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    Anziani trovati senza vita in casa a Roccacasale: lui ucciso da un malore, la moglie morta di stenti

    Non sembrano esserci dubbi su quanto accaduto ai due coniugi di Sulmona, Angela Giuliano e il marito Salvatore Marino, trovati senza vita nella loro abitazione a Roccacasale, provincia dell’Aquila.Vigili del Fuoco – Nanopress.itLa Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta sulla morte dei due anziani. La coppia sarebbe deceduta da almeno cinque giorni. A lanciare l’allarme, questa mattina, è stato un conoscente, che una volta a settimana si occupava delle faccende domestiche nella loro abitazione.Anziani trovati morti in casa a RoccacasaleDrammatica scoperta questa mattina da parte dei vigili del fuoco di Roccacasale, provincia dell’Aquila, che nelle scorse ore hanno fatto irruzione in un’abitazione del paesino, trovando all’interno dell’abitazione i corpi senza vita di Angela Giuliani, 84 anni, e del marito Salvatore Marino (86). Ad allertare le forze dell’ordine è stato un conoscente della coppia, che ogni mercoledì si recava nell’abitazione dei due anziani per occuparsi delle faccende domestiche. Quando non ha ricevuto risposta alle sue chiamate, ha deciso di allertare i carabinieri, che  – coadiuvati dai vigili del fuoco – hanno fatto irruzione in casa.Stando ai primi accertamenti, Marino sarebbe deceduto in seguito a un malore, e la moglie, allettata da anni, sarebbe morta di stenti, mancandole le cure necessarie di cui si occupava proprio il coniuge. Sulla vicenda non sembrano esserci dubbi o ombre, tanto che già domani potrebbe arrivare il nulla osta per i funerali. La coppia non avevano parenti vicini ed era molto riservata. Dalla prima ispezione cadaverica è stata esclusa la morte violenta e un’eventuale intossicazione da monossido di carbonio.La Procura della Repubblica di Sulmona ha aperto un’inchiesta e l’abitazione delle vittime è stata posta sotto sequestro. LEGGI TUTTO

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    Aggressione choc a Palma di Montechiaro, donna sfregiata al volto dal marito con l’acido

    La vittima è stata ricoverata all’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento con una prognosi di 20 giorni. Ospedale San Giovanni di Dio ad Agrigento – Nanopress.itL’uomo ha riportato ustioni di terzo grado al collo e alle mani ed è stato trasferito presso il centro ustioni dell’ospedale Cannizzaro di Catania.Donna sfregiata al volto dal marito con l’acidoUna violenta aggressione, che poteva avere conseguenze ben più drammatiche, quella avvenuta nella mattinata di martedì a Palma di Montechiaro, comune in provincia di Agrigento. Un uomo ha colpito la moglie con dell’acido al volto. La vittima, soccorsa dai sanitari del 118, è stata trasferita al pronto soccorso dell’ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento, e la diagnosi è stata di venti giorni. La donna è stata raggiunta da alcuni schizzi di acido sul volto e sulla spalla.Nonostante lo choc, la vittima è riuscita a raccontare la violenta aggressione subita ai carabinieri. Stando a quanto accertato dai militari dell’Arma, la donna aveva già denunciato il marito ed era stata costretta a trasferirsi in una comunità protetta. Ieri mattina, la donna si è recata nella sua abitazione, in via Tiepolo, per recuperare alcune cose, quando l’uomo l’ha colpita con l’acido. La vittima ha cercato di difendersi e nella colluttazione il marito, un noto pregiudicato della zona, è rimasto ferito. LEGGI TUTTO

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    Bus di studenti contro un trattore a Crispiano, un ferito grave

    L’incidente si è registrato questa mattina sulla strada provinciale 48 che collega Crispiano e Massafra, in provincia di Taranto.Carabinieri – Nanopress.itAd avere la peggio è stato il conducente del trattore, che è stato trasferito d’urgenza in ospedale. Tra gli studenti si è registrato qualche contuso, ma nulla che richiedesse il ricovero.Bus di studenti contro un trattore a CrispianoIncidente tra un bus utilizzato per il trasporto di studenti e un trattore sulla strada provinciale 48 che collega Massafra e Crispiano, in provincia di Taranto. A seguito dello scontro, il conducente del mezzo agricolo è rimasto ferito ed è stato trasportato in ospedale. Tra gli studenti si è registrato qualche contuso, ma non è stato necessario il ricovero. Stando a quanto ricostruito finora, nell’impatto l’autobus è finito fuori strada, mentre il trattore si è ribaltato nei campi.Sul posto sono intervenuti i vigli del fuoco, gli operatori del 118 e i carabinieri della compagnia di Massafra. LEGGI TUTTO

