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    Elezioni regionali in Toscana, “Il Confronto” Giani-Tomasi su Sky TG24

    Dopo i faccia a faccia già avvenuti tra Acquaroli e Ricci, per le regionali nelle Marche, e tra Occhiuto e Tridico, per la Calabria, ora tocca alla Toscana, chiamata al voto il 12 e 13 ottobre. Il confronto tra Eugenio Giani, presidente della Regione uscente, sostenuto dalla coalizione di centrosinistra, e Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia e sostenuto dalla coalizione di centrodestra, è in diretta oggi, martedì 7 ottobre, alle 10.30, dagli studi di Sky TG24 a Roma Montecitorio

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    Nuovo appuntamento con Il Confronto su Sky TG24, il format che negli anni ha contribuito a rendere il canale all news un punto di riferimento nel racconto della politica italiana. Dopo i faccia a faccia già avvenuti tra Acquaroli e Ricci, per le regionali nelle Marche, e tra Occhiuto e Tridico, per la Calabria, ora tocca alla Toscana, chiamata al voto il 12 e 13 ottobre. Il faccia a faccia tra Eugenio Giani, presidente della Regione uscente, sostenuto da una coalizione di centrosinistra composta da Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Alleanza Verdi e Sinistra e Casa Riformista, con il supporto di Sinistra Civica Ecologista, e Alessandro Tomasi, attuale sindaco di Pistoia e sostenuto dalla coalizione di centrodestra (Fratelli d’Italia, Forza Italia, Lega, Noi Moderati e dalla lista civica ‘È Ora!’), è in diretta oggi, martedì 7 ottobre, alle 10.30, dagli studi di Sky TG24 a Roma Montecitorio.

    Le regole de Il Confronto
    Il format prevede lo stesso tema di domanda per entrambi i candidati e uguale tempo di risposta, la domanda incrociata e, in chiusura, l’appello finale agli elettori. A condurre è Giovanna Pancheri, conduttrice di Start, l’approfondimento politico di Sky TG24. Al termine del confronto, con ospiti e commentatori, l’analisi sui temi emersi nel dibattito.
    Il racconto di Sky TG24
    In occasione delle elezioni regionali, Sky TG24 arricchisce la sua copertura con gli Instant Poll realizzati in esclusiva da YouTrend, che fotograferanno in tempo reale le scelte degli elettori alla chiusura delle urne, e con il Trovapresidente, la Voting Advice Application su skytg24.it che consente a ciascuno di scoprire il proprio posizionamento politico e i candidati alla presidenza più vicini e più lontani.
    Un racconto completato da reportage, approfondimenti e inviati sul territorio per seguire passo dopo passo una delle sfide più importanti della stagione politica italiana. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali in Toscana, come e quando si vota

    Sono tre i candidati alla presidenza della Regione Toscana: il governatore uscente Eugenio Giani, già eletto nel 2020; il sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi; Antonella Bundu.
    Nella coalizione di Eugenio Giani ci sono il Partito Democratico, Alleanza Verdi Sinistra, la lista Casa Riformista (con all’interno Italia Viva, Partito Socialista Italiano, Partito Repubblicano, +Europa e nomi civici) e il Movimento 5 Stelle.
    Appoggiano Tomasi Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia, Noi Moderati e la lista civica È ora! Tomasi Presidente.
    Ad appoggiare Antonella Bundu c’è invece la lista Toscana Rossa

    Per approfondire: Toscana, insulti razzisti alla candidata Antonella Bundu: lei risponde con una banana LEGGI TUTTO

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    Occhiuto: “Ora pacificare la regione dopo una campagna violenta”

    “Ringrazio i leader della coalizione con cui ho concordato la decisione che poi ho assunto portando la Calabria alle elezioni con una anno d’anticipo. Ma ancora di più voglio ringraziare i calabresi e sono ancora più orgoglioso per questo risultato che penso sarà ancora maggiore. Ringrazio Tridico che mi ha fatti i complimenti. E ho chiesto anche a lui di collaborare con me in qualsiasi ruolo decida di farlo. Gli ho detto anche che sarebbe il caso di pacificare questa regione dopo una campagna elettorale anche violenta”. A dirlo Roberto Occhiuto in un punto stampa.  LEGGI TUTTO

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    Tridico: “Ho fatto i complimenti a Occhiuto. Campagna breve, ci ha colto di sorpresa”

    “È stata una battaglia intensa e breve, le dimissioni di Occhiuto ci hanno colto di sorpresa, ma il campo progressista, il centrosinistra ha dato una risposta vera. Ringrazio tutte le forze progressiste, ringrazio Anna Laura Orrico, Nicola Irto, Bonelli e Fraroianni di Avs e i loro segretari regionali. Ringrazio la Casa riformista con i riformisti calabresi che hanno dato vita a questa configurazione, ringrazio tutti candidati della mia lista che in poco tempo, da agosto, hanno accettato la candidatura e hanno avviato firme che sembravano impossibili ad agosto”. LEGGI TUTTO

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    Elezioni regionali Calabria, affluenza definitiva al 43,14%. Nel 2021 era stata del 44,36%

    I cittadini calabresi sono stati chiamati alle urne, il 5 e il 6 ottobre, per le elezioni Regionali: Roberto Occhiuto, candidato del centrodestra e governatore uscente, si avvia verso la vittoria. L’affluenza definitiva ai seggi è stata del 43,14%: alla scorsa tornata elettorale, nel 2021, era andato a votare il 44,36% degli aventi diritto (GLI AGGIORNAMENTI LIVE).

