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    Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedale: stava chiedendo l’elemosina con la mamma

    La piccola è deceduta all’ospedale Regina Margherita di Torino, dove era stata trasferita in gravissime condizioni in seguito all’incidente.Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedale: stava chiedendo l’elemosina con la mamma – Nanopress.itA investirla un automobilista torinese, che l’ha travolta mentre usciva dal parcheggio dell’ospedale. Bimba di due anni muore investita nel parcheggio dell’ospedaleNon ce l’ha fatta la piccola Esmeralda, la bimba di due anni investita nel parcheggio dell’ospedale San Giovanni Bosco di Torino, nel pomeriggio di lunedì – 12 agosto – mentre chiedeva l’elemosina insieme alla mamma. Soccorsa da alcuni passanti, la piccola è stata trasferita d’urgenza all’ospedale Regina Margherita del capoluogo piemontese. Dopo due arresti cardiaci, sopraggiunti per via delle gravi lesioni agli organi interni, il suo cuore ha smesso di battere.Davanti all’ospedale Regina Margherita si è radunata una piccola folla di parenti della piccola e si è reso necessario l’intervento delle forze dell’ordine per far rientrare la situazione. La mamma della bambina ha accusato un malore, che ha reso necessario il ricovero al San Giovanni. LEGGI TUTTO

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    Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due persone: una è in gravi condizioni

    Sul posto è intervenuta la polizia municipale, allertata da altri gitanti. Un 60enne e un 52enne sono rimasti feriti e trasportati, rispettivamente, all’ospedale di Livorno e a quello di Lido di Camaiore. Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due persone: una è in gravi condizioni – Nanopress.itIl malvivente, di origine straniera, è fuggito via in bicicletta portando con sé una tenda e gli zaini. Rapina in spiaggia a Torre Lago, ferite due personeDue persone sono rimaste ferite a seguito di una violenta rapina mentre stavano lasciando la spiaggia di Torre Lago (Lucca). Un 60enne e un 52enne di Massarosa sono stati soccorsi dai sanitari del 118 e dalla polizia municipale, allertata da alcuni turisti stranieri che si trovavano sulla spiaggia. Il 60enne è stato colpito alla testa ed è stato trasportato d’urgenza all’ospedale di Livorno. Meno gravi le condizioni del 52enne, che è stato ricoverato all’ospedale Versilia di Lido di Camaiore.A mettere in atto la violenta aggressione sarebbe stato uno straniero – stando a quanto riferito da alcuni testimoni – che è poi fuggito a bordo di una bicicletta, portando con sé la tenda e gli zaini delle due vittime. “E’ assurda un’aggressione così grave per poter rubare solo cose che non hanno nessun valore”, hanno detto i familiari dei due gitanti. LEGGI TUTTO

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    Sbalzato fuori dall’auto, muore 20enne nel Brindisino

    La dinamica dell’incidente è ancora in corso di accertamento. La vittima è un ragazzo di 20 anni di Busto Arstizio, che stava trascorrendo qualche giorno di vacanza in Puglia con alcuni amici.Sbalzato fuori dall’auto, muore 20enne nel Brindisino – Nanopress.itI carabinieri stanno ascoltando il gruppo di amici che si trovava con il 20enne al momento della tragedia. Sbalzato fuori dall’auto, muore 20enne nel BrindisinoSecondo quanto riferiscono le testate locali, la vittima – un 20enne lombardo – era in vacanza a Torre Santa Sabina, marina di Carovigno (Brindisi), quando è caduto da un’auto in movimento, sbattendo la testa sull’asfalto. La dinamica dell’incidente è ancora in fase di accertamento. Pare che fosse seduto sul sedile posteriore di una Opel Corsa quando lo sportello si è aperto e lo ha sbalzato fuori dall’abitacolo. Purtroppo, i soccorritori non sono riusciti a rianimarlo. I suoi amici, con cui era in vacanza in Puglia, sono stati ascoltati dai carabinieri nell’ambito delle indagini. LEGGI TUTTO

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    Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini

    Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone Boccaccini – Nanopress.itLa sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria.Omicidio Marco Biagi, torna in libertà l’ex Br Simone BoccacciniSimone Boccaccini, ex brigatista fiorentino noto anche come “compagno Carlo” nei documenti interni delle Brigate Rosse, è stato rilasciato dal carcere di Alessandria. La notizia è riportata dal Corriere della Sera. Boccaccini era stato condannato per l’omicidio di Marco Biagi, il giuslavorista ucciso il 19 marzo 2002 dalle Br-Pcc sotto la sua abitazione a Bologna.Inizialmente, nel giugno 2005, era stato condannato all’ergastolo dalla Corte di Assise di Bologna per aver partecipato ai pedinamenti del professore universitario consulente del Ministero del Lavoro nei mesi e nei giorni che hanno preceduto l’agguato. Successivamente, la pena fu ridotta in appello a 21 anni nel dicembre 2006, e questa sentenza fu confermata in Cassazione nell’ottobre 2007.La sua scarcerazione anticipata è stata possibile grazie a una riduzione di pena di 10 mesi e alla buona condotta in carcere, riconosciuta dal Tribunale di Sorveglianza di Alessandria. Oltre all’omicidio di Marco Biagi, Boccaccini è stato coinvolto anche nell’assassinio di Massimo D’Antona, per il quale è stato condannato a 5 anni e 8 mesi per associazione sovversiva. La notizia del suo rilascio ha suscitato diverse reazioni, tra cui quella del figlio di Marco Biagi, Lorenzo, che ha espresso la sua indifferenza verso l’ex brigatista. Il sindaco di Bologna, Matteo Lepore, ha dichiarato che la decisione di scarcerare Boccaccini per buona condotta è stata sconvolgente. Chi era Marco Biagi Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Il docente venne assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002 a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. L’omicidio di Marco Biagi – Nanopress.itLa sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia.Marco Biagi era un giuslavorista italiano, professore universitario e consulente del Ministero del Lavoro. Biagi è stato assassinato dalle Brigate Rosse il 19 marzo 2002, mentre rientrava nella sua abitazione, a Bologna. Biagi aveva lavorato su diverse riforme del mercato del lavoro in Italia e aveva sostenuto politiche di flessibilità e modernizzazione. La sua morte ha suscitato grande indignazione e ha avuto un impatto significativo sulla discussione pubblica riguardante il lavoro e la sicurezza in Italia. Le Brigate Rosse (BR) sono state un’organizzazione terroristica italiana di estrema sinistra, costituitasi nel 1970 con l’obiettivo di propagandare e sviluppare la lotta armata rivoluzionaria per il comunismo. Di matrice marxista-leninista, le BR sono state il più potente, numeroso e longevo gruppo terroristico di sinistra in Europa occidentale. La loro attività culminò tra il 1977 e il 1980, quando compirono attentati, sequestri e omicidi contro politici, magistrati, industriali e forze dell’ordine. Tra i momenti più noti, l’agguato di via Fani e il sequestro di Aldo Moro nel 1978. LEGGI TUTTO

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    Neonato trovato morto a Parma: chiuso in un sacchetto e abbandonato in giardino

    Il ritrovamento del neonato è avvenuto nel pomeriggio di venerdì, 9 agosto, in una villetta di Vignale di Traversetolo, provincia di Parma.Neonato trovato morto a Parma: chiuso in un sacchetto e abbandonato in giardino – Nanopress.itA trovarlo è stato il proprietario di casa, che ha immediatamente allertato i soccorsi, ma per il piccolo non c’era più nulla da fare. Neonato trovato morto a Parma: si esamina il DnaIl corpicino senza vita di un neonato – che dovrebbe avere pochi giorni – è stato ritrovato nel giardino di una villetta bifamiliare a Vignale di Traversetolo, in provincia di Parma. Il proprietario della villetta ha fatto la macabra scoperta. L’uomo ha riferito di aver trovato il piccolo avvolto in un sacchetto, e ha immediatamente avvisato il 118, ma i sanitari non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.I Carabinieri sono stati allertati e stanno indagando per risalire all’identità dei genitori e cercare testimoni che possano aver visto qualcuno aggirarsi nei pressi della villetta in cui è stato lasciato il piccolo. L’autopsia dovrà accertare se il neonato sia stato abbandonato prima o dopo il decesso. Al momento le indagini si muovono in tutte le direzioni, compresa l’analisi del DNA per identificare i genitori. LEGGI TUTTO

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    Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Casarsa

