o colpiti da oppositori o cittadini arrabbiati. Dall’aggressione a Silvio Berlusconi con una statuetta del Duomo di Milano alle scarpe lanciate contro il presidente Usa George W. Bush, ecco i casi più noti

    L’ultimo in ordine di tempo è lo schiaffo ricevuto dall’ex premier Giuseppe Conte durante una visita a Massa il 5 maggio 2023. Ma sono diversi i precedenti in cui politici, italiani e non, sono stati aggrediti – con conseguenze più o meno gravi – da oppositori, attivisti o semplici cittadini arrabbiati

    Il leader del Movimento 5 Stelle è stato aggredito da un No Vax in Toscana. All’arrivo in piazza a Massa per un evento elettorale, l’ex premier ha iniziato la consueta stretta di mani tra la folla che si era radunata. Il No Vax, avvicinandosi e fingendo di voler stringere la sua mano, lo ha poi colpito sul volto iniziando a inveire contro le misure di contenimento e protezione introdotte durante l’emergenza pandemica

    In Italia uno degli episodi più discussi fu l’aggressione all’allora presidente del Consiglio Silvio Berlusconi, avvenuta il 13 dicembre 2009 a Milano. Un uomo, bloccato subito dalle forze dell’ordine, lanciò contro Berlusconi una statuetta del Duomo, colpendolo e ferendolo al viso

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    Vannacci confermato vicepresidente dei Patrioti per l’Europa

    Roberto Vannacci, eurodeputato eletto nelle liste della Lega, risulta tuttora essere vicepresidente del gruppo dei Patrioti per l’Europa. Nella dichiarazione di costituzione dei gruppi politici allegata ai verbali della sessione plenaria di Strasburgo di venerdì scorso, 19 luglio, consultata dall’Adnkronos, il generale risulta essere tra i sette vicepresidenti del terzo gruppo dell’Aula, malgrado le perplessità espresse pubblicamente e ripetutamente da Jean-Paul Garraud, capodelegazione del Rassemblement National, prima delegazione del gruppo con trenta deputati.-

    Patrioti Ue: “Valutiamo vie legali contro cordone sanitario”

    Intanto, proprio oggi la vicepresidente del gruppo dei Patrioti, Kinga Gál, in una conferenza stampa  ha attaccato duramente il  la vicepresidente del gruppo dei Patrioti, Kinga Gál, in una conferenza stampa al Parlamento europeo accusandolo di voler mettere ai margini il movimento di estrema destra .”Il cordone sanitario” attutato nei confronti del gruppo dei Patrioti per l’Europa da parte del Ppe e dagli altri gruppi, ha spiegato, “è oltraggioso e inaccettabile. Non rispetta i risultati elettorali e il voto di milioni di elettori, siamo il terzo gruppo più numeroso all’Eurocamera. Ci assicureremo di usare tutti i mezzi legali a nostra disposizione, studieremo tutte le procedure interne” per capire se è possibile “adire alla Corte di Giustizia Ue”. LEGGI TUTTO

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    Il Governo chiede il voto di fiducia sul Decreto per lo sport

    Il M5S torna sopra la soglia del 10%, mentre nel cdx c’è una flessione di FdI e una crescita di Lega e Fi. È quanto emerge dal sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24. Conte è l’unico leader a non avere cali in termini di fiducia. Il giudizio sul governo scende ma resta più alto rispetto al pre-Europee. Il 38% degli intervistati è favorevole al bis di von der Leyen: sanità, economia, ambiente le priorità dell’Ue. Per il 73% lo scontro politico in Italia è diventato più violento LEGGI TUTTO

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    Sergio Mattarella compie 83 anni, gli auguri da Giorgia Meloni e dal mondo della politica

    Il presidente della Repubblica ha ricevuto questa mattina la telefonata della premier che gli ha espresso la stima e la riconoscenza delle Istituzioni e dei cittadini. Sui social arrivano invece gli auguri del ministro Tajani che riconosce nel Capo dello Stato un “punto di riferimento e guida saggia di tutti gli italiani”. Il presidente del Senato La Russa: “Guida essenziale e un riferimento fondamentale”. Per il Capo dello Stato oggi normale giornata di lavoro al Quirinale e questa sera una cena in famiglia

