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La Lega lancia i gazebo per la pace fiscale e contro la patrimoniale Ue


Rottamazione sì, patrimoniale no. Il segretario della Lega « ha deciso di lanciare una manifestazione ai gazebo per l’8 e 9 marzo a favore della rottamazione delle cartelle per i contribuenti in buonafede e per contestare una tassa patrimoniale europea lanciata dal leader di Sinistra italiana Nicola Fratoianni a Elly Schlein, : «Verrà presto il momento di formulare una proposta per l’alternativa e bisogna dire che per una patrimoniale sulle grandi ricchezze è arrivato il momento, non si può rinviare». La Schlein ha dato subito il suo ok, Conte teme che una nuova tassa possa far scappare gli investitori, anche se il leader M5s è convinto che «a livello globale si sta realizzando un divario tra i mega ricchi che introducono e accentrano potere, ricchezze e conoscenze tecnologiche».

La battaglia della Lega sulla pace fiscale fa discutere la maggioranza. Nei giorni scorsi è stata presentata la riapertura dei termini della rottamazione quater, contenuta nel Milleproroghe in discussione tra Senato e Camera, che consentirà la riammissione di 600mila contribuenti decaduti perché non hanno pagato le rate. Si può chiedere di essere riammessi entro il 30 aprile 2025, la richiesta di primo pagamento del nuovo piano scatterà entro il 31 luglio 2025. Qualche critica sulla possibilità che la semplice presentazione della domanda di riammissione dà ai contribuenti, vale a dire la sospensione dei ruoli e delle azioni di recupero, come le procedure esecutive di tipo immobiliare. Secondo le analisi di Sole24Ore e Italia Oggi il congelamento delle azioni esecutive potrebbe essere negativa e generare un danno per le casse dello Stato, perché non è detto che gli incassi dei contribuenti riammessi siano superiori agli incassi «certi» delle azioni esecutive. In realtà, ridare respiro a chi rischia di perdere tutto – che sia un contribuente o un’azienda – ha un impatto a lungo termine sull’economia perché ha effetti positivi sulla liquidità generale del sistema e sul rilancio del tessuto imprenditoriale.

L’obiettivo è realizzare un piano di pagamenti che il contribuente sia in grado di onorare, come vuole la Lega con la rottamazione quinques (su cui è d’accordo anche il ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti) basata su 120 rate uguali e alla portata del contribuente indebitato. Più italiani riammessi pagano, più il sistema ne beneficerà sotto il profilo del recupero crediti, visto che il sistema di riscossione è incagliato: solo il 6% dell’1,2 miliardi di cartelle è effettivamente incassabile. Ecco perché serve un’operazione per svuotare il magazzino dell’ex Equitalia, come sostiene anche il viceministro dell’Economia con delega alle Finanze Maurizio Leo, che ha dato incarico a una commissione di valutare il magazzino fiscale. «Verso metà marzo sapremo la verità su ciò che è realmente possibile riscuotere», ha detto Leo nei giorni scorsi. L’esponente Fdi non è contrario alla rottamazione ma nella maggioranza c’è chi spinge – come Forza Italia – per utilizzare le risorse disponibili per il taglio dell’Irpef.

C’è un tesoretto da 1,6 miliardi che arriva dal concordato fiscale, a cui andranno aggiunte quelle del ravvedimento operoso che scade il prossimo 31 marzo. “Sono entrambe proposte meritevoli e apprezzabili. Io faccio le istruttorie poi si dovrà fare una scelta politica”, è la posizione del viceministro.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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