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Suscitano reazioni dalla maggioranza le dimissioni di Ernesto Maria Ruffini da direttore della’Agenzia delle Entrate accompagnate da critiche al governo («Non mi era mai capitato di vedere pubblici funzionari essere additati come estorsori di un pizzo di Stato, oppure sentir parlare di Agenzia delle Entrate che tiene in ostaggio le famiglie, come fosse un sequestratore»). La più caustica è la Lega che augura a Ruffini «le migliori fortune ma ben lontano dai portafogli degli italiani». Ma anche Fdi e Forza Italia non hanno apprezzato le parole usate da Ruffini per l’addio all’agenzia.
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Fdi: Ruffini si contraddice, risultati grazie a governo
Per Fratelli d’Italia nell’uscita di Ruffini c’è «un po’ di contraddizione in quanto lui prima evidenzia un certo malcelato disagio rispetto al fatto che doveva lavorare con un governo e una maggioranza che parlava di pizzo di Stato ed era poco attenta al tema dell’equità fiscale, poi invece dice che in questi anni ha avuto il massimo del risultati della lotta l’evasione e dal rientro l’evasione precedente» dice Marco Osnato, presidente della commissione Finanze della Camera e responsabile economia di Fratelli d’Italia.
Lega: «I contribuenti onesti non vanno intimiditi»
«La lotta all’evasione fiscale è giusta e non a caso negli ultimi anni sono state recuperate cifre record (nel 2023, 24,7 miliardi: 4,5 miliardi in più rispetto al 2022) ma – sottolinea la Lega in una nota – un conto è contrastare chi non vuole pagare le tasse e un altro è vessare, intimidire e minacciare i contribuenti che hanno rispettato le regole con le oltre 3 milioni di lettere inviate sotto Natale. A Ruffini auguriamo le migliori fortune, ma ben lontano dai portafogli degli italiani».
Gasparri: Ruffini ma non si dia meriti che non ha