Elezioni Usa 2024, Meloni chiama Trump: “Solida alleanza”. Poi sente Musk
La premier si è messa subito in contatto con il presidente eletto. Una nota di Palazzo Chigi spiega che “la conversazione ha costituito l’occasione per confermare il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington”. Colloquio anche con il patron di Tesla, definito come “amico” dalla Presidente del Consiglio, per ribadire lo “spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”
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Prima Trump, poi Musk. Dopo la vittoria del tycoon alle elezioni americane del 5 novembre 2024, la premier Giorgia Meloni si è messa subito in contatto sia con il presidente eletto, sia con il patron di Tesla, nonché principale sostenitore della campagna elettorale trumpiana. “Il Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, ha avuto stasera un primo colloquio telefonico con il Presidente-eletto degli Stati Uniti d’America, Donald J. Trump, per congratularsi della vittoria elettorale”, riferiva, ieri sera, una nota di Palazzo Chigi, spiegando che “la conversazione ha costituito l’occasione per confermare la solida alleanza, il partenariato strategico e la profonda e storica amicizia che da sempre legano Roma e Washington” (TUTTE LE NEWS LIVE SULLE ELEZIONI USA – I RISULTATI).
La telefonata tra Meloni e Trump
“Nel corso della telefonata con Trump”, Meloni e il tycoon hanno “espresso la volontà di lavorare in stretto coordinamento su tutti i principali dossier internazionali, a partire dalla guerra in Ucraina e dalla crisi in Medio Oriente, con l’obiettivo comune di promuovere stabilità e sicurezza, anche nel quadro dei rapporti con l’Unione europea”, si legge ancora nella nota di Palazzo Chigi. “In conclusione – viene spiegato -, hanno affermato l’intenzione di proseguire il percorso di rafforzamento delle già eccellenti relazioni bilaterali, fondate su valori e principi condivisi, concordando sull’opportunità di mantenersi in stretto contatto”.
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Il dialogo con “l’amico” Musk
Poi Meloni ha parlato anche con Elon Musk. A darne notizia, la stessa premier, sui social: “Nelle scorse ore ho sentito l’amico Elon Musk. Sono convinta che il suo impegno e la sua visione potranno rappresentare un’importante risorsa per gli Stati Uniti e per l’Italia, in uno spirito di collaborazione volto ad affrontare le sfide future”. Musk ha trascorso la nottata elettorale al fianco di Donald Trump nella tenuta di Mar-a-Lago, in Florida. Il miliardario patron di Tesla e SpaceX, nonché proprietario della piattaforma ex Twitter, si è aggiudicato il titolo di più ricco e importante sostenitore di Trump, e dopo il suo endorsement al tycoon ha speso una cifra pari ad almeno 119 milioni di dollari per un Political action committee (Pac) a sostegno della sua campagna e ha organizzato eventi a suo favore in Pennsylvania.
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Mondo
Donald Trump, la storia del 47° presidente Usa. FOTO
Il tycoon è il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo essere già stato il 45esimo. Durante il suo precedente mandato e negli anni successivi ha dovuto affrontare polemiche e scandali. Dagli studi in real estate ai successi imprenditoriali fino alla campagna elettorale 2024: ecco le tappe della sua carriera. LA FOTOSTORIA
47° PRESIDENTE USA
Nato il 14 giugno 1946 a New York, Donald Trump è il 47esimo presidente degli Stati Uniti, dopo essere già stato il 45esimo. Nelle elezioni 2024, il tycoon ha superato la soglia dei 270 grandi elettori necessari per essere eletto alla Casa Bianca e ha quindi battuto la sfidante democratica Kamala Harris. “Abbiamo fatto la storia. È una magnifica vittoria che ci consentirà di rendere l’America di nuovo grande”, ha detto il tycoon sul palco di West Palm Beach. Ecco alcuni dei momenti più significativi della sua carriera, politica e professionale
ELEZIONI PRESIDENZIALI 2016
Nel 2016, smentendo gran parte delle previsioni della vigilia, Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali dell’8 novembre, prevalendo sulla candidata del Partito Democratico Hillary Clinton. Negli anni Trump aveva palesato più volte l’intenzione di candidarsi alle presidenza degli Stati Uniti. In occasione delle elezioni del 2000 era arrivato anche a partecipare, senza successo, alle primarie del Partito Riformista
GLI STUDI
Il suo percorso di formazione ha attraversato diversi cambiamenti. A 13 anni, a seguito di problemi disciplinari, i genitori lo hanno mandato all’Accademia militare di New York. Il suo percorso universitario si è svolto inizialmente nella prestigiosa Fordham University e successivamente alla Wharton School of the University of Pennsylvania. Nel 2010 ha ricevuto la laurea honoris causa dalla Robert Gordon University di Aberdeen, in Scozia
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