More stories

  • in

    Generali-Natixis, via libera dal comitato investimenti

    Ascolta ora

    Il comitato per gli investimenti di Generali ieri ha espresso un orientamento favorevole in merito all’operazione che porterà ad un’integrazione con Natixis nel risparmio gestito. È quanto emerge al termine della riunione, durata più di quattro ore, dell’organo del Leone di Trieste competente a formulare pareri in merito alle operazioni di controvalore superiore ai 250 milioni di euro. Un esito scontato, dopo che l’operazione era stata cesellata per mesi e seguita in prima persona dal ceo Philippe Donnet (nella foto). Il comitato – dove siedono la presidente Antonella Mei-Pochtler, l’ex ceo della Borsa di Londra, Clara Furse, il banchiere d’affari Stefano Marsaglia, la manager Alessia Falsarone, il presidente di De Agostini, Lorenzo Pelliccioli, e il dirigente di Mediobanca, Clemente Rebecchini – per l’occasione è stato allargato anche agli altri consiglieri d’amministrazione del Leone di Trieste. Anche perché due soci di peso della compagnia – come l’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone con il 6,9% e la Delfin guidata da Francesco Milleri con il 9,9% – hanno espresso pesanti perplessità circa l’eventualità che 650 miliardi di gestito di Generali Investments (che verranno alimentati da un’ulteriore quota di raccolta netta annuale del Leone, 1.200 i miliardi conferiti da Natixis) possano finire in mani non italiane. Potenzialmente comporterebbe che decine e decine di miliardi di risparmi tricolori possano essere sottratti al finanziamento del nostro debito pubblico. LEGGI TUTTO

  • in

    Servitù per destinazione del padre di famiglia: cos’è e come va gestita

    Ascolta ora

    I punti chiave

    La servitù per destinazione del padre di famiglia è una figura giuridica che si applica anche in ambito condominiale, soprattutto quando si cerca di capire se esistono diritti impliciti tra le varie proprietà o parti comuni di un edificio. In parole semplici, questa servitù si verifica quando, prima della divisione di un immobile, esisteva già una situazione di utilità tra due parti dello stesso. Se queste parti vengono poi separate e vendute a proprietari diversi, quella relazione di servizio continua a esistere anche senza un accordo scritto, o una specifica menzione negli atti. Cerchiamo di capire di più.In cosa consisteLa servitù per destinazione del padre di famiglia è una servitù non negoziata, che si instaura automaticamente quando due fondi inizialmente appartenenti a un unico proprietario, o in relazione di servizio o utilità reciproca (un accesso, un passaggio, o il passaggio di impianti come tubazioni), vengono separati, senza che sia necessario un atto scritto. Tale situazione continua anche dopo la divisione, basandosi sul presupposto che il precedente proprietario abbia “destinato” il fondo servente al servizio del fondo dominante già prima della divisione.Nei condomini, questo tipo di servitù può emergere quando le unità immobiliari derivino da un frazionamento di un’unica proprietà (ad esempio, un immobile unico suddiviso in appartamenti), o una parte comune o un elemento di proprietà esclusiva svolga un’utilità per altre unità, senza che sia esplicitamente indicata una servitù nell’atto di divisione, o nei regolamenti condominiali.Perché è importante in condominio e come riconoscerlaLa questione non è di secondaria importanza, perché in un condominio spesso si verificano situazioni in cui alcune parti dell’edificio, pur essendo di proprietà esclusiva, servono altre unità. Questo può generare conflitti tra i condòmini, specie quando uno di loro cerca di limitare l’uso di queste aree, o non vuole contribuire alle spese di manutenzione. Si pensi al caso di un cancello o di un vialetto privato che però tutti utilizzano per accedere alle loro proprietà.Per capire se una servitù di questo tipo esiste, bisogna innanzitutto ricostruire la storia dell’immobile. Si parte verificando se, prima della divisione, esisteva una situazione di servizio tra le diverse parti (ad esempio, passaggi, collegamenti di impianti o utilizzo di spazi comuni). Poi bisogna accertarsi che questa utilità sia rimasta invariata dopo la suddivisione.Nel caso in cui, ad esempio, le tubature dell’acqua di un condominio attraversino un’unità abitativa privata per raggiungere altre proprietà, anche se non c’è un contratto specifico che stabilisca questa situazione, si tratta comunque di una relazione di utilità tra le parti che preesisteva al frazionamento e che, per legge, può configurare una servitù.Cosa dice la leggeLa normativa di riferimento è l’articolo 1062 del Codice Civile, che regola proprio la servitù per destinazione del padre di famiglia. Perché questa si applichi, è necessario dimostrare che la situazione di servizio tra i due fondi esistesse già quando appartenevano a un unico proprietario, e che tale situazione sia continuata anche dopo la divisione. Per fornire questa prova, si possono usare documenti come planimetrie, atti di vendita o regolamenti condominiali. Anche testimonianze o rilievi tecnici possono essere utili. LEGGI TUTTO

