More stories

  • in

    Banconote da 50 euro ritirate a partire da aprile, ecco in quale Paese e perché

    Ascolta ora

    A parire dal prossimo mese di aprile le banconote da 50 euro saranno oggetto di ritiro da parte delle autorità di un Paese dell’Unione Europea: alcuni pezzi che presentano specifiche caratteristiche, infatti, saranno ritenuti fuori circolazione, per cui cittadini e turisti che dovessero essere in possesso di denaro di questo taglio potrebbero vedersi respingere un pagamento.Lo Stato in questione è la Spagna, che ha deciso di mettere al bando ogni banconota da 50 euro che presenti un segno, anche minimo, di alterazione conseguente all’attivazione dei sistemi di antifurto solitamente installati a protezione del denaro contante. Questi dispositivi elettronici si attivano in genere a causa di tentate rapine oppure conseguentemente a manomissioni di macchinari o cassette di sicurezza contenenti denaro, e rilasciano una quantità di inchiostro indelebile sufficiente a macchiare le banconote rendendole di fatto inidonee alla circolazione per gli autori del colpo.Sia che si tratti di un’incursione mirata all’apertura di un cassetto portabanconote per bancomat fisso che durante il trasporto, la macchiatura si attiva con l’obiettivo di garantire l’inutilizzabilità dei contanti. Ciò nonostante alcuni pezzi con delle tracce minime risultano ancora in circolazione, ed è proprio contro di essi che la Spagna ha iniziato la sua crociata. Dal prossimo mese, infatti, saranno ritenuti non più validi per effettuare transazioni a ogni livello: lo scopo da parte delle autorità locali ovviamente è quello di disincentivare attività illecite impedendo che le banconote non possano più essere utilizzabili in alcun modo. LEGGI TUTTO

  • in

    Musk sposa X con l’intelligenza artificiale. Partita da 45 miliardi, ma niente cash

    Ascolta ora

    Elon Musk spiazza ancora una volta tutti. Il numero uno di Tesla, da quest’anno impegnato anche a Washington alla guida del Dipartimento per l’efficienza governativa (Doge), ha deciso l’ennesima svolta per la sua piattaforma di social media X, che passa sotto il controllo della startup di intelligenza artificiale, xAI, anch’essa facente parte della galassia di società che fa capo all’uomo più ricco al mondo.«Il futuro di xAI e di X sono intimamente legati», ha spiegato il miliardario in un post su X fornendo alcuni dettagli dell’operazione avvenuta interamente attraverso uno scambio azionario e che valuta xAI 80 miliardi, mentre quella dell’ex Twitter è di 33 miliardi. Se si includono i 12 miliardi di debito, l’operazione valorizza X ben 45 miliardi, una cifra non causale in quanto si assesta leggermente sopra i 44 miliardi sborsati nel 2022 da Musk per rilevare Twitter, poi ribattezzata X. In tal modo Musk ha voluto sbandierare che in questi anni – caratterizzati da profondi tagli alla forza lavoro, modifiche alle funzionalità utente e il ripristino di account bannati – la piattaforma da 600 milioni di utenti attivi non ha perso valore, anzi. A margine dell’annuncio, Mr Tesla con orgoglio ha rivendicato la trasformazione di X in «una delle aziende più efficienti al mondo, posizionata per offrire una crescita futura scalabile» e che quest’anno dovrebbe segnare il suo primo anno di crescita dei ricavi pubblicitari dalla sua acquisizione (le stime sono di un +16% a 2,26 miliardi), anche se a livelli pari a circa la metà di quelli precedenti la rivoluzione voluta dall’istrionico imprenditore di origini sudafricane. LEGGI TUTTO

