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    Crac dell’Unità, assolto Soru: “Il fatto non sussiste”

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    L’ex governatore della Regione Sardegna, Renato Soru, è stato assolto dall’accusa di bancarotta per distrazione e per dissipazione nell’ambito del processo relativo al fallimento dell’Unità con la formula “perché il fatto non sussiste”. Erano in tutto 7 gli imputati e tutti sono stati assolti con formula piena. Soru era stato coinvolto nel procedimento in quanto dal 2008 al 2015 è stato socio del quotidiano. Sono cadute tutte le tesi iniziali dell’accusa, secondo la quale Soru divise circa 3milioni di euro di azioni di sua proprietà tra due società, che in tempi diversi hanno controllato il giornale, la Nuova iniziative editoriale (Nie) e la Nuova società editrice finanziaria (Nsef).Secondo i magistrati, quelle operazioni erano “priva di una valida ragione economica” e l’operazione avvenne al solo scopo di alterarsi i bilanci e creare, per il futuro, utili in suo favore. Quando gli venne consegnato l’avviso di chiusura delle indagini, e il conseguente rinvio a giudizio, con una nota Soru spiegò che all’epoca dei fatti, la sua “partecipazione era scesa sotto il 5%. E, pertanto, diversamente da quanto sostiene l’accusa, senza alcuna possibilità di poter incidere nelle decisioni di gestione della società. In realtà io non sono mai stato in Cda e non ho mai svolto alcun ruolo”. LEGGI TUTTO

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    Dalla Fondazione di Gianni Agnelli al Fondo di John Elkann

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    Quando Gianni Agnelli, per celebrare il centenario della nascita del nonno senatore, fondatore della Fiat, decise di creare la Fondazione che porta il nome della famiglia, non poteva immaginare che uno dei nipoti, quello da lui poi scelto come erede principale dell’azienda, trasferisse una parte della stessa Fondazione in Cina, istituendo la Cattedra di cultura italiana a Pechino e individuando in Romano Prodi il docente del primo corso.John Elkann, il nipote in questione, vestito con il solito golfino in cachemire color confetto, ha illustrato le ragioni dell’iniziativa che dovrà spiegare alla futura classe dirigente cinese quello che l’Italia ha saputo offrire e fornire nel campo della cultura, della creatività, della scienza e dell’economia. LEGGI TUTTO

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    Landini in rosso (nei conti). La casa editrice della Cgil perde oltre 3 milioni di euro

