Passaggio di proprietà dell’auto, ecco come e quando si paga di meno
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Nel momento in cui si decide di acquistare un’auto usata è cosa risaputa che tra le spese da affrontare ci sarà quella del passaggio di proprietà, documento con cui viene ufficialmente sancito il trasferimento di titolarità di un veicolo da un individuo a un altro.Le norme vigenti prevedono che l’operazione debba concludersi entro e non oltre i 60 giorni dalla compravendita del mezzo: qualora ciò non dovesse accadere, il rischio è quello di incorrere in una sanzione da 705 a 3.526 euro e nel ritiro del documento di circolazione. Si tratta, pertanto, di un atto obbligatorio da stipulare in casi del genere, e può essere effettuato presso l’Aci o la Motorizzazione Civile a un costo che varia a seconda del luogo in cui si risiede. Entrando più nello specifico, la cifra totale è composta innanzitutto da una serie di costi fissi, ovvero:emolumenti Aci, 27 euro;imposta di bollo per la presentazione dell’atto al Pra e il rilascio del certificato di proprietà (Cdp), 32 euro;imposta di bollo per l’aggiornamento della carta di circolazione, 16 euro;diritti della Motorizzazione Civile, 10,20 euro.Alla quota va aggiunta poi la fetta più grande, rappresentata dall’Ipt, ovvero l’imposta provinciale di trascrizione, che può cambiare a seconda della potenza del veicolo oggetto di passaggio e alla provincia in cui risiede l’acquirente. La quota minima per l’Ipt, scevra di maggiorazioni dovute alla potenza o agli aumenti dettati dalle province, è di 150,81 euro: si fa riferimento, in questo caso, a vetture entro la soglia dei 53 kW, mentre a salire si devono considerare 3,5119 euro in più per ogni kW aggiuntivo. Ciò considerato, sommando le quote fisse e la tariffa più bassa, la spesa minima è di 236,01 euro.Il passaggio si può effettuarepresso lo Sta (sportello telematico dell’automobilista) di una delegazione Aci o un’agenzia di pratiche auto: ai costi si dovrà aggiungere anche la tariffa per il servizio di intermediazione, pari mediamente a 150 euro;presso lo Sta dell’Umc (Ufficio motorizzazione civile): in questo caso i pagamenti vanno fatti prima alle Poste, per cui allo sportello si devono presentare le attestazioni di pagamento,ma non ci sono ulteriori maggiorazioni.Un primo modo di tagliare i costi, quindi, è quello di svolgere tutte le pratiche previste in totale autonomia, tagliando la voce “commissioni”, che ha un suo peso: chiaramente si tratta di una scelta che significa farsi carico di tutto l’iter, ma, come detto, in media si possono risparmiare ben 150 euro.L’altra voce variabile, l’Ipt, dipende dalle tariffe applicate dalla provincia di residenza dell’acquirente, che possono essere del 20%, del 25% e del 30%, a parte quelle che non prevedono rialzi (Aosta, Bolzano e Trento). Per quanto concerne il totale della quota, è bene tenere presente che alcuni Enti locali riconoscono agevolazioni per la compravendita di auto ecologiche, come a Bari (-75% per veicoli ad alimentazione, esclusiva o doppia, elettrica, Gpl, metano o ad idrogeno ), oppure a Pavia e Cremona (-50% per auto full electric o a idrogeno). Sconti sono previsti anche per l’acquisto di veicoli storici. LEGGI TUTTO