  • in

    Tim torna italiana, Poste primo socio

    Ascolta ora

    Poste riporta in Italia il controllo di Tim. Nel breve volgere di un mese si è chiuso il cerchio di una contesta che si trascinava da anni. L’accordo stretto con Vivendi permette al gruppo guidato da Matteo Del Fante di rilevare il 15% di Tim, diventando primo azionista a ridosso del 25%. Come anticipato da Il Giornale lo scorso 21 marzo, il gruppo che fa capo a Vincent Bolloré ha proceduto in tempi rapidi alla cessione a rate di quasi l’intera quota detenuta in Tim. I francesi hanno infatti in prima battuta venduto sul mercato il 5% circa della partecipazione, passando dal 23,75% al 18,3, per poi accordarsi ieri con Poste Italiane per il passaggio di consegne di un maxi-pacchetto del 15 percento.L’operazione, che ha visto Del Fante muoversi in prima linea nei negoziati insieme al direttore generale Giuseppe Lasco, è andata in porto dopo aver ottenuto mercoledì scorso il via libera da parte del consiglio di amministrazione del gruppo che fa capo al tandem statale Cdp-Tesoro. Passa così da Vivendi a Poste il 15% del totale delle azioni ordinarie Tim, che equivale al 10,77% del capitale sociale del gruppo tlc(che conta anche titoli di risparmio). Il perfezionamento del passaggio di consegne è atteso entro il primo semestre dell’anno: Poste già azionista con il 9,81% acquisito lo scorso mese da Cassa Depositi e Prestiti arriverà a controllare il 24,81% della tlc guidata da Pietro Labriola, pari al 17,81% del capitale sociale, divenendone il maggiore azionista. Poste ha precisato che non intende acquisire una partecipazione superiore alla soglia rilevante ai fini della disciplina sulle offerte pubbliche di acquisto obbligatorie, pertanto si fermerà sotto la soglia del 25 percento.Il corrispettivo pattuito per il pacchetto azionario è di 684 milioni, interamente finanziato mediante cassa disponibile. Vivendi strappa un prezzo unitario di 0,2975 euro per azione (inferiore rispetto agli 0,3126 euro a cui venerdì il titolo Tim ha chiuso le contrattazioni). Al completamento dell’operazione con Poste, che si verificherà dopo la notifica all’Antitrust, i transalpini deterranno il 2,51% delle azioni ordinarie e dei diritti di voto.È quindi ai titoli di coda l’avventura italiana di Vivendi, che aveva più volte manifestato l’intenzione di vendere la sua partecipazione «a condizioni finanziarie favorevoli». A ben vedere i francesi alla fine «svendono» Tim un prezzo ben più basso rispetto ai 0,505 euro rifiutati poco più di tre anni fa nell’Opa prospettata dal fondo Kkr. Bollorè, che mise piede nell’ex Telecom per la prima volta nel 2015, ne esce con le ossa rotte considerando che entrò a valori più che tripli rispetto a quelli a cui sta liquidando le quote. LEGGI TUTTO

  • in

    Bonus extra bollette: chi ha diritto e come fare per ricevere 200 euro

    Ascolta ora

    I punti chiave

    A partire dal 1° aprile, entrerà in vigore il contributo straordinario di 200 euro previsto dal governo, come stabilito dal decreto Bollette. Questo bonus non sarà esclusivo per chi già beneficiava del bonus sociale, ma si estenderà anche a chi ha un Isee inferiore a 25.000 euro, ampliando la platea rispetto alla precedente soglia di 9.530 euro. Ecco come funziona.Chi usufruisce già dello sconto in bollettaPer le famiglie che già usufruiscono dello sconto in bolletta, l’Autorità per l’energia ha precisato che il nuovo contributo sarà erogato rapidamente, aggiungendosi al beneficio esistente. Per gli altri, l’erogazione avverrà appena saranno presentati l’Isee e completate le verifiche sui requisiti. Inoltre, il bonus sociale per l’energia elettrica è un importo fisso mensile, calcolato su base annuale. Se la bolletta è bimestrale, l’importo mensile sarà raddoppiato nella fattura.Le modalità di erogazioneLe modalità dettagliate saranno chiarite la prossima settimana dall’Arera. L’erogazione per chi già riceve il bonus sociale inizierà il 1° aprile. Il contributo straordinario di 1,64 euro al giorno sarà erogato per tre mesi (dal 1° aprile al 31 luglio) e si sommerà al bonus sociale, che varia a seconda della composizione familiare. LEGGI TUTTO