    L’affluenza nelle province

    Guardando alle province, quella di Catanzaro ha fatto registrare il maggior numero di votanti. Seguono Reggio Calabria, Cosenza, Crotone. Ultima Vibo Valentia. Nel dettaglio, l’affluenza definitiva nel Catanzarese è stata del 45,54%, in calo rispetto al 46,96% delle precedenti elezioni. In provincia di Cosenza affluenza al 42,21%, anche qui in calo rispetto al 44,87% del 2021. Nel Crotonese è andato a votare il 41,09% degli aventi diritto, in aumento rispetto al 39,61%. In provincia di Reggio Calabria affluenza al 44,94%, in linea con il 44,64% delle scorse consultazioni. In provincia di Vibo Valentia, infine, l’affluenza è stata del 38,89%, in calo rispetto al 40,42%.
    L’affluenza nelle città
    Guardando alle principali città, a Catanzaro – capoluogo di regione – ha votato il 53,07% degli aventi diritto: in aumento rispetto al 51,43% precedente. A Cosenza affluenza al 53,81%, in calo rispetto al 65,26% del 2021. A Crotone affluenza al 43,34%, in aumento rispetto al 37,84% delle precedenti elezioni. A Reggio Calabria ha votato il 52,49%, in aumento rispetto al 46,74% del 2021. A Vibo Valentia affluenza al 48,77%, in aumento rispetto al 44,93% precedente. 

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    Supermedia Youtrend, le regionali avranno un impatto sui consensi? LEGGI TUTTO

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    Chi è Occhiuto, politico di lungo corso che incassa il bis in Calabria

    Ascolta la versione audio dell’articoloPolitico di lungo corso, cosentino, Roberto Occhiuto ha incassato il bis dopo essere stato eletto presidente della Regione Calabria nell’ottobre 2021, con il 54,6% delle preferenze. Queste regionali si sono svolte con un anno di anticipo sulla scadenza naturale, proprio per la sua decisione, a luglio, di dimettersi – ricandidandosi contestualmente – per sottrarsi al logoramento, dopo avere saputo di essere indagato per corruzione dalla Procura di Catanzaro. Un’inchiesta che riguarda la gestione di alcune società agricole nelle quali Occhiuto era socio.La campagna elettoraleOcchiuto in campagna elettorale ha rivendicato l’attività svolta in questi 4 anni sintetizzata nello slogan “in 4 anni di più che in 40”. E ha rimarcato, tra l’altro, di avere sbloccato progetti fermi da 20 anni per la costruzione di nuovi ospedali, di essersi impegnato nel lavoro su tre aeroporti calabresi «ottenendo il record storico di arrivi». E ha annunciato, se sarà rieletto, «il reddito di merito»: 500 euro al mese ai giovani che scelgono Università Calabresi ed ottengono almeno 27 agli esami.Loading…Gli inizi in politicaNato a Cosenza il 13 maggio 1969, laureato in Economia all’Università della Calabria, giornalista pubblicista, imprenditore nel settore vitivinicolo e in quello dell’editoria, è stato direttore generale del gruppo di emittenti televisive calabresi Media TV che raggruppa alcune emittenti televisive calabresi come Ten, Rete Alfa e Telestars, creando un network televisivo. L’inizio della sua attività politica risale al 1993 quando diventa consigliere comunale a Cosenza con la Democrazia cristiana. Nel 1994, con lo scioglimento della Dc, aderisce al Ppi di Mino Martinazzoli e l’anno successivo segue Rocco Buttiglione, segretario del Ppi, e l’ala del partito favorevole all’alleanza con Forza Italia di Silvio Berlusconi nella nascita del Cdu.L’adesione a Forza Italia Nel 2000 abbandona il Cdu e aderisce a Fi con cui viene eletto, lo stesso anno, al Consiglio regionale con 8.588 preferenze, risultando il più giovane consigliere regionale del partito. Nel 2002, per dissidi con i leader locali di Forza Italia, aderisce al Ccd di Pier Ferdinando Casini che poi confluisce nell’Udc, con cui, alle regionali del 2005 viene rieletto consigliere regionale, ricoprendo l’incarico di vicepresidente del Consiglio.Dal 2014 in Parlamento Nel 2008 il salto in Parlamento con l’elezione nelle liste nell’Udc e, dal 2014 con Forza Italia. Dopo essere stato vice presidente vicario del gruppo azzurro a Montecitorio, dal 2021 ha ricoperto il ruolo di capogruppo – da febbraio 2024 è anche vicesegretario del partito – fino all’elezione a presidente della Regione Calabria. LEGGI TUTTO