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    Maltempo, frana in Cadore: interrotto il collegamento tra Veneto e Friuli Venezia Giulia

    I soccorritori stanno lavorando per valutare la situazione e ripristinare la viabilità. Fortunatamente, nessun veicolo transitava sulla strada interessata dal crollo.Maltempo, frana in Cadore: interrotto il collegamento tra Veneto e Friuli Venezia Giulia – Nanopress.itL’unica strada di collegamento disponibile al momento è quella che attraversa Forni di Sopra fino alla provincia di Belluno. Maltempo, frana in Cadore: interrotto il collegamento tra Veneto e Friuli Venezia GiuliaIl forte maltempo della scorsa notte ha causato due frane che hanno interrotto alcune delle principali direttrici montane tra il Friuli Venezia Giulia e il Veneto. Attualmente, le strade regionali Fvg 355 e 465 sono impraticabili a causa dei detriti sulla carreggiata. L’unica arteria disponibile è quella che attraversa Forni di Sopra e raggiunge la provincia di Belluno.La prima frana si è verificata a Sappada, in corrispondenza del Rio Acquatona, dove i soccorritori stanno lavorando per verificare la situazione. Nel frattempo, un secondo smottamento ha interessato la strada regionale 465 in alta Val Pesarina, rendendo impossibile il traffico da e verso Pradibosco-Pian di Casa, Sauris e Cadore. LEGGI TUTTO

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    Tragedia a Pavia: 17enne trovata morta in strada, grave l’amica

    Il dramma si è registrato in via Bonomi, periferia del capoluogo lombardo. Quando i sanitari del 118 sono giunti sul posto, per la vittima non c’era più nulla da fare.Tragedia a Pavia: 17enne trovata morta in strada, grave l’amica – Nanopress.itAl momento sono in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine. Nessuna ipotesi viene esclusa, dall’incidente stradale all’assunzione di sostanze stupefacenti. Pavia, 17enne trovata morta in strada: grave l’amicaNella notte tra domenica 4 e lunedì 5 agosto, una ragazza di 17 anni è stata trovata morta in via Bonomi, alla periferia di Pavia. Accanto a lei, un’amica di 18 anni è stata trovata in arresto cardiaco; la ragazza è stata rianimata sul posto e trasportata al Policlinico San Matteo, dove si trova in condizioni gravi.La polizia ha trovato un monopattino vicino alle due ragazze, ma non ci sarebbero segni di incidente stradale. Gli investigatori stanno effettuando accertamenti per chiarire le cause del decesso della 17enne e del malore della sua amica. Al momento sono in corso gli accertamenti delle forze dell’ordine. Nessuna ipotesi viene esclusa, dall’incidente stradale all’assunzione di sostanze stupefacenti. LEGGI TUTTO

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    Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti

    Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali. L’incidente si è registrato la notte scorsa lungo il versante francese del Monte Bianco. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feriti – Nanopress.itTra i feriti, c’è una persona in condizioni molto gravi. Le operazioni di soccorso sono tuttora in corso. Crollato un seracco sul Monte Bianco, un morto e quattro feritiUn grave incidente si è registrato nelle scorse ore sul versante francese del Monte Bianco. Un seracco è precipitato, causando una vittima e quattro feriti, di cui uno in condizioni molto gravi. L’incidente è avvenuto intorno alle 3 del mattino nel settore del Mont Blanc du Tacul, a 4.100 metri di quota.Sono stati coinvolti 15 alpinisti, tutti soccorsi e trasportati negli ospedali di Sallanches e Annecy. Le operazioni di soccorso sono ancora in corso, con l’intervento di elicotteri della gendarmeria nazionale e della protezione civile francese, squadre cinofile, vigili del fuoco e il Peloton de gendarmerie de haute montagne di Chamonix. Stando ai primi accertamenti, il crollo sarebbe dovuto a cause naturali.Cos’è un seraccoUn seracco – come quello precipitato nelle scorse ore sul Monte Bianco – altro non è che un grande blocco di ghiaccio che si forma sui ghiacciai a causa della fratturazione del ghiaccio stesso. Questa fratturazione avviene quando il ghiaccio supera il suo limite di plasticità, spesso in corrispondenza di bruschi cambiamenti di pendenza del letto del ghiacciaio. I seracchi possono avere dimensioni variabili, da pochi metri a centinaia di metri, e sono tipicamente a forma di torre o pinnacolo. LEGGI TUTTO

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    Condannato per stalking, dopo 5 ore torna a minacciare l’ex compagna: “A cosa è servito denunciare?”

