Regionali, vincono Stefani in Veneto, Fico in Campania, Decaro in Puglia. Astensione alta
I partiti tirano le somme dopo le ultime elezioni regionali d’autunno: con le precedenti vittorie di Roberto Occhiuto in Calabria e Francesco Acquaroli nelle Marche e di Eugenio Giani in Toscana, il risultato di questo midterm politico è un pareggio, con tre regioni al centrodestra e tre al centrosinistra. Altissimo il dato dell’astensionismo: 14 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti Regionali. Schlein e Conte festeggiano a Napoli, poi la segretaria dem va a Bari. In Veneto la Lega doppia FdI
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I partiti politici tirano le somme dopo le ultime elezioni regionali d’autunno. Il 24 novembre hanno trionfato Alberto Stefani in Veneto, Roberto Fico in Campania e Antonio Decaro in Puglia. Ma con le precedenti vittorie di Roberto Occhiuto in Calabria e Francesco Acquaroli nelle Marche e di Eugenio Giani in Toscana, il risultato di questo midterm politico è un pareggio: tre regioni al centrodestra e tre al centrosinistra. O “quattro a tre con la Valle d’Aosta, che fa partita a sé”, ha detto il leader di Fi Antonio Tajani. Altissimo il dato dell’astensionismo: 14 punti percentuali in meno rispetto alle precedenti Regionali, al voto meno della metà dei 13 milioni di elettori chiamati alle urne.
I risultati in Veneto
In Veneto è netta la vittoria di Alberto Stefani (64,39%), anche grazie al traino di Luca Zaia, tre volte governatore e capolista ovunque. Quello che è considerato l’erede di Matteo Salvini, fortemente autonomista, ha fatto vincere alla Lega anche il derby con Fdi, che il Carroccio ha doppiato, riaprendo la partita del governo della Lombardia nel 2027. Fermo sotto il 30% il contendente del centrosinistra Giovanni Manildo (28,88%). “Risultato oltre ogni previsione, mi davano per morto”, ha commentato Salvini, uno dei vincitori della giornata. La premier Giorgia Meloni ha invece incassato lo smacco per Fratelli d’Italia ed elogiato “una vittoria frutto del lavoro, della credibilità e della serietà della nostra coalizione”. In Veneto l’altra sorpresa è poi l’underdog medico no vax Riccardo Szumsky, che ha superato la soglia di sbarramento con il 5,13%. More