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    I punti chiave

    La gestione dell’editoria sembrerebbe essere la nota dolente dell’era Landini in Cgil. La casa editrice interna del sindacato, Futura Srl, sta infatti attraversando una crisi profonda, con perdite che sfiorano i 3,1 milioni di euro a fronte di un fatturato di 3,4 milioni. Per risolvere questa situazione complessa, Landini ha inviato ispettori nella società controllata per fare chiarezza e trovare soluzioni. La notizia, riportata dalla testata Open, getta luce sulle crescenti difficoltà economiche che stanno colpendo il primo sindacato italiano e i suoi settori interni.I problemi finanziariI problemi finanziari di Futura srl sono iniziati con l’avvio delle sue attività editoriali, legate alla pubblicazione di libri e riviste. Secondo quanto riportato nella nota integrativa al bilancio, depositata presso la Camera di commercio di Roma, Futura si occupa della promozione, del coordinamento e dello sviluppo della comunicazione per il suo socio di maggioranza, proprio la Cgil. La società è responsabile della gestione informativa per tutte le categorie nazionali del Sindacato e del patronato e si occupa di affrontare tematiche come lavoro, previdenza, assistenza e diritti civili e sociali.Le attività di FuturaFutura, oltre alle attività citate in precedenza, sviluppa piattaforme tecnologiche per agevolare smart working, webinar, corsi di formazione ed eventi. Nel 2021 ha ampliato le sue operazioni entrando nel settore editoriale, registrando testate periodiche e avviando la pubblicazione di volumi, molti dei quali incentrati sulla politica estera, con particolare attenzione a Gaza e alla questione palestinese. Le difficoltà economiche si sono palesate con questa nuova direzione editoriale. I problemi sono probabilmente legati alla complessità e alla delicatezza dei temi trattati nelle pubblicazioni.Il fatturatoNella relazione di bilancio, il presidente della società, Daria Banchieri, ha dichiarato: “La Presidente informa i presenti che, con lettera datata 22 marzo 2024, il Collegio degli Ispettori della CGIL Nazionale ha inviato alla Società il verbale redatto a seguito della visita ispettiva eseguita il 22 e 23 febbraio 2024; la Presidente comunica inoltre che la Società ha inviato le proprie deduzioni al verbale in data 9 aprile 2024”. Di questa verifica non è stato pubblicizzato niente. Inoltre nell’ultimo anno, Futura srl ha registrato un fatturato di 3,4 milioni di euro, lievemente inferiore rispetto ai 3,7 milioni di euro dell’anno precedente. Tuttavia, la perdita si è fatta sentire ed è stata quasi equivalente ai ricavi: una perdita di 3,1 milioni di euro, superiore a quella di 2,5 milioni di euro dell’anno precedente. A tal punto che Landini, il 22 e il 23 febbraio scorso, ha inviato i suoi ispettori nella società controllata per comprendere le cause del disguido.L’aumento di capitaleNel luglio scorso, la Cgil ha approvato un aumento di capitale per supportare la società editoriale Futura, coprendo le perdite con l’aiuto di nuovi soci interni al sindacato. Nel 2023, la Cgil ha contribuito con un prestito di 570 mila euro, da restituire in 36 rate, e con un versamento in conto capitale di oltre 2 milioni di euro, inclusi 350 mila euro per una campagna di comunicazione sullo sciopero generale del 17 novembre 2023. Nonostante l’aumento dei costi energetici, la presidente Banchieri ha minimizzato l’impatto del conflitto russo-ucraino sulle finanze. LEGGI TUTTO

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    Tesla oltre mille miliardi. Audi cambia logo in Cina

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    Una cosa è certa: Elon Musk ha sempre saputo da che parte tirano gli affari. E ora, il suo endorsement al presidente eletto degli Stati Uniti Donald Trump ha già portato in dote un significativo dividendo: il costruttore di auto elettriche Tesla, guidato e fondato dal miliardario di origini sudafricane, ha raggiunto i mille miliardi di dollari di capitalizzazione, grazie al rally post-elettorale. Ieri, a poche ore dalla chiusura di Wall Street, il titolo balzava ancora di oltre l’8% in Borsa. Secondo la classifica in tempo reale dei miliardari di Forbes, Musk ha rafforzato la sua leadership a livello mondiale con 303 miliardi di patrimonio personale (di cui 13 guadagnati solo ieri, seppur si tratti di guadagni solo teorici).Mentre Tesla si gode il successo di The Donald, un’altra importante casa automobilistica cerca di cambiare volto per piacere di più ai cinesi, che peraltro sono il mercato automobilistico più grande del mondo. Si tratta di Audi, che a Shanghai ha svelato il concept della sua nuova Audi E, un progetto in joint venture con la cinese Saic che ha tra i cambiamenti salienti un logo Audi tutto maiuscolo e la clamorosa scomparsa dei Quattro Anelli. Secondo il ceo di Audi, Gernot Döllner, questo marchio per i modelli elettrici e intelligenti mira ad avvicinare nuovi segmenti di clientela, soprattutto i più giovani ed esperti di tecnologia. La Audi E è un’auto con un’autonomia di 700 chilometri e un’accelerazione da 0 a 100 che si effettua in 3,6 secondi. Specifiche interessanti, ma pagherà LEGGI TUTTO

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    Unipol accelera su tutti i fronti. Terzariol: “Sulle acquisizioni parità tra banche e compagnie”

    Unipol ha concluso i primi nove mesi del 2024 con risultati solidi, mostrando un’elevata resilienza in un contesto di mercato sfidante e di spese straordinarie. Il gruppo ha registrato un utile netto di 724 milioni di euro, con una flessione del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, attribuibile a uno stanziamento straordinario per prepensionamenti. Tuttavia, considerando i contributi delle collegate bancarie Bper e Banca Popolare di Sondrio, l’utile complessivo sale a 834 milioni, in crescita dell’8,5%. Di seguito, un’analisi dettagliata dei principali risultati e delle dichiarazioni dei vertici aziendali.La Raccolta Premi e il Solvency ratioUnipol ha riportato una raccolta premi totale in crescita del 9,1%, raggiungendo gli 11,4 miliardi di euro, un dato che testimonia la continua espansione del gruppo in tutti i comparti assicurativi. Nel dettaglio:- Comparto Vita: I premi sono aumentati del 9,6% rispetto ai primi nove mesi del 2023, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro, grazie a una forte domanda di soluzioni di risparmio e previdenza.- Comparto Danni: I premi Danni sono saliti dell’8,7% a 6,5 miliardi di euro. Questo segmento ha beneficiato di un risultato ante imposte in crescita da 514 a 543 milioni di euro, trainato dalle performance positive nei settori chiave del gruppo, tra cui mobilità, welfare e proprietà.Nel complesso, Unipol ha ottenuto risultati positivi in tutti gli ecosistemi di business Danni:- Mobilità: La raccolta premi è aumentata del 10,1%, attestandosi a 3,4 miliardi di euro.- Welfare: La crescita dei premi ha raggiunto il 10,8%, per un totale di 1,3 miliardi.- Property: La raccolta premi ha registrato un incremento del 4,6%, arrivando a 1,8 miliardi di euro.Per quanto riguarda il comparto Vita, UnipolSai ha raccolto premi per 2,55 miliardi di euro, segnando una leggera flessione del 2,7%. Al contrario, il canale di bancassicurazione gestito da Arca Vita ha registrato una crescita del 27,5% nei premi, raggiungendo i 2,35 miliardi di euro. Il risultato ante imposte del settore Vita ha totalizzato 225 milioni, in leggera crescita rispetto ai 221 milioni del 2023.Dal punto di vista della solidità finanziaria, il gruppo ha rafforzato il proprio Solvency Ratio, che è salito al 224% dal 215% di fine 2023, mentre l’indice di solvibilità assicurativo è aumentato dal 275% al 286%, segno di una gestione prudente e di una forte resilienza patrimoniale.Il miglioramento della redditività è stato evidenziato anche dal combined ratio di Unipol, un indicatore chiave della gestione tecnica nel comparto Danni, che è sceso al 93,9% rispetto al 98,6% dello stesso periodo del 2023. Tale miglioramento riflette una minore incidenza di sinistri da calamità naturali, un controllo dei costi e una gestione efficace della raccolta premi.Confermati gli obiettivi 2024Matteo Laterza, amministratore delegato di Unipol, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno, ribadendo la coerenza con il piano strategico 2022-2024. “L’andamento registrato nei primi nove mesi e le informazioni al momento disponibili ci consentono di confermare, in assenza di eventi attualmente non prevedibili legati ad un eventuale aggravarsi del contesto economico o a eventi climatici estremi, un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024,” ha affermato Laterza.La bancassuranceL’amministratore delegato ha inoltre sottolineato l’importanza della bancassicurazione come “motore principale per la crescita della distribuzione del business assicurativo,” evidenziando la solidità degli accordi con Bper e Popolare di Sondrio e la joint venture in Arca. Laterza ha ribadito che il gruppo considera tutte le opportunità di crescita con attenzione: “Se ci sono opportunità interessanti, è chiaro che le