  • in

    Tim, Poste compra il 15% da Vivendi per 684 milioni e sale al 24,8%

    Ascolta ora

    Vivendi ha annunciato oggi, 29 marzo, di aver firmato un accordo con Poste Italiane per la vendita del 15% delle azioni ordinarie di Tim e dei diritti di voto al prezzo di 0,2975 euro per azione per un totale di 684 milioni di euro. “Al completamento di questa transazione, che si verificherà dopo la notifica all’Autorità Garante della Concorrenza italiana, Vivendi manterrà un interesse di minoranza che rappresenta il 2,51% delle azioni ordinarie e diritti di voto dell’operatore di telecomunicazioni italiani e 1,80% del capitale azionario”, precisa in una nota la società guidata dall’amministratore delegato Matteo Del Fante.”Vivendi – prosegue la nota – ha indicato in diverse occasioni la sua intenzione di vendere la sua partecipazione a Tim in buona condizione finanziaria, ha superato la soglia del 20% delle azioni ordinarie di Tim e i diritti di voto il 18 marzo 2025, risultante dalle vendite di azioni sul mercato. Alla fine del trading il 25 marzo, Vivendi possedeva il 17,51% delle azioni ordinarie e i diritti di voto di Tim e il 12,56% del capitale azionario”. LEGGI TUTTO

  • in

    Nuove regole per passaporti e carte d’identità: ecco cosa cambia

    Ascolta ora

    I punti chiave

    Il Consiglio dei Ministri ha approvato importanti disposizioni “per la revisione dei servizi per i cittadini e le imprese all’estero”: le novità più rilevanti illustrate nel disegno di legge (ddl) riguardano le regole per i passaporti che non saranno più rinnovabili e andranno rifatti dopo la loro scadenza ma cambiano anche alcune regole per le carte d’Identità che saranno valide pure per chi viaggia in alcuni Paesi non Europei.Passaporti, ecco cosa cambiaChi ha a portata di mano il proprio passaporto si accorgerà che la durata è decennale: fino a oggi, alla scadenza naturale, si operarava il rinnovo ma adesso non sarà più possibile e dovrà essere richiesto ex novo. La nuova misura permetterà molte meno contraffazioni e furti d’identità rispetto al passato perché i nuovi documenti avranno un microprocessore con i dati biometrici tra cui, oltre alla classifica fotografia, anche le impronte digitali. Quando arriverà la data di scandenza, dunque, bisognerà fare richiesta di un nuovo passaporto.Il ddl pone fine anche al passaporto collettivo: in passato (era già in disuso perché non conforme alle normative Ue) era molto usato quando venivano organizzati viaggi con gruppi numerosi di persone (numero compreso tra 5 e 50) ed era valido per ogni singolo viaggio con una durata comunque molto limitata nel tempo. Attenzione a chi lascia l’Italia senza un passaporto valido: riceverà una multa in base all’inflazione.I casi di furto e smarrimentoVengono semplificate anche le procedure generali in caso di furto e smarrimento: nel caso particolare, invece, quando un italiano si trova all’estero dovrà prima denunciarlo alle autorlità locali che trasmetteranno la richiesta in Italia. Una volta perso, dovrà essere necessariamente prodotto un nuovo passaporto: nel nuovo ddl viene spiegato che in questi casi avviene il rilascio di documento provvisorio di viaggio (chiamato Etd) che è necessario per il rientro nel nostro Paese. Nel ddl viene sottolineato che bisognerà spiegare bene la denuncia diversificando tra i casi in cui lo smarrimento e il furto avvengono in Italia o fuori dai confini nazionali. LEGGI TUTTO

