Regionali 2025, si vota in Calabria, le ragioni dell’astensione
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in PoliticaI cittadini calabresi possono recarsi alle urne anche oggi, dalle 7 alle 15. Poi inizierà lo scrutinio. L’ultimo dato sull’affluenza, relativo alle 23 di ieri sera, si è attestato al 29,08%, in calo di due punti percentuali rispetto alla precedente tornata elettorale di quattro anni fa. Per la carica di governatore sono in corsa tre candidati: l’uscente Roberto Occhiuto (per il centrodestra), Pasquale Tridico (per il campo largo di centrosinistra) e Francesco Toscano, sostenuto da Democrazia Sovrana Popolare LEGGI TUTTO
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in PoliticaRegionali Calabria, le ore del voto, una sfida a 3 | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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in PoliticaLeopolda 13, casa riformista progetto alternativo a Meloni | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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in PoliticaDalle riflessioni sul futuro di Gaza agli attacchi contro il governo per le politiche sui rimpatri: vari i temi che Matteo Renzi ha toccato nel suo discorso di chiusura della 13esima edizione della kermesse fiorentina. Il leader di Italia Viva ha chiuso nominando Sammy Basso come “modello” da guardare, non Putin o Xi Jinping
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Sono le crisi internazionali al centro delle riflessioni di Matteo Renzi, nel suo discorso di chiusura alla Leopolda. Tutte le guerre nel mondo, il futuro di Gaza, le manifestazioni di piazza, quel piano presentato da Trump appoggiato e sostenuto dall’ex premier. Il 7 ottobre, tuona dal palco, è stato un atto politico, un massacro che non si vedeva dai tempi della shoah. “L’ipotesi di due popoli due stati è l’unica possibilità… Non se ne esce solo con le manifestazioni… Vorrei vedere la Flotilla in Nigeria, Ucraina, Congo. Nessuno di noi ha parole meno che di rispetto verso Ong e associazioni ma la politica è un’altra cosa ed è trovare soluzioni”. Come quella trovata da Tony Blair con la Casa Bianca, che Renzi non esita a definire epocale.
Il progetto di Casa Riformista
La Leopolda 13 porta con sé un progetto nuovo, senza dubbio ambizioso. Renzi annuncia la nascita di “Casa riformista” come un contenitore che include Italia Viva, i sindaci, altri soggetti. Ma afferma chiaramente che Italia Viva non si scioglierà: resterà partito autonomo. Avverte che senza questo progetto riformista il Quirinale nei prossimi anni rischia di diventare una “casa sovranista”, per contrastare la Meloni i voti di Pd e Avs non bastano, necessaria una piattaforma più ampia. Il tono è acceso, critico, con molte provocazioni.L’obiettivo è mobilitare un’area riformista che non si riconosce né nel sovranismo né nell’estremismo, e che voglia costruire proposte concrete piuttosto che solo slogan. Attacca frontalmente la premier: “Leader non è chi cavalca odio per estremizzare il Paese”. LEGGI TUTTO
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in PoliticaIl leader di Italia Viva ha tenuto il discorso finale nel giorno conclusivo dei lavori della kermesse fiorentina giunta alla 13esima edizione. “Senza ‘casa riformista’ Meloni al Colle da sovranista tra due anni. Per batterla i voti di Pd e Avs non bastano. Leader non è chi cavalca l’odio, ma chi rispetta chi pensa diverso da te”. La proposta: “Irpef al 10% per i ventenni”
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A Firenze è stato il giorno conclusivo dei lavori della Leopolda. Il leader di Iv Matteo Renzi ha tenuto il suo discorso finale alla kermesse giunta alla 13esima edizione. “Machiavelli va in esilio, nel 1513, caduto in disgrazia, a Vettori scrive ‘dopo aver giocato, essermi ingaglioffito, torno nel mio studio, torno a essere me stesso, al cibum di me stesso, il rapporto con gli antichi, questo è un po’ per noi la Leopolda, il tornare a noi stessi dopo l’ingaglioffimento di cui parlava Machiavelli”. Secondo Renzi, “quello che emerge da qui è una cosa per il futuro del Paese”. L’ex premier ha lanciato una proposta per la fiscalità a favore dei giovani: “Hai meno di 30 anni, allora Irpef al 10%, da 30 a 40, invece 20%. Poi ripartono gli scaglioni previsti” dell’Irpef.
Renzi a Meloni: “Leader non è chi cavalca l’odio, ma chi rispetta chi pensa diverso da te”
“Voglio dire al presidente del Consiglio, da un luogo di libertà e di confronto, che ha accolto ministri del governo, che un leader non è chi cavalca l’odio, è chi rispetta chi non la pensa come lei. Un leader è chi fa dimettere un ministro che paragona un partito alle Brigate Rosse”, ha detto Renzi che ha poi aggiunto: “L’obiettivo di ‘casa riformista’ non è fare la somma dei vari partiti, ci sono stati “i sindaci che si sono trovati qui, noi abbiamo messo la Leopolda a disposizione, ma non per mettere un cappello. Senza ‘casa riformista’ il Quirinale diventa casa sovranista, con la Meloni al Colle tra due anni. Dobbiamo arrivare al 10%”. Secondo Renzi bisogna “smettere di inseguire l’agenda setting della Meloni sulla Flotilla e andiamo sul Paese reale”. E poi: “Per mandare a casa Giorgia Meloni, i voti del Pd e di Avs non bastano, al massimo arrivano al 40%”.
“Meloni cambia legge elettorale per paura”
“Saremo anche al 2% ma gli facciamo una paura da matti al centrodestra. Meloni ha scelto di cambiare legge elettorale un momento dopo che siamo andati nel centrosinistra e la Meloni sa far di conto. Ma porta sfiga cambiare le regole del gioco, porta sfiga, Giorgia”, dice Matteo Renzi. Che poi promette “di non attaccare più il governo in cambio che il governo smetta di rimpatriare assassini e torturatori come nel caso Almasri, e se ci dicono la verità. Smetto di attaccare il governo se smette di intercettare i cittadini con strumenti informatici come nel caso Paragon. Liberiamo gli assassini e intercettiamo i sacerdoti, ma che Paese siamo diventati?”. LEGGI TUTTO
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