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    Dalle nuove tratte all’Alta velocità, ecco i lavori in corso

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    Lavori in corso, ma senza particolari disagi. Oltre a eseguire la manutenzione per il rinnovo della rete esistente, il Gruppo FS è impegnato nella realizzazione di nuove linee ferroviarie per eliminare i divari infrastrutturali ancora esistenti tra Nord e Sud, con l’obiettivo di collegare sempre più il Paese e rendere la mobilità su rotaia ulteriormente utilizzata.Ogni anno i viaggiatori che usufruiscono dei collegamenti del Gruppo FS in Italia sono circa 570 milioni, ma tra gli obiettivi del Piano Strategico 2025-2029 da 100 miliardi di investimenti c’è la volontà di far crescere i passeggeri di oltre di oltre 100 milioni in cinque anni. I progetti più significativi per potenziare la rete riguardano l’affiancamento di infrastrutture più capillari ai tracciati dell’alta velocità, che fino a oggi ha visto il suo principale sviluppo nell’asse Torino-Milano-Roma-Salerno. Tra le opere in corso di realizzazione c’è in particolare la Brescia-Verona-Padova e, per potenziare il Sud, rientrano il completamento della linea Napoli-Bari, il nuovo collegamento Salerno-Reggio Calabria e lo sviluppo infrastrutturale della Sicilia per beneficiare del sistema AV da Palermo a Milano.Rfi è inoltre impegnata nella realizzazione di 44 opere strategiche di cui 26 finanziate con fondi Pnrr. Tra queste, ci sono la linea Brescia-Verona-Padova, che consentirà di incrementare l’offerta di trasporto alta velocità, regionale e merci lungo la direttrice orizzontaleMilano-Venezia, garantendo una migliore separazione dei flussi di traffico, con la conseguente riduzione dei tempi di viaggio e un aumento della frequenza dei treni. Un altro importante intervento riguarda poi la Napoli-Bari, la cui realizzazione permetterà di viaggiare dal capoluogo pugliese a quello campano in 2 ore e a Roma in 3 ore. L’infrastruttura consentirà inoltre di collegare Lecce e Taranto alla Capitale in 4 ore. Riflettori (e lavori) puntati poi sulla Salerno-Reggio Calabria, un itinerario passeggeri e merci strategico per la connessione tra il nord e il sud del Paese: gli interventi previsti garantiranno una maggiore accessibilità al sistema ferroviario e la possibilità di sviluppare nuovi traffici viaggiatori lungo l’asse nord-sud della penisola, a beneficio anche dei collegamenti da e per la Sicilia. LEGGI TUTTO

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    Fsi raccoglie 1,6 miliardi per il più grande fondo dedicato all’Italia

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    Fsi ha completato con successo la raccolta del suo nuovo fondo, Fsi II, raggiungendo sottoscrizioni pari a circa 1,6 miliardi di euro, superando l’obiettivo massimo di 1,5 miliardi e la dimensione del fondo precedente, Fsi I, che si attestava a quasi 1,4 miliardi di euro. Questo risultato consolida ulteriormente la posizione di Fsi come uno dei principali investitori di private equity in Europa e leader indiscusso in Italia nei settori Digital-Fintech e Scienze della Vita.Nonostante le sfide del mercato del fundraising, Fsi II ha attratto il 55% delle sottoscrizioni da investitori internazionali, mentre il restante 45% proviene da investitori italiani. Tra questi, oltre il 90% degli investitori di Fsi I ha rinnovato la fiducia nel nuovo fondo, affiancato da 33 nuovi sottoscrittori. La base di investitori si è così ulteriormente diversificata, includendo casse di previdenza, fondazioni bancarie, fondi pensione, gruppi bancari e assicurativi europei, fondi sovrani, istituti sovranazionali, asset manager, fondi di fondi internazionali e family office di primari gruppi industriali italiani ed europei. LEGGI TUTTO

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    Legge Capitali, pausa di riflessione Consob dopo la seconda consultazione

