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in EconomiaSanna (commercialisti): crisi d’Impresa in Italia, da espulsione a opportunità di rilancio
Pierpaolo Sanna
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in EconomiaLa versione di Panetta sull’incognita dazi, Pil e risiko bancario
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Oggi Fabio Panetta (in foto) pronuncerà per la seconda volta da governatore della Banca d’Italia le sue Considerazioni finali nel Salone dei Partecipanti di via Nazionale. Un appuntamento che arriva in un contesto estremamente delicato, con l’Italia stretta tra un’economia interna in rallentamento e un panorama globale attraversato da nuove fratture, a partire dall’offensiva commerciale degli Usa contro l’Ue. Sul tavolo, come da tradizione, ci saranno i grandi dossier macro: la crescita lenta, il debito elevato, la transizione ecologica e digitale, la demografia stagnante, la stabilità del sistema finanziario. E non mancherà il riferimento alle guerre in Ucraina e in Medio Oriente, che continuano ad alimentare incertezza e pressioni economiche.Ma accanto a questi temi, si muove un altro fronte: quello del risiko bancario, un processo in pieno svolgimento. Panetta che ha chiarito di non voler «commentare le fusioni come se fosse a un talk show» non entrerà nel merito dei singoli dossier. Ma il quadro generale che offrirà sarà inevitabilmente il contesto nel quale si stanno giocando partite strategiche. A partire dall’offerta di Unicredit sul Banco, che ha innescato uno scontro istituzionale attorno al golden power che, se da un lato intende proteggere l’interesse strategico del Paese, dall’altro rischia di entrare in tensione con il progetto europeo di unione finanziaria. LEGGI TUTTO
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in EconomiaL’Europa in attesa pensa ai negoziati: con lo stop avrebbe un’arma in più
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«C’è un giudice a Manhattan». L’ex commissario europeo all’Economia, Paolo Gentiloni ha reagito così con un post su X, ieri mattina, alla mossa del tribunale americano del commercio sui dazi di Trump. Ma la reazione fredda delle Borse ha subito dimostrato che la battaglia sarà ancora lunga e, forse, ancor più complicata. E in serata è arrivata la conferma dalla Corte d’appello americana che ha deciso di consentire che i dazi di Donald Trump restino per ora in vigore.Certo, con lo stop dei giudici aumentano le chances di Bruxelles per negoziare condizioni più favorevoli senza la spada di Damocle del 9 luglio, scadenza della moratoria per le sovrattasse reciproche. Il vertice di Bruxelles non ha voluto commentare e il calendario degli impegni dei prossimi giorni non dovrebbe subire modifiche: a Parigi sono previsti contatti fra il commissario al commercio Maros Sefcovic e le controparti americane a margine della riunione ministeriale dell’Ocse il 3-4 giugno. La presidente della Commissione, Ursula von der Leyen ieri ad Aquisgrana ha comunque tracciato la rotta tornando sul ruolo della Ue negli affari globali, non più schiacciata sull’alleanza transatlantica perché la gran parte «degli scambi globali» si muove ormai su traiettorie diverse: «Stiamo assistendo a un’ondata di paesi da tutto il mondo che si rivolgono a noi per fare affari insieme, perché siamo affidabili e seguiamo regole comuni. Naturalmente, vogliamo ristabilire il nostro partenariato commerciale con gli Stati Uniti su basi più solide. Lavoreremo sempre in tal senso. Ma sappiamo anche che l’87% del commercio globale avviene con altri Paesi, tutti alla ricerca di stabilità e opportunità. E l’Europa può offrirle». Gli attuali vertici europei tengono, quindi, aperto il dialogo con l’altra sponda dell’Atlantico ma nel frattempo – come ha sottolineato il vicepresidente della commissione Ue, Raffaele Fitto – puntano a rafforzare la dimensione commerciale della Ue, come l’accordo con il Mercosur. Lo stesso percorso è stato avviato nel centro Asia e in Sudafrica.La sconfitta giudiziaria inflitta al presidente Trump in materia dei cosiddetti dazi reciproci riguarda quelli imposti a Canada, Messico e Cina, la sovrattassa di almeno il 10% imposta lo scorso 2 aprile su tutti i prodotti che entrano negli Stati Uniti e le sovrattasse fino al 50% a seconda del Paese di origine, la cui applicazione era stata rinviata a luglio. L’impatto di questa decisione rimane però ancora incerto, siamo solo al primo round. Si spiega, così, la reazione scettica delle Borse europee alla sentenza Usa arrivata nella notte italiana. La