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    Draghi: “Momento critico per l’Europa, l’Ue deve diventare uno Stato”

    Politica
    Compleanno Mario Draghi, i 76 anni dell’ex premier: la fotostoria

    Dalla direzione generale del Tesoro alla presidenza della Banca Centrale europea, fino a Palazzo Chigi: ecco le tappe della carriera dell’economista celebre in tutto il mondo per il ‘Whatever it takes’ che pronunciò nel 2012 per lanciare il Quantitative easing

    Mario Draghi, il 3 settembre 2023, compie 76 anni: ecco la fotostoria dell’ex presidente della Bce ed ex presidente del Consiglio: dagli inizi fino all’incarico di guidare il nostro Paese

    “Whatever it takes”, dice in un’uscita pubblica nel luglio 2012. “Ad ogni costo”, per preservare l’euro. È stato questo il suo manifesto durante gli anni alla presidenza della Bce (Credits foto: Ipa)

    Draghi ha una laurea alla Sapienza e un master al Mit di Boston. La sua carriera all’interno delle istituzioni finanziarie italiane ed europee inizia nel 1991 quando Guido Carli, ministro del Tesoro nel governo Andreotti, lo nomina direttore generale del Tesoro su consiglio dell’allora governatore della Banca d’Italia Carlo Azeglio Ciampi (Credits foto: Ipa) LEGGI TUTTO

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    Delmastro, rinvio a giudizio per caso Cospito: mozione di sfiducia dell’opposizione

    L’opposizione reclama le sue dimissioni, ma Giorgia Meloni lo blinda. Il sottosegretario alla Giustizia, Andrea Delmastro, sarà processato per rivelazioni del segreto d’ufficio in relazione al caso dell’anarchico Alfredo Cospito: la decisione è stata presa dal gup di Roma, Maddalena Cipriani dopo due ore di udienza, a conferma della scelta fatta a luglio dal gip Emanuela Attura. La notizia del rinvio fa suonare il campanello d’allarme a Palazzo Chigi, anche perché subito Pd, M5S e Avs alla Camera chiedono la ‘testa’ dell’esponente di governo in Via Arenula. 
    Meloni, però, non ci sta, difende il suo fedelissimo e invita i suoi parlamentari a far quadrato attorno a lui. Dalle parti di Via della Scrofa ci tengono a sottolineare che l’operato della magistratura va rispettato ma lasciano chiaramente intendere che c’è qualcosa che non va se Delmastro viene rinviato a giudizio dopo la richiesta di non luogo a procedere da parte della Procura di Roma. Se il procuratore aggiunto Ielo chiede il proscioglimento e poi Delmastro viene processato, vuol dire che ci sono due linee diverse, fatevi una domanda e datevi una risposta, dice a mezza bocca un big meloniano in Transatlantico, a Montecitorio, alzando le braccia. 
    “Credo sia inconsueto il rinvio a giudizio dopo la richiesta di non procedere da parte del pubblico ministero”, taglia corto Giovanbattista Fazzolari, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’Attuazione del programma e uno degli uomini più vicini alla Meloni, replicando al Pd che ha chiesto una mozione di sfiducia per Delmastro: “I dem – spiega all’Adnkronos Fazzolari – hanno tutto il diritto di presentare una mozione di sfiducia, è nelle loro possibilità. Ma ovviamente la sfiducia a Delmastro finirà in un nulla di fatto, perché il sottosegretario otterrà la piena fiducia da parte del Parlamento”. Fazzolari però glissa quando gli viene chiesto se la decisione del gup su Delmastro sia da leggere come un nuovo ‘round’ del burrascoso rapporto tra magistratura e governo. LEGGI TUTTO

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    Bollette, fine mercato tutelato: Lega insiste su proroga. Si tratta con l’Ue

    Salvini: “Conto che con il dialogo si riesca a rimediare a un errore che ci siamo trovati sul tavolo”. “Se tecnicamente è possibile oggi fare una proroga di un anno, sicuramente il governo la farà. Ma ci vuole un’autorizzazione europea”, ha però già chiarito Tommaso Foti, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati. Schlein:”Pnrr cambiato, lo si faccia anche per il mercato tutelato”

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    Senato, ok unanime perché il Teatro olimpico di Vicenza diventi monumento nazionale