prenderemo in esame,” ha dichiarato, rispondendo a una domanda sugli sviluppi del settore e, soprattutto, a un eventuale interessamento a una partnership con Mps nel caso in cui l’istituto senese sciogliesse il legame con Axa.Il Danish CompromiseL’ad Laterza è poi tornato sulla questione Danish Compromise, ossia la normativa europea che consente alle banche un minor assorbimento di capitale per l’acquisizione di quote nelle compagnie assicurative. Il viceversa, tuttavia, non vale nel caso siano le assicurazioni a mettere piede nel credito. Un’asimmetria notata giovedì scorso nel corso di un convegno sia dal presidente di Unipol, Carlo Cimbri, che Ceo Insurance di Generali, Giulio Terzariol. Si tratta una questione che – occorre precisarlo chiaramente – non ha un riferimento diretto all’Opa recentemente annunciata da Banco Bpm su Anima. In quel caso, infatti, Piazza Meda potrebbe avvalersi del Danish Compromise allargato o ampliato, che può permettere alle banche di ottenere sconti patrimoniali anche per partecipazioni in asset manager, purché queste vengano acquistate tramite una società controllata nel settore assicurativo.Laterza ha, tuttavia, voluto puntualizzare la posizione del gruppo bolognese rispondendo alla domanda di un analista. «Il Danish Compromise, secondo noi, è un qualcosa di non troppo corretto nella regolamentazione dei mercati finanziari, ovvero per le banche c’è un vantaggio; al contrario questo “vantaggio” non potrebbe essere utilizzato da una compagnia assicurativa che magari ha degli interessi sulle quote bancarie», ha specificato aggiungendo che «nel caso delle quote bancarie ci viene chiesto di mettere sul tavolo più capitale rispetto al capitale che viene richiesto a una banca per comprare invece una quota in una compagnia assicurativa; quindi penso che sia una questione di regolarità normativa che a un certo punto dovrà comunque essere presa in esame dalle istituzioni politiche». La strategia di Unipol, ha concluso, «non dipenderà dal quadro normativo, ma da quanto noi in questo momento pensiamo di poter remunerare il capitale necessario per un investimento strategico».Strategia RC Auto e Crescita di UnipolMoveEnrico San Pietro, insurance general manager di Unipol, ha discusso dell’andamento del segmento RC auto, dove il premio medio è stato aumentato del 5% nel corso dell’anno, un tasso superiore alla media del mercato. Sebbene questo abbia comportato una riduzione della base clienti, San Pietro ha affermato che “dalla scorsa primavera siamo stabili,” suggerendo che il portafoglio clienti si è ora stabilizzato.Laterza ha parlato anche della crescita di UnipolMove, il servizio di telepedaggio del gruppo, che ha superato quota 1,8 milioni di clienti. “Abbiamo spinto molto a livello di iniziative commerciali per migliorare il numero di clienti di UnipolMove,” ha spiegato Laterza. L’obiettivo è raggiungere i 2 milioni di clienti entro la fine del piano industriale, fissato per la fine del 2024. “Non so se riusciremo ad arrivarci, ma siamo avanti e ben posizionati per poter raggiungere questo obiettivo,” ha aggiunto l’amministratore delegato.Le Prospettive sul DividendoNel corso della conference call, Laterza ha fornito indicazioni anche sul fronte del dividendo, rispondendo alle domande degli analisti in merito alle aspettative future. “Il nostro track record è sempre stato rispettato negli anni passati per raggiungere gli obiettivi di politica di dividendo,” ha sottolineato l’amministratore delegato, aggiungendo che il gruppo non ha intenzione di cambiare la propria linea di pensiero. Le decisioni relative al dividendo saranno comunque prese più avanti, ma Laterza ha ribadito che Unipol va considerata non più solo come una holding, ma come una “compagnia assicurativa operativa”. LEGGI TUTTO

