More stories

  • in

    Stellantis, Tavares alza ancora il tiro: “Ne pagherete le conseguenze”

    Frasi sibilline e negare l’evidenza: questa la ricetta di Carlos Tavares. L’amministratore delegato di Stellantis è intervenuto a margine dell’inaugurazione a Torino del nuovo eDCT Assembly Plant, all’interno del progetto Mirafiori Automotive Park 2030, e ha rilasciato dichiarazioni destinate a riaccendere il dibattito. Dopo i botta e risposta al vetriolo con il governo, il manager portoghese ha deciso di alzare nuovamente il tiro:“Siamo in grado di tenere testa ai competitor cinesi, se qualcuno vuole introdurre competitor cinesi sarà responsabile delle decisioni impopolari che dovranno essere prese”. Un messaggio destinato a Roma, senza troppi giri di parole.Incalzato sulla mobilità elettrica, Tavares ha rimarcato di non conoscere gli impatti della transizione tra cinque anni, ma introdurre i produttori cinesi in Italia e in Europa avrà impatti sociali forti. Per l’amministratore delegato di Stellantis, i costruttori di Pechino rappresentano “una grande minaccia”, ma non s’è mostrato particolarmente preoccupato dal confronto: “Combatteremo, vinceremo, ma avremo qualche cicatrice”.Ma non è tutto. Nel corso del suo intervento, Tavares ha bollato come fake news tutte le voci che vedono Stellantis sempre più lontana dall’Italia. Le bufale “aprono la finestra per fare entrare i cinesi”, il suo j’accuse:”In Italia ci sentiamo a casa, siamo i leader di questo mercato con più del 34%. Non abbiamo intenzione di andare via dall’Italia; crediamo in questo Paese abbiamo capacità, idee e progetti per tenere fede ai nostri impegni”. Stellantis non se ne andrà, anzi rafforzerà la leadership nel Paese. LEGGI TUTTO

  • in

    Cherry Bank sostiene le eccellenze italiane con un premio da 20mila euro

    Cherry Bank lancia l’iniziativa “Cherry Made in Italy” con l’obiettivo di promuovere la creatività, la difesa e la valorizzazione delle eccellenze italiane, attraverso il sostegno ai progetti virtuosi delle PMI. La prima edizione dell’iniziativa sostenuta dalla banca padovana specializzata nel supporto alle imprese avrà inizio con l’apertura delle candidature l’11 aprile, a ridosso della Giornata nazionale del Made in Italy (il 15 aprile) e chiusura delle adesioni il 29 aprile. Possono candidarsi aziende e PMI che appartengono a specifici settori produttivi, con un fatturato compreso tra 2,5 e 10 milioni di euro e che possono proporre un progetto scalabile. Per le candidature verrà attivato a partire dall’11 aprile il portale www.cherrymadeinitaly.cherrybank.itLa selezione delle imprese partecipanti sarà affidata a un comitato composto da esponenti del management di Cherry Bank e da circa 20 studenti della Venice School of Management-Dipartimento di Management dell’Università Ca’ Foscari Venezia che si occuperanno di selezionare le candidature individuando le piccole imprese che si contraddistinguono da una significativa componente di Made in Italy, in grado di rispettare i criteri di selezione e che risultano avere i progetti maggiormente scalabili. Il processo culminerà nella selezione di tre aziende: la prima “Cherry Excellence”, otterrà un premio a fondo perduto con destinazione d’uso del valore di Euro 20.000, utile a finanziare il proprio progetto di crescita. La seconda e terza classificate riceveranno un assesment ESG gratuito redatto da partner Cherry Bank esperti in materia. L’analisi sarà utile per studiare l’impatto delle attività d’impresa e per delineare una strategia volta a migliorare il proprio punteggio rispetto allo scoring medio di settore.“Nel nostro Piano di Sostenibilità ci siamo impegnati a porre costante attenzione e cura verso il nostro territorio e verso le eccellenze produttive che al meglio lo rappresentano. Ci definiamo una Banca che punta a trovare valore nelle nicchie di mercato – ha dichiarato Maddalena Ganz, Responsabile Comunicazione e Marketing di Cherry Bank – Per questo abbiamo deciso di lanciare l’iniziativa “Cherry Made in Italy” che ha l’obiettivo di promuovere le conoscenze, le abilità e le competenze connesse al Made in Italy. Vogliamo affiancare le piccole imprese virtuose in un percorso di crescita che le renda sempre più portavoce del Made in Italy, fungendo da volano per il loro consolidamento nel breve e medio periodo”.”Siamo felici di collaborare nuovamente con Cherry Bank attraverso il progetto Experior che si inserisce all’interno del corso di laurea magistrale in Management e Sostenibilità per creare un pinte tangibile tra teoria e pratica, tra università e aziende” – ha detto il Michele Pinelli docente di Economia e Gestione delle Imprese presso la School cafoscarina. “Attraverso la partecipazione all’iniziativa ‘Cherry Made in Italy’ gli studenti avranno l’occasione di applicare nel concreto e ad attività imprenditoriali reali l’approccio teorico alla valutazione di impresa che viene loro insegnato nel corso di Imprenditorialità digitale.” LEGGI TUTTO

