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Tra gli analisti prevale la prudenza. E c’è il giallo dello studio censurato


Le possibili nozze tra Mps e Mediobanca finiscono sotto la lente d’ingrandimento degli analisti che non mancano di intravedere spiragli per la creazione di valore nel medio-lungo periodo. In un report dedicato all’operazione predisposta da Rocca Salimbeni, Barclays ritiene che l’uso degli sconti fiscali (Dta) «potrebbe accelerare e la capacità di distribuzione del capitale può essere migliorata creando un’entità più grande». La casa d’affari britannica, che conferma il giudizio positivo (overweight con prezzo obiettivo a 8 euro) su Mps anche se non esclude una elevata volatilità nel breve periodo, sottolinea anche come i collegamenti più diretti di questo potenziale accordo potrebbero riguardare in primis Generali. In quanto l’istituto senese presumibilmente considera di collaborare con Trieste dopo la risoluzione della joint venture con i francesi di Axa (che scade nel 2027). «Più indirettamente – aggiunge Barclays – esiste un collegamento su Banca Generali, che Mediobanca potrebbe acquisire». Piccolo giallo invece in casa Intermonte, i cui analisti solo venerdì scorso stimavano «che includendo le sinergie indicate e l’effetto delle Dta, post-deal l’impatto a livello di utile per azione sarebbe in crescita high single digit (ossia tra il 5 e il 9%)» e a cui ieri sarebbe stato chiesto di non esporsi più sull’Ops lanciata da Mps. Sarà una coincidenza, ma va segnalato che proprio venerdì si è conclusa l’Opa con la quale Banca Generali (controllata dalle Generali) si è assicurata il controllo di Intermonte. Solo sospetti maliziosi?

Deutsche Bank dal canto suo riconosce che Banca Mps «può arrivare a diversificare il proprio profilo reddituale» attraverso la scalata a Mediobanca. Da Hsbc sottolineano come il management del Monte Paschi avrà l’impegnativo compito di spiegare agli azionisti di Piazzetta Cuccia i benefici dell’operazione, che ad oggi presenta una limitata visibilità sulla probabilità che l’operazione vada in porto e possa portare effettivamente le sinergie potenziali indicate (700 milioni di euro annui a regime). Intanto, ieri in Piazza Affari sono andati in scena piccoli assestamenti per i due titoli protagonisti dell’ultimo round del risiko bancario tricolore.

Il titolo Mps è arretrato di un ulteriore 2% dopo il quasi -7% di venerdì in coincidenza con l’annuncio dell’Ops su Mediobanca, mentre quest’ultima è rimasta sostanzialmente stabile (+0,2%). Ai valori attuali le condizioni proposte dall’Ops valorizzano l’istituto di Piazzetta Cuccia 12,2 miliardi con un gap di 1,5 miliardi rispetto ai 13,7 miliardi a cui capitalizza il titolo in Borsa.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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