More stories

  • in

    Elezioni europee 2024, i simboli dei partiti presentati al Viminale. FOTO

    Chiusi alle 16 i termini per presentare i simboli. Il primo ad arrivare ieri è stato quello di “Libertà” di Cateno De Luca, oggi è stato appeso in bacheca il simbolo di Forza Italia, Berlusconi Presidente con “Noi moderati”. Tra gli ultimi quello del Pd, Schlein: “È stato proposto di inserire il mio nome nel logo, una proposta più divisiva che rafforzativa e non ne abbiamo bisogno” LEGGI TUTTO

  • in

    Elezioni Europee, Mattarella: “Votate in tanti, all’Ue servono riforme coraggiose”

    “Circa 400 milioni di cittadini andranno al voto e sarà un grande esercizio di democrazia: mi auguro una grande partecipazione al voto così i cittadini diventano protagonisti del loro futuro. Poi sarà compito delle istituzioni fare in modo che l’Unione diventi un soggetto protagonista della scena internazionale”. Lo ha rimarcato il presidente della Repubblica Italiana, Sergio Mattarella, intervenendo da Brdo, in occasione dei 20 anni dell’entrata della Slovenia nell’Unione Europea. “Non possiamo rimanere in una condizione in cui l’Europa sia solo spettatore anche di eventi che sono negati per l’Unione stessa. Questa è una stagione che richiede il coraggio di riforme incisive e coraggiose”, ha sottolineato ancora. Spiegando poi che tra le riforme essenziali che aspettano l’Unione europea ci sono sicuramente “le modalità del processo decisionale, perchè i problemi in questo mondo si presentano velocemente e richiedono risposte tempestive: l’Unione europea non è in questa condizione, non è in condizione di assumere risposte tempestive perchè i problemi non aspettano” i tempi dell’Europa. 

    Mattarella: “La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute”

    Mattarella, poi, ha voluto ribadire l’importanza dei confini dell’Ue. “Alcuni Paesi si trovano al confine dell’inaccettabile aggressione russa che ha violato ogni regola: la loro situazione sarebbe altamente diversa se non fossero oggi nei confini dell’Unione. La storia presenta sempre il conto delle occasioni perdute e poi sono i popoli a pagare a caro prezzo”, ha spiegato. “Questa riflessione sollecita l’urgenza del completamento del progetto europeo oggi più che mai imprescindibile innanzitutto per i Balcani occidentali che aspettano da 20 anni: non è possibile che si indugi ancora”.
    “L’Ue è prima di tutto una comunità di valori”
    L’Ue come comunità di valori. È così che il presidente della Repubblica ha, poi, voluto, delineare l’Unione. “Il 1° maggio 2004 vi entrarono nove Paesi e si passava a 25 stati nell’attuazione dei comuni principi di libertà e rispetto dei diritti umani. Perché la Ue è prima di tutto una comunità di valori e non solo una semplice cornice di collaborazione economica”. Infine, ecco un passaggio sulla Slovenia, “la cui entrata nell’Unione è stata una storia di grande successo. Per l’Italia è stato un evento alto, perché realizzava le prospettive di futuro di due popoli. Quell’Unione seppe essere saggia e coraggiosa promuovendo anche una Convenzione che propose un progetto di costituzione europea”, ha concluso. LEGGI TUTTO

  • in

    Pd, Schlein rinuncia al nome nel simbolo: «Proposta divisiva»