  • in

    Un messaggio sul telefono per rimborsi e scadenze, la novità dell’Agenzia delle Entrate

    L’Agenzia delle Entrate è sempre più tecnologica. Il Fisco segnala con un messaggio personalizzato se l’utente ha un rimborso in arrivo o la registrazione del suo contratto di locazione sta per scadere. La novità consente di rimanere aggiornati e non tralasciare gli adempimenti fiscali. Ecco come funziona la misura.I messaggiIl servizo avviene tramite l’App IO, il software dei servizi pubblici sviluppato e gestito da PagoPA. L’App permette di ricevere su una sola app i messaggi dell’Agenzia delle Entrate insieme a quelli delle altre amministrazioni, locali e nazionali, accreditate al servizio. Attraverso App Io si possono ricevere diversi messaggi, alcuni di questi riguardano rimborsi in arrivo, scadenze di contratti, adempimenti e rate, comunicazioni non recapitati. L’Agenzia provvede a inoltrare il tutto per informare i cittadini sulle questioni fiscali di maggior interesse. Gli avvisi riguardano anche le abilitazioni che vengono conferite nei confronti delle persone di fiducia per l’accesso alla propria area riservata e alcune date da ricordare. Inoltre con il passare del tempo verranno aggiunti nuovi contenuti.L’App IoIn quanto all’App Io la si può trovare in forma gratuita sugli store iOS e Android. Al fine di poterla utilizzare è necessario effettuare il login con carta d’identità elettronica (Cie) o con Spid. L’app utilizzata come canale di comunicazione consente di non ricorrere più agli sms o alle mail, questo anche per evitare di cadere in campagne di phishing.Le notificheAttualmente sull’App IO sono state attivate due tipologie di notifiche. La prima è denominata “Comunicazioni per te” e riguarda avvisi personalizzati in merito alle questioni fiscali di interesse del destinatario del messaggio. Un esempio può essere l’arrivo di un rimborso, il mancato recapito di una comunicazione delle Entrate o alcune informazioni in merito all’abilitazione di una persona di fiducia ad agire per suo conto nell’area riservata del sito dell’Agenzia. La seconda, invece, è rinominata “Le tue Scadenze”, si tratta di un promemoria, sempre personalizzato, che riguarda, per esempio, l’avvicinarsi della scadenza di un contratto di locazione o del pagamento di una rata. LEGGI TUTTO

  • in

    Il Festival dell’Economia di Trento si interroga sulla crisi

    Trento caput mundi. Anche quest’anno il capoluogo della provincia autonoma ospiterà il Festival dell’Economia organizzato insieme al Gruppo 24 Ore. La 19esima edizione, intitolata «Quo Vadis? I dilemmi del nostro tempo», si svolgerà dal 23 al 26 maggio.Interverranno cinque premi Nobel, 22 ministri, 80 accademici, 40 economisti, 40 relatori internazionali e 57 manager e imprenditori, per un totale di 280 panel in quattro giorni. Il discorso di apertura sarà tenuto dal cardinale Gianfranco Ravasi, mentre chiuderà le attività l’intervista al nuovo presidente di Confindustria, Emanuele Orsini. Confermato anche per il terzo anno di fila il «Fuori festival», l’iniziativa per attirare il pubblico più giovanile e le famiglie. LEGGI TUTTO

