La presidente del Consiglio è intervenuta alla riunione dei quadri e delegati del sindacato ribadendo l’importanza che “il governo attribuisce al confronto con settori produttivi, lavoratori e imprese”. La segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola, ha parlato della proposta di legge di iniziativa parlamentare sulla partecipazione: “Nessun timore di impegnarci in questa sfida”
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Aperta a Roma l’assemblea nazionale dei quadri e delegati della Cisl. Presente anche la presidente del Consiglio Giorgia Meloni, accolta dal segretario Sbarra all’Auditorium Conciliazione a Roma. “Ho voluto onorare questo invito per dimostrare il rispetto profondo che nutro per una delle principali organizzazioni del lavoro della nostra nazione, che si appresta a compiere il suo 75mo compleanno, e per ribadire ancora una volta l’importanza che il governo attribuisce al confronto con settori produttivi, lavoratori e imprese: nessuno può avere le risposte a tutte le domande e sapere ascoltare può fare la differenza, anzitutto se l’interlocutore non ha accondiscendenza né pregiudizio”. E ha aggiunto: “Grazie alla Cisl per sapere ancora interpretare il confronto nell’accezione più nobile”.
Meloni: “Rispetto per Sbarra”
“Il ruolo di un sindacalista è guadagnarsi il rispetto necessario a fare in modo che l’interlocutore sia attento alle sue istanze”, ha detto la premier Giorgia Meloni. “Anche quando”, ha sottolineato, con il segretario generale della Cisl Luigi Sbarra “non siamo stati d’accordo, perché abbiamo discusso, sapevamo che avevamo di fronte qualcuno a cui interessava il bene dei lavoratori, non di una parte che rappresentava o addirittura di una parte politica”. Meloni ha poi parlato dell’importanza di superare la visione conflittuale di alcuni sindacati. “Il titolo di questa assemblea è il Coraggio della partecipazione – ha detto – un titolo evocativo ma soprattutto riguarda un’altra grande sfida, che è innovare il nostro modello economico produttivo coniugando sussidiarietà e crescita. Il che significa rifondare la dinamica fra impresa e lavoro, superando una volta per tutte questa tossica visione conflittuale che anche nel mondo del sindacato qualcuno si ostina ancora a sostenere”.
Meloni: “Inverno demografico ha implicazioni su tenuta sociale”
“L’inverno demografico non investe solo l’Italia ma anche l’Europa, ha enormi implicazioni sulla tenuta sociale”. Così la premier che ha poi aggiunto di essere “fiera di poter dire che questo governo ha dato finalmente alla questione della natalità e della demografia la centralità che merita, perché si tratta di una materia economica: lo abbiamo fatto con un pacchetto di interventi senza rinunciare a passare il messaggio che un figlio che nasce è un segno ‘più’ e non ‘meno'”. Poi, parlando delle tasse dei lavoratori, ha affermato: “Abbiamo nell’ultima legge di bilancio ampliato i benefici a circa 1,3 milioni di lavoratori con redditi tra i 35 e i 40mila euro annui e abbiamo ottenuto che fossero banche e assicurazioni a concorrere alla copertura di questi provvedimenti. Lo ricordo perché lo considero un netto cambio di passo rispetto ai tempi nei quali i proventi delle tasse dei lavoratori venivano utilizzati per sostenere banche e assicurazioni, senza che nessuno per questo invocasse la rivolta sociale”.
Meloni a Cisl: “Ci unisce l’ottimismo della volontà”
“Noi possiamo ricostruire quella vitalità diffusa e quell’ascensore sociale che allora, anche con il concorso della Cisl, hanno generato negli anni migliori del Dopoguerra nuove imprese realizzate da dipendenti, e il ceto medio è diventato proprietario, ha incremento la ricchezza, l’occupazione e la natalità”, ha detto la premier Giorgia Meloni. “Ci unisce insomma, cari amici della Cisl, l’ottimismo della volontà e un senso di vita che ci porta sempre a guardare verso l’altro e verso l’oltre. Io so che nel rispetto dei ruoli noi lavoreremo ancora molto bene negli anni a venire. Ed è per questo che voglio dirvi grazie per raccompagnare il lavoro difficile di questo governo con le vostre legittime rivendicazioni, con la vostra autorevolezza, con la vostra serietà e guardando sempre, solo e soprattutto ai diritti e ai bisogni dei lavoratori italiani”.
