Non si placa lo scontro politico intorno al caso Almasri (CHE COSA È SUCCESSO). Il giorno dopo la mancata firma dell’Italia alla dichiarazione di 79 Paesi membri della Corte penale internazionale contro le sanzioni decise dal presidente degli Stati Uniti Trump nei confronti della Corte dell’Aja, i leader dei principali partiti d’opposizione sono tornati ad attaccare la premier Giorgia Meloni. Giuseppe Conte ha chiesto alla presidente del Consiglio “dov’è il tuo onore?”, accusandola di non essersi “presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il paese a questa vergogna”. Per Elly Schlein invece è una “vergogna che l’Italia abbia deciso di non firmare la difesa della Corte penale internazionale”. Mentre il presidente del gruppo dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri ha detto che “la Corte internazionale fa ridere i polli”.
Conte a Meloni: “Non vieni in Parlamento, dov’è il tuo onore?”
“Oggi l’Italia si ritrova con grande disonore a calpestare la giustizia internazionale”, ha attaccato il leader del Movimento 5 Stelle, Giuseppe Conte. “Io dico Meloni, presidente del Consiglio, leader di Fratelli d’Italia che per tradizione si richiama ai valori dell’onore, dov’è il tuo onore? Parlate sempre di onore, dov’è l’onore che non ti sei presentata nemmeno in Parlamento alla richiesta di informativa a spiegare a noi parlamentari e al Paese come e perché esponi il Paese a questa vergogna”. Parlando del caso Almasri, Conte ha detto che “pratiche di questo tipo è impossibile che non siano passate per la decisione della premier anche perché lo ha detto anche implicitamente Nordio nel suo intervento quando ha detto ‘la decisione non l’ho presa da solo, ci siamo consultati’. Quindi evidentemente ha coinvolto Meloni e d’altra parte è una questione di tale gravità il fatto di disattendere un mandato di arresto della Corte penale internazionale”, ha aggiunto, ricordando come “l’Italia abbia sottoscritto tra i primi Paesi a Roma il trattato che ha dato vita alla Corte. Quindi il nostro Paese non solo sottoscrive quei principi e quell’ordinamento ma ne è stato promotore”.
Schlein: “Meloni smetta di scappare”
La segretaria del PD Elly Schlein, parlando durante il congresso di Più Europa, ha sostenuto come sia una “vergogna che l’Italia abbia deciso di non firmare la difesa della Corte penale internazionale. Abbiamo fatto bene a fare una conferenza insieme per chiedere chiarezza sul torturatore libico riaccompagnato a casa con un volo di Stato. Meloni non può continuare a scappare, deve venire in Parlamento a chiarire. I due ministri non hanno dato risposte” e hanno “continuato a contraddirsi tra loro”.
Bonelli: “Su Almasri perché Meloni non chiarisce cosa accade?”
“È gravissimo che l’Italia non abbia sottoscritto la lettera di difesa della Corte Penale Internazionale, una scelta compiuta nel silenzio più totale, senza coinvolgere il Parlamento né l’opinione pubblica”, ha detto il co-portavoce dei Verdi Angelo Bonelli. “Ma la minaccia non arriva solo dall’esterno: il nostro Paese è guidato da un governo che sta alimentando una crisi economica e sociale con la povertà che aumenta, che ignora la crisi climatica e ora vuole smantellare lo Stato alimentando un pericoloso scontro tra apparati. Perché Meloni non ha detto una parola sul caso della scarcerazione di un torturatore e stupratore come Almasri? Perché non si assume la responsabilità di chiarire agli italiani cosa sta accadendo? Perché nel nostro Paese l’informazione è sempre più monopolizzata da una narrazione propagandistica che ha trasformato il servizio pubblico e gran parte dei media in strumenti di potere del governo? Di fronte a tutto questo, la premier tace, si sottrae al confronto, scappa dalle proprie responsabilità”.
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Gasparri: “Procuratore Cpi ha difeso vari dittatori”
Sul caso Almasri, comunque, sono tornati a esprimersi anche esponenti della maggioranza: “La Corte internazionale fa ridere i polli”, ha dichiarato il presidente del gruppo dei senatori di Forza Italia Maurizio Gasparri. Parlando del livello di allerta “sul libico”, che in Italia è diventato “rosso” prevedendo l’arresto, Gasparri ha aggiunto che “se tu il mandato di cattura lo fai all’improvviso con una mutazione istantanea, il 18 gennaio”, questo “lede la reputazione della Corte penale internazionale che ha come procuratore un avvocato che ha difeso il figlio di Gheddafi e dittatori vari. Da difensore dei peggiori diventa procuratore per punire i peggiori”.
Tosi (FI): “La sinistra usa il caso Almasri contro il governo”
“La sinistra italiana, da Conte alla Schlein, dai Verdi a Fratoianni, tenta di portare a un livello europeo l’indecente attacco al Governo sul caso Almasri”, ha detto Flavio Tosi, europarlamentare di Forza Italia, in riferimento alla conferenza stampa che ci sarà martedì a Strasburgo dell’eurodeputato verde Mounir Satuori con una delle vittime del capo della polizia giudiziaria libica Osama Almasri Najim. “Si cerca di rovinare l’immagine del Paese, senza alcun minimo senso dello Stato e della Nazione: è una vergogna”. Per Tosi “è chiaro che dietro all’evento c’è la sinistra italiana, come è chiaro che il vero obiettivo sarà mettere in cattiva luce il Governo Meloni, con la nostra Premier e due Ministri incredibilmente indagati per un loro atto assolutamente legittimo. Un conto è la giusta condanna morale che si può e deve avere per uno come Almasri e dunque non discuto di per sé la testimonianza di una sua vittima, un altro paio di maniche è usare questo caso per un indegno e vergognoso attacco politico al Governo, approfittando di una stravagante e surreale indagine nei confronti di Meloni, Nordio e Piantedosi. Ed è questo che sta facendo la sinistra in Italia e ora anche in Europa, esprimendo in questo modo un sentimento anti-nazionale”.