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    ”Soffro di disturbi mentali, da 8 anni cerco la cura giusta”: Randi Ingerman rompe il lungo silenzio e rivela dove vive oggi

    L’attrice statunitense 55enne: “Non mi vergogno di dire che ho bisogno di aiuto”
    Oggi consulente nella cosmetica, lancia una piattaforma per parlare proprio di disturbi mentali

    Randi Ingerman, dopo anni, si mette a nudo. Rompe il lungo silenzio e al Corriere della Sera confessa: “Soffro di disturbi mentali, da 8 anni cerco la cura giusta”. Non si vergogna affatto di dire al mondo che ha bisogno d’aiuto. Rivela anche dove vive oggi, in mezzo alla natura, trovando benessere contro lo stress con lo yoga e il pilates.
    ”Soffro di disturbi mentali, da 8 anni cerco la cura giusta”: Randi Ingerman rompe il lungo silenzio e rivela dove vive oggi
    L’attrice statunitense, ora consulente nella cosmetica, svela: “Faccio i conti da tempo con crisi epilettiche e depressione, ma la malattia non mi abbatte. E, soprattutto, non mi vergogno di dire che ho bisogno di aiuto. Mi curo, certo, ma non mi sento una malata. Sono consapevole di soffrire di disturbi mentali e non ho remore ad ammetterlo. E’ il primo passo per venirne fuori, come ha dimostrato Fedez, che ringrazio per essersi messo a nudo”.
    Randi è impegnata con il lancio di Naked, una piattaforma dove si parlerà proprio di disturbi mentali. Al quotidiano racconta quando ha avuto la prima crisi epilettica: “Nel 2007, quando morì mio fratello. Mi ritrovai a terra, svenuta, non sapevo che cosa mi stesse accadendo. Poi, mentre stavo lavorando a un reality tv, accadde lo stesso. E’ stato allora che mi sono decisa ad approfondire”.
    L’attrice statunitense, oggi consulente nella cosmetica, trova benefici grazie alla psicoterapia, a una dieta sana e allo sport. Pratica il pilates
    Con la depressione, invece, la Ingerman fa i conti sin da piccolissima: “Ho cominciato a frequentare gli psicologi da bambina, dopo la separazione dei miei. E anche oggi ci faccio i conti, perché trovare la cura giusta che non faccia entrare in conflitto i farmaci è difficile. Purtroppo c’è una percentuale di persone resistenti ai farmaci per l’epilessia e io sono una di queste. Inoltre certe medicine mi buttavano troppo giù. Per essere sintetici: da otto anni cerco la cura che fa per me. Nel frattempo, riscontro benefici assumendo olio di canapa e praticando la psicoterapia. Ma, soprattutto, cerco un benessere mentale e fisico attraverso l’esercizio, la vita sana, la dieta”.
    La 55enne con la madre e la sorella Jill. Ora vive ad Arona, sul Lago di Como
    L’artista ha lasciato Milano e si è trasferita ad Arona, sul Lago di Como: “Sì, me lo hanno permesso alcuni amici ospitandomi qui sul lago. Ho bellissime persone intorno, sa? Cosa non facile se pensiamo che spesso quelli che hanno disturbi mentali sono emarginati”.
    Lontano dal capoluogo Lombardo Randi ha trovato pure l’amore: “Marco, che ha appena 39 anni. Sei mesi fa non volevo saperne più degli uomini, poi un’amica me lo ha presentato con un affettuoso inganno: ‘ha 48 anni’, mi ha detto. All’inizio pensavo che non avremmo retto, invece oggi Marco è una presenza preziosa. E’ stato lui, tre settimane fa, a soccorrermi in una crisi”. LEGGI TUTTO

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    ”Con mia figlia Stella parliamo di Fabrizio tutti i giorni, lei ricorda tutto”: Carlotta Mantovan-Frizzi racconta la sua vita a 5 anni dalla morte del conduttore

    La bimba che la 40enne ha avuto dal presentatore scomparso ora ha 10 anni
    “Bisogna cercare di andare avanti facendole sentire il minore disagio possibile”