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    Arrivano da tutto il mondo della politica gli auguri per il compleanno di Sergio Mattarella. Il presidente della Repubblica compie oggi 83 anni e nelle prime ore della mattinata ha già ricevuto telefonate e messaggi da parte dei maggiori esponenti delle istituzioni, del governo e dai componenti dei partiti italiani. In primis la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha chiamato questa mattina il Capo dello Stato rivolgendogli i più sentiti auguri di buon compleanno, a nome suo personale e dell’intero Governo. La premier ha rinnovato a Mattarella i sentimenti di stima e riconoscenza che le Istituzioni e i cittadini riconoscono al Capo dello Stato, come garante della Costituzione e simbolo dell’Unità nazionale. Mattarella trascorrerà la giornata al lavoro, al Quirinale, lavorando tra le altre cose al discorso del ventaglio che terrà domani in occasione della tradizionale cerimonia dello scambio di saluti con la stampa parlamentare prima della pausa estiva dei lavori delle camere. Quindi, festeggerà il compleanno con una cena in famiglia.

    La Russa: Mattarella “guida essenziale”
    Uno dei primi a rivolgere gli auguri di compleanno a Mattarella è stato il presidente del Senato Ignazio La Russa. “Rivolgo i miei più sentiti auguri di buon compleanno al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – ha scritto in una nota – Una guida essenziale e un riferimento fondamentale per i cittadini e per le Istituzioni della nostra Repubblica. A lui giunga la mia stima e riconoscenza”. Gli fa eco il Presidente della Camera dei deputati, Lorenzo Fontana: “Desidero rivolgere al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, i più sentiti auguri di buon compleanno, a nome della Camera dei deputati e mio personale, con le espressioni di profonda stima e riconoscenza”.

    Tajani: Mattarella “guida saggia”
    Gli auguri del vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani arrivano con un post pubblicato su X. “Buon compleanno al Capo dello Stato Sergio Mattarella, punto di riferimento e guida saggia di tutti gli italiani. Auguri, Presidente!”. Sui social anche il pensiero della ministra delle riforme Maria Elisabetta Casellati. “Auguri di buon compleanno al nostro Presidente della Repubblica Sergio Mattarella – si legge – fonte di ispirazione e guida sicura anche nei momenti più difficili del nostro Paese. Grazie per l’instancabile impegno e la dedizione con cui svolge il fondamentale ruolo di garante delle Istituzioni in difesa dei valori della nostra Costituzione”. Su X anche gli auguri della ministra dell’Università e della Ricerca, Anna Maria Bernini: “Tanti auguri Presidente! Un augurio che porta con sé un sentito ringraziamento per il suo impegno, fonte di ispirazione per tutti noi. Buon compleanno!”.

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    Brunetta: “Immensa gratitudine”
    “Auguri sinceri al Presidente Mattarella per il suo compleanno”, ha dichiarato Luca Ciriani, ministro per i rapporti con il Parlamento. “Il Presidente guida tutti gli italiani con la sua saggezza e il suo profondo rispetto per le Istituzioni, facendosi rappresentante dell’unità nazionale e garante della nostra Costituzione”. Con una nota arrivano gli auguri anche del presidente del Cnel, Renato Brunetta: “Un sincero augurio di buon compleanno deve arrivare da tutti gli italiani al Presidente Sergio Mattarella. Tutti noi gli dobbiamo una immensa gratitudine per la sua guida forte e autorevole che ha come stella polare la salvaguardia dei principi della nostra Costituzione. In questi momenti di gravi crisi internazionali per l’Italia, la sua presenza è una grande garanzia di stabilità. Auguri Presidente”. 

    Schifani: Mattarella “figura di equilibrio e garanzia”
    “I migliori auguri di buon compleanno al presidente della Repubblica Sergio Mattarella”. Così il governatore della Sicilia e presidente del Consiglio nazionale di Forza Italia, Renato Schifani, ha espresso i suoi auguri al Capo dello Stato. “La sua figura di equilibrio e garanzia, interpretata con grande saggezza e autorevolezza, è un punto di riferimento per il Paese. In questa occasione, non possiamo che rinnovare al Capo dello Stato i nostri sentimenti di profonda stima e gratitudine per quanto ha fatto e continua a fare per l’Italia e le sue istituzioni democratiche”. 

