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    Bimba di un anno precipita dal balcone, salvata da una pianta

    La piccola è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stata ricoverata in codice rosso nel reparto di Chirurgia pediatrica.Bimba di un anno precipita dal balcone – Nanopress.itSul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine per accertare la dinamica esatta dell’incidente.Bimba di un anno precipita dal balcone, salvata da una piantaDrammatico incidente questa mattina, intorno alle 10,30 a Ottana, provincia di Nuoro. Una bambina di un anno è caduta dal balcone della sua abitazione precipitando da un’altezza di nove metri. La piccola è stata soccorsa dal personale del 118 e trasportata con l’elisoccorso all’ospedale Brotzu di Cagliari, dove è stata ricoverata in codice rosso nel reparto di Chirurgia pediatrica. Stando a quanto riferisce l’Ansa, la piccola non sarebbe in pericolo di vita. La caduta è stata attenuata da una pianta di bouganville presente sotto l’abitazione. Sul posto sono intervenute anche le forze dell’ordine per accertare la dinamica esatta dell’incidente.Nella giornata di giovedì, 30 maggio, un altro incidente simile si è registrato a Costa Masnaga, provincia di Lecco. Una bambina di 3 anni è precipitata dal secondo piano della sua abitazione. Stando alla ricostruzione dei fatti, la piccola era stata lasciata solo in casa dal papà, sceso a prendere gli altri due figli alla fermata del bus sotto casa. La mamma era al lavoro. La bambina è uscita sul balcone e si è sporta, precipitando per diversi metri. Trasportata con l’elisoccorso all’ospedale di Bergamo, al momento non si hanno ulteriori aggiornamenti sulle sue condizioni di salute. Sulla vicenda sono in corso le indagini dei carabinieri di Lecco. LEGGI TUTTO

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    Studentessa denuncia abusi in classe, professore a giudizio

    La vicenda risale al febbraio del 2022, quando la vittima – 15 anni all’epoca dei fatti – sarebbe stata avvicinata di spalle dal docente, mentre si trovava nell’aula di disegno. Studentessa denuncia abusi in classe, prof a giudizio – Nanopress.itL’indagato aveva negato ogni addebito. Studentessa 15enne denuncia abusi in classeUn abuso, durante le ore di lezione, quello denunciato da una studentessa di 15 anni a carico di un professore ultrasessantenne di un istituto superiore del Ravennate. La studentessa ha riferito di essere stata avvicinata di spalle dal docente, mentre si trovava da sola nell’aula di disegno. I fatti risalgono al febbraio del 2022.La vittima dei presunti abusi ha denunciato l’accaduto ai familiari e agli altri docenti. A quel punto è partita la segnalazione da parte del dirigente scolastico e il caso è passato dalla Procura in Questura. Altre studentesse, ascoltate dagli agenti, avrebbero confermato alcuni atteggiamenti ambigui del docente.Il processo a carico dell’indagato prenderà il via a metà settembre, ma il professore ha respinto ogni accusa, negando di aver abusato della sua alunna.LEGGI ANCHE  — > Abusi sui bambini dell’asilo, il pm chiede 9 anni per un maestro di religione LEGGI TUTTO

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    Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissima | Era sola in casa al momento dell’incidente

    La piccola è stata ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale Papa Giovanni di Bergamo. L’incidente è avvenuto questo pomeriggio a Costa Masnaga, provincia di Lecco. Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissima – Nanopress.itSu cause e dinamica dell’accaduto, sono in corso le indagini del Comando provinciale di Lecco. Bimba di 3 anni precipita dal balcone di casa: è gravissimaUna bambina di 3 anni e mezzo è caduta dal balcone di casa, dal secondo piano di un’abitazione a Costa Masnaga, provincia di Lecco. Stando a una prima ricostruzione dei fatti, la piccola era rimasta momentaneamente sola a casa quando è avvenuto l’incidente. La mamma era al lavoro, mentre il papà era sceso a prendere gli altri due figli alla fermata del bus, vicino casa.La piccola è riuscita a raggiungere il balcone e ad arrampicarsi, perdendo poi l’equilibrio. Immediato è scattato l’allarme. Sul posto è intervenuto l’elisoccorso dotato di verricello. La piccola, che non ha mai perso conoscenza, è stata poi ricoverata in gravissime condizioni all’ospedale di Bergamo. Su cause e dinamica dell’accaduto, sono in corso le indagini del Comando provinciale di Lecco. LEGGI TUTTO