    La vittima ha raccontato di essere stata costretta a cambiare città e lavoro per due volte, ma questo non è bastato a far desistere il suo ex compagno.Condannato per stalking, dopo 5 ore torna a minacciare l’ex compagna: “A cosa è servito denunciare?” – Nanopress.itLa donna ha raccontato di non sentirsi tutelata dallo Stato, perché – nonostante la denuncia e la condanna – poco o nulla è cambiato. Condannato per stalking, dopo 5 ore torna a minacciare l’ex compagnaUna vicenda drammatica quella che arriva dal Cremonese e che mette bene in luce la difficoltà nel proteggere le vittime di stalking e violenza domestica e quanto ancora occorra fare per offrire maggiori tutele. Dopo essere stato condannato a due anni di reclusione per atti persecutori e revenge porn, un uomo di 53 anni, fotografo di origine turca, è stato rilasciato con la condizionale. Tuttavia, appena cinque ore dopo la sua scarcerazione, ha ripreso a perseguitare la sua ex compagna, una donna di 33 anni.Nonostante la condanna e i mesi trascorsi in custodia cautelare, l’uomo ha continuato a tormentare la sua ex, creando profili falsi sui social media, contattando i suoi amici e diffondendo insulti attraverso una finta pagina di giornale. La vittima ha cambiato lavoro e città due volte, ma lui è riuscito a rintracciarla ogni volta. In un’intervista al Corriere della Sera, la donna ha espresso il suo senso di impotenza e frustrazione, sentendosi non tutelata nonostante le denunce e il supporto ricevuto da parte delle persone a lei vicine. “Sono andata dallapsichiatra, ho avuto vicino persone che mi hanno sostenuto, ma non è stata una passeggiata. E poi succede questo? A che cosa è servito denunciare?” è stato il duro sfogo della vittima. LEGGI TUTTO

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    Rapì il piccolo Tommaso Onofri, concessa la semilibertà a Salvatore Raimondi: “È un’ingiustizia”

    Da diversi mesi, Salvatore Raimondi esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. L’uomo è stato condannato a vent’anni di reclusione per aver partecipato al rapimento del piccolo Tommaso Onofri.Sequestro Tommaso Onofri, concessa la semilibertà a Salvatore Raimondi – Nanopress.itPaola Pellinghelli, madre della vittima, ha espresso profonda amarezza per la concessione di permessi premio e semilibertà a Raimondi.Il rapimento di Tommaso OnofriIl rapimento di Tommaso Onofri è uno delle pagine di cronaca nera più drammatiche del nostro Paese. Il 2 marzo 2006, nella frazione di Casalbaroncolo, vicino Parma, due uomini mascherati fecero irruzione nella casa della famiglia Onofri. Dopo aver legato e imbavagliato i genitori, Paolo e Paola, e il fratello maggiore Sebastiano, i rapitori portarono via il piccolo Tommaso, di soli 17 mesi. Le forze dell’ordine iniziarono immediatamente le ricerche, ma per circa un mese non ci furono sviluppi significativi. I genitori fecero diversi appelli pubblici, sperando nel ritorno del loro bambino. Il 2 aprile 2006, Mario Alessi, uno dei rapitori, confessò il crimine e indicò il luogo dove il corpo di Tommaso era stato nascosto. Il bambino era stato ucciso poco dopo il rapimento, probabilmente per paura di essere scoperti. Mario Alessi fu condannato all’ergastolo per l’omicidio, mentre la sua compagna, Antonella Conserva, ricevette una condanna a 24 anni di carcere. Salvatore Raimondi, che partecipò al rapimento ma non all’omicidio, fu condannato a 20 anni di reclusione.Concessa la semilibertà a Salvatore RaimondiProprio Salvatore Raimondi, coinvolto nel rapimento del piccolo Tommaso Onofri, è attualmente in regime di semilibertà. Ogni mattina esce dal carcere di Forlì per lavorare come magazziniere. Raimondi sta finendo di scontare una condanna a 20 anni per il rapimento, durante il quale il piccolo Tommaso fu tragicamente ucciso a badilate. Raimondi – Nanopress.itNonostante Raimondi abbia già scontato 16 anni e mezzo di carcere, non è ancora completamente libero a causa di una condanna aggiuntiva di tre anni per estorsione nei confronti di un altro detenuto nel 2018. Durante il processo per la morte di Tommaso Onofri, i giudici hanno creduto alla versione di Raimondi, secondo cui lui partecipò al rapimento ma non all’omicidio, che fu commesso da Mario Alessi.La madre del piccolo Tommy, Paola Pellinghelli, ha espresso profonda amarezza riguardo ai permessi e alla semilibertà concessi a Raimondi, definendoli un’ingiustizia. “Questa non è giustizia, è ingiustizia” ha detto la donna in un’intervista alla Gazzetta di Parma. LEGGI TUTTO