    La Consob ha pubblicato le risposte alla seconda consultazione sulle disposizioni attuative dell’articolo 147-ter.1 del Testo Unico della Finanza, riguardanti la composizione della lista del cda. Se da un lato le proposte regolamentari sono state accolte con favore, dall’altro alcune associazioni hanno sollevato dubbi e proposto modifiche per garantire maggiore chiarezza e stabilità.Risultati della consultazioneLa maggior parte dei partecipanti ha apprezzato il lavoro della Consob, riconoscendo l’importanza di chiarire i punti più controversi della nuova normativa. Tuttavia, alcune osservazioni hanno spinto l’Autorità a effettuare ulteriori verifiche giuridiche per assicurare che il regolamento finale sia pienamente conforme alla legge Capitali e tuteli l’equilibrio tra rappresentanza e governabilità. Di seguito presentiamo le osservazioni di alcuni importanti stakeholder del mercato finanziario italiano.Le osservazioni delle associazioniAssogestioniAssogestioni ha espresso apprezzamento per diverse soluzioni proposte da Consob, ma ha avanzato anche alcune richieste di modifica:Composizione numerica della lista: È positivo che la lista debba contenere un numero di candidati pari ai componenti da eleggere, aumentato di un terzo, con arrotondamento all’unità più vicina. Questo garantisce flessibilità e completezza.Votazione individuale e collegamento tra liste: Concordanza sul fatto che solo i soci che hanno votato la lista del cda possano partecipare alla seconda votazione.Ripartizione dei posti in consiglio: Sostegno al criterio di proporzionalità relativa per assegnare i seggi alle minoranze, ma è essenziale che almeno i due terzi dei membri restino alla lista di maggioranza per garantire stabilità gestionale.AniaAnia, di cui fa parte Generali (che è la prima società potenzialmente interessata all’applicazione della nuova norma), ha sottolineato l’importanza di preservare la governabilità delle società, soprattutto in caso di minoranze forti:Seconda votazione individuale: Limitarla ai soci che hanno votato la lista del cda è una scelta giusta, perché impedisce alle minoranze di influenzare eccessivamente la composizione del consiglio.Ripartizione dei posti: Anche se le minoranze superano il 20% dei voti, la maggioranza dei posti deve restare alla lista del cda. È essenziale per evitare che meccanismi proporzionali puri destabilizzino la governance.Numerosità della lista: La proposta Consob di chiarire il numero di candidati è positiva, perché garantisce che la lista di maggioranza abbia sempre un margine sufficiente per governare senza interferenze eccessive.In sintesi, Ania evidenzia che le regole devono tutelare la stabilità gestionale delle società, assicurando che la lista di maggioranza mantenga una posizione dominante anche in presenza di minoranze forti.AssonimeAssonime ha apprezzato l’equilibrio cercato da Consob tra rappresentanza e governabilità, ma ha proposto alcune modifiche puntuali:Votazione individuale: Limitare il voto ai soci che hanno sostenuto la lista del cda è corretto.Criteri di riparto: Il criterio proporzionale deve applicarsi solo alle liste di minoranza, per non compromettere la stabilità della lista vincente.Pubblicità della lista del cda: Il termine per il deposito della lista del cda dovrebbe essere anticipato rispetto a quello delle liste dei soci, per garantire maggiore trasparenza.AigiL’Associazione Italiana Giuristi d’Impresa ha apprezzato l’impianto generale delle proposte, ma ha suggerito di:Arrotondare all’unità superiore per il numero di candidati.Chiarire i meccanismi di assegnazione dei seggi alle minoranze, valorizzando l’autonomia statutaria delle società.Fin.GovIl centro Fin.Gov dell’Università Cattolica ha evidenziato due punti chiave:Ripartizione dei seggi: La lista del cda deve ottenere almeno la maggioranza dei seggi e la ripartizione proporzionale dovrebbe riguardare solo le liste di minoranza per allinearsi alla legge.Legittimazione al voto individuale: Limitare la seconda votazione ai soci che hanno votato la lista del CdA è una scelta corretta, che previene conflitti e accordi opportunistici.Il mercato comunque vinceràNonostante la legge Capitali preveda la possibilità per il cda uscente di presentare una propria lista di candidati, è improbabile che tale opzione venga frequentemente adottata. Questo perché la legge impone requisiti stringenti, come l’approvazione della lista da parte di una maggioranza qualificata dei due terzi del CdA uscente e la necessità che la lista contenga un numero di candidati pari ai posti da assegnare, aumentato di un terzo.Di conseguenza, è più probabile che i soci di maggioranza scelgano di presentare una propria lista, eventualmente coinvolgendo altri investitori e stakeholder. Questo approccio mira a consolidare una base di supporto più ampia, riducendo il rischio di interferenze da parte delle minoranze. LEGGI TUTTO