    Santanché: “Mattarella esempio di dedizione”
    Su X gli auguri della ministra del Turismo Daniela Santanchè: “Auguri Presidente Mattarella, esempio di dedizione e amore per l’Italia. Uomo delle istituzioni, che non manca mai di far sentire la sua presenza e attenzione anche al settore del turismo”. In una nota arriva invece il pensiero del presidente della Regione Calabria, Roberto Occhiuto: “Sinceri auguri al nostro Presidente della Repubblica. Sergio Mattarella, che, guidando il Paese con rettitudine, saggezza ed equilibrio, rappresenta da anni un faro per tutti i cittadini italiani”, scrive. “Ringraziamo il Capo dello Stato – aggiunge Occhiuto – per questo suo costante e straordinario impegno per custodire i valori della Repubblica, seguendo i principi delineati dalla nostra Costituzione. Buon compleanno dalla Calabria e da tutti i calabresi, presidente Mattarella”.

    Autonomie: “Grazie per sensibilità a minoranze linguistiche”
    Auguri per il Capo dello Stato anche dagli esponenti dei partiti. “Buon compleanno al Presidente Mattarella”, ha scritto sui social Mara Carfagna, presidente di Azione. “Con la sua autorevolezza e il suo grande equilibrio, rimane un prezioso garante della Costituzione e un punto di riferimento per tutti i cittadini”. Una nota dalla Presidente del Gruppo per le Autonomie, Julia Unterberger: “A nome delle senatrici e dei senatori del nostro Gruppo, porgo al Presidente Mattarella i più calorosi auguri di buon compleanno. Grazie Presidente per la sua sensibilità e attenzione alle minoranze linguistiche, per il suo costante impegno a tutela del Paese e della Costituzione”.

    Ronzulli: “Gratitudine e affetto”
    Un pensiero anche dalla senatrice di Forza Italia e vice presidente del Senato, Licia Ronzulli: “Il suo equilibrio, la sua saggezza, la sua capacità di essere guida e punto di riferimento per tutti noi, sono un valore prezioso per gli italiani. Con gratitudine e affetto: auguri di buon compleanno presidente Mattarella”. Le fa eco in una nota il presidente dei deputati di Forza Italia, Paolo Barelli: “A nome mio e del gruppo di Forza Italia alla Camera dei deputati rivolgo i migliori auguri di buon compleanno al nostro Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. E’ costante punto di riferimento per il nostro Paese e per tutti gli italiani, saggio e autorevole”. 

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    Politica
    Sergio Mattarella, 9 anni da capo dello Stato: la carriera politica

    Il 31 gennaio 2015 l’ex democristiano, padre del ‘Mattarellum’, veniva eletto capo di Stato: dall’esordio alla Camera nel 1983 fino al bis presidenziale del 2022 e alla prima volta all’Ariston, la biografia e la storia politica dell’attuale inquilino del Colle

    9 ANNI DA PRESIDENTE

    Sono passati 9 anni da quel 31 gennaio 2015, giorno in cui Sergio Mattarella è stato eletto presidente della Repubblica. Nato a Palermo il 23 luglio 1941, è il quarto figlio di Maria Buccellato e Bernando Mattarella, membro dell’Assemblea Costituente, storico esponente della Democrazia Cristiana e più volte ministro tra gli anni Cinquanta e Sessanta. Anche il fratello Piersanti era un politico: è stato assassinato il 6 gennaio 1980 da Cosa Nostra, mentre era presidente della Regione Sicilia

    IL SECONDO MANDATO

    Mattarella è attualmente al suo secondo mandato da presidente della Repubblica. Dopo il primo settennato è stato rieletto il 29 gennaio 2022, all’ottava chiama 

    RIELETTO NONOSTANTE LA CONTRARIETÀ AL BIS

    La sua scelta di intraprendere un secondo mandato è arrivata dopo la richiesta di tutti i partiti politici, fatta eccezione per Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni. Questo nonostante lo stesso Mattarella avesse fatto intendere a più riprese di non essere disponibile per un secondo mandato: aveva perfino citato due suoi predecessori, Antonio Segni e Giovanni Leone, contrari al bis al Quirinale

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    Zingaretti nominato capo delegazione del PD al Parlamento Europeo