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    Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentato

    L’attentato di Bologna del 1980 è stato attribuito ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR), un gruppo neofascista italiano protagonosta di quelli che saranno definiti poi i cosiddetti “anni di piombo”. Due membri dei NAR, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, sono stati condannati per il loro ruolo nell’agguato costato la vita a 85 persone.  Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentato – Nanopress.itOggi, a 44 anni da quel giorno, sono previste diverse commemorazioni per ricordare le vittime della strage di Bologna.Strage di Bologna, dopo 44 anni migliaia di persone in piazza per ricordare l’attentatoOggi ricorre il 44° anniversario della strage di Bologna, uno degli attentati più devastanti della storia recente del nostro Paese. Il 2 agosto 1980, alle 10:25, una bomba esplose nella sala d’attesa della stazione ferroviaria di Bologna Centrale, causando la morte di 85 persone e il ferimento di altre 200.Oggi, a quasi mezzo secolo da quel drammatico giorno, si terranno diverse commemorazioni per ricordare le vittime e riflettere sull’importanza di non dimenticare le vittime. Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha sottolineato come questa tragedia rappresenti una ferita insanabile e un monito permanente per le generazioni future. Le condanneL’attentato di Bologna del 1980 è stato attribuito a gruppi neofascisti, in particolare ai Nuclei Armati Rivoluzionari (NAR). I motivi dietro questo atto terroristico sono complessi e legati a un periodo di grande tensione politica e sociale in Italia, noto come gli “anni di piombo”.Durante questo periodo, l’Italia era segnata da violenze politiche, con gruppi estremisti sia di destra che di sinistra che cercavano di destabilizzare il Paese. L’obiettivo dei neofascisti era creare un clima di paura e insicurezza per favorire un ritorno a un regime autoritario. La strage di Bologna, con la sua brutalità e il numero elevato di vittime, mirava a colpire duramente la popolazione civile per raggiungere questo scopo. Strage di Bologna – Nanopress.itDue membri dei NAR, Valerio Fioravanti e Francesca Mambro, sono stati condannati per il loro ruolo nell’attentato. Tuttavia, il contesto e le dinamiche dietro l’attacco sono complessi e coinvolgono anche altre figure e gruppi dell’estrema destra italiana.Le indagini e i processi legati alla strage di Bologna sono stati lunghi e complessi. Nonostante le condanne di alcuni membri dei NAR, ci sono ancora molte domande senza risposta e teorie di complotto che circondano l’attentato. Ogni anno, come oggi, si tengono commemorazioni per ricordare le vittime e mantenere viva la memoria di questo tragico evento. LEGGI TUTTO

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    Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini

    La Procura di Brescia ha disposto l’autopsia sul corpo della vittima, per accertare con esattezza le cause del decesso. Andrea Faustini è venuto a mancare il 28 luglio scorso, una decina di giorni dopo l’intervento. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopia, cinque medici indagati per la morte di Andrea Faustini – Nanopress.itI medici indagati per la morte del giovane sono cinque. Muore a 30 anni dopo un intervento in endoscopiaAndrea Faustini, un giovane di 30 anni di Lograto, Bassa bresciana, è deceduto il 28 luglio scorso dopo un intervento di routine in endoscopia per la rimozione di un polipo. Purtroppo, dopo il primo intervento, ha subito complicazioni che hanno richiesto un’ulteriore operazione d’urgenza e il trasferimento in terapia intensiva, dove non si è più ripreso.La Procura di Brescia ha aperto un fascicolo per omicidio colposo e cinque medici della Poliambulanza sono stati indagati. L’autopsia sarà eseguita nei prossimi giorni per chiarire le cause della morte. Nel frattempo, la comunità di Lograto si è stretta intorno alla famiglia di Andrea, con messaggi di cordoglio e momenti di preghiera. Lo scorso martedì è stata organizzata una veglia di preghiera in ricordo del giovane prematuramente scomparso. LEGGI TUTTO

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    Imane Khelif: la polemica antisportiva che nasconde pregiudizi e ignoranza