  • in

    Mutui, in discesa da giugno. L’ipotesi della surroga: 4 vantaggi

    La Bce probabilmente non taglierà i tassi. Almeno non nella riunione di giovedì (domani). Eppure è convinzione diffusa che i tassi sui mutui dovrebbero iniziare a scendere. Di poco, ma a scendere. Almeno 22 euro in meno da giugno, per una rata che a marzo si fosse attestata sui 751 euro. L’esempio e la previsione è quella che ha elaborato in queste ore il sito di comparazioni Facile.it.L’analisi dei futures sull’Euribor – secondo Facile.it – evidenzierebbe un primo calo sensibile tra giugno e luglio che appunto produrrebbe un risparmio sulla rata di 22 euro. La simulazione è fatta su un mutuo ipotetico di 126mila euro in 25 anni. La stima sull’impatto della variazione delle rate non tiene in considerazione l’ammortamento della quota capitale, elemento che potrebbe variare in base alle caratteristiche del mutuo. L’Euribor è l’indice cui sono legati i mutui a tasso variabile, e tende a muoversi spesso anticipando le mosse della Banca centrale, tanto è vero che negli ultimi giorni è tornato a scendere, arrivando sotto la soglia del 3,90% per quello a tre mesi – spiegano gli esperti di Facile.it – se il trend dovesse confermarsi “anche nelle prossime settimane, i mutuatari potrebbero vedere i primi lievi benefici già dai prossimi mesi”.Guardando ancora un po’ più in là, considerando un mutuo medio variabile sottoscritto a gennaio 2022 (126.000 euro in 25 anni, LTV 70%), la cui rata a marzo 2024 ha superato i 750 euro, Facile.it ha calcolato che, poiché l’Euribor a 3 mesi dovrebbe scendere al 3,05% entro la fine dell’anno e arrivare intorno al 2,63% entro giugno 2025, la rata diminuirebbe di 65 euro entro dicembre 2024, per poi arrivare ad un calo di quasi 100 euro a giugno 2025.L’ipotesi della surroga: 4 vantaggi”La discesa degli indici sarà graduale e molto più lenta rispetto alla salita cui abbiamo assistito negli scorsi mesi ed anni”, continuano gli esperti di Facile.it. “Il consiglio, per chi ha un mutuo a tasso variabile e vuole abbattere la rata senza dover attendere, è di valutare la surroga approfittando delle condizioni favorevoli attualmente offerte dal mercato”.Il calo dei tassi fissi continua a essere un’opportunità per coloro che vogliono provare ad approfittare della surroga, che nel primo trimestre del 2024 ha rappresentato più di un quarto della domanda totale di mutui (25,4%), in crescita rispetto allo stesso periodo del 2023 quando era pari al 17,8%.Cos’è la surroga del mutuo? È il meccanismo con cui trasferisci senza spese il mutuo in un’altra banca che ti propone condizioni più convenienti. Dunque, da un lato niente costi con la banca da cui hai stipulato in origine il mutuo e niente penali: con la surroga trasferisci, non estingui il mutuo, perciò la banca non può richiederti una penale per l’estinzione anticipata. Dall’altro niente costi con la banca dove trasferisci il mutuo per commissioni, istruttoria della pratica, perizia, accertamenti catastali, notaio o altro, ad eccezione della tassa per l’iscrizione della surroga del mutuo nei registri immobiliari. Quindi, la surroga del mutuo è senza spese, ma anche senza vincoli: infatti la vecchia banca non può opporsi al trasferimento del mutuo. Con la surroga, del mutuo puoi cambiarela durata,la rata mensile,il tipo di tasso,lo spread applicatoma non puoi cambiare l’importo finanziato, o meglio, il debito residuo da pagare sul finanziamento in corso.Per quanto riguarda la richiesta di mutui, dall’Osservatorio di Facile.it emerge che chi ha presentato domanda di mutuo per l’acquisto di una prima casa tra gennaio e marzo 2024 ha puntato ad ottenere, in media, 136.809 euro da restituire in poco più di 26 anni, valori in linea con quelli rilevati a inizio 2023. Cala leggermente il valore medio dell’immobile oggetto di mutuo, passato da circa 190.000 euro a 186.000 euro, mentre sale lievemente l’LTV (il rapporto tra il valore del mutuo e quello dell’immobile) che raggiunge il 77%.Stabile l’età media di chi ha presentato domanda di finanziamento per l’acquisto della prima casa, pari a 37 anni e mezzo; nei primi tre mesi del 2024 il peso percentuale degli under 36 sul totale richiedenti è stato pari al 49,8%.Sul fronte dell’offerta, invece, Facile.it ha rilevato come nei primi tre mesi dell’anno le condizioni proposte dalle banche siano state nel complesso favorevoli, soprattutto per i tassi fissi, i cui indici sono risultati in costante discesa; le migliori offerte per un mutuo standard da 126.000 euro in 25 anni (LTV 70%), partono da un TAN fisso pari al 2,55%, corrispondente ad una rata di 568 euro; a gennaio 2024 la miglior rata era di 604 euro.Nettamente più costosi i tassi variabili, con i migliori TAN che partono dal 4,45%, vale a dire una rata di circa 690 euro. La distanza tra tassi variabili e fissi ha spinto la quasi totalità dei richiedenti, il 99%, a scegliere questa seconda opzione.Come è variata la rata variabile di un mutuo medio da gennaio 2022 a marzo 2024? LEGGI TUTTO