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    Addio a Jimmy Villotti, il musicista è morto a 78 anni

    Celebri le collaborazioni con Morandi, Guccini e Dalla, fino alla lunga liaison con Paolo Conte, che gli aveva dedicato ‘Jimmy ballando ballando’.Jimmy Villotti – Nanopress.it (FOTO DA FACEBOOK)Ad annunciare la notizia della sua morte è stata la moglie Natascia.Addio al musicista Jimmy VillottiÈ morto nella notte, nella sua casa di Bologna, Jimmy Villotti, eclettico musicista amato dai più grandi della musica, da Lucio Dalla a Morandi. Villotti, 78 anni, era malato da tempo. A dare la notizia della sua morte è stata sua moglie Natascia. Marco Villotti, noto da tutti come ‘Jimmy’ (il soprannome è derivato dalla sua passione per James Dean) ha affiancato per anni cantautori della scena musicale italiana. La collaborazione più lunga con Paolo Conte, che gli aveva dedicato la canzone ‘Jimmy ballando ballando’.La notizia della sua scomparsa ha destato profondo cordoglio in quanti hanno imparato ad apprezzare il suo eclettismo e la sua musica. Profondamente legato alla città di Bologna, che perde uno dei suoi simboli. LEGGI TUTTO

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    Cisternino (Brindisi), neonata muore dopo il parto in casa: la neomamma ricoverata per un’emorragia

    La neomamma ha avuto una emorragia post-partum ed è stata trasferita in ospedale. Per la piccola non c’è stato nulla da fare.Pronto soccorso – Nanopress.itSul caso indaga la Procura di Brindisi.Neonata muore dopo il parto in casa a CisterninoTragedia questa mattina a Cisternino, in provincia di Brindisi, dove una neonata è morta subito dopo essere venuta alla luce in casa. La madre della piccola è soccorsa dai sanitari del 118, ed è stata stabilizzata sul posto per un’emorragia post-partum. Dopodiché è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Perrino di Brindisi, dove è tuttora ricoverata nel reparto di ostetricia e ginecologia. Sulla vicenda sono in corso le indagini della Procura di Brindisi. LEGGI TUTTO

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    L’ultimo saluto a Giulia Cecchettin, in migliaia ai funerali: folla commossa per l’addio alla giovane studentessa

    Si sono svolti questa mattina, nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dall’ex fidanzato, Filippo Turetta, l’11 novembre scorso. Il presidente del Veneto, Luca Zaia, ha decretato una giornata di lutto regionale. Per tutta la notte Palazzo Balbi, sede della Giunta regionale, è stato illuminato di rosso.Giulia Cecchettin – Nanopress.itIntanto, Filippo Turetta è uscito dall’isolamento ed è stato trasferito in una cella con la porta aperta. Il 22enne è in una stanza dell’infermeria con un detenuto di 50-60 anni, una sorta di “angelo custode”, come lo hanno definito i suoi legali.L’ultimo saluto a Giulia CecchettinSi sono svolti in una chiesa gremita di persone i funerali di Giulia Cecchettin, la 22enne di Vigonovo uccisa dal suo ex fidanzato, Filippo Turetta, attualmente detenuto nel carcere di Verona, l’11 novembre scorso. A officiare la cerimonia funebre, che si è celebrata nella Basilica di Santa Giustina, a Padova, il vescovo di Padova, Claudio Cipolla.“Il sorriso di Giulia mancherà al papà Gino, alla sorella Elena, al fratello Davide e a tutta la sua famiglia; mancherà agli amici, ma anche a tutti noi perché il suo viso ci è divenuto caro” ha detto il vescovo durante l’omelia.La folla di persone nella Chiesa di Santa Giustina – Nanopress.itMigliaia di persone hanno voluto salutare per l’ultima volta la giovane studentessa, brutalmente strappata alla vita la sera dell’11 dicembre scorso. Sono oltre 8mila le persone che hanno seguito i funerali di Giulia Cecchettin nella piazza antistante la Basilica. Ai funerali hanno partecipato, tra gli altri, anche il presidente della Regione Veneto Luca Zaia e il ministro della Giustizia, Carlo Nordio.Al funerale di Giulia era presente anche il papà di un’altra vittima di femminicidio, Chiara Gualzetti, la 15enne uccisa nel Bolognese il 27 giugno del 2021.L’Università di Padova, dove la 22enne stava per laurearsi in Ingegneria Biomedica, ha sospeso le lezioni e disposto bandiere a mezz’asta in segno di lutto. La rettrice dell’Ateneo ha preso parte alla cerimonia funebre.Commosso e commovente il messaggio di papà Gino, che ha ringraziato le istituzioni e le forze dell’ordine per il lavoro di ricerca e la vicinanza.“Travolti da una tempesta terribile. Insegniamo ai nostri figli ad accettare le sconfitte”. Il padre di #giuliacecchettin ai funerali. “Sua memoria ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, la sua morte sia la spinta per cambiare”.#chilhavisto→https://t.co/SJYPYLR25r— Chi l’ha visto? (@chilhavistorai3) December 5, 2023“La sua memoria ci ispiri a lavorare insieme contro la violenza, la sua morte sia la spinta per cambiare” ha detto, trattenendo a fatica le lacrime. LEGGI TUTTO

