Ryanair, EasyJet e Volotea: oggi lo sciopero del personale. Per la low-cost irlandese è “inutile”
MILANO – E’ il giorno dello sciopero di 24 ore per i lavoratori di Ryanair, ma anche EasyJet e Volotea. Per la compagnia low-cost irlandese lo sciopero italiano si inserisce in una iniziativa di protesta che riguarda anche i piloti e gli assistenti di volo basati in Spagna (24, 25, 26, 30 giugno, 1 e 2 luglio), Portogallo (24, 25 e 26 giugno), Francia (25 e 26 giugno) e Belgio (24, 25 e 26 giugno). L’Enac riporta la lista dei voli garantiti dalle compagnie. E ricorda che durante gli scioperi vi sono le fasce orarie di tutela, dalle ore 7 alle 10 e dalle ore 18 alle 21, nelle quali i voli devono essere comunque effettuati.
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Lo sciopero “inutile” per Ryanair
Per la compagnia irlandese, l’agitazione è caratterizzata da un duro braccio di ferro con i sindacati, con un atteggiamento ai limiti dello sprezzante che non passa inosservate alla rete. Oggetto della polemica, quella definizione di “inutile sciopero” che si legge nei messaggi della compagnia inviati ai passeggeri rimasti coinvolti nella cancellazione del volo. Chiaro posizionamento rispetto all’agitazione dei lavoratori, che non passa inosservata a Giuliano Granato, che la rilancia su Twitter raccogliendo molte reazioni a supporto del diritto allo sciopero.
Ancora venerdì 24 giugno la compagnia rimarcava in una nota che lo sciopero (già iniziato in quella giornata in alcuni Paesi) “ha causato disservizi minimi”. Gli stessi che prevede durante il fine settimana “a causa di queste astensioni molto limitate e scarsamente supportate”. Anche il country manager italiano aveva minimizzato la portata della protesta e il ruolo dei sindacati coinvolti, Filt Cgil e Uiltrasporti.
Non è migliore il clima in Spagna, altro Paese coinvolto dall’agitazione del personale di volo della low-cost. Lì il governo ha imposto alla compagnia di operare il 73%-82% dei voli per mantenere i servizi minimi: il ministero dei Trasporti ha sostenuto la necessità di trovare un equilibrio tra il diritto di sciopero e l’interesse dei viaggiatori. Ma i sindacati sostengono che Ryanair sia andata oltre quanto richiesto, costringendo il personale a mantenere il 100% dei voli. I sindacati hanno dichiarato allora che porteranno Ryanair in tribunale e hanno indetto un altro sciopero dal 30 giugno al 2 luglio.
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di
Aldo Fontanarosa
25 Giugno 2022
Alla vigilia dello sciopero italiano, il segretario nazionale della Filt Cgil, Fabrizio Cuscito, ha ricordato le richieste: “Un confronto su problematiche lavorative quotidiane e condizioni salariali di piloti e assistenti di volo”, sottolineando che “se la compagnia continuerà a non voler avviare un confronto costruttivo con le organizzazioni sindacali realmente rappresentative dei lavoratori, saremo costretti a proseguire la nostra mobilitazione per tutto il periodo estivo”. “E’ inaccettabile – sostiene il dirigente nazionale della Filt Cgil – che Ryanair non applichi contratti di lavoro in linea con i minimi salariali previsti dal ccnl di settore, violando quanto previsto dalla normativa italiana per il trasporto aereo. Così come sono inaccettabili bassi salari e condizioni di lavoro penalizzanti che Ryanair aveva imposto a lavoratori e lavoratrici a causa della crisi del settore durante la pandemia. Contestiamo alla compagnia anche la mancata concessione di giornate di congedo obbligatorio ed il fatto di non mettere a disposizione acqua e cibo per gli equipaggi, spesso impossibilitati a scendere dall’aereo, anche per molte ore consecutive”.
Lo sciopero Uiltrasporti in EasyJet e Volotea
Come detto, lo sciopero di oggi 25 giugno riguarda anche altre compagnie: “Le lavoratrici e i lavoratori delle compagnie aeree di easyJet e Volotea incroceranno nuovamente le braccia”, ha annunciato la Uiltrasporti spiegando: “Dopo la prima azione di sciopero svoltasi l’8 giugno scorso, che ha coinvolto numerosissimi operatori, si è resa necessaria una nuova azione di protesta visto il perdurare delle inaccettabili condizioni in cui piloti e assistenti di volo sono costretti a lavorare”.
Clima teso sugli aeroporti
L’agitazione, che segue quella dell’8 giugno scorso, arriva in un momento molto difficile per il traffico aereo. I viaggi sono ripartiti a ritmo molto sostenuto in vista della stagione estiva, ma ci sono carenze di personale dagli aeroporti alle compagnie aeree che generano disagi diffusi. LEGGI TUTTO