  • in

    “Solo la nostra proposta assicura un futuro a Tim”

    «Penso che la proposta a cui ha contribuito il governo sia l’unica realistica che garantirà la sopravvivenza di Tim nel futuro». Il ministro dell’Economia, Giancarlo Giorgetti, è convinto: il destino dell’ex monopolista telefonico italiano è già segnato, a prescindere dall’orientamento e dalla composizione del prossimo management.«La proposta ha precisato il titolare del Mef, riferendosi alla cessione della rete fissa resta lì perché ha anche un significato strategico, nella rete è giusto che lo Stato ci sia». Quello trasmesso da Giorgetti è un messaggio diretto agli oppositori della gestione di Pietro Labriola, Merlyn su tutti. Il fondo guidato da Alessandro Barnaba ha presentato una sua lista per il rinnovo del board scommettendo su una profonda revisione del piano industriale per la prima volta senza la rete e osteggiando la vendita di Newco. Giova ricordarlo: in questa battaglia il fondo anglosassone non è solo, anzi. Vivendi, che detiene il 23,7% delle quote del gruppo, ha impugnato Tim in tribunale l’operazione con Kkr.A oggi, però, il colosso mediatico francese presieduto da Vincent Bolloré non si è ancora espresso. Se l’azionista transalpino dovesse sostenere la lista di Merlyn, il percorso di Labriola e soci verso la riconferma diventerebbe più problematico. Tuttavia, tra le ipotesi in campo rientra anche l’astensione di Vivendi. In questo caso, il cda uscente non dovrebbe riscontrare grosse difficoltà nel portare a casa abbastanza voti per prevalere sulle altre tre proposte (Bluebell Capital Partners, Asati e Merlyn) sul tavolo degli azionisti.È uno scenario in cui il consiglio di amministrazione in carica crede fortemente, ma non è l’unica via percorribile. A meno di due settimane dall’assemblea del 23 aprile, infatti, la posizione di Labriola si sta consolidando. Dopo Iss, anche Glass Lewis si è sbilanciato su quale lista bisognerebbe appoggiare in assemblea. In un report, il proxy advisor ha sconsigliato agli investitori le liste alternative a quella uscente, definite «non nell’interesse degli azionisti», propendendo invece per il bis del cda attuale.Ma quanto peseranno questi endorsement sull’esito finale della votazione? I proxy advisor si esprimono per conto degli investitori istituzionali, in particolare dei cosiddetti passivi, che valgono circa il 10% del capitale. Ipotizzando un’affluenza complessiva del 60% questa la percentuale attesa quest’anno, in linea con i meeting antecedenti alla pandemia i fondi dovrebbero rappresentare il 25-26% dei voti, di cui 7-8% passivi.A Labriola, che può quindi contare su una quota pari al 17-18% tra Cdp e proxy, mancherebbe così un 13% per ottenere la maggioranza dei voti validi e blindarsi da eventuali mosse di Vivendi. Un pacchetto recuperabile tra il restante 16-18% circa dei fondi attivi che dovrebbero partecipare all’assemblea. LEGGI TUTTO