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaLa segretaria del Pd Elly Schlein correrà alle europee (come capolista al Centro e nelle Isole) ma rinuncerà al suo nome nel simbolo del Pd. Lo ha annunciato in una diretta Instagram. « E’ stato proposto di inserire il mio nome nel logo, si è aperta una bella discussione, ringrazio chi ha fatto questa proposta, ma penso che il contributo lo possa dare correndo accanto a loro, in questa lista. Una proposta più divisiva che rafforzativa e non ne abbiamo bisogno» ha detto. Al Nazareno, in occasione di una Direzione del partito, domenica, è emersa una forte divisione sulla proposta del presidente del partito Stefano Bonaccini (capolista nel Nord-Est) di inserire il nome della segretaria nel simbolo per le europee. Un’ipotesi che ha creato divisioni sia nella maggioranza del Pd sia nella stessa minoranza guidata proprio da Bonaccini. Fatale, alla fine, il no all’ipotesi espresso da Lucia Annunziata, capolista nella circoscrizione Sud. L’ex presidente Rai, in un messaggio alla segretaria dem si è detta «in completo disaccordo» sull’operazione perché «il nome nel simbolo è la trasformazione del Pd in un partito personale proprio nel momento in ci la maggioranza ha presentato una riforma, il premierato, che distrugge l’attuale assetto costituzionale»Alle 16 scade il termine per presentare i simboliScade alle 16 di lunedì 22 aprile il termine per i partiti per registrare nome e simbolo al ministero dell’Interno presso la Direzione centrale per i servizi elettorali. Per le liste dei candidati il termine è il primo maggio. I simboli che proveranno a presentarsi per le elezioni europee sono finora a quota 35. Non tutti supereranno il vaglio degli uffici elettorali e molti di questi si ritroveranno nella bacheca dei ’ricusati’.Loading…Nel simbolo Fdi il nome Meloni in evidenzaTra i contrassegni depositati domenica, quello di Fratelli d’Italia, con il nome “Meloni” in bella vista e la conferma della Fiamma tricoloreNel simbolo M5S anche la parola paceNel pomeriggio di domenica Giuseppe Conte ha depositato il simbolo del Movimento 5 Stelle, che oltre alla parola “Movimento” e le 5 stelle porta nel simbolo per le Europee anche il 2050, anno per la neutralità climatica e la parola “Pace”, e per questo è stato accusato da esponenti di Azione e Italia viva di «strumentalizzazione».Lega non scioglie il rebus VannacciÈ stato il ministro Roberto Calderoli l’ultimo a depositare, nel tardo pomeriggio di domenica, il simbolo della Lega per Salvini Premier. Ma il ministro per gli Affari regionali e le Autonomie non è si sbottonato sulle candidature ed in particolare quella del generale Roberto Vannacci. Alle 13 circa è stato appeso in bacheca il simbolo di Forza Italia, Berlusconi Presidente con “Noi moderati” inserito nel simbolo LEGGI TUTTO

  • in

    Basilicata, instant poll Telenorba: Bardi in vantaggio (53-57%) su Marrese (41-45%)

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaSi sono chiusi alle 15 i seggi per eleggere il presidente della giunta regionale della Basilicata e 20 consiglieri. Secondo gli instant poll commissionati da Telenorba alla società specializzata Yoodata per le Regionali della Basilicata, il governatore uscente, Vito Bardi (centrodestra) è nettamente avanti, con una forbice del 53-57%, seguito da Piero Marrese (centrosinistra) con una forbice del 41-45%. Eustachio Follia (Volt) è dato in una forbice dell’1-3%.Affluenza definitiva al 49,80%È stata del 49,80% degli aventi diritto al voto l’affluenza definitiva alle urne per le elezioni regionali in Basilicata. Nel 2019, quando si votò solo la domenica, era stata del 53,52. In provincia di Potenza l’affluenza è stata del 47,92%(52,40 nel 2019), in provincia di Matera del 54,08 (56,03 nel 2019). Per quanto riguarda i due capoluoghi, a Potenza affluenza al 63,28% (rispetto al 68,79 del 2019), a Matera al 55,60 (rispetto al 59,89 del 2019).Loading…Le liste: Fdi primo partitoDall’instant poll di “Yoodata” commissionato da Telenorba emerge che Fratelli d’Italia, con una “forchetta” di consensi fra il 23 e il 27%, sarebbe il primo partito in Basilicata. Dopo FdI, vi sarebbero Pd (fra il 15 e il 19%), M5s (14-18%) e Forza Italia (12-16%). Nel centrodestra, la Lega otterrebbe fra il 4 e l’8% dei voti. Nel centrosinistra, Basilicata Casa Comune sarebbe fra il quattro e il 6 per cento. Volt, il movimento politico europeo che esprimeva il terzo candidato, Eustachio Follia, raccoglierebbe fra l’uno e il tre per cento dei voti.Il governatore uscente in vantaggioC’è grande entusiasmo nel comitato elettorale di Bardi: il governatore uscente insieme alla famiglia e ai suoi collaboratori più stretti, è nel comitato elettorale, allestito come cinque anni fa, in un albergo alla periferia di Potenza, dove la notizia del netto vantaggio è stata accolta con grande soddisfazione. LEGGI TUTTO

  • in

    Fisco, verso revisione di Irpef e Ires domani in Cdm. Premi produttività fino a 3mila euro tassati al 10%