    Sport
    Vicenza, inaugurata la statua di Paolo Rossi davanti allo stadio Menti

    L’opera, realizzata dall’artista Domenico Sepe a grandezza naturale, è stata collocata nei pressi dell’impianto, dove è stata realizzata la piazza pedonale a lui dedicata, Largo Paolo Rossi

    Nel giorno del 121esimo anno dalla sua fondazione, il L.R. Vicenza ha inaugurato la mattina del 9 marzo la statua di Paolo Rossi, il calciatore campione del Mondo al Mundial in Spagna del 1982 scomparso il 9 dicembre 2020 e giocatore simbolo dei biancorossi

    La statua, posta davanti allo Stadio Romeo Menti in Largo Paolo Rossi, l’area pedonale a lui dedicata dopo la sua scomparsa, e indossa la maglia biancorossa numero 9, in ricordo del numero della maglia di Pablito quando militava nelle file del Lane

    Ideata da Domenico Sepe e realizzata nella fonderia di Gambellara, la statua e a grandezza naturale ed è rivolta verso il centro della città, a conferma del legame tra Pablito e Vicenza LEGGI TUTTO

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    Draghi: momento critico per l’Europa, possono tenerci uniti i valori fondanti

    I punti chiaveAscolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaQuesto per l’Europa «è un momento critico e speriamo che ci tengano insieme quei valori fondanti che ci hanno messo insieme». Lo ha detto l’ex premier Mario Draghi alla presentazione del libro di Aldo Cazzullo “Quando eravamo padroni del mondo”. Draghi non ha nascosto la sua «preoccupazione» spiegando che oggi «il modello di crescita si è dissolto e bisogna reinventarsi un modo di crescere ma per fare questo occorre diventare Stato. Il mercato europeo è troppo piccolo, ci sono tanti mercati e quindi le piccole imprese che nascono in Europa appena crescono o vendono o vanno negli Stati Uniti».Draghi: iniziare a pensare di essere italiani-europei Non solo. Per Draghi quello fatto «con l’allargamento dell’Unione Europea senza modificare le regole che funzionavano quando eravamo dodici membri è stato un errore colossale». Ora la cosa più importante «è capire come fare a costituire dei fondi europei che finanzino difesa e la lotta al cambiamento climatico. Serve poi una politica estera coordinata perché i ministri degli Esteri si vedono ma non si mettono d’accordo. Bisogna pensare a una maggiore una integrazione politica, a un vero Parlamento d’Europa, iniziare a pensare che siamo che siamo italiani ed europei». L’ex premier ha osservato tuttavia come «oggi l’unione fiscale sia meno importante di 10 anni fa perché con la moneta unica i paesi sono diventati molto più simili» dal punto di vista industriale. «E poi – ha concluso con un riferimento ironico al ’whatever it takes’ – a partire da una certa data la Bce ha fatto da stabilizzatore dei mercati…».Loading…Europa dovrà fare per il Medio Oriente di più che inviare denaro all’OnuNel futuro scenario mediorientale «l’Europa dovrà essere presente non solo finanziando l’Onu da lontano, ma fare qualcosa di più di quanto ha fatto finora» ad esempio in Ucraina. Per Draghi «non basta mettere molto denaro: necessariamente ci sarà un ruolo per il coinvolgimento dell’Europa, coinvolgimento che però ovviamente non sarà militare visto che siamo deboli e non credibili mentre ci sarà una grande richiesta di una presenza umanitaria».«Non credo a complotti universali su Expo 2030»Quanto alla sconfitta di Roma nell’assegnazione di Expo 2030 l’ex premier ha ammesso di non conoscere bene l’intera storia. «Non so perché abbiamo preso solo 17 voti ma non credo ai complotti universali», ha chiosato, «anche perché l’Italia ha avuto una Expo già nel 2015 a Milano». LEGGI TUTTO

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    Riforma Giustizia, Nordio: “Indipendenza magistratura è intoccabile”

    Cronaca
    Emergenza carceri, piano Nordio: condannati con pene brevi in caserme

    Il ministro della Giustizia ieri è stato al carcere delle Vallette a Torino dopo la morte di due detenute in un solo giorno, a cui si è aggiunta sabato una terza vittima in Calabria. ‘Affrontare l’emergenza del sovraffollamento’, ha detto, proponendo l’uso delle caserme dismesse per i condannati per reati minori. Associazione Antigone: ‘Puntare su misure alternative e garantire personale’. I sindacati degli agenti penitenziari osservano come nuovi edifici non serviranno senza personale adeguato

