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    Maxi perquisizione al Cpr di Milano: s’indaga per frodi in pubbliche forniture e turbativa d’asta

    L’ipotesi di chi indaga è che siano state messe in atto delle frodi delle pubbliche forniture e turbata libertà degli incanti da parte della società che si è aggiudicata l’asta per la gestione del Cpr. Cpr di Milano – Nanopress.itE’ in corso anche la notifica di informazioni di garanzia.Maxi perquisizione al Cpr di MilanoÈ in corso – dalle prime ore di questa mattina – una perquisizione da parte della Guardia di finanza di Milano nel centro di permanenza per i rimpatri di via Corelli, nel capoluogo lombardo. Stando a quanto riferisce l’Ansa, l’ipotesi di chi sta svolgendo le indagini è che siano state messe in atto delle frodi per aggiudicarsi le pubbliche forniture. Nel mirino delle indagini è finita la società che si è aggiudicata l’appalto per la gestione del Cpr di Milano.Gli uomini delle Fiamme Gialle stanno notificando anche diverse informazioni di garanzia.Il presidio sanitario, con medici e infermieri, “assolutamente” inadeguato, mancanza di medicinali, supporto psicologico e psichiatrico insufficiente. Cibo avariato, bagni e struttura sporca e in condizioni vergognose”, è questa la condizione in cui verserebbe il centro di permanenza per i rimpatri, come si evince dal decreto di ispezione. LEGGI TUTTO

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    Clochard morto carbonizzato a Termoli, ascoltati diversi testimoni

    La Procura di Larino ha aperto un fascicolo contro ignoti su quanto accaduto la scorsa notte a Termoli, dove un senzatetto è morto nel rogo che ha distrutto l’ex chiosco di Pozzo Dolce. Incendio a Termoli – Nanopress.itAscoltati diversi testimoni per ricostruire la dinamica dell’accaduto. Sono stati apposti i sigilli all’area ed è stato effettuato un nuovo sopralluogo della Polizia e del sostituto procuratore sul luogo della tragedia.Clochard morto carbonizzato in un rogo a TermoliNuovo sopralluogo degli agenti del Commissariato di Termoli sul luogo della tragedia, costata la vita a un senzatetto, morto in un rogo divampato – per cause ancora in corso di accertamento – nel suo alloggio di fortuna, l’ex chiosco bar di Pozzo Dolce a Termoli.Questa mattina sono tornati sul posto i poliziotti che si stanno occupando del caso, oltre al sostituto procuratore Marianna Meo, per accertare la dinamica della tragedia. Nelle scorse ore sono stati ascoltati diversi testimoni per capire se il rogo costato la vita al clochard sia stato di natura dolosa o meno. Sul posto anche gli uomini del Nucleo Investigativo Antincendi che stanno effettuando accertamenti tecnici per risalire all’innesco dell’incendio e chiarirne le cause. Intanto, la salma della vittima sarà trasferita all’istituto di Medicina Legale di Chieti per l’esame autoptico. L’area in cui è avvenuta la tragedia è stata transennata e isolata. LEGGI TUTTO

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    Trovato cadavere di un anziano in casa a Firenze, ipotesi omicidio

    Il ritrovamento è stato fatto da un parente della vittima, che ha immediatamente lanciato l’allarme, allertando la polizia. Polizia scientifica – nanopress.itTra le ipotesi sulle cause della morte c’è quella dell’omicidio.Trovato cadavere di un anziano in casa a FirenzeDrammatico ritrovamento nel primo pomeriggio di oggi – giovedì 30 novembre – in un appartamento in via de Pinedo a Firenze. Il corpo senza vita di un uomo, un cittadino iraniano di 72 anni, è stato scoperto da un parente che ha immediatamente allertato i soccorsi. Sul posto è giunta una pattuglia della polizia, che sta effettuando gli accertamenti del caso.Gli investigatori stanno raccogliendo testimonianze. Ci sarebbero elementi, sempre secondo quanto si è appreso finora, che depongono per un caso di morte violenta. Il cadavere, secondo quanto si è appreso, era sul pavimento e avrebbe avuto le mani legate e un sacchetto in testa. La vittima si chiamava Safaei Chaikar Kiomars. L’appartamento era sottosopra. LEGGI TUTTO

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    Imprenditore aggredito dopo un tamponamento, a ridurlo in fin di vita è stato un 16enne

    La vittima dell’aggressione è l’imprenditore Marco Nebiolo, che si trova tuttora ricoverato in prognosi riservata nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale Cto di Torino.Marco Nebiolo – Nanopress.itIl pestaggio è avvenuto lo scorso venerdì mattina in corso Unità d’Italia dopo che la Citroen Xsara su cui viaggiava proprio il 16enne denunciato questa mattina ha tamponato la Grande Punto sulla quale viaggiava la vittima.Fermato l’aggressore di Marco NebioloSarebbe stato uno ragazzo di 16 anni ad aggredire Marco Nebiolo, l’imprenditore torinese vittima di un violento pestaggio avvenuto il 24 novembre scorso in corso Unità d’Italia nel capoluogo piemontese. L’agente immobiliare rimase gravemente ferito, ed è tuttora ricoverato al Cto di Torino per un trauma cranico e lesioni al corpo.Il 16enne identificato nelle scorse ore è stato denunciato per lesioni. Il ragazzo è stato individuato grazie al racconto di alcuni testimoni che hanno contattato i carabinieri della stazione di San Salvario. Il ragazzo, passeggero dell’auto che aveva tamponato quella su cui viaggiava Nebiolo, era sceso dall’auto, aggredendo la vittima, dopo averlo tamponato a un semaforo. Alla guida della vettura c’era una guardia giurata di 36 anni. LEGGI TUTTO