seduta è stata aperta in positivo, però senza grandi fiammate. Nelle ultime ore di contrattazioni, i listini hanno poi virato in negativo sulla scia della frenata di Wall Street dopo l’entusiasmo iniziale alimentato dalla buona trimestrale di Nvidia. A fine giornata, il FtseMib di Milano ha così ceduto lo 0,36%, Parigi e Londra lo 0,11%, Francoforte lo 0,44%, mentre Madrid ha chiuso poco sopra la parità (+0,22%). Poi, a Borse chiuse è arrivata la notizia della corte d’appello federale che ha concesso una sospensione temporanea la sentenza del Tribunale del Commercio Internazionale fino a nuovo avviso, lasciando così aperta lapossibilità di ulteriori sviluppi giudiziari. LEGGI TUTTO
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in EconomiaBtp Italia sprint: dalle famiglie oltre 6,5 miliardi
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La ventesima edizione del Btp Italia ha incassato oltre 6,5 miliardi dai piccoli investitori, con 1,24 miliardi raccolti nell’ultima giornata. Oggi, invece, ci sarà una finestra dedicata agli investitori istituzionali con il Tesoro che, prima dell’apertura delle sottoscrizioni, comunicherà la conferma o la revisione al rialzo del tasso minimo garantito, al momento fissato all’1,85 per cento (con un premio di fedeltà all’1% per chi conserva il titolo fino alla scadenza dei sette anni). La precedente edizione, che risale a oltre due anni fa, aveva raccolto 8,5 miliardi dalle famiglie, ma il titolo allora era trainato da un’inflazione elevata ed era particolarmente appetibile essendo indicizzato all’andamento dei prezzi. Considerato il contesto, i 6,5 miliardi raccolti in questa edizione sono quindi da considerare un riscontro positivo.Anche perché ieri è stata una giornata proficua per il finanziamento del debito pubblico italiano. Il ministero dell’Economia, infatti, ha collocato in asta 6,5 miliardi di euro di Btp a 5 e 10 anni e 3,5 miliardi di Ccteu (Certificati di credito del Tesoro indicizzati all’Euribor). La domanda robusta (oltre una volta e mezzo l’offerta) di titoli di Stato italiani ha limato il rendimento dei Btp a 5 anni che è risultato essere in calo al 2,73% mentre quello a 10 anni è sceso al 3,57 per cento. I Ccteu assegnati, con scadenza ad aprile 2034, rendono il 3,28 per cento. Un’asta con buoni risultati, quindi, che hanno portato a un ulteriore calo per il differenziale di rendimento tra il Btp decennale italiano e il Bund tedesco, che scende a 97 punti base (98 ieri) sui minimi da luglio 2021 (con un rendimento che è tornato sotto all’asticella del 3,5 per cento). LEGGI TUTTO
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in EconomiaFilosa incontra Elkann faccia a faccia a Mirafiori
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«Abbiamo tutte le possibilità di aprire un nuovo capitolo nella storia della nostra azienda. A Torino, in particolare, mi hanno colpito le eccellenze tecnologiche su cui stiamo lavorando. Sono inoltre rimasto colpito, ma non sorpreso, dal livello di totale integrazione e collaborazione che esiste tra i team. Sia qui a Torino sia in Francia ho percepito entusiasmo e professionalità».Così Antonio Filosa, che 24 ore dopo la nomina a ceo di Stellantis, incarico che sarà effettivo dal 23 giugno, si è recato prima in Francia, nel sito di ricerca e sviluppo di Carrieres-sous-Poissy, e subito dopo a Sochaux nello storico polo industriale di Peugeot. Quindi, il volo per l’Italia. A Mirafiori ha incontrato il presidente John Elkann e Jean-Philippe Imparato, responsabile del gruppo per l’Europa allargata. La foto di rito con Elkann, nel Centro stile torinese, vede in primo piano due supercar, l’Alfa Romeo 33 Stradale e la Maserati GranTurismo, due eccellenze del gruppo e due marchi da rivitalizzare, soprattutto il secondo in profonda crisi. Lo stesso Filosa, la cui missione coincide con l’avvio del nuovo corso di Stellantis, ha quindi incontrato i lavoratori e posato con loro. Del resto, il primo viaggio del nuovo ceo è stato definito, a giusta ragione, come un «Tour di ascolto globale». Quella di confrontarsi è infatti una delle caratteristiche riconosciute al top manager campano.Dopo Francia e Italia, dove per Filosa tutto è cominciato 25 anni or sono in casa Fiat, il nuovo ceo visiterà altri Paesi che ospitano stabilimenti del gruppo. Questo viaggio gli permetterà di presentarsi all’appuntamento del 23 giugno con il quadro completo della realtà Stellantis e i tanti problemi da risolvere, soprattutto nel suo Paese d’origine, lascito del predecessore Carlos Tavares. LEGGI TUTTO