    Negli ultimi giorni non si è fatto altro che parlare del caso di Imane Khelif alle Olimpiadi 2024. L’atleta di boxe che nella giornata di oggi si è scontrata con l’italiana Angela Carini negli ottavi di finale dei pesi welter femminili. L’incontro è stato preceduto da una serie di polemiche da parte della classe politica italiana. La diatriba contro Khelif è proseguita anche al termine del match, a seguito dell’abbandono della competizione da parte dell’atleta azzurra. Imane Khelif e Angela Carini al termine dell’incontro – Nanopress.itNonostante Comitato Olimpico Internazionale (Cio) abbia ammesso Imane Khelif alle competizioni, essendo stata dichiara in linea con “le norme di ammissibilità e iscrizione alla competizione nonché a tutte le norme mediche”; politici, come Matteo Salvini o Eugenia Roccella, non solo si sono opposti alla sua partecipazione, ma hanno anche creato l’ennesimo becero dibattito che ha posto al centro dell’attenzione mediatica l’identità sessuale di una persona in modo violento e discriminatorio.Il match tra Imane Khelif e Angela CariniDell’incontro tra Imane Khelif e Angela Carini si è iniziato a parlare giorni fa. Le destre del nostro Paese fin da subito si sono opposte, definendo il match uno scontro impari. Questo a causa del fatto che la 25enne algerina è intersessuale. L’intersessualità è una caratteristica biologica che appartiene a circa l’1,9% della popolazione mondiale e che prevede livelli di testosterone più alti della media (in parole semplici).A tal proposito, il ministro delle Infrastrutture Matteo Salvini ha criticato la decisione del Comitato Olimpico Internazionale, definendo la ragazza “un pugile trans”, errando. Lo stesso ha fatto la ministra per la Famiglia Eugenia Roccella, la quale ha affermato:“Desta grande preoccupazione sapere che in gare di pugilato femminili alle Olimpiadi siano stati ammessi uomini che si identificano come donne”. A queste visioni si è allineata anche la presidente Giorgia Meloni affermando di non essere d’accordo con la competizione proprio perché poco equa. Imane Khelif – Nanopress.itIl dibattito si è poi diffuso in tutto il mondo, dividendo coloro che si conformano alla visione della destra italiana e coloro che, invece, vedono la questione come “un’offensiva pagliacciata”.Ad accentuare la situazione surreale vi è poi stata la reazione dell’atleta italiana in gara, Angela Carini, la quale ha deciso di abbandonare il match dopo soli pochi secondi dall’inizio. Questo a causa – come ha affermato Carini durante un’intervista – del troppo dolore sentito dopo il primo pugno sferrato dall’avversaria. Va specificato che la pugile algerina ha perso nel corso delle Olimpiadi 2024 ben cinque match, questo vuol dire che altre donne sono riuscita a batterla, in conformità a quanto stabilito dal Comitato che l’ha ammessa alle competizioni.Il caso sportivo che diventa una questione politicaQuello che sta accadendo nelle ultime ore è frutto di un’arretratezza di pensiero che caratterizza l’Italia. Oltre a testimoniare una profonda mancanza di rispetto verso coloro che non si conformano a “standard classici” di qualsiasi tipo.L’intersessualità è una condizione genetica che può essere scoperta in tenera età o anche in età avanzata. In Italia vi è una forte ignoranza in tal senso, dettata anche dal fatto che la linea di gran parte dei medici nei confronti delle persone interessate e delle loro famiglie è quella dell’occultamento. Come riportato da “L’Espresso” il rapporto “Diritto e intersessualità” dell’Istituto Superiore della Sanità stabilisce che l’ordinamento italiano “non riconosce la specificità della condizione intersex, per cui occorre ricomporre il quadro delle tutele a partire dai diritti e dalle libertà previste nella Costituzione, dall’ordinamento dell’Unione Europea e dal diritto internazionale”. Tutto ciò è stato poi utilizzato da alcuni politici italiani per confermare la loro linea transfobica, discriminatoria, violenta e per giunta errata, dato che Imane Khelif non è una donna trans.Ancor peggio, la giustificazione fornita dalla presidente Giorgia Meloni è quella di aver espresso tali considerazioni in tutela dei diritti delle donne. Questo, però, ponendo sulla ghigliottina mediatica un’altra giovane donna, all’interno di un contesto totalmente errato e, soprattutto, indagando su una sfera intima senza alcuna competenza e/o diritto di farlo. Tutto ciò ha svuotato l’incontro di qualsiasi sportività. LEGGI TUTTO