Alle 7 di questa mattina si sono aperte le urne. In totale sono 4,3 milioni i cittadini chiamati al voto. I seggi resteranno aperti fino alle 23 e ancora domani dalle 7 alle 15. In Umbria i candidati alla presidenza sono nove, anche se si profila un testa a testa Tesei-Proietti. In Emilia-Romagna i candidati sono quattro. Terminata l’era Bonaccini, il centrosinistra si affida al sindaco di Ravenna Michele de Pascale, mentre il centrodestra punta su Elena Ugolini. Alle ore 12 affluenza in calo in entrambe le regioni
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L’Emilia-Romagna e l’Umbria vanno alle urne per le elezioni regionali. Si vota in due giorni: i seggi hanno aperto questa mattina alle 7 e resteranno aperti fino alle 23, mentre domani si potrà votare dalle 7 alle 15. Subito dopo – al termine delle operazioni di voto e di riscontro dei votanti – avrà inizio lo scrutinio. Per questo turno elettorale le sezioni sono 4.529 per l’Emilia Romagna in un totale di 330 Comuni e mille sezioni per l’Umbria suddivise in 92 Comuni. In totale gli elettori chiamati al voto nelle due Regioni sono quasi 4,3 milioni. Alle ore 12 l’affluenza è molto bassa in entrambe le regioni. In Emilia-Romagna a mezzogiorno l’affluenza si è attestata all’11,57%, meno della metà delle regionali del 2020, quando si votava in un solo giorno, ma alle 12 era già andato al seggio il 23,44%. L’affluenza è in leggero calo anche rispetto alle comunali del 2021 (quando si votò domenica e lunedì) e si superò, di poco, la soglia del 50%. Calo anche in Umbria: secondo il dato definitivo alle 12 l’affluenza si è fermata al 9,54%. Era stato del 19,55% nella precedente consultazione quando però si era votato in un solo giorno.
Il voto in Emilia-Romagna
L’Emilia-Romagna sceglie il nuovo presidente che succederà a Stefano Bonaccini: sono quattro i candidati in corsa, ma la sfida che si profila è tra il sindaco di Ravenna, Michele de Pascale, esponente del Pd sostenuto dal centrosinistra in versione campo larghissimo e la preside Elena Ugolini, indipendente di area Comunione e Liberazione appoggiata in modo compatto dal centrodestra. In corsa ci sono anche Federico Serra, sostenuto da una lista che comprende Potere al Popolo e Rifondazione comunista e Luca Teodori, alla guida di un movimento no-vax e no-euro (TUTTI I PROGRAMMI DEI CANDIDATI). L’incognita principale che pesa sul voto è quella relativa all’affluenza alle urne.
De Pascale e Ugolini al voto in mattinata
Michele de Pascale ed Elena Ugolini, i due favoriti in Emilia-Romagna, hanno votato questo mattino. Il candidato del centrosinistra è andato alle 10.30 al seggio della scuola elementare Pascoli nella sua Cervia, sul litorale Ravennate, dove risiede con la famiglia. Ugolini, invece, è andata a votare attorno alle 11 all’Istituto Crescenzi Pacinotti di via Saragozza, nel centro di Bologna.
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Il voto in Umbria
Sono 701.367 gli elettori chiamati alle urne per eleggere il presidente della Giunta regionale e i consiglieri che formeranno l’Assemblea legislativa dell’Umbria. I seggi elettorali sono mille, dei quali 706 in provincia di Perugia e 294 in quella di Terni. Le liste ammesse sono 23 e quasi 460 gli aspiranti consiglieri. I candidati alla presidenza sono nove, anche se si profila un testa a testa fra il centrodestra e il campo largo del centrosinistra, che sostengono le candidate Donatella Tesei, governatrice uscente, e la civica Stefania Proietti, attuale sindaca di Assisi e presidente della Provincia di Perugia.
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Il centrosinistra ha cinque presidenti, contro i 14 del centrodestra (più uno a guida autonomista). Ecco chi è ai vertici a livello regionale in Italia
LIGURIA
ll 28 ottobre 2024 il candidato del centrodestra, Marco Bucci, ha vinto le elezioni regionali in Liguria battendo il candidato del centrosinistra ed ex ministro Andrea Orlando. Il 26 luglio 2024 si era dimesso da governatore (del centrodestra) Toti, aprendo la strada alle nuove elezioni, in seguito a un’inchiesta in cui è rimasto coinvolto con le accuse di corruzione e finanziamento illecito
ABRUZZO
Marco Marsilio è diventato presidente dell’Abruzzo dopo le elezioni del 2019 con la sua vittoria (48,03% dei consensi) e quella del centrodestra. Poi, alla successiva tornata elettorale, del 10 marzo 2024, Marsilio è stato rieletto, con il 53,5% dei voti contro il 46,5% della coalizione di centrosinistra che ha sostenuto Luciano D’Amico. “Mai negli ultimi 30 anni un presidente era stato riconfermato: è stata scritta una pagina di storia”, il commento di Marsilio
SARDEGNA
Alessandra Todde, sostenuta da M5s e Pd, ha vinto le elezioni del 25 febbraio 2024, battendo per pochi voti Paolo Truzzu. Succede quindi a Solinas alla guida della Regione, diventando la prima donna a governare l’isola dall’inizio della sua storia autonomista. Nata a Nuoro, 55 anni, ha due lauree e il titolo di ingegnera. Imprenditrice e manager, è entrata in politica nel 2019 con il M5s. Eletta in Parlamento, è stata sottosegretaria e vice ministra allo Sviluppo economico con i governi Conte e Draghi
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