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    Open Arms, pm impugnano assoluzione Salvini

    Dopo un lungo processo davanti al tribunale di Palermo in cui Matteo Salvini era accusato di aver trattenuto illegittimamente a bordo della nave della ong Open Arms un gruppo di migranti soccorsi in mare nell’agosto del 2019, impedendo all’imbarcazione l’approdo a Lampedusa, il 20 dicembre scorso, Salvini era stato assolto. La motivazione della sentenza è stata depositata a giugno. ” Dopo anni di udienze il Tribunale mi ha assolto, perché’ il fatto non sussiste. Non è un reato difendere i confini, quindi andiamo avanti, la questione non mi turba e non mi preoccupa. Mi dispiace solo per i soldi già versati dai contribuenti – ha dichiarato il ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti- In tutto il mondo difendere i confini è un dovere, solo in Italia invece, per alcuni magistrati sembra essere un reato”. LEGGI TUTTO

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    Elezioni in Campania, De Luca incontra Schlein e apre alla candidatura di Fico

    Nel centrosinistra, un faccia a faccia al Nazareno fra Elly Schlein e il governatore della Campania Vincenzo De Luca ha aperto le porte alla candidatura dell’ex presidente della Camera Roberto Fico (M5s) alla guida della Regione. Dopo l’incontro con Schlein e quello della settimana precedente con il presidente del M5s Giuseppe Conte, sono cadute le preclusioni di De Luca alla candidatura di Fico. Durante il colloquio, ha confermato che non si candiderà al consiglio regionale, chiedendo però che prima delle elezioni si svolga il congresso regionale del Pd per porre fine al commissariamento. Qualche nodo in Campania però resta: De Luca avrebbe chiesto alla segretaria del Partito democratico una continuità col suo programma anche in tema rifiuti, che è uno dei più spinosi per il M5s. 

    Centrodestra ancora diviso sul Veneto

    Nel centrodestra resta invece il muro contro muro sul Veneto, con Lega e FdI che si contendono il diritto a indicare chi si debba candidare al dopo Luca Zaia. Senza considerare l’incognita Milano: nel caso in cui il sindaco Giuseppe Sala si dimettesse per l’inchiesta sull’urbanistica, anche quella casella entrerebbe nella trattativa, rimescolando gli equilibri, specie fra le forze che sostengono il governo di Giorgia Meloni. Resta intanto sul tavolo l’ipotesi election day: se prenderà forma, si ragiona in ambienti di governo, non sarà per un’imposizione di Roma ma sulla base di un accordo con le Regioni al voto. Nel centrodestra, il prossimo appuntamento fra i leader – Meloni (Fdi), Matteo Salvini (Lega), Antonio Tajani (FI) e Maurizio Lupi (Nm) – è previsto per lunedì, cinque giorni dopo il vertice a Palazzo Chigi finito con un sostanziale stallo, soprattutto sul Veneto.  LEGGI TUTTO