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    Ex Ilva, sindacati: “Piano per chiudere”. Palazzo Chigi: “Sigle non proseguono confronto”

    Oggi a Palazzo Chigi si è tenuta la riunione fra governo e organizzazioni sindacali sull’ex Ilva. In serata è arrivata la fumata nera. I sindacati dicono che “il governo ha presentato di fatto un piano di chiusura. Lo contrasteremo”. Mentre l’esecutivo “esprime rammarico per il fatto che la proposta di proseguire il confronto, anche relativamente agli aspetti tecnici emersi nel corso della discussione, non sia stata accettata dalle organizzazioni sindacali”.

    La riunione

    L’incontro odierno a Palazzo Chigi è stato presieduto dal sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Alfredo Mantovano. Per l’esecutivo presenti i ministri Giorgetti, Urso, Calderone. Per i sindacati c’erano i rappresentanti di Fiom Cgil, Fim-Cisl, Uilm-Uil, Ugl metalmeccanici, Usb e Federmanager. Presenti, inoltre, i rappresentanti di Invitalia, i commissari straordinari di Acciaierie d’Italia e i commissari straordinari del Gruppo Ilva. In serata è trapelato che la riunione era stata sospesa su richiesta del sottosegretario Mantovano, che ha spiegato che da domani a partire dalle 9 è necessario un approfondimento tra governo, tecnici e commissari per meglio analizzare le questioni presentate oggi al tavolo. Più tardi invece è emerso che l’incontro era ancora in corso, fino al nulla di fatto. LEGGI TUTTO

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    Garante della privacy Stanzione: “Collegio non si dimette, accuse infondate”

    Dopo le accuse lanciate dalla trasmissione Report, si è riaccesa la polemica attorno al Garante per la protezione dei dati personali. Le opposizioni hanno chiesto l’azzeramento dell’Autorità, ma il presidente Pasquale Stanzione, parlando con con il TG1 ha escluso le dimissioni: “Il collegio non presenterà le proprie dimissioni, le accuse sono totalmente infondate”. Stanzione ha anche criticato le pressioni politiche, sostenendo che “quando la politica grida allo scioglimento o alle dimissioni dell’Autorità non è più credibile”. Nel frattempo, nel centrosinistra cresce l’idea di modificare le regole per la nomina dei membri del Garante: il costituzionalista Stefano Ceccanti ha proposto un quorum dei tre quinti del Parlamento, sostenuto anche da Angelo Bonelli (Avs), mentre il centrodestra respinge l’ipotesi. La polemica è nata dal “caso Report”, che ha accusato alcuni componenti dell’Autorità di contiguità con la politica e di conflitti d’interesse, in particolare Agostino Ghiglia, legato a Fratelli d’Italia.

    Lo scontro politico

    Tra i fautori di un cambiamento c’è il senatore Pd Dario Parrini, che propone di introdurre una maggioranza qualificata per la nomina, come già avviene per la Corte Costituzionale o il Csm. Parrini ha ricordato che gli attuali membri furono eletti con percentuali inferiori al 40% degli aventi diritto, segno – secondo lui – della necessità di un consenso più ampio. Le opposizioni, da Giuseppe Conte a Stefano Patuanelli, insistono sull’azzeramento dell’Autorità, ma il governo e il Parlamento non hanno potere di intervento: eventuali dimissioni possono arrivare solo dai diretti interessati. Come ha spiegato il giurista Roberto Zaccaria, “l’unica ipotesi è che la maggioranza dei componenti, tre su quattro, si dimetta”. L’eurodeputato Sandro Ruotolo (Pd) definisce la situazione “paradossale”, invocando prima un passo indietro e poi una revisione della legge che disciplina la nomina del Garante. LEGGI TUTTO

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    Mia Diop, chi è la 23enne vicepresidente della Regione Toscana

    È Bintou Mia Diop, classe 2002, famiglia di origini senegalesi e consigliera comunale del Pd a Livorno la nuova vicepresidente della Regione Toscana. “Non dite che non punto sui giovani”, ha detto nel presentare la sua nomina il presidente Giani, spiegando anche di aver scelto il suo ex portavoce, Bernard Dika, 27 anni, in qualità di sottosegretario, con “un ruolo di raccordo tra la Giunta e il Consiglio regionale. Tra Diop e Dika in due hanno una media di 25 anni”, “per una Toscana capace di parlare alle giovani generazioni, che sono il nostro presente e futuro”. La 23enne Diop è nata a Livorno, ma è di origini senegalesi. Il padre è una figura molto conosciuta nella città toscana, da sempre punto di riferimento della stessa comunità senegalese in città. In Comune Diop è stata vicepresidente della commissione urbanistica. Studentessa universitaria, ha frequentato a Livorno lo storico liceo classico Niccolini Palli.
    “Emozionata per essere stata scelta dal presidente Giani”
    “Sono emozionata, non lo nascondo”, ha scritto sui social Diop. “Il presidente Eugenio Giani, che ringrazio, mi ha nominata vicepresidente della Regione Toscana. Quando mi è arrivata la sua proposta, la testa si è riempita di domande. E la risposta l’ho trovata dove tutto è iniziato: Livorno. Perché quello che sono viene da lì. Dalle scuole, dai circoli, dai tavoli in cui si discute per ore, dalla mia prima esperienza nelle istituzioni locali. Da una città che mi ha insegnato che l’impegno non è mai individuale. Che quando ti affidi alla comunità, non cammini mai da sola”. 
    “Il nostro turno non arriva mai se non ce lo prendiamo”
    “Quando a 10 anni, sul palco del Terminal Crociere, dissi che volevo essere riconosciuta per ciò che ero, non sapevo cosa sarebbe arrivato dopo”, ha aggiunto. “Sapevo solo che le parole contano e che bisogna sostenerle in ogni passo del proprio percorso. Oggi la mia generazione vive tra affitti impossibili, lavori precari, genitori verso cui non si vuole pesare, ma da cui non si riesce a staccarsi. Ne faccio parte anch’io. E proprio per questo voglio portarla dentro ogni scelta e ogni decisione”. Per Diop “quindi sì, è una responsabilità grande. E sì, magari oggi mi tremano un po’ le mani. Ma sono le mani di una generazione che sa di voler fare e che vuole avere la possibilità di poter fare. Essere nominata vicepresidente della Toscana a 23 anni significa anche questo: non è vero che i giovani devono aspettare il loro turno, come sostengono quelli che ci vorrebbero tener lontani da tutto. La verità è che il turno non arriva mai, se non siamo noi a prendercelo”. LEGGI TUTTO