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    Uccise un ladro sparandogli dal balcone di casa, tabaccaio condannato a 5 anni di carcere

    Marcellino Franco Iachi Bonvin ha sempre sostenuto di essere uscito inizialmente sul balcone e di aver sparato in aria un colpo di avvertimento. Poi, spaventato, mentre risaliva in casa, avrebbe sparato di nuovo, ma pensava di non aver colpito nessuno.Tabaccaio condannato per aver ucciso un ladro – Nanopress.itLa Procura di Ivrea aveva chiesto una condanna a 12 anni di reclusione. L’imputato ha riferito di essere deluso dalla sentenza perché si aspettava l’assoluzione. I legali hanno già annunciato il ricorso in appello.Tabaccaio condannato per aver ucciso un ladroMarcellino Franco Iachi Bonvin, tabaccaio di Pavone Canavese (Torino), è stato condannato a cinque anni di reclusione con l’accusa omicidio volontario. La sentenza è stata pronunciata dal tribunale di Ivrea. Inizialmente, il 71enne era stato accusato di omicidio colposo per eccesso di legittima difesa, ma nel processo con rito abbreviato, il giudice ha concesso le attenuanti generiche. La vicenda risale al 7 giugno 2019, quando Marcellino Franco Iachi Bonvin sparò contro i ladri che stavano assaltando il suo negozio di tabaccheria a Pavone Canavese. Uno dei malviventi, Ion Stavila, un 24enne originario della Moldavia, rimase ucciso da un colpo di pistola. La vittima, insieme a due complici, era entrato di notte nella tabaccheria di Iachi Bonvin per svaligiarla. Il proprietario, che vive nello stesso edificio, al piano di sopra, li aveva sorpresi e aveva aperto il fuoco dal balcone. Secondo l’allora procuratore capo Giuseppe Ferrando, l’uomo aveva sparato senza trovarsi in una reale situazione di pericolo.I legali annunciano il ricorso – Nanopress.itI legali annunciano il ricorso in appelloMarcellino Franco Iachi Bonvin ha sempre sostenuto di essere uscito inizialmente sul balcone e di aver sparato in aria un colpo di avvertimento. Poi, spaventato, mentre risaliva in casa, avrebbe sparato di nuovo, ma pensava di non aver colpito nessuno. Gli avvocati Mauro Ronco e Sara Rore Lazzaro hanno dichiarato che attendono le motivazioni della sentenza per presentare il ricorso in appello. Entrambe le ipotesi presenti nell’istruttoria contemplano la legittima difesa, e i legali sono soddisfatti della decisione del giudice, che ha riconosciuto le attenuanti generiche, considerando la richiesta di condanna partita da ventiquattro anni, poi scesi a dodici.L’imputato ha riferito di essere deluso dalla sentenza perché si aspettava l’assoluzione. “Da persona normale, padre e nonno, ho trascorsoquesti anni soffrendo per quello che è successo” ha detto Bonvin alla lettura della sentenza. LEGGI TUTTO

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    Arrestato per corruzione il comandante dei carabinieri di Prato: “Pagato con viaggi e bottiglie di vino”

