Secondo indiscrezioni, l’esecutivo starebbe valutando un provvedimento che trasformando le strutture in Centri di permanenza per i rimpatri consentirebbe il trattenimento delle persone irregolari destinatarie di un decreto di espulsione. Il fulcro della questione è l’idea che con i Cpr non sarebbe più necessaria una convalida da parte dei giudici. Tuttavia nessuna decisione sarebbe ancora stata presa
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Rimane aperto per il governo Meloni il nodo dei centri migranti in Albania, dopo che negli scorsi mesi tutte le persone trasferite nelle strutture sono state riportate in Italia. L’esecutivo però è deciso a non sospendere gli accordi con Tirana e starebbe valutando un nuovo decreto per consentire il trattenimento dei migranti nei centri. “Valuteremo se intervenire prima della sentenza” della Corte di giustizia europea, che si riunirà il 25 febbraio, ha detto Tommaso Foti, esponente di spicco di Fratelli d’Italia.
Cosa potrebbe contenere il decreto
Secondo quanto riportano diversi organi di stampa, l’ipotesi sarebbe quella di trasformare i centri in Albania – che al momento sono uno di prima accoglienza e uno di trattenimento – in Cpr, Centri di permanenza per i rimpatri, dove portare i migranti irregolari destinatari di un decreto di espulsione. Secondo quanto riporta Repubblica, alla base ci sarebbe l’idea che con i Cpr non sarebbe più necessaria una convalida da parte dei giudici per il trattenimento. Inoltre, riferisce Il Corriere della Sera, con una modifica di questo tipo la gestione dei centri potrebbe essere ceduta all’Albania. Indiscrezioni riferiscono che la presidente del Consiglio Giorgia Meloni ne avrebbe già discusso con il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi e il sottosegretario Alfredo Mantovano, ma nessuna decisione sarebbe ancora stata presa e l’iniziativa non appare destinata a essere discussa a breve in una riunione del Consiglio dei ministri.
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Le opposizioni all’attacco
Tuttavia in un momento in cui sembrano aprirsi spiragli di dialogo tra governo e magistrati una mossa del genere non sarebbe un buon viatico per una nuova stagione dei rapporti con l’Anm. E le opposizioni attaccano: “Perseverare è diabolico – dice il Pd per voce di Simona Bonafè – Il governo fermi questa follia istituzionale che sta creando uno scontro tra poteri senza precedenti e uno spreco di risorse”. Chiudere “questa pagina vergognosa, scusarsi e devolvere gli 800 milioni di euro destinati ad un centro inumano e inutile a sanità e sicurezza”, è la richiesta del responsabile politiche migratorie del Nazareno Pierfrancesco Majorino. A puntare il dito sono anche Avs e Più Europa. “Si sono ormai cacciati in un pasticcio, per uscirne rinuncino ‘all’avventura albanese’ e smettano di sperperare i soldi degli italiani”, afferma Filiberto Zaratti. “Non gli sono bastate le pronunce dei tribunali di ogni ordine e grado a dire che è una procedura illegittima? Errare umano, perseverare è meloniano”, punge Riccardo Magi di +Europa.
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