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    Minaccia di sfigurare l’ex, lei lo denuncia e lo fa arrestare

    A finire in manette un 36enne di Portici, provincia di Napoli, che avrebbe minacciato la sua ex fidanzata di sfigurarla con l’acido perché non si rassegnava alla fine della loro relazione.Auto dei Carabinieri – Nanopress.itL’uomo l’avrebbe anche seguita varie volte sotto casa, oltre a inviarle messaggi minacciosi e a danneggiarle l’auto.Minacce all’ex, 36enne in manettePrima l’avrebbe minacciata di morte, poi di sfigurarla con l’acido perché non si era rassegnato alla fine della loro relazione. Con queste accuse un pregiudicato 36enne di Portici, Napoli, è stato arrestato questa mattina dai carabinieri di Ercolano. Secondo l’accusa, l’indagato voleva ricominciare la relazione con la sua ex compagna. Inizialmente le avrebbe inviato ripetuti messaggi sul cellulare e si sarebbe presentato sotto casa di lei.Dopodiché avrebbe iniziato con le minacce di sfigurarla con l’acido se non fossero tornati insieme. L’uomo l’avrebbe anche seguita varie volte sotto casa, oltre a inviarle messaggi intimidatori e a danneggiarle l’auto. Stanca dell’atteggiamento pericoloso e violento del suo ex, la vittima ha sporto denuncia. Questa mattina il 36enne è stato arrestato, su richiesta del gip di Napoli. LEGGI TUTTO

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    Uccide la moglie sotto gli occhi dei figli, le urla dei bambini nella telefonata ai carabinieri: “Venite, l’ho ammazzata”

    La vittima è Vincenza Angrisano, 42enne di Andria. A colpirla a morte sarebbe stato il marito, Luigi Leonetti, 51 anni.Vincenza Angrisano – Nanopress.itL’uomo è stato sottoposto a fermo nella notte. Sembra che la vittima e il marito vivessero ormai da separati in casa. Nella serata di martedì sarebbe scoppiata l’ennesima lite tra i due, finita con l’omicidio della donna, avvenuto sotto gli occhi dei due figli, di 6 e 11 anni.Donna uccisa dal marito ad AndriaÈ stato sottoposto a fermo Luigi Leonetti, l’uomo di 51 anni accusato di omicidio volontario. L’uomo avrebbe ucciso la moglie, Vincenza Angrisano, 42 anni, accoltellandola sotto gli occhi dei due figli, due bambini di 6 e 11 anni. È stato proprio lui ad allertare un’ambulanza, raccontando quanto era appena successo. “Venite, l’ho ammazzata” ha detto al telefono agli operatori del 118, mentre in sottofondo si sentivano i bambini gridare per lo spavento. Sono stati i sanitari ad avvertire i carabinieri, che sono arrivati sul posto nel giro di pochi minuti.Stando a quanto ricostruito finora, sembra che la coppia vivesse ormai da separati in casa. I due coniugi si erano lasciati da circa un mese, ma lui non si era rassegnato alla fine del matrimonio. Ieri, dopo l’ennesima lite, ha impugnato un coltello e ha ucciso la moglie, colpendola più volte all’addome e al torace. La donna non ha avuto scampo.I bambini sono stati momentaneamente affidati ad alcuni parenti, mentre Leonetti si trova in carcere in attesa di essere ascoltato dal giudice per le indagini preliminari.Vincenza Angrisano lavorava nelle vendite di prodotti per la casa. Il marito lavorava come guardiano in un rimessaggio di auto. Una collega della donna ha raccontato che la vittima aveva intenzione di cambiare casa, perché ormai il rapporto con il marito si era logorato. “Lui la trattava male” ha riferito la collega a Tgcom24. LEGGI TUTTO

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    Studentessa 15enne abusata su un bus a Forlì, arrestato un 63enne

    L’uomo arrestato è un 63enne originario del Congo ma residente a Forlì-Cesena. È accusato di aver abusato di una ragazza di 15 anni il 16 settembre scorso.Violenza sulle donne – Nanopress.itL’uomo l’avrebbe seguita e molestata mentre saliva sull’autobus. La vittima ha chiamato un amico che è andato a prenderla alla fermata. Qualche giorno dopo l’accaduto la madre della studentessa ha denunciato i fatti agli agenti della Questura di Ravenna.Studentessa 15enne aggredita su un bus a ForlìUn commerciante di 63 anni originario del Congo, ma residente da anni a Forlì, provincia di Forlì-Cesena, è stato arrestato con l’accusa di aver molestato una studentessa di 15 anni su un bus di linea. L’indagato è stato trasferito in carcere e al cospetto del giudice per le indagini preliminari ha fatto scena muta, avvalendosi della facoltà di non rispondere.L’accaduto risale al 16 settembre scorso, quando l’uomo avrebbe avvicinato la giovane studentessa, seguendola sull’autobus, e l’avrebbe molestata. Subito dopo la ragazza ha chiesto aiuto a un amico che è andato a prenderla alla fermata successiva. Qualche giorno dopo, la madre della 15enne ha sporto denuncia in Questura. Le indagini hanno accertato le responsabilità dell’uomo, che è stato indagato per violenza sessuale aggravata dalla minore età. LEGGI TUTTO