    Il militare è accusato di aver fornito informazioni ad amici imprenditori, italiani e cinesi. Ai domiciliari sono finiti un imprenditore e il titolare di un’agenzia investigativa, entrambi con l’accusa di corruzione. Arrestato per corruzione il comandante dei carabinieri di Prato – Nanopress.itIl comandante avrebbe ottenuto, in cambio dei suoi presunti favori, bottiglie di vino del valore di 1.800 euro e il pagamento di un viaggio per il figlio negli Stati Uniti.Arrestato per corruzione il comandante dei carabinieri di PratoIl comandante della compagnia dei carabinieri di Prato, tenente colonnello, è finito in carcere con l’accusa di accesso abusivo al sistema informatico e corruzione per atto contrario ai doveri d’ufficio. A chiedere la misura cautelare il giudice per le indagini preliminari del tribunale di Firenze, Anna Liguori. Nell’ambito della stessa inchiesta sono stati disposti gli arresti domiciliari per un imprenditore, socio di maggioranza dell’azienda di tintura tessile Gruppo Colle srl, e il titolare di un’agenzia investigativa. Entrambi sono accusati di corruzione.Secondo quanto riferisce l’Ansa, il comandante avrebbe fornito informazioni riservate ad amici imprenditori, accedendo abusivamente alla banca dati dei Carabinieri. In totale sono 99 gli accessi finiti nel mirino delle indagini. In cambio, sempre secondo l’agenzia Ansa, il militare avrebbe ottenuto bottiglie di vino del valore di 1.800 euro e il pagamento di un viaggio negli Stati Uniti – costato 5mila euro – per il figlio.Il Comando generale dei carabinieri ha richiesto e avviato la procedura di trasferimento presso un’altra sede e, qualora le accuse venissero confermate, potrebbe valutare l’allontanamento dal corpo dei Carabinieri. LEGGI TUTTO

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    Stefano Cucchi, tre carabinieri rinviati a processo per depistaggio: «Dichiararono il falso durante il processo»

    La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 settembre presso l’ottava sezione del Tribunale monocratico.Stefano Cucchi, tre carabinieri rinviati a processo per depistaggio – Nanopress.itGli imputati sono il maresciallo Maurizio Bertolino, il capitano Prospero Fortunato e il maresciallo Giuseppe Perri. Secondo quanto stabilito al processo, gli imputati avrebbero ‘’sviato e ostacolato’’ le indagini con false dichiarazioni, anche durante il procedimento.Stefano Cucchi, tre carabinieri rinviati a processo per depistaggioIl giudice per l’udienza preliminare del Tribunale penale di Roma ha rinviato a giudizio tre carabinieri in relazione alla morte di Stefano Cucchi, con l’accusa di falso e depistaggio. Gli imputati sono il maresciallo Maurizio Bertolino, il capitano Prospero Fortunato e il maresciallo Giuseppe Perri. Questo processo, noto come “Cucchi-ter”, riguarda il depistaggio e le dichiarazioni false fatte dai carabinieri durante le indagini sulla morte di Stefano Cucchi. Le accuse contro i carabinieri includono il tentativo di ostacolare e deviare le indagini attraverso dichiarazioni false. In particolare, il maresciallo Bertolino – secondo quanto riferisce l’Ansa – avrebbe mentito ai suoi superiori riguardo all’esistenza di un raccoglitore con atti relativi al caso Cucchi nella stazione dei carabinieri di Tor Sapienza. Il capitano Prospero, in servizio al nucleo radiomobile di Roma, avrebbe scritto il falso nel “Memoriale di servizio”, indicando che due colleghi erano impegnati in altri servizi esterni quando invece uno di loro era stato sentito negli uffici della questura. Il maresciallo Perri, anch’egli del nucleo radiomobile di Roma, avrebbe mentito in aula negando di aver chiesto ai poliziotti di assistere all’interrogatorio del collega che aveva accompagnato.Il processo inizierà il 25 settembre – Nanopress.itIl processo Cucchi ter al via il 25 settembreIl ministero della Difesa è responsabile civile nel procedimento, mentre tra le parti civili sono Riccardo Casamassima, testimone chiave che ha contribuito a svelare il pestaggio subito da Cucchi in caserma, e l’associazione Cittadinanzattiva. La prima udienza del processo è stata fissata per il 25 settembre presso l’ottava sezione del Tribunale monocratico.Il 15 ottobre del 2009, Stefano Cucchi, di professione geometra, venne fermato da 5 agenti di polizia all’ingresso del parco degli Acquedotti a Roma. Il giovane fu trovato in possesso di 20 grammi di hashish. Stefano Cucchi fu arrestato e portato in carcere. Una settimana dopo, sarebbe morto all’ospedale Sandro Pertini.Alessio Di Bernardo e Raffaele D’Alessandro sono stati condannati a 12 anni di carcere per omicidio preterintenzionale. Per il carabiniere Roberto Mandolini la pena comminata dalla Corte di Cassazione è stata di 3 anni e 6 mesi di reclusione. LEGGI TUTTO

