Si è conclusa nell’Aula di Montecitorio la discussione generale sulla mozione di sfiducia alla ministra del Turismo presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dal Pd. Dalla maggioranza nessun intervento mentre sono incerti i tempi del voto finale, che potrebbe slittare dopo l’esame dei decreti Emergenza e Pnrr. “Lavoro e sono tranquilla”, ha detto l’esponente di FdI rinviata a giudizio per false comunicazioni. “Vergogna!”, le hanno urlato dagli scranni del M5s
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Il caso Visibilia che vede coinvolta la ministra del Turismo Daniela Santanchè torna ad animare il dibattito in Parlamento. Oggi si è svolta la discussione generale sulla mozione di sfiducia presentata dal Movimento 5 Stelle e sottoscritta dal Partito Democratico nei confronti dell’esponente di Fratelli d’Italia, rinviata a giudizio per false comunicazioni sociali su una delle società del gruppo da lei fondato. La ministra era presente in Aula, accanto a lei nei banchi del governo i ministri Ciriani e Musumeci. Vuoti i banchi di Forza Italia, Lega e Noi Moderati. Presenti la segretaria del Pd, Elly Schlein, e il leader del M5S Giuseppe Conte. “Siamo qui a chiedere che la ministra Santanché si dimetta per una serie di motivi e in primo luogo perché è un conflitto di interessi che cammina, non avrebbe nemmeno dovuto essere nominata – ha detto Vittoria Baldino (M5s) illustrando la mozione – La sua è una resistenza a tutela della sua poltrona, la nostra è a tutela delle istituzioni”.
Pd: “Maggioranza passa da motto ‘coerenza’ a motto ‘poltrona’”
“Il vostro motto era ‘coerenza, coerenza coerenza’ e ora è ‘poltrona, poltrona, poltrona’”, ha detto il Dem Federico Gianassi in Aula durante la discussione generale rivolgendosi ai banchi della maggioranza. “Ministra Santanché: l’unica battaglia che sta vincendo – ha aggiunto – è quella con la premier Meloni che, ancora una volta, riesce a fare una sola cosa: scappare”. “Andremo a ‘Chi l’ha visto?'”, ha ironizzato. Gianassi ha evidenziato la scarsa presenza della maggioranza in Aula: “I banchi di FI sono vuoti, anche quelli della Lega e perfino di Noi moderati, c’è un drappello di martiri di FdI costretti a presentarsi e che però non prenderanno la parola” per difenderla.
“Abbandonata da Forza Italia, Lega e Noi Moderati”
“La comunicazione non verbale è spesso eloquente e i banchi vuoti” della maggioranza dicono che “è stata abbandonata da Forza Italia, dalla Lega e da Noi Moderati” e c’è solo una “difesa d’ufficio del suo partito” con poche presenze, ha detto anche il deputato dem Toni Ricciardi durante il suo intervento. “Che differenza c’è tra il ministro Sangiuliano e la ministra Santanché? Forse la ministra è in grado di elevare leve di ricattabilità che Sangiuliano non aveva? Presidente del Consiglio ci levi dall’imbarazzo e chieda un passo indietro”, ha aggiunto.
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Santanchè: “Sono tranquilla”
Sulla mozione di sfiducia, la seconda dopo quella bocciata nell’aprile 2024, la titolare del Turismo – ieri a Milano per l’avvio della Bit – si dice “tranquilla”. Non ci sono state dichiarazioni da parte dei deputati della maggioranza, che potrebbero limitarsi a intervenire solo in fase di dichiarazione di voto. Un silenzio che da più parti viene letto come un segnale di freddenza sull’intera vicenda. Nei giorni scorsi il presidente del Senato Ignazio La Russa aveva invitato Santanchè “a valutare la propria posizione” anche in vista dell’udienza fissata per il 20 marzo. Dal canto suo la ministra ha sempre confermato l’intenzione di proseguire il suo incarico di governo.
“Vergogna”
Alla fine della discussione generale, la ministra Santanché – appena si è concluso l’ultimo intervento – si è alzata dai banchi del governo e ha lasciato l’emiciclo. Dagli scranni del M5s si sono sentite le voci di deputate e deputati che hanno gridato ripetutamente “Vergogna!”, dato che la ministra non ha replicato, come prevede invece il Regolamento. Il vicepresidente di turno, Fabio Rampelli, è allora intervenuto: “Colleghi, per favore, scoprite forse oggi che ci si può prenotare per la replica anche nella seduta successiva?”.
I tempi del voto
Resta da capire quando è previsto il voto finale per la mozione di sfiducia, che in caso di tempi celeri sulla discussione generale potrebbe avvenire già nella giornata di domani. Spetta alla Camera fissare il voto alla luce dell’agenda dei lavori con l’arrivo in settimana dei decreti Emergenze e Pnrr. Mentre giovedì le Camere si riuniranno in seduta comune per l’elezione dei giudici della Corte Costituzionale, appuntamento che potrebbe far slittare ulteriormente i tempi del voto fino ai primi di marzo.
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