    Si rimette in gioco in un dancing show. Carlotta Mantovan torna in tv a 5 anni dalla morte del marito, scomparso a marzo 2018, a soli 60 anni, a causa di un tumore cerebrale. La vedova di Fabrizio Frizzi, amatissimo conduttore, ha accettato di essere tra i protagonisti in pista di Ballando con le stelle, che prenderà il via su Rai Uno il prossimo 21 ottobre. Al Corriere della Sera la giornalista 40enne racconta la sua vita senza l’uomo che amava accanto, quello che l’ha resa madre di una bambina che ora ha 10 anni. “Con mia figlia Stella parliamo di Fabrizio tutti i giorni, lei ricorda tutto”, svela.
    ”Con mia figlia Stella parliamo di Fabrizio tutti i giorni, lei ricorda tutto”: Carlotta Mantovan-Frizzi racconta la sua vita a 5 anni dalla morte del conduttore
    Danzerà in coppia con Moreno Porcu, si vuole divertire, con un po’ di sana leggerezza. Carlotta spiega perché cosa l’abbia convinta a partecipare: “Per prima cosa vedere che Stellina, mia figlia, è serena. Per me era la condizione indispensabile per rimettermi in gioco. Poi ho sentito tanto, tanto affetto da parte delle persone. In molti mi scrivevano: perché non torni in tv? Questo amore mi ha convinta. E, anzi, voglio davvero ringraziare tutti”. 
    Lei, cavallerizza, con la danza ha qualche problema, ma ce la metterà tutta. Stella è contentissima che la madre abbia detto di sì: “Felicissima, anche perché lei è molto più ballerina di me. Fa da poco danza classica. Io sono la sportiva, lei la showgirl. Non so cosa farà nella vita e appoggerò ogni sua scelta, però ammetto che ha una predisposizione per lo spettacolo. E’ portata per il canto, il ballo e ha una fortissima empatia. Ora non vede l’ora che inizi e già so che mi bacchetterà alla grande. Lei è proprio sciolta, io… no”.
    La 40enne insieme al presentatore, scomparso a marzo 2018 quando aveva solo 60 anni
    Quello che le è accaduto, la perdita improvvisa di Frizzi, l’ha segnata. La Mantovan non nasconde che i suoi ultimi anni siano stati complicati: “Non sono stati semplici, no. Stella è il motore della mia vita, quindi per forza bisogna cercare di andare avanti facendole sentire il minore disagio e dolore. Con forza e positività”. Poi aggiunge: “Penso che Fabrizio sarebbe felice della mia partecipazione, tiferebbe al massimo”.
    L’ex conduttrice di SkyTG24 guarda avanti: “Sto pensando a un programma sulla rinascita: vorrei raccontare storie di positività ma senza strumentalizzare i sentimenti delle persone. Vorrei che fossero racconti di persone comuni che sono riuscite ad affrontare un momento difficile della loro vita e, appunto, rinascere”. Come lei: “Credo sia un lavoro quotidiano, non succede che un giorno volti pagina, piuttosto impari a convivere con il dolore. Ora voglio solo vivere con leggerezza questa esperienza, pur mettendoci tutto il mio impegno. E ringrazio per essere qui sentendomi così protetta il mio agente Lucio Presta e Gina Cilia, che mi segue come ufficio stampa”.
    Stella ora ha 10 anni: è felicissima che la madre abbia accettato di partecipare a Ballando con le stelle
    Si è trasferita in Francia per dare tranquillità alla figlia, dopo essere rimasta vedova. Per arrivare a questa consapevolezza le ci è voluto un po’. Carlotta chiarisce: “Ci ho messo un bel po’, sì. Era il tempo di cui avevo bisogno. Ora ho sentito che era il momento giusto. Ce l’ho messa tutta e se mi guardo indietro non mi posso rimproverare nulla: tutte le energie che avevo le ho messe su Stellina e ho fatto il massimo che potevo fare”.
    La figura del padre nella vita della bimba è molto presente. La Mantovan confessa: “Con Stella parliamo di Fabrizio tutti i giorni, le racconto cosa diceva papà, cosa piaceva a papà… io ero quella seriosa della coppia, lui il creativo… ma devo dire che lei si ricorda tutto”. Esclude categoricamente che la figlia possa essere il ‘parente misterioso’ con cui ballerà in una puntata del programma di Milly Carlucci e precisa il perché: “No, escluso. Ognuno ha la gestione che preferisce dei figli e noi, per noi intendo io e Fabrizio, abbiamo preferito sempre proteggerla… Fosse per me sarà così fino ai suoi 18 anni, cercherò di non cedere ai 14 anni”. LEGGI TUTTO