“Rinascimento partecipativo” nel lavoro
La premier nel suo intervento ha parlato anche dell’importanza di “ricostruire la dinamica tra imprese e lavoro” che “significa gettare le fondamenta di una nuova alleanza tra datori di lavoro e lavoratori, fondata sulla condivisione degli oneri e degli onori, promuovere la partecipazione dei lavoratori al destino della propria impresa, incrementare le politiche di welfare, rafforzare il peso della contrattazione legata ai territori e alla dimensione aziendale, per superare le rigidità dei contratti nazionali senza smarrire le tutele sul lavoro”. E ha aggiunto: “Sono questi alcuni dei punti di un rinascimento partecipativo che una nazione moderna, che fa della coesione sociale la sua cifra, deve perseguire. Ed è questo il motivo per il quale non abbiamo avuto alcun dubbio a sostenere la proposta di legge di iniziativa popolare sulla partecipazione al lavoro che la Cisl ha promosso e che è diventata il testo base in discussione al Parlamento”.
Sbarra: “Da Meloni impegno e sensibiltà sulla partecipazione”
All’intervento della premier è seguito quello del segretario della Cisl, Luigi Sbarra, che ha accolto e ringraziato Giorgia Meloni per aver accolto l’invito. La Cisl, ha detto Sbarra, è “il sindacato della responsabilità, una grande forza sociale riformatrice”, convinta che “il cambiamento si costruisce. La partecipazione ce l’abbiamo nel sangue, la pratichiamo ogni giorno, nelle fabbriche, nei cantieri, negli uffici”. Il segretario ha quindi espresso alla premier “la gratitudine per aver dimostrato grande sensibilità sulla nostra proposta di legge sulla partecipazione. La partecipazione non è solo una bandiera sindacale, è una scelta di sviluppo, di crescita e di valorizzazione del lavoro. So per certo che lei sa che è così. Ha detto che è la chiave di volta di un nuovo e più equo sistema economico”. Il Paese, ha rimarcato il leader della Cisl, “ha bisogno di scelte coraggiose e la sua presenza qui oggi è un segno importante. Ha bisogno di crescere insieme senza steccati, senza divisioni pregiudiziali, senza antagonismi e massimalismi ma con la forza della contrattazione e della concertazione, e con il coraggio della partecipazione”.
Fumarola: “Coraggio della partecipazione”
Prima dell’arrivo della premier Meloni, ad aprire l’Assemblea è stata la segretaria generale aggiunta della Cisl, Daniela Fumarola. “Siamo qui a dare forza al ‘coraggio della partecipazione’, che in questi anni ha animato il popolo della Cisl”, ha detto. “Il coraggio che ci ha trasmesso il nostro segretario generale Gigi Sbarra, quando ci ha proposto di mobilitarci già a maggio 2002 nel nostro XIX congresso per fare in modo che finalmente l’articolo 46 della Costituzione italiana potesse trovare piena applicazione”. Fumarola ha poi parlato della proposta di legge di iniziativa parlamentare sulla partecipazione che è arrivata alla Camera. “Mai alcuna legge parlamentare dedicata alla partecipazione dei lavoratori – ha sottolineato – è arrivata alla discussione presso la Camera o in Senato, pur essendone state presentate negli anni oltre una ventina, anche da esponenti politici di primo piano. Non solo: in sette decenni, soltanto sette proposte di legge di iniziativa popolare sono state definitivamente approvate. Ma non abbiamo avuto alcun timore nell’impegnarci in questa sfida”, ha rivendicato sottolineando che si tratta di “un risultato storico”.
La proposta di legge
“La nostra proposta – ha spiegato la segretaria generale aggiunta della Cisl – raccoglie i frutti maturi della contrattazione e proprio per questo non intende imporre nulla per legge, mettendo invece al centro la promozione della contrattazione. E accompagnerà coloro che avranno il coraggio di partecipare con incentivi fiscali e contributivi, garantibili soltanto da un atto normativo”. E ha aggiunto: “Dopo settantasette anni potremo finalmente avere una legge attuativa dell’articolo 46 della Costituzione; è stata preservata l’ossatura tecnica e culturale della proposta originaria, sono stati stanziati rilevanti incentivi economici per premiare le aziende che accetteranno modelli partecipativi, grazie alla disponibilità di 70 milioni, è garantita la formazione per i dipendenti che ‘partecipano’; la legge varrà per tutte le imprese, quale sia la loro dimensione, il loro settore economico o la loro natura giuridica”.
Meloni: “Legge su partecipazione attuerà l’articolo 46 della Carta”
E in merito alla legge ha commentato anche la premier durante il suo intervento. L’adesione alla proposta di legge avanzata dalla Cisl sulla partecipazione, ha detto Meloni, “non è di maniera, di compiacimento. Io vengo da una storia politica che ha fatto del tema della partecipazione dei lavoratori uno dei punti qualificanti della propria proposta economica”. Per questo motivo, ha aggiunto, “il governo ha assicurato una copertura di 72 milioni di euro per il 2025 e continuerà a fare la propria parte per arrivare il prima possibile al suo via libera, perché approvare una legge sulla partecipazione dei lavoratori alla gestione dell’impresa ci permette di dare finalmente attuazione 77 anni dopo all’articolo 46 della Costituzione”.