  • in

    Occhio alla truffa Vodafone: come non caderci

    Ascolta ora

    I punti chiave

    Recentemente, diversi utenti Vodafone hanno segnalato di aver ricevuto telefonate da un presunto call center che li avvisava di un aumento imminente della tariffa mensile a causa della fusione con Fastweb. Queste comunicazioni, che sembrano ufficiali, sono in realtà truffe telefoniche create per ingannare i consumatori. Vodafone ha prontamente smentito l’esistenza di qualsiasi aumento dei prezzi legato alla fusione. Vediamo come riconoscere questa truffa e come difendersi.La truffaLa truffa è emersa a seguito dell’annuncio della fusione tra Vodafone e Fastweb, che ha suscitato confusione tra i clienti di entrambe le compagnie. Sfruttando questo periodo di incertezza, alcuni truffatori contattano gli utenti fingendosi rappresentanti ufficiali di Vodafone. Le telefonate informano i clienti di un imminente aumento delle tariffe a causa della fusione, dicendo che il costo mensile della linea aumenterà di 8 euro. I truffatori cercano di spingere le persone ad accettare nuove offerte, alimentando la paura di eventuali cambiamenti sfavorevoli. In altri casi, cercano di ottenere informazioni personali, come i dati bancari o i numeri delle carte di credito, promettendo un “aggiornamento” del contratto. Questa pratica ingannevole si basa sulla fiducia degli utenti e sfrutta la confusione causata dalla fusione per trarre vantaggio in modo illecito.La smentita di VodafoneVodafone ha prontamente smentito qualsiasi ipotesi di aumento delle tariffe in seguito alla fusione con Fastweb, confermando che non ci saranno modifiche nei prezzi e che le tariffe rimarranno invariabili. La compagnia invita i propri clienti a fare attenzione a chiamate sospette e a non rivelare mai informazioni personali a chiunque non sia chiaramente identificabile come un operatore ufficiale. LEGGI TUTTO