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    Studente sedicenne cede dell’hashish al compagno durante la lezione, il prof chiama la polizia

    Il 16enne è stato denunciato al Tribunale per i Minorenni per il reato di cessione di sostanze stupefacenti, mentre il coetaneo è stato segnalato come consumatore al Commissariato del governo.Studente sedicenne cede dell’hashish al compagno durante la lezione – Nanopress.itIl questore Paolo Sartori ha sottolineato che lo spaccio e il consumo di stupefacenti non sono fenomeni occasionali, ma rappresentano una vera e propria piaga. Studente sedicenne cede dell’hashish al compagno durante la lezioneÈ arrivato a scuola in ritardo, dopodiché si è avvicinato a un compagno e gli ha ceduto una bustina di plastica contenente dell’hashish. Quando il professore gli ha chiesto di cosa si trattasse, lo studente ha ammesso che la bustina conteneva dello stupefacente. I fatti si sono registrati in un istituto superiore di Bolzano.Il docente ha segnalato l’accaduto al preside, che ha contattato la Questura. I due studenti hanno confermato agli agenti la dinamica dell’episodio. Il 16enne che ha ceduto l’hashish al compagno ha raccontato che era stato proprio lui, qualche giorno prima, a chiedergli di procurargli la droga. Gli agenti hanno quindi riaffidato i due studenti ai rispettivi genitori. Il ragazzo che ha ceduto la droga è stato denunciato al Tribunale per i Minorenni per il reato di cessione di sostanze stupefacenti, mentre il coetaneo è stato segnalato come consumatore al Commissariato del governo.Il questore Paolo Sartori ha sottolineato che lo spaccio e il consumo di stupefacenti non sono fenomeni occasionali, ma rappresentano una vera e propria piaga. LEGGI TUTTO

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    La getta da un cavalcavia sull’A4, poi simula il suicidio: arrestato il compagno di Giada Zanola

    Nella notte è arrivata la svolta nel caso della donna morta dopo un volo da un cavalcavia dell’A4, nel territorio di Vigonza. Giada Zanola non si sarebbe uccisa, ma a lanciarla sarebbe stato il compagno, che è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.Svolta nel caso della morte di Giada Zanola – Nanopress.itLa coppia, che ha un bambino di 3 anni, era da tempo in crisi. Svolta nel caso della morte di Giada ZanolaGiada Zanola non si è tolta la vita. La mamma di 34 anni di Vigonza (Padova), precipitata da un cavalcavia sull’A4, all’alba del 29 maggio, non si è lanciata nel vuoto, ma è stata spinta giù dal compagno. La svolta, in quello che sembrava un caso di suicidio, è arrivata nella notte. L’uomo è stato arrestato con l’accusa di omicidio volontario.Secondo quanto ricostruito finora dagli inquirenti, la donna è stata spinta giù dal cavalcavia sull’autostrada dal suo compagno, Andrea Favaro. La coppia, che aveva un figlio di tre anni, era in crisi da tempo. L’omicidio sarebbe avvenuto al culmine di una lite, l’ennesima, mentre la vittima e il compagno si trovavano sul ponte sopra l’autostrada. Dopo la tragica caduta, Giada è stata mortalmente travolta da un camion.Arrestato il compagno di Giada Zanola – Nanopress.itInterrogato dal pm di turno, l’uomo avrebbe fatto alcune ammissioni. LEGGI TUTTO