  • in

    Coldiretti blinda il Brennero: “Stop cibi finti made in Italy”

    Pomodori San Marzano provenienti dall’Olanda, formaggi marchiati «Alpinella» dalla Germania, persino pane di Altamura partito dalla Repubblica Ceca e diretto proprio nella città pugliese simbolo del prodotto Dop. Carabinieri dei Nas, Guardia di Finanza e Polizia aprono come scrigni i «tir dell’orrore» che sfilano al confine tra Austria e Italia davanti agli sguardi attoniti di diecimila agricoltori. I controlli vengono trasmessi in diretta sui maxischermi, mentre uno speaker fa la telecronaca dell’ispezione tra applausi, urla di protesta e sbigottimento.Nella due giorni di mobilitazione indetta da Coldiretti al Brennero quasi un centinaio di tir e autobotti vengono sezionati dalle forze dell’ordine sotto lo sguardo attento di chi vive sulla propria pelle la concorrenza sleale del mercato alimentare. È la rappresentazione più plastica con la quale – in un luogo simbolico come la frontiera – l’associazione degli agricoltori ha voluto smascherare i prodotti «fake in Italy», che ogni giorno entrano nella grande distribuzione spesso adornati da tricolori e Stivali. «Un’invasione», si ripete più volte davanti al mare giallo di imprenditori arrivati ai piedi delle Alpi da tutta Italia.La richiesta che riecheggia al Passo del Brennero è univoca: fermare i prodotti esteri spacciati per italiani senza standard di qualità e sicurezza e di tutela dell’ambiente. Come farlo? L’etichetta d’origine su ogni prodotto alimentare e leggi uniformi tra i Paesi dell’Ue.«L’obbligo dell’indicazione d’origine va reso obbligatorio in tutti gli stati membri dell’Unione Europea, in modo che i consumatori abbiano, ovunque, evidenza compiuta di quello che acquistano arringa dal palco il presidente nazionale di Coldiretti Ettore Prandini -. E va fatto valere il principio di reciprocità: le regole imposte alle imprese agricole italiane devono valere ogni volta che viene importato un prodotto straniero. Altrimenti è concorrenza sleale». LEGGI TUTTO

  • in

    Mediobanca in allarme: “Occhio al rischio cripto”

    I bitcoin si saranno anche rivelati «miniere» di rapidi quanto insperati guadagni per alcuni risparmiatori italiani. Ma Mediobanca mette le mani avanti e avvisa i clienti della sua «Premier», la nuova denominazione del braccio retail CheBanca, sui rischi degli investimenti in criptovalute.Con un’iniziativa che rientra nell’ambito dell’impegno di Piazzetta Cuccia in tema di educazione finanziaria, l’istituto guidato da Alberto Nagel ha inviato una email per «richiamare l’attenzione sugli investimenti in strumenti finanziari con sottostanti criptovalute come i Bitcoin, ad esempio Etc, Etf o Etn quotati». «Come reso noto dalle Autorità di Vigilanza italiane ed europee – prosegue la missiva di Mediobanca – tali strumenti sono caratterizzati da un elevato livello di rischiosità ed hanno scopi principalmente speculativi; non rappresentano pertanto un investimento adatto per la gran parte dei risparmiatori».Sono inoltre caratterizzati, «anche nel breve periodo, da un’elevata volatilità dei prezzi con il rischio di potenziali perdite economiche significative», tanto più che «le criptovalute non sono attualmente soggette alle norme in materia di trasparenza dei servizi di investimento e sono sprovviste delle protezioni e dei meccanismi di tutela offerti dagli investimenti tradizionali». Mediobanca Premier ricorda quindi che «questi strumenti» non sono inclusi «tra quelli oggetto della propria attività di consulenza e invita a prestare la massima cautela qualora si decida di effettuare tali operazioni di investimento in autonomia». LEGGI TUTTO