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    Volo cancellato per il maltempo? Ecco come comportarsi

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    I punti chiave

    Cosa fare quando il tuo volo viene cancellato a causa del maltempo? Sabato 7 dicembre, mi sono trovata a vivere questa esperienza in prima persona all’aeroporto di Londra Stansted. Dopo una giornata trascorsa nella capitale dell’Inghilterra, aspettavo di rientrare in Italia, ma la tempesta Darragh, che stava colpendo con violenza il Regno Unito, ha stravolto i piani di migliaia di passeggeri. Quando è arrivata la notizia della cancellazione del volo, la confusione e la preoccupazione hanno preso il sopravvento, ma in queste situazioni è importante sapere come comportarsi.I passeggeri hanno dormito sul pavimento dell’aeroporto Informarsi prima di tuttoLa prima cosa da fare quando il volo viene cancellato è informarsi. Non c’è niente di peggio che essere lasciati nel limbo senza sapere cosa accadrà. Subito dopo la cancellazione, nonostante l’attesa notevole, mi sono diretta al banco della compagnia aerea per chiedere se ci fosse un altro volo disponibile o se potessi essere riprenotata. Tuttavia, l’affollamento all’aeroporto di Stansted era enorme e la concorrenza per i posti sui voli successivi era spietata. Per questo motivo, è sempre utile avere un piano B, ad esempio cercando online voli alternativi o verificando altre compagnie aeree che potrebbero avere disponibilità.Situazione all’aeroporto Chiedere assistenzaNel momento in cui ho capito che non avrei più potuto partire quella sera, la realtà di una lunga attesa si è fatta strada. La maggior parte dei passeggeri si è adattata alla situazione in modo diverso: alcuni si sono sdraiati sui pavimenti duri dell’aeroporto, altri hanno cercato di proteggersi dal freddo con i vestiti dei propri bagagli. In questi casi, è bene non esitare a chiedere assistenza alla compagnia aerea, soprattutto se l’attesa è lunga. Se si necessita di un pernottamento in hotel, molte compagnie sono obbligate a fornirlo, specialmente se il ritardo o la cancellazione è significativo. Anche se non è sempre garantito, è importante chiedere e sapere cosa spetta. Alcune compagnie offrono voucher per pasti o sistemazioni, ma ciò dipende dalla politica specifica della compagnia e dalla durata del disguido. Purtroppo, non ho trovato molta disponibilità da parte degli addetti ai lavori, il che ha reso la situazione ancora più frustrante. Una maggiore attenzione e professionalità avrebbero sicuramente migliorato l’esperienza e ridotto il disagio.Raccogliere ricevute per eventuali rimborsiDurante l’attesa e mentre si cercano soluzioni alternative, non bisogna dimenticare di raccogliere tutte le ricevute per spese extra, come pasti, trasporti o pernottamenti. In caso di cancellazione del volo, la compagnia potrebbe offrire un risarcimento o un rimborso, soprattutto se l’annullamento è avvenuto con poco preavviso. Conservere le ricevute permetterà di fare richiesta di rimborso in modo più semplice e veloce. LEGGI TUTTO

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    Lo chiamano “mercatino” ma l’usato vale 26 miliardi

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    Second hand, pre-owned, pre-loved: tante espressioni per definire il buon vecchio mercato dell’usato. Che va a dir poco per la maggiore tra le nuove generazioni.Se una volta occasioni e affari di seconda mano saltavano fuori rovistando tra le bancarelle a cielo aperto dei mercati delle pulci, da Porta Portese a Roma al Saint-Ouen a Parigi, adesso, invece, Millennials e Gen Z le selezionano sul display di smartphone e computer e le aggiungono nei carrelli virtuali di app e piattaforme online. Da Vinted a Vestiaire Collettive, da Subito.it a Wallapop, è boom di shopping digitale vintage. Nel 2023 il settore dell’usato ha toccato in Italia un giro di affari da 26 miliardi. Stime e proiezioni annunciano per la fine del 2024 una crescita a doppia cifra, tra il 10 e il 15 percento.A colpi di clic, la cosiddetta New Gen – alias Millennials e Gen Z insieme, i nati, in buona sostanza, tra il 1980 e il 2010 – si rifà guardaroba e casa, ma anche smartphone e lavatrice, comodamente seduta davanti a telefono e computer. A mettere nero su bianco il trend-tormentone è il «Circular fashion survey on new generations 2024», appena rilasciato da PwC Italia e condotto su un campione composto da Gen Z e Millenials residenti in Italia, Germania, Regno Unito, Francia e Spagna.Stando all’indagine, nel 2024 il 54% dei giovani intervistati ha effettuato almeno la metà dei propri acquisti su portali e-commerce, dato in rapida crescita rispetto al 35% registrato nel 2023. Non solo. Quest’anno 7 giovani su 10 hanno comprato prodotti pre-owned, in aumento del 19% rispetto all’anno scorso, mirando in particolare capi di moda, con il 29% della New Gen che ha acquistato la metà dei propri capi pre-loved (+5% rispetto al 2023), e arredamento, che ha attirato il 26% del campione (+13%).A mettere in ombra le nuove collezioni in vetrina, è il prezzo per ben il 72% del campione. D’altronde, se in negozio le cifre volano alle stelle, con l’usato si risparmia. E, così, ci si può concedere quel vizio di lusso a lungo desiderato. Perché, se le scarpe, la borsa e la cravatta griffata in boutique costano una follia, magari di seconda mano avranno cifre (più) accessibili. Ecco, proprio l’idea di farsi quel regalo firmato influenza l’8% degli oculati shopping addicted.Consapevoli di non potersi permettere tutto, sono ben disposti a scendere a compromessi: non rinunciano a sfoggiare l’accessorio blasonato, non sia mai, ma accettano di buon grado che sia di seconda mano. Ancor più che sanno di poter contare, oltre che sul proprio occhio clinico e fiuto per lo shopping, su una serie di garanzie. Non tutte, ma le più gettonate piattaforme e app di compravendita di articoli usati hanno policy severe e sono molto attente ai riflettori delle recensioni costantemente puntati.Il binomio – policy e brand reputation – si traduce in autenticità dei marchi verificata, presenza di descrizioni complete e trasparenti di ogni singolo prodotto, controllo delle condizioni della merce in vendita. