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La bicicletta rallenta la discesa. Dopo due anni in negativo, il settore delle due ruote a pedali ha infatti chiuso il 2024 con oltre 1,3 milioni di pezzi venduti, pari a un -0,7% sull’anno precedente. Il volume d’affari è stato pari a 2,6 miliardi di euro, trainato anche dalla pedalata assistita, ovvero dal successo dell’e-bike: il dato risulta in linea con il 2023 e segna un +24% rispetto al periodo pre-Covid. Lo evidenziano i numeri presentati stamani da Confindustria Ancma (Associazione Ciclo Motociclo Accessori), che forniscono una visioni d’insieme sul mercato nazionale della bici.In linea con i nuovi trend di innovazione, la bicicletta a pedalata assistita ha proseguito la propria crescita pur senza exploit, con 274mila pezzi venduti e un +0,3% sul 2023 (+40% rispetto al 2019). L’e-bike, da sola, vale ormai il 20% del mercato in Italia (a fronte dell’11% nel 2019): di questo dato (che risulta ancora inferiore rispetto al resto d’Europa) beneficiano anche la produzione del segmento (+17%) e l’export (+28%). La bici tradizionale rappresenta ancora l’80% del mercato, con 1,08 milioni di unità vendute, in calo dello 0,9%. Negli ultimi cinque anni, tuttavia, il calo dei volumi di vendita è stato del 29%. Anche in questo ambito, produzione ed esportazione incassano comunque modesti segni positivi, rispettivamente +1,2% e +1%.Il rapporto di Ancma ha anche cristallizzato le ultime tendenze di mercato in riferimento alla tipologia di bici vendute. Nel perimetro della pedalata assistita, il 43% dei bicicli venduti sono e-city, il 51% e-mtb, il 5% e-corsa/gravel, mentre le e-cargo si confermano attorno alla soglia dell’1%. L’universo delle bici tradizionali a trazione muscolare è invece composto per il 33% da mountain-bike, per il 33% da city-trekking, per il 17% da bici da ragazzo/a. A quota14% le corsa-gravel, mentre le bici pieghevoli rappresentano il 2% del totale venduto.”La lettura dei dati ci dice innanzitutto che il mercato, oltre che da un promettente interesse del pubblico, è stato anche grazie all’impegno e agli sconti delle aziende e poi ci conferma la necessità di continuare a comunicare la rilevanza del nostro settore, anche nei confronti del decisore politico. È una consapevolezza che ci aiuta anche a cogliere le reali prospettive di crescita che la mobilità può ancora offrire, soprattutto nell’ambito e-bike, e anche a chiedere misure sussidiarie per migliorare la competitività delle imprese”, ha affermato il presidente di Ancma, Mariano Roman.A livello di comparto industriale, con oltre 1,7 milioni di unità sale del 1,2% la produzione complessiva di biciclette in Italia e cresce sensibilmente anche la bilancia commerciale del settore a valore di +175 milioni di euro, in un sistema produttivo da 19mila addetti diretti, più altrettanti indiretti e circa 230 imprese, per lo più piccole e medie imprese. LEGGI TUTTO