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    Ucciso a 18 anni con una coltellata, pena ridotta per il presunto killer di Gennaro Leone

    La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha inflitto all’imputato una pena di 17 anni e 7 mesi di carcere, contro i 21 comminati dalla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere. Gennaro Leone – Nanopress.itL’omicidio del pugile 18enne Gennaro Leone avvenne il 29 agosto del 2021 in via Vico a Caserta, cuore della movida del capoluogo. La vittima fu colpita con una coltellata alla gamba, che gli recise l’arteria femorale. Nonostante i soccorsi, il giovane pugile morì poco dopo l’arrivo in ospedale.Pena ridotta per il presunto killer del pugile 18enne Gennaro LeoneSconto di pena per il presunto killer di Gennaro Leone, il pugile 18enne ucciso la sera del 29 agosto del 2021 nel cuore di Caserta, in via Vico. La Corte d’Assise d’Appello di Napoli ha inflitto all’imputato una pena di 17 anni e 7 mesi di carcere, contro i 21 comminati dalla Corte d’Assise del Tribunale di Santa Maria Capua Vetere.La Procura generale aveva chiesto una pena a 19 anni, ma la Corte d’Assise di Napoli ha concesso le attenuanti generiche, in misura prevalente rispetto alle aggravanti contestate all’imputato. I familiari della vittima si sono costituiti parte civile nel processo.Quella sera Gennaro Leone fu colpito con una coltellata alla gamba, dopo una lite con il presunto killer. La coltellata gli recise l’arteria femorale, e per il giovane pugile non ci fu nulla da fare, nonostante l’immediato intervento dei soccorsi. La copiosa perdita di sangue gli costò a vita. Il presunto killer venne fermato il giorno seguente, anche grazie alle telecamere presenti sul posto, che permisero agli inquirenti di ricostruire l’escalation di violenza, prima dell’aggressione mortale al giovane. LEGGI TUTTO

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    Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro

    Martina Gentile è stata arrestata questa mattina con le accuse di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena. Matteo Messina Denaro – Nanopress.itLa donna è la figlia della maestra Laura Bonafede, la compagna del boss di camorra, deceduto il 25 settembre scorso.Arrestata la figlia dell’amante di Matteo Messina DenaroÈ accusata di favoreggiamento e procurata inosservanza della pena con l’aggravante di aver favorito l’organizzazione mafiosa, la 31enne Martina Gentile, la figlia dell’amante di Matteo Messina Denaro, Laura Bonafede, donna che per anni è stata sentimentalmente legata al boss di camorra. Nei confronti della ragazza, che il boss considerava come una figlia, la Procura aveva già chiesto la custodia cautelare in carcere, ma il giudice per le indagini preliminari non aveva ritenuto che ci fossero indizi a sufficienza per disporre la misura cautelare.Martina Gentile resterà agli arresti domiciliari, perché madre di una bambina. Secondo quanto ricostruito dagli investigatori, la 31enne avrebbe fatto da tramite fra la madre e il latitante, custodendo i segreti del superboss, sfuggito alla cattura per oltre 30 anni. LEGGI TUTTO