  • in

    Investimenti errati? Ecco quando la banca deve risarcirti anche dopo 10 anni

    Pixabay

    Ascolta ora

    La banca ha consigliato investimenti che si sono rivelati sbagliati? Ebbene, in casi del genere il computo dei 10 anni entro i quali il cliente può chiedere il risarcimento non scatta, come accadeva solitamente, dal momento della sottoscrizione dell’accordo, bensì da quando si è manifestato il danno per il risparmiatore. Ciò ha stabilito la sentenza 32226 della Corte di Cassazione, che ha valutato uno specifico caso relativo a un investimento obbligazioni Lehman Brothers effettuato nel 2003 tramite la Banca Popolare dell’Alto Adige.I clienti, persone con un basso livello di istruzione e una scarsa dimistichezza per quanto concerne le forme di risparmio, avevano decisio di affidarsi agli esperti dell’istituto di credito per far fruttare i loro risparmi. Chi allora si occupò di gestire questi fondi non scelse di diversificare l’investimento ma lo concentrò interamente su un unico titolo, una decisione quindi molto rischiosa.La banca si limitò a far sottoscrivere ai risparmiatori una specifica clausola nella quale si dichiarava che l’investimento si discostava dalla strategia concordata, senza, tuttavia, aggiungere un più che necessario chiarimento circa i rischi connessi a un’operazione del genere. Il crack di Lehman Brothers del 2008 comportò la perdita del capitale quasi nella sua totalità, e alla scadenza dei titoli nel 2013 i clienti non ricevettero alcuna restituzione, subendo un pesante contraccolpo.L’anno successivo, pertanto, furono gli eredi a sporgere denuncia nei confronti dell’istituto di credito, chiedendo non solo l’annullamento/risoluzione del contratto d’investimento, ma anche il risarcimento dei danni: i legali contestarono la violazione degli obblighi informativi previsti dal Regolamento Consob 11522/98, sulla base del quale si impone agli intermediari di non effettuare “operazioni inadeguate”. Ciò che accadde, in effetti, visto che il 100% del capitale fu investito su un unico titolo, incrementando i rischi in modo esponenziale.A nulla valse la sottoscrizione dell’accordo fatto firmare dalla banca, in cui si parlava di incoerenza della linea concordata coi clienti: secondo la Cassazione si trattava di descrizioni sommarie e dalle quali non risultava un’adeguata informazione dei rischi connessi all’unico investimento, alla sua durata decennale e alle incertezze di mercato, già allora evidentemente rilevabili.Gli Ermellini hanno dunque stabilito il risarcimento, sancendo come limite decennale non già quello decorso dalla data dell’investimento bensì dal momento in cui i risparmiatori hanno acquisito consapevolezza delle perdite subite: la somma da rifondare è stata quantificata sulla base del capitale iniziale a cui sono state detratte le somme già percepite tramite cedole e rimborsi partiti dopo la procedura di insolvenza. LEGGI TUTTO

  • in

    Rimborso istantaneo per il treno in ritardo: ecco come richiederlo con “Smart Refund”

    Ascolta ora

    I punti chiave

    Adesso sarà più facile e immediato, per i viaggiatori di Trenitalia, richiedere il rimborso istantaneo dei biglietti in caso di ritardi o cancellazioni: il nuovo sistema è stato presentato dall’azienda di Ferrovie dello Stato ed è disponibile sia sul portale web ma anche per chi scarica l’applicazione sui propri dispositivi.Cos’è Smart RefundSi chiama Smart Refund ed è disponibile per i passeggeri che hanno acquistato un biglietto per l’Alta velocità o Intercity: in questo modo sarà molto più veloce e snello il processo per rimborsare gli utenti delle somme dovute. Ci sono due possibilità: richiedere la cifra economica che in caso di ritardi tra 60 e 119 minuti (quindi entro le due ore) è del 25%, dalle due ore in sù è del 50% mentre per le cancellazioni c’è ovviamente il rimborso completo. Chi volesse, però, può richiedere un bonus che sarà speso successivamente per un altro acquisto. Il servizio, che nel recente passato era disponibile soltanto tramite Smart Caring, dallo scorso mese di settembre ha già fatto fronte a oltre 200mila richieste ognuna delle quali è stata risolta in un tempo medio di 25 secondi.Come richiederloPer sfruttare il rimborso istantaneo, come anticipato, ci si può collegare con la pagina web di Trenitalia o scaricare l’app, cliccare su “Info e Assistenza/Info su Rimborsi” dell’App oppure attendere la ricezione di mail o sms di Smart Caring (automaticamente) che il cliente riceverà se il proprio treno avrà subìto un ritardo o una cancellazione. A quel punto, dopo aver inserito la mail del proprio account con il quale ci si è registrati e il codice Otp, la richiesta potrà essere inoltrata con il rimborso che arriva in maniera praticamente immediata.”Velocizzati i rimborsi””L’introduzione di Smart Refund su App e sito di Trenitalia è un esempio concreto dell’impegno dell’azienda nel fornire soluzioni sempre più efficienti, veloci e pratiche per i nostri passeggeri”, ha dichiarato Gianpiero Strisciuglio, amministratore Delegato e Direttore Generale di Trenitalia. “In questo percorso, l’innovazione tecnologica svolge un ruolo fondamentale poiché ci permette non solo di velocizzare il processo di rimborso, ma anche di renderlo anche più sicuro e trasparente”. LEGGI TUTTO