    Il ministro della Giustizia Carlo Nordio ieri è stato in visita nel carcere le Vallette di Torino, all’indomani della morte di due detenute, una delle quali si è lasciata morire di fame. Nella giornata di sabato una terza vittima si è registrata in Calabria. L’emergenza nel mondo carcerario è evidente anche dai numeri con i livelli altissimi di sovraffollamento

    Il piano di Nordio per le carceri si basa sull’idea di destinare le tante caserme dismesse che hanno un struttura compatibile con le carceri, con muri, garitte, locali chiusi ma anche ampi spazi aperti che potrebbero essere utilizzati per il lavoro e per lo sport, al trattamento detentivo differenziato di chi non si è macchiato di gravi reati

    Il sovraffollamento viaggia verso il 121% e 10mila detenuti in più rispetto ai posti letto. E c’è un’emergenza suicidi con 44 casi dall’inizio dell’anno, di cui 17 durante il periodo estivo LEGGI TUTTO

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    Mattarella, incontro con i campioni dell’atletica leggera al Quirinale

    Sport
    Chi è Gianmarco Tamberi, medaglia d’oro nel salto in alto a Tokyo 2020

    Oggi ‘Gimbo’ compie 30 anni. L’1 agosto 2021 ha vinto la medaglia d’oro nella finale olimpica di salto in alto, ex aequo con il qatariota Barshim. Dal titolo di campione del mondo nel 2016 all’infortunio prima di Rio, passando per i tanti record italiani: ecco i momenti più importanti della sua carriera

    Gianmarco “Gimbo” Tamberi oggi (1 giugno 2022) compie 30 anni. Il marchigiano è entrato nella storia dello sport italiano durante le Olimpiadi di Tokyo, vincendo l’oro nel salto in alto, ex aequo con il qatariota Barshim. Campione mondiale indoor ed europeo nel 2016, ecco chi è e quali sono i momenti più importanti della sua carriera

    Tamberi nasce a Civitanova Marche l’1 giugno 1992 in una famiglia dedicata all’atletica. Il padre, Marco, è un ex saltatore in alto e primatista italiano ed è il suo attuale allenatore. Il fratello Gianluca è un campione juniores del giavellotto

    Oltre che per le sue abilità tecniche, Tamberi è conosciuto anche per la capacità di coinvolgere il pubblico nelle sue esibizioni e per le sue acconciature particolari LEGGI TUTTO

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    Urso: su Expo 2030 risultato in larga misura prevedibile

    Economia
    Roma Expo 2030, i progetti che potrebbero nascere in caso di vittoria

    Se a novembre la capitale italiana dovesse vedersi assegnata l’Esposizione Universale in programma tra sette anni, sarebbero tantissimi i progetti da avviare con grande rapidità: cuore della manifestazione sarebbero Tor Vergata e le Vele, progettate dall’architetto Santiago Calatrava, anche se l’intenzione è di avere diversi padiglioni anche in città. Previsto anche un potenziamento dei trasporti

    Più verde, più inclusiva, più innovativa: così si vuole presentare l’Esposizione Universale di Roma 2030, che ha nelle Vele di Calatrava, eterna incompiuta, il fulcro di un Polo della conoscenza, aperto agli studenti e alla crescita sociale. Se a novembre Roma vincerà la gara per aggiudicarsi l’Expo, si partirà da qui. Ecco i progetti che potrebbero vedere la luce

    L’EXPO SOLAR PARK – È un parco energetico solare di 150mila metri quadri, con una capacità di produzione fino a 36 mega watt ed è firmato dall’architetto Carlo Ratti, direttore del Senseable Lab del MIT di Boston. Si candida ad essere il più grande parco solare urbano al mondo e sorgerà a Tor Vergata. Ma come sarà composto? Ci saranno centinaia di “alberi energetici” formati da pannelli che aprono e chiudono i loro pannelli durante il giorno, offrendo anche ombra ai visitatori

    LA DIVISIONE – L’Expo Solar Park sarà diviso in tre parti: la Città, il Boulevard e il Parco, in una graduale transizione che passa “da urbano a naturale man mano che ci si sposta da ovest a est”. La Città dell’Ovest fungerà da Expo Village, e dopo l’evento diventerà un’estensione del campus dell’Università. Il Boulevard sarà un percorso attraverso tutti i padiglioni nazionali, mentre il Parco a est sarà ricoperto da una vegetazione lussureggiante LEGGI TUTTO