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    ”Ne ho pieni i cogl… dei discorsi sulla fragilità degli uomini”: Elodie sbotta durante l’intervista

    La cantante non ne può più di chi dice che “le ragazze devono avere la testa sulle spalle”
    La 33enne parla anche della foto nuda che ha ispirato la copertina del nuovo album

    Elodie parla di Red Light, il suo nuovo album. E’ orgogliosa della copertina, firmata da Milo Manara. La cantante 33enne al Corriere della Sera dice la sua pure sulla foto nuda che ha generato polemica. Poi durante l’intervista sbotta. “Ne ho pieni i cogl… dei discorsi sulla fragilità degli uomini”, sottolinea. Ecco perché.
    ”Ne ho pieni i cogl… dei discorsi sulla fragilità degli uomini”: Elodie sbotta durante l’intervista
    Chi le fa le domande le fa notare: “La premier Giorgia Meloni, in occasione dei recenti episodi di violenza sessuale su delle ragazze, ha detto che le donne devono avere la testa sulle spalle quando escono…”. Elodie replica a muso duro: “Ho già detto altre volte cosa penso di lei e non ci torno oggi… La testa sulle spalle bisogna averla tutti i giorni… Bisogna essere lucide, ma non è giusto avere paura”. Probabilmente stufa di questi discorsi, tuona: “E ne ho pieni i cogl… dei discorsi sulla fragilità degli uomini che si sentono minacciati. L’uomo ha paura della donna perché la donna crea, perché vede in noi qualcosa di meglio”.
    Sul fumetto creato dalla sua immagine da Manara dice fiera: “Erano anni che corteggiavo il maestro. Sono orgogliosa. Da ragazzina ho scoperto l’erotismo e il corpo femminile con le sue opere”.
    La 33enne parla anche della foto nuda che ha ispirato la copertina del nuovo album
    La Di Patrizi poi parla dello scatto senza veli: “Con quella foto sapevo che avrei fatto discutere: mi diverte infastidire. Manara ha cambiato la mano che tenevo in modo pudico per coprirmi e l’ha trasformata in un pugno, un gesto di forza. Quel gesto dice ‘il corpo è mio’, il corpo diventa manifesto politico e basta andare qualche chilometro a oriente per capire perché lo dico”. 
    “Mi sento una donna libera che usa la propria voce – aggiunge Elodie – Qualcuno si è chiesto che bisogno ci fosse di fare quello scatto, invece secondo me in questo momento c’è proprio bisogno di dire che siamo libere di scegliere come usare il nostro corpo. Voglio essere libera di esprimermi a 360 gradi, di giocare con la mia immagine che ritengo importante quanto la musica in un momento storico in cui siamo molto rigidi verso le scelte libere”. LEGGI TUTTO

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    ”Totti si è sentito solo e fragile, si è guardato intorno e la moglie non c’era”: Aldo Cazzullo parla del divorzio tra l’ex calciatore e Ilary Blasi

    E’ lui il giornalista a cui il 47enne rilasciò la famosa intervista dopo il crack con la 42enne
    Ora entrambi vorrebbero che venga riconosciuta all’altro la responsabilità della fine del matrimonio…