    Nicola Zingaretti è stato eletto capodelegazione Pd al Parlamento europeo e Alessandra Moretti vicecapodelegazione. Entrambi sono stati eletti per acclamazione. Il capodelegazione uscente del Partito democratico, Brando Benifei, prenderà la presidenza della delegazione Ue-Usa dell’Eurocamera. Lo dichiarano gli Eurodeputati PD in una nota dopo la nomina di Nicola Zingaretti a capodelegazione LEGGI TUTTO

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    Chi è Fabio Ciciliano, il nuovo capo della Protezione Civile

    Napoletano, classe 1972, laureato in Medicina e con specializzazioni in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e Scienze Economiche. Ciciliano, commissario straordinario di governo per la riqualificazione di Caivano, prende così il posto ricoperto dal 2021 da Fabrizio Curcio

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    Fabio Ciciliano è il nuovo capo del Dipartimento della Protezione civile nazionale. Già commissario straordinario di governo per Caivano, Ciciliano prende il posto ricoperto dal 2021 da Fabrizio Curcio. La nomina, seguita all’indicazione del nome di Ciciliano da parte del ministro per la protezione civile e le politiche del mare Nello Musumeci, è arrivata nel Consiglio dei ministri di lunedì, terminato intorno alle 19. Ciciliano, parallelamente al nuovo ruolo, continuerà a mantenere l’incarico di commissario per Caivano fino alla scadenza del mandato, fissata a metà settembre, quando verrà individuata una soluzione per continuare il progetto di contrasto al degrado nel Comune alle porte di Napoli. Non è escluso che a quel punto a seguirlo sia direttamente la Protezione civile.

    Il profilo

    Napoletano, classe 1972, Fabio Ciciliano è laureato in Medicina e Chirurgia presso l’Università degli Studi di Napoli Federico II. Si è poi specializzato in Chirurgia Generale e, successivamente, ha conseguito una seconda Laurea Specialistica in Scienze delle Pubbliche Amministrazioni e una Laurea Magistrale in Scienze Economiche. Dirigente medico della Polizia di Stato, ha maturato una vasta esperienza nella gestione delle emergenze nazionali ed internazionali, partecipando a diverse missioni di soccorso ed assistenza alle popolazioni a seguito di terremoti, alluvioni, epidemie, emergenze radiologiche ed altri eventi catastrofici in Italia e all’estero. 

    Le esperienze

    Dal luglio del 2004 è stato direttore del dipartimento della pubblica sicurezza del ministero dell’Interno fino alla nomina, avvenuta nel settembre 2023, a commissario per la riqualificazione del comune napoletano di Caivano. Fabio Ciciliano durante il periodo segnato dalla pandemia da Covid-19 è stato anche Segretario del primo Comitato tecnico scientifico sotto il governo Conte e poi membro del Cts durante il governo Draghi.

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    Cronaca
    Maltempo a Milano: “Grandine grossa come palle da biliardo”. FOTO

    Poco dopo le 20 i chicchi hanno colpito con forza e per alcuni minuti tetti, vetri di auto e lucernari e hanno costretto molte persone a rifugiarsi sotto tendoni e balconate. I fiumi Seveso e Lambro sono sotto monitoraggio ma non in emergenza. I vigili del fuoco hanno fatto una ventina di interventi nella zona Nord-Ovest della città, in particolar modo a Cornaredo e Bareggio, dove sono caduti diversi rami e alcuni alberi che hanno danneggiato vetture in sosta

    VIOLENTA GRANDINATA SU MILANO

    Una forte grandinata ha colpito Milano poco dopo le 20 di stasera, 12 luglio. Durata pochi minuti, ha colpito con violenza tetti, vetri di auto e lucernari e secondo alcune persone i chicchi erano pezzi di ghiaccio “grossi come palle da biliardo”

    NESSUN FERITO DALLA GRANDINE

    Il 118 ha confermato che non si sono registrati feriti colpiti direttamente dai pezzi di ghiaccio. Molte sono le persone che durante la grandinata si sono rifugiate sotto tendoni o balconate, o nelle aree di servizio in auto

    DISAGI A SAN SIRO

    Particolari disagi si sono verificati nella zona San Siro, dove tra le migliaia di giovani in attesa per il concerto degli Stray Kids è scoppiato un fuggi fuggi, ma nessun incidente particolare o allagamento è stato segnalato per il momento in città, a parte qualche cedimento di tegole e cornicioni

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