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    Unipol accelera su tutti i fronti. Terzariol: “Sulle acquisizioni parità tra banche e compagnie”

    Unipol ha concluso i primi nove mesi del 2024 con risultati solidi, mostrando un’elevata resilienza in un contesto di mercato sfidante e di spese straordinarie. Il gruppo ha registrato un utile netto di 724 milioni di euro, con una flessione del 5,9% rispetto allo stesso periodo del 2023, attribuibile a uno stanziamento straordinario per prepensionamenti. Tuttavia, considerando i contributi delle collegate bancarie Bper e Banca Popolare di Sondrio, l’utile complessivo sale a 834 milioni, in crescita dell’8,5%. Di seguito, un’analisi dettagliata dei principali risultati e delle dichiarazioni dei vertici aziendali.La Raccolta Premi e il Solvency ratioUnipol ha riportato una raccolta premi totale in crescita del 9,1%, raggiungendo gli 11,4 miliardi di euro, un dato che testimonia la continua espansione del gruppo in tutti i comparti assicurativi. Nel dettaglio:- Comparto Vita: I premi sono aumentati del 9,6% rispetto ai primi nove mesi del 2023, raggiungendo i 4,9 miliardi di euro, grazie a una forte domanda di soluzioni di risparmio e previdenza.- Comparto Danni: I premi Danni sono saliti dell’8,7% a 6,5 miliardi di euro. Questo segmento ha beneficiato di un risultato ante imposte in crescita da 514 a 543 milioni di euro, trainato dalle performance positive nei settori chiave del gruppo, tra cui mobilità, welfare e proprietà.Nel complesso, Unipol ha ottenuto risultati positivi in tutti gli ecosistemi di business Danni:- Mobilità: La raccolta premi è aumentata del 10,1%, attestandosi a 3,4 miliardi di euro.- Welfare: La crescita dei premi ha raggiunto il 10,8%, per un totale di 1,3 miliardi.- Property: La raccolta premi ha registrato un incremento del 4,6%, arrivando a 1,8 miliardi di euro.Per quanto riguarda il comparto Vita, UnipolSai ha raccolto premi per 2,55 miliardi di euro, segnando una leggera flessione del 2,7%. Al contrario, il canale di bancassicurazione gestito da Arca Vita ha registrato una crescita del 27,5% nei premi, raggiungendo i 2,35 miliardi di euro. Il risultato ante imposte del settore Vita ha totalizzato 225 milioni, in leggera crescita rispetto ai 221 milioni del 2023.Dal punto di vista della solidità finanziaria, il gruppo ha rafforzato il proprio Solvency Ratio, che è salito al 224% dal 215% di fine 2023, mentre l’indice di solvibilità assicurativo è aumentato dal 275% al 286%, segno di una gestione prudente e di una forte resilienza patrimoniale.Il miglioramento della redditività è stato evidenziato anche dal combined ratio di Unipol, un indicatore chiave della gestione tecnica nel comparto Danni, che è sceso al 93,9% rispetto al 98,6% dello stesso periodo del 2023. Tale miglioramento riflette una minore incidenza di sinistri da calamità naturali, un controllo dei costi e una gestione efficace della raccolta premi.Confermati gli obiettivi 2024Matteo Laterza, amministratore delegato di Unipol, ha espresso soddisfazione per i risultati ottenuti nei primi nove mesi dell’anno, ribadendo la coerenza con il piano strategico 2022-2024. “L’andamento registrato nei primi nove mesi e le informazioni al momento disponibili ci consentono di confermare, in assenza di eventi attualmente non prevedibili legati ad un eventuale aggravarsi del contesto economico o a eventi climatici estremi, un andamento reddituale della gestione consolidata per l’anno in corso in linea con gli obiettivi fissati nel Piano Strategico 2022-2024,” ha affermato Laterza.La bancassuranceL’amministratore delegato ha inoltre sottolineato l’importanza della bancassicurazione come “motore principale per la crescita della distribuzione del business assicurativo,” evidenziando la solidità degli accordi con Bper e Popolare di Sondrio e la joint venture in Arca. Laterza ha ribadito che il gruppo