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Bper e Ifis avanti tutta col risiko senza rilanci


Sia Bper che Banca Ifis tireranno diritto e non sarebbero orientate a rilanciare le loro attuali offerte rispettivamente su Popolare di Sondrio e Illimity. L’istituto guidato da Gianni Franco Papa (in foto), infatti, per finalizzare il suo progetto può già contare sul 19,7% dell’istituto valtellinese in mano a Unipol (che è anche azionista con analoga quota in Bper), dovendo perciò conquistare la differenza al 50% più un’azione. L’istituto emiliano ritiene di aver valorizzato correttamente la Sondrio, che dopo il 6 febbraio (anche grazie alla spinta di report precedenti all’offerta) ha iniziato a correre proprio sull’ipotesi di un matrimonio con Bper, dal quale nascerebbe un istituto da circa 200 miliardi di attivi in grado di ergersi come polo alternativo e credibile ai giganti del settore. Ieri, intanto, Matteo Lorenzo De Campo, presidente di «Insieme per la Popolare», l’associazione che rappresenta i piccoli Azionisti della Banca Popolare di Sondrio, ha denunciato il rischio di «centinaia di esuberi» e la possibilità di «perdere capacità di credito nelle comunità». Del resto, la Popolare di Sondrio è una banca a forte radicamento territoriale e la nascita di un gruppo più grande potrebbe portarla più lontana dagli interessi locali. Si è detta preoccupata anche la First Cisl per la quale, tuttavia, «è innegabile che Bper e Sondrio condividano un Dna fortemente orientato alla centralità delle persone». Tanto è vero che a proposito dei supposti esuberi Bper fa sapere di non averne in programma. Procede anche l’Opas di Banca Ifis su Illimity, che ieri ha incassato il via libera senza condizioni da parte dell’Antitrust e, quindi, una delle condizioni di efficacia dell’offerta. Sia per Bper-Sondrio che per Ifis-Illimity il quadro si dovrebbe definire in estate o a ridosso dell’autunno.

Nella giornata bancaria di ieri, infine, si segnalano le dichiarazioni del ceo di Credit Agricole Italia, Giampiero Maioli, il quale ha affermato riguardo l’Ops di Unicredit su Banco Bpm che il gruppo

francese cercherà «di tutelare» l’investimento in Bpm, anche se è «tutto in discussione» e «non siamo noi gli attori protagonisti». Un po’ come dire a Piazza Gae Aulenti: se vuoi il nostro assenso, fatti avanti e trattiamo.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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