    Ascolta la versione audio dell’articolo2′ di letturaIl governo si appresta a varare una revisione del regime delle imposte sui redditi Irpef e Ires nel Consiglio dei ministri atteso per martedì 23 aprile nel pomeriggio: l’esame preliminare del decreto legislativo con questa finalità, a quanto si apprende, è infatti fra i provvedimenti all’ordine del giorno della riunione tecnica preparatoria che si terrà domani mattina. Con il provvedimento prende il via una prima attuazione della delega fiscale per i redditi da lavoro autonomo, dipendente, redditi agrari e redditi diversi.Premi produttività fino a 3mila euro tassati al 10%I premi di risultato erogati dal primo gennaio 2025 saranno tassati al 10% entro il tetto di 3mila euro. Lo prevede una bozza del decreto legislativo sulla revisione del regime Irpef e Ires atteso domani in cdm. I premi di risultato, “salvo espressa rinuncia scritta del prestatore di lavoro, sono soggetti a una imposta sostitutiva” “pari al 10%, entro il limite di importo complessivo di 3.000 euro lordi”. Lo stesso regime si applica “alle somme erogate sotto forma di partecipazione agli utili dell’impresa”. Quest’anno, in base a quanto stabilito dall’ultima manovra, come già nel 2023, i premi di produttività sono tassati al 5%.Loading…Rita solo se non raggiunti requisiti pensione“Dal 1° gennaio 2025, la rendita integrativa temporanea anticipata (RITA) è riconosciuta solo nel caso di cessazione del rapporto di lavoro per cause diverse dal raggiungimento del requisito pensionistico di qualsiasi genere”. E’ quanto si legge in una bozza del decreto legislativo di riforma delle imposte indirette atteso domani in Cdm.In agenda alche il ddl sull’intelligenza artificialeAnche il disegno di legge del governo sull’Intelligenza artificiale dovrebbe approdare in Consiglio dei ministri domani, assieme all’esame definitivo del disegno di legge in materia di tutela dei minori in affidamento, che risultava già “approvato” dal Consiglio dei ministri dello scorso 26 marzo.Slitta in Cdm l’esame della seperazione delle carriere dei magistratiCome confermano fonti dell’esecutivo, al momento non è previsto per domani l’esame del disegno di legge sulla separazione della carriere dei magistrati. LEGGI TUTTO

  • in

    Sondaggio, intenzioni di voto: FdI rimane il primo partito, crescono Pd e M5S

    È quanto emerge dall’ultimo sondaggio realizzato dall’istituto di ricerca Quorum/YouTrend per Sky TG24, che segnala un calo di Forza Italia – Noi Moderati e Lega e un recupero di Stati Uniti d’Europa e AVS. In vista delle elezioni europee, solo il 4% degli intervistati sa indicare correttamente uno o più nomi di candidati nella lista che intende votare. Guardando al conflitto in Medio Oriente, per il 59% la reazione di Israele agli attacchi del 7 ottobre è stata del tutto/abbastanza eccessiva LEGGI TUTTO

  • in

    Fratoianni a Sky TG24: “Candidatura di Ilaria Salis alle Europee è un atto concreto”

    “È un atto concreto”. Così, a Start, di Sky TG24, Nicola Fratoianni commenta la decisione di candidare Ilaria Salis alle elezioni Europee con l’Alleanza Verdi e Sinistra. La maestra 39enne di Monza è detenuta in Ungheria da 13 mesi con l’accusa di aver aggredito alcuni individui nazionalisti durante la Giornata dell’Onore. “Dopo mesi di silenzio Ilaria Salis è ancora chiusa in un carcere, condotta in cantene nelle aule di tribunale, in una condizione nella quale i suoi diritti – e anche i diritti a un giusto processo – non sono garantiti. E allora dopo tanto silenzio, e anche dopo un confronto con la famiglia Salis, abbiamo messo a disposizione uno strumento. Siamo convinti che di fronte a una situazione come questa, servano degli atti concreti”, ha spiegato Fratoianni.

    Le scelte sulle Europee

    Mentre sulla candidatura di Elly Schlein, che ieri ha sciolto la riserva per il Pd, Fratoianni commenta: “Noi non ci siamo candidati, nè io nè Angelo Bonelli abbiamo i nostri nomi nel simbolo. La nostra è una scelta politica. Lo avevamo detto molti mesi fa, quando era cominciato il dibattito sulle candidature dei leader e delle leader, di Giorgia Meloni e di Elly Schlein, per una ragione molto semplice: siamo convinti che quando ci si candida e poi si è eletti, si debba andare a fare quello per cui si è chiesto il voto. Non farlo, mi pare un errore. Si rischia di presentare agli elettori una proposta che non si traduce in una conseguenza concreta”. LEGGI TUTTO