considera tutte le opportunità di crescita con attenzione: “Se ci sono opportunità interessanti, è chiaro che le prenderemo in esame,” ha dichiarato, rispondendo a una domanda sugli sviluppi del settore e, soprattutto, a un eventuale interessamento a una partnership con Mps nel caso in cui l’istituto senese sciogliesse il legame con Axa.Il Danish CompromiseL’ad Laterza è poi tornato sulla questione Danish Compromise, ossia la normativa europea che consente alle banche un minor assorbimento di capitale per l’acquisizione di quote nelle compagnie assicurative. Il viceversa, tuttavia, non vale nel caso siano le assicurazioni a mettere piede nel credito. Un’asimmetria notata giovedì scorso nel corso di un convegno sia dal presidente di Unipol, Carlo Cimbri, che Ceo Insurance di Generali, Giulio Terzariol. Si tratta una questione che – occorre precisarlo chiaramente – non ha un riferimento diretto all’Opa recentemente annunciata da Banco Bpm su Anima. In quel caso, infatti, Piazza Meda potrebbe avvalersi del Danish Compromise allargato o ampliato, che può permettere alle banche di ottenere sconti patrimoniali anche per partecipazioni in asset manager, purché queste vengano acquistate tramite una società controllata nel settore assicurativo.Laterza ha, tuttavia, voluto puntualizzare la posizione del gruppo bolognese rispondendo alla domanda di un analista. «Il Danish Compromise, secondo noi, è un qualcosa di non troppo corretto nella regolamentazione dei mercati finanziari, ovvero per le banche c’è un vantaggio; al contrario questo “vantaggio” non potrebbe essere utilizzato da una compagnia assicurativa che magari ha degli interessi sulle quote bancarie», ha specificato aggiungendo che «nel caso delle quote bancarie ci viene chiesto di mettere sul tavolo più capitale rispetto al capitale che viene richiesto a una banca per comprare invece una quota in una compagnia assicurativa; quindi penso che sia una questione di regolarità normativa che a un certo punto dovrà comunque essere presa in esame dalle istituzioni politiche». La strategia di Unipol, ha concluso, «non dipenderà dal quadro normativo, ma da quanto noi in questo momento pensiamo di poter remunerare il capitale necessario per un investimento strategico».Strategia RC Auto e Crescita di UnipolMoveEnrico San Pietro, insurance general manager di Unipol, ha discusso dell’andamento del segmento RC auto, dove il premio medio è stato aumentato del 5% nel corso dell’anno, un tasso superiore alla media del mercato. Sebbene questo abbia comportato una riduzione della base clienti, San Pietro ha affermato che “dalla scorsa primavera siamo stabili,” suggerendo che il portafoglio clienti si è ora stabilizzato.Laterza ha parlato anche della crescita di UnipolMove, il servizio di telepedaggio del gruppo, che ha superato quota 1,8 milioni di clienti. “Abbiamo spinto molto a livello di iniziative commerciali per migliorare il numero di clienti di UnipolMove,” ha spiegato Laterza. L’obiettivo è raggiungere i 2 milioni di clienti entro la fine del piano industriale, fissato per la fine del 2024. “Non so se riusciremo ad arrivarci, ma siamo avanti e ben posizionati per poter raggiungere questo obiettivo,” ha aggiunto l’amministratore delegato.Le Prospettive sul DividendoNel corso della conference call, Laterza ha fornito indicazioni anche sul fronte del dividendo, rispondendo alle domande degli analisti in merito alle aspettative future. “Il nostro track record è sempre stato rispettato negli anni passati per raggiungere gli obiettivi di politica di dividendo,” ha sottolineato l’amministratore delegato, aggiungendo che il gruppo non ha intenzione di cambiare la propria linea di pensiero. Le decisioni relative al dividendo saranno comunque prese più avanti, ma Laterza ha ribadito che Unipol va considerata non più solo come una holding, ma come una “compagnia assicurativa operativa”. LEGGI TUTTO