  • in

    Auto, il pressing dà frutti. La Ue ora riapre il dossier

    Ascolta ora

    Molti fornitori automobilistici europei, tra cui Bosch, Zf, Continental e Schaeffler, hanno annunciato tagli di 54mila posti nel 2024. La causa: il crollo degli investimenti in progetti di veicoli elettrici per l’indebolimento della domanda. Oltre due terzi dei fornitori, a questo punto, segnalano margini inferiori al livello necessario per sostenere la corsa alle nuove tecnologie. «Se la domanda non riprenderà e l’Europa non riacquisterà competitività, l’ondata di perdite di posti continuerà per molti anni ancora»: a sottolinearlo, nell’imminenza della presa in carico da parte della Commissione Ue del dossier automotive, è Clepa, l’organizzazione europea che rappresenta le aziende della componentistica.Il 2025 appena iniziato, del resto, non promette nulla di buono e necessita di provvedimenti riparatori urgenti, in primis quello sulle sanzioni Ue fino a 17 miliardi per i costruttori che non rispetteranno i nuovi limiti alle emissioni di CO2. I big cinesi, nel frattempo, restano alla finestra in attesa di opportunità, come quella di acquisire gli impianti tedeschi di Volkswagen oggetto di tagli ai costi.Intanto, con grave ritardo, a cui si è aggiunta la polmonite che ha colpito la presidente della Commissione Ue, Ursula von der Leyen, da Bruxelles fanno sapere che tra il 27 e il 29 gennaio partirà la discussione – sollecitata da mesi e mesi – sul dossier automotive. Per la presentazione del «Clean industrial deal», a fine febbraio, dovrebbero arrivare le prime risposte. Si cercherà, in questo arco di tempo, di definire un piano di azione industriale per il comparto messo in ginocchio dal green deal, il tutto sotto la supervisione della presidente della Commissione come dalla stessa promesso. Un risultato, questo, frutto del continuo pressing politico, con l’Italia capofila nel confermare l’impegno a sostegno dell’intera filiera automotive. LEGGI TUTTO

  • in

    Nessun contraccolpo: resta l’appetito degli investitori verso l’Italia

    Ascolta ora

    L’avvicinarsi dell’insediamento di Donald Trump alla Casa Bianca non ha allontanato gli investitori dagli asset italiani. A dispetto dei ripetuti allarmi circa i potenziali contraccolpi per l’Europa delle misure che verranno portate avanti dal nuovo presidente statunitense, sui mercati le preoccupazioni hanno fatto posto a corposi acquisti nelle prime settimane del nuovo anno. Piazza Affari ha appena aggiornato i massimi degli ultimi 17 anni e l’indice Ftse Mib segna un saldo da inizio anno di oltre +6%. In questo primo scorcio di 2025 la piazza finanziaria milanese sta facendo meglio sia di Parigi che di Francoforte, ma anche di Wall Street. La relativa maggiore stabilità politica attuale dell’Italia rispetto a Francia e Germania, abbinata a una legge di bilancio 2025 di stabilizzazione dei conti pubblici, hanno creato i presupposti per un contesto positivo agli occhi degli investitori internazionali.I dazi minacciati da Trump indubbiamente rappresentano un elemento di incertezza, ma il leader repubblicano potrebbe usarli principalmente come arma negoziale e alla fine ammorbidire la propria posizione. In aggiunta, lato Italia, gli investitori iniziano probabilmente a soppesare il vantaggio che potrebbe derivare dai rapporti privilegiati che stanno emergendo tra Trump e la premier Giorgia Meloni. La posta in gioco è alta visto che gli Stati Uniti rappresentano uno dei principali mercati di sbocco per le esportazioni italiane (circa 60 miliardi di euro nel 2024 secondo Unimpresa). Oltre alle mosse di Trump, gli investitori tengono conto anche del possibile nuovo corso in Germania con il futuro governo che potrebbe mostrarsi più espansivo e questo gioverebbe anche alla stessa Italia. LEGGI TUTTO

  • in

    È corsa al bonus elettrodomestici. Quando ci sarà il click day e chi può chiederlo

