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La Bce autorizza il patto di consultazione su Intesa: cosa può succedere


Si mette in moto il cantiere per il rinnovo del consiglio d’amministrazione di Intesa Sanpaolo che non dovrebbe avere particolari sconvolgimenti, con la conferma degli attuali vertici. La Bce ha, infatti, autorizzato il patto parasociale per l’assemblea prevista il prossimo 29 aprile. Si è così avverata la condizione sospensiva di efficacia del patto entro il termine ultimo previsto dallo stesso. Il patto è tra Fondazione Compagnia di San Paolo, Fondazione Cariplo, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo.

L’accordo parasociale, sottoscritto lo scorso 11 novembre e che riguarda il 17,87% delle azioni di Intesa, punta a disciplinare la consultazione preventiva, la presentazione e il voto di una lista congiunta nell’assemblea di rinnovo degli organi sociali dell’istituto guidato da Carlo Messina prevista a primavera che dovrà anche approvare il bilancio 2024 chiuso con 8,7 miliardi di utile.

Con in tasca il via libera di Francoforte a stendere una lista di maggioranza, i presidenti delle fondazioni potranno concordare la data della prima riunione che dovrebbe tenersi nei prossimi giorni, comunque in tempo per presentare la lista entro fine marzo. L’elenco degli enti dovrebbe contenere 14 nomi effettivi su 19, più altri cinque di riserva pronti ad essere eletti nel caso in cui Assogestioni, a differenza di altre volte, non dovesse presentare la sua lista. La lista degli enti avrà al primo posto il presidente Gianmaria Gros-Pietro, al terzo Messina, mentre il secondo posto sarà occupato dal candidato vicepresidente. Dei consiglieri uscenti indicati dagli enti, 10-11 dovrebbero essere confermati.

Lo scorso 17 gennaio, il presidente della Compagnia di San Paolo, Marco Gilli, sul patto tra le fondazioni azioniste per la lista del nuovo cda della banca aveva dichiarato: “L’amministratore delegato di Intesa ha portato la banca ad essere la prima in Europa, è stato valutato per 7 anni consecutivi come migliore ceo. Non posso dire altro, posso solo sottolineare le performance dell’ad che sono sotto gli occhi di tutti”.

La compagine delle fondazioni, rispetto agli accordi precedenti per il rinnovo del Cda di Intesa Sanpaolo, questa volta si arricchisce della Cassa di Risparmio di Cuneo, che consente di portare al 17,87% la quota di capitale rappresentata in assemblea.

Ricordiamo che a Compagnia di San Paolo detiene il 6,4815% del capitale sociale, Cariplo il 5,3996%, Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze l’1,8374%, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo l’1,8347%, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna l’1,2017% e Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo l’1,1198 per cento.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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