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    Snam, salgono profitti e margini Debito previsto in calo a fine anno

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    Salgono gli utili e gli investimenti, calano i ricavi. I primi nove mesi del 2024 di Snam consolidano l’andamento registrato nel corso dei trimestri precedenti, con «i principali indicatori in decisa crescita, pienamente coerenti con la nostra guidance», come ha ricordato l’ad Stefano Venier (in foto). L’utile netto adjusted del gruppo è salito a 996 milioni di euro (+5,7%). I ricavi totali sono ammontati a 2,65 miliardi (-7,4%) e l’ebitda adjusted a 2,09 miliardi (+12,2%). Crescita a doppia cifra per gli investimenti, in aumento del 46,1% a 1,8 miliardi per effetto degli interventi di realizzazione del terminale di rigassificazione di Ravenna oltre che dell’avvio dei lavori della Linea Adriatica. L’indebitamento finanziario netto al 30 settembre è così aumentato di 664 milioni rispetto a fine 2023 a 15,9 miliardi di euro.Per il 2024 il gruppo attende investimenti pari a 3 miliardi, un livello di ebitda adjusted maggiore di 2,75 miliardi e un livello di utile netto adjusted a circa 1,23 miliardi. Aggiornato l’obiettivo per il debito netto a 16,5 miliardi o (rispetto al precedente di 17,5 miliardi). LEGGI TUTTO

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    Acea porta a Ecomondo le soluzioni green del gruppo

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    La forte impronta ecosostenibile delle attività sviluppate ha collocato il Gruppo Acea tra i principali protagonisti della 27esima edizione di Ecomondo, la fiera della green e circular economy che si conclude oggi a Rimini. Con circa dieci milioni di abitanti serviti, l’azienda è il primo operatore nazionale nel settore idrico ed è tra i maggiori player in Italia nel settore ambiente, con circa 1,8 milioni di tonnellate annue di rifiuti gestiti in 25 impianti situati in 8 regioni diverse. L’erogazione di questi servizi, ai quali si aggiungono le attività nel settore elettrico, è sostenuta da strategie che mirano all’utilizzo sostenibile delle risorse e allo sviluppo eco-compatibile delle infrastrutture.Si tratta di obiettivi che Acea intende raggiungere anche attraverso i progetti presentati proprio a Ecomondo, riguardanti in primis l’utilizzo dell’acqua. Dalla rigenerazione dei materiali plastici al recupero di matrici organiche selezionate altrimenti destinati in discarica, fino al riutilizzo delle acque e dei rifiuti sabbiosi da depurazione, i progetti di Acea sono stati presentati a Rimini davanti a una platea di esperti del settore, accademici, tecnici e manager.«Ecomondo è un punto di incontro con i partner, i competitor e tutte le persone che operano nelle società del settore ambientale legato al territorio. Quindi è un’occasione di confronto, di approfondimento nella quale presentare le nostre attività», ha dichiarato Tommaso Sabato, presidente di Acea Infrastructure e amministratore delegato di Acea Ambiente. Nell’occasione, il manager ha quindi fatto il punto sulle strategie del Gruppo. «Stiamo cercando di sviluppare un modello di business che completi la filiera delle singole attività. Nell’acqua, dove un’attività storica è quella di adduzione e captazione, stiamo anche sviluppando il business del trattamento delle acque industriali, quindi della chiusura del ciclo e del riutilizzo dell’acqua per l’agricoltura. Quella sull’ambiente è invece una realtà più giovane, ma che sta crescendo moltissimo. Stiamo investendo molto nella termovalorizzazione, quindi nel recupero dei rifiuti per produrre energia», ha affermato.Per quanto riguarda l’idrico, nel piano industriale 2024-2028 recentemente approvato da Acea sono stati stanziati 4,7 miliardi di investimenti per il settore. In questo ambito, l’azienda è l’unico operatore italiano presente anche all’estero, dove serve circa 10 milioni di abitanti in America Latina tramite le sue società partecipate in Honduras, Perù e Repubblica Domenicana. LEGGI TUTTO