    Ascolta ora

    Tutti pronti al click day per presentare la domanda di accesso al bonus elettrodomestici, agevolazione introdotta dal governo con la Legge di Bilancio 2025 per favorire l’acquisto di nuovi apparecchi e sostenere le aziende. Il bonus prevede un rimborso del 30% da calcolare sul prezzo d’acquisto del prodotto, con un tetto di 100 euro per ogni famiglia. Nel caso di Isee inferiore ai 25mila euro si possono raggiungere anche i 200 euro.Da quanto sappiamo, il bonus elettrodomestici sarà valido per tutto l’anno corrente, ma naturalmente i fondi stanziati sono limitati. Ecco perché c’è grande attesa per il click day, giornata durante la quale si potrà iniziare a inoltrare le domande. Dal momento che vi è un massimo di 60 giorni di tempo dall’entrata in vigore della Manovra per comunicare tutti i dettagli, e considerato che La legge di Bilancio è in vigore dal primo di gennaio, appare chiaro che entro la fine di febbraio dovrebbe esserci il click day.Non avendo una data precisa, ma solo indicativa, il consiglio è quello di controllare spesso le comunicazioni ufficiali, perché il giorno di presentazione delle domande potrebbe essere vicino e i fondi potrebbero terminare in breve tempo.Ma per quali elettrodomestici si potrà presentare domanda?”Il bonus potrà essere richiesto per l’acquisto di un solo elettrodomestico per nucleo familiare. Non si tratta però di un’agevolazione per qualsiasi apparecchio: gli elettrodomestici dovranno essere di classe energetica B o superiore e, aspetto particolarmente rilevante, dovranno essere prodotti in Europa”, ha spiegato all’AdnKronos Simona Volpe, rappresentante di Unione nazionale consumatori. “Inoltre, sarà necessario procedere alla sostituzione contestuale del vecchio apparecchio, promuovendo così un corretto processo di smaltimento e riciclo. Per questa iniziativa, il governo ha previsto uno stanziamento significativo di 50 milioni di euro”, ha aggiunto.Rendendo disponibile questo bonus, l’esecutivo mira a sostenere il settore italiano/europeo degli elettrodomestici, ma anche a favorire il riciclo dei macchinari obsoleti, la sostenibilità ambientale e l’efficienza energetica. LEGGI TUTTO

  • in

    La truffa del “mulo del denaro”: come difendersi dal “wanigiri” che svuota i conti correnti

    Ascolta ora

    I punti chiave

    La truffa wanigiri, anche conosciuta come “mulo del denaro”, è un inganno sofisticato che coinvolge una serie di passaggi ingannevoli per reclutare individui ignari, che vengono utilizzati per trasferire denaro illecito. L’FBI ha diffuso avvisi per sensibilizzare il pubblico su questo crimine, che si sviluppa principalmente attraverso le app di messaggistica più comuni. Gli autori di questa pratica iniziano con un semplice saluto o una richiesta di parlare brevemente, ma dietro questo approccio iniziale si nasconde un inganno ben architettato. Chi cade nella truffa viene usato inconsapevolmente come “mulo del denaro” per spostare fondi illeciti, finendo per coinvolgersi in attività criminose. Ecco come funziona e come non caderci.In cosa consisteI truffatori iniziano il contatto con un messaggio apparentemente innocente su piattaforme come WhatsApp, Instagram o tramite sms, attirando le vittime in modo subdolo. All’inizio, le vittime ricevono piccole somme di denaro per compiti semplici. Questi pagamenti iniziali, seppur modesti, suscitano un senso di fiducia e un desiderio di guadagnare di più. Successivamente, vengono proposti compiti più impegnativi, come richieste di pagamenti più ingenti, promettendo rendimenti più elevati. Tuttavia, una volta che le vittime hanno effettuato diversi bonifici, che possono ammontare anche a migliaia di euro, i truffatori scompaiono, lasciando le persone senza nulla.Conti bancari svuotatiPartecipare a queste attività comporta non solo il rischio di truffa, ma anche gravi conseguenze, come la possibilità di vedere il proprio conto bancario congelato e difficoltà nell’ottenere prestiti o agevolazioni fiscali. Diversi lettori sono stati vittime di questo inganno, con perdite che in alcuni casi hanno raggiunto anche i 125.000 euro. Un esempio è quello di Antonio, che avrebbe dovuto effettuare un bonifico su un conto bancario di PayTend, una banca lituana già coinvolta in un’altra truffa simile. Il denaro inviato sarebbe stato trasformato in criptovalute e successivamente reinvestito nel mercato Forex. Antonio avrebbe ricevuto una commissione del 20% sull’importo iniziale investito. I truffatori utilizzano questo stratagemma per invogliare le vittime a investire somme maggiori, convinte dai guadagni iniziali, seppur modesti. LEGGI TUTTO