    La moto dell’uomo, con cui si era allontanato il giorno della scomparsa, era stata ritrovata qualche giorno fa ad Avaris, nel comune di Socchieve.Trovato senza vita Davide Businaro, il 50enne scomparso da Pordenone – Nanopress.itDelle indagini si sta occupando la Guardia di Finanza. Al momento è escluso il coinvolgimento di terze persone. Trovato senza vita Davide BusinaroUn altro caso di scomparsa che si conclude in maniera drammatica. Nelle scorse ore è stato infatti ritrovato il corpo di Davide Businaro. Il 50enne, originario di Casarsa della Delizia, era scomparso domenica scorsa. Oggi, a distanza di sei giorni, la sua salma è stata trovata priva di vita a Socchieve, in Carnia, dai vigili del fuoco. La moto di Businaro, una Yamaha, era stata rinvenuta alcuni giorni fa ad Avaris, nello stesso comune friulano. Le indagini sono affidate alla Guardia di Finanza, e – almeno per il momento – si escludono responsabilità di terzi.Businaro, impiegato presso una ditta di Codroipo e originario di San Vito al Tagliamento, era uscito di casa senza portare con sé il cellulare. L’inchiesta è coordinata dalla Procura di Udine, che ha informato quella di Pordenone e la Prefettura, che aveva attivato il piano di ricerca delle persone scomparse. Dopo la denuncia dei familiari del 50enne, erano immediatamente scattate le ricerche, conclusesi nelle scorse ore con il ritrovamento del corpo. LEGGI TUTTO

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    Bimba annegata durante la lezione in barca a vela, lutto a Tortolì per la morte della piccola Anna Laura

    Nelle prossime ore verrà effettuato l’esame autoptico sul corpo della piccola Anna Laura. L’autopsia darà le prime risposte sulle cause del decesso della bambina di Tortolì, deceduta durante una lezione in barca a vela. Bimba annegata durante la lezione in barca a vela, lutto a Tortolì per la morte della piccola Anna Laura – Nanopress.itSulla vicenda è stata aperta una indagine, al momento senza indagati. Bimba annegata durante la lezione in barca a vela, lutto a TortolìUna tragedia dai contorni ancora da chiarire quella avvenuta ieri nelle acque del porto di Arbatax, sulla costa orientale della Sardegna. Anna Laura, una bambina di 10 anni di Tortolì, è morta mentre si esercitava con una piccola barca a vela monoposto. La barca si è improvvisamente capovolta, intrappolando la piccola sotto di essa e impedendole di riemergere. Nonostante gli immediati soccorsi, compreso l’intervento dell’elisoccorso, non è stato possibile salvarla.L’autopsia, prevista per le prossime ore, sarà fondamentale per determinare le cause esatte del decesso, compresa la presenza di eventuali ferite sul corpo della bambina. L’ipotesi è che la piccola abbia subito un colpo alla testa durante il capovolgimento dell’imbarcazione, perdendo i sensi. La comunità si stringe attorno alla famiglia di Anna Laura in questo momento di grande dolore. Il sindaco di Tortolì, Marcello Ladu, ha annullato tutti gli eventi musicali e di intrattenimento previsti nella cittadina in segno di lutto. I funerali della piccola si terranno probabilmente domani a Tortolì.La piccola era molto conosciuta in paese. Papà Bruno è primario di Radiologia all’ospedale di Lanusei e ultimo presidente della Provincia Ogliastra. Il fratello di 14 anni è una giovane promessa della vela. LEGGI TUTTO

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    Braccianti ridotti in schiavitù, arrestati due caporali

    L’emissione delle ordinanze di custodia cautelare si è resa necessaria per evitare l’inquinamento probatorio, poiché uno dei caporali aveva esercitato forti pressioni sulle famiglie dei braccianti affinché ritrattassero quanto rivelato.Braccianti ridotti in schiavitù, arrestati due caporali – Nanopress.itLe vittime – 33 braccianti indiani – sarebbero stati costretti a vivere in condizioni degradanti e precarie, senza alcuna considerazione per le basilari norme igienico-sanitarie. Braccianti ridotti in schiavitù, arrestati due caporaliSono scattate le manette per i due caporali di origine indiana, accusati di aver ridotto in schiavitù 33 braccianti indiani nella provincia di Verona. Secondo quanto riportato da Ansa, la Guardia di Finanza ha arrestato i due cittadini indiani residenti a Cologna Veneta, in provincia di Verona, per reati di riduzione in schiavitù, intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. I due indagati avrebbero costretto i lavoratori a vivere in condizioni precarie e degradanti, sfruttandoli nelle campagne della provincia scaligera.Le famiglie indiane erano state costrette a indebitarsi e a impegnare tutti i loro beni per pagare 17mila euro ai caporali, che in cambio avevano promesso loro il permesso di lavoro per l’ingresso e la permanenza nel territorio italiano, all’unico scopo di sfruttare i lavoratori in condizioni disumane.L’emissione delle ordinanze di custodia cautelare si è resa necessaria per evitare l’inquinamento probatorio, poiché uno dei caporali aveva esercitato forti pressioni sulle famiglie dei braccianti affinché ritrattassero quanto rivelato. I due sono stati trasferiti nel carcere di Verona Montorio. LEGGI TUTTO