    L’addio a luglio 2022, dopo 17 anni matrimonio e 20 insieme, ha scatenato un terremoto. Francesco Totti e Ilary Blasi sono ancora al centro dei riflettori, pur avendo entrambi altri compagni accanto. Si vocifera tanto di loro. Aldo Cazzullo a Gente parla del divorzio tra l’ex calciatore e la conduttrice. “Totti si è sentito solo e fragile, si è guardato intorno e la moglie non c’era”, dice.
    ”Totti si è sentito solo e fragile, si è guardato intorno e la moglie non c’era”: Aldo Cazzullo parla del divorzio tra l’ex calciatore e Ilary Blasi
    Lui ha ritrovato l’amore con Noemi Bocchi, lei con Bastian Muller. La separazione è ancora in atto, la seconda udienza si è tenuta il 20 settembre. Non c’è nulla di risolto. Entrambi vorrebbero che venga riconosciuta all’altro la responsabilità della fine del matrimonio. I legali hanno consegnato al giudice della prima sezione civile del Tribunale di Roma, Simona Rossi, le memorie difensive con richiesta di ammissione delle prove: si tratterebbe di foto, chat, report di investigatori privati. Potrebbero arrivare grandi novità. Il settimanale in un articolo analizza quello che continua a essere il divorzio dell’anno. Interroga quindi Cazzullo, il giornalista del Corriere della Sera a cui il 47enne rilasciò la famosa intervista dopo il crack con la 42enne.
    Secondo il giornale sarebbe chiaro che la strategia di Totti sarebbe quella di dimostrare che Ilary gli sarebbe stata infedele. “E’ emerso chiaramente un anno fa, dalla famosa intervista rilasciata ad Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera, quella in cui si parlò per la prima volta della poco elegante contesa dei Rolex. A Cazzullo il Pupone raccontò di aver trovato messaggi inequivocabili sul cellulare della moglie (‘Vediamoci in hotel’) e che gli giungevano voci che Ilary avesse un altro (‘Anzi, più di uno»’). Disse anche: ‘Non sono stato io a tradire per primo’”, così scrive. E aggiunge, nel pezzo a firma di Maria Elena Barnabi: “A essere maliziosi, sembra quasi che l’intervista fosse stata rilasciata per mettere le mani avanti…”.
    Il giornalista a cui il 47enne rilasciò la famosa intervista dopo il crack con la 42enne dice la sua. Ora entrambi vorrebbero che venga riconosciuta all’altro la responsabilità della fine del matrimonio…
    Cazzullo a tal proposito al giornale dice la sua: “Penso che Totti volesse far capire che non era stato solo lui a sbagliare. E voleva ufficializzare la storia con Noemi. Mi è rimasta l’immagine del sipario che si chiude. Il ritiro dal calcio, la rottura con la Roma, la morte del padre, il Covid: Totti si è sentito solo, fragile, debole. In quel momento si è guardato intorno e la moglie non c’era. Questa è la sua versione”.
    Il 57enne poi conclude svelando un particolare finora rimasto celato: “Il giorno dopo il Corriere ha chiesto a Ilary di raccontarci la sua e lei non ha voluto”. La presentatrice non ha mai detto una parola: solo battutine rifilate sui social. Ma lasciando sempre intendere che la sua verità verrà fuori prima o poi. Intanto tutti attendono che arrivi finalmente l’udienza in tribunale in cui i due non solo arrivino in aula, ma si confrontino. Chissà se accadrà. LEGGI TUTTO

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    ”Mia madre mi disse: ‘Mi sono stufata, me ne vado’. Avevo sei anni”: Luca Barbareschi racconta come il genitore l’ha abbandonato

    L’attore, regista e produttore 67enne ha vissuto con tanta rabbia, figlia della solitudine
    Confessa: “Non ho mai la sensazione di meritarmi il successo”

    Luca Barbareschi ha vissuto la sua vita con tanta rabbia dentro, figlia soprattutto della solitudine. A Sette, inserto settimanale del Corriere della Sera, che gli regala la cover, l’attore, regista e produttore racconta con crudezza come si sia sentito quando il genitore di riferimento, la mamma, l’ha abbandonato. “Mia madre mi disse: ‘Mi sono stufata, me ne vado’. Avevo sei anni”, confessa.
    ”Mia madre mi disse: ‘Mi sono stufata, me ne vado’. Avevo sei anni”: Luca Barbareschi racconta a Sette come il genitore l’ha abbandonato
    Figlio di Francesco Saverio Barbareschi, ingegnere e imprenditore con un passato da partigiano, e Maria Antonietta Hirsch, un’economista di origine ebraica, il 67enne sulla madre svela: “Un giorno mi ha detto: ‘Scusa ma io mi sono stufata, me ne vado’. Avevo sei anni, si era innamorata di un altro uomo e si è portata via mia sorella di un anno dividendoci per sempre”. Lui le ha detto: “‘E io?’,  ma mi ha risposto: ‘Mica possiamo andare tutti in vacanza insieme…’. Era molto simpatica, spiritosa. Mi ha dato un libro, Cent’anni di solitudine, dicendomi di leggerlo. Per tutta la vita mi ha mandato un libro ogni due giorni. Al telefono diceva: ‘Sì sono via, sono a Copenaghen…’, ‘Sto andando in Egitto…’, e poi aggiungeva: ‘Ora cosa fai, piangi?’”. Barbareschi rispondeva: “No, no, ciao mamma”. 
    Non si è mai più ritrovato con lei, morta nel 2015. “Non volevo più vederla. Difendevo anche mio padre, lo vedevo piangere: gli mancava sua figlia. Bel casino, insomma”. Lui è rimasto col papà: “Quando mia madre è scappata siamo rimasti due uomini in competizione. Quando abbiamo litigato e me ne sono andato gli ho detto cose terribili. Gli è venuto un infarto”. E’ volato negli Usa, faceva il cameriere e guadagnava bene. Ha cominciato a scrivere film. 
    L’attore, regista e produttore 67enne ha vissuto con tanta rabbia, figlia della solitudine
    Luca ha rivisto il padre dopo 5 anni: “Ma la competizione fra noi non è finita neppure alla sua morte”.  Nemmeno con la mamma ha risolto: “No, ed è il problema più grosso della mia vita. Quando ho capito un po’ meglio le cose sono diventato suo padre, a 80 anni era ancora un’adolescente”. La sua rabbia ora si è un po’ placata: “Meno di un tempo. La mia è stata una rabbia terribile, figlia della solitudine. Una volta al mese devo riguardare il mio curriculum perché non penso di aver fatto davvero le cose scritte lì. Non ho mai la sensazione di meritarmi il successo. Ho fatto ipnoterapia, sono stato anche in cura per 8 anni da Matte Blanco, un analista cileno. Il problema non è guarire ma accettare i propri dolori. La ferita rimane dentro e ti rende consapevole delle difficoltà, ti tiene sveglio, ti fa ricominciare”. 
    Il trauma dell’abbandono non lo ha mai lasciato. Anche nel creare i suoi rapporti sentimentali. “Io lo creo, l’abbandono, faccio di tutto perché a un certo punto qualcuno mi lasci. I modelli di comportamento si ripetono”, spiega Barbareschi. E confida: “Per i medici nel primo mese di vita ci succedono le cose più importanti. Con l’ipnoterapia parlavano col mio inconscio per eliminare i traumi, ma tutto si ferma a 10 giorni dopo il mio concepimento. So che mia madre voleva abortire, ha scritto una lettera a mio padre proprio 10 giorni dopo aver scoperto di essere incinta. Il feto ha ventimila neuroni che registrano tutto, e io ho registrato che non ero benvoluto”. 
    Luca ammette: “Cercavo gli applausi ed è un bel passo avanti che oggi non mi interessino più. Da ragazzo ho usato tante droghe, oggi faccio volontariato al Centro Maraini per tossicodipendenti, andare tra persone che stanno peggio di me è un gesto di umiltà. Ho anche lavorato con una trainer per un deficit da mancanza di concentrazione che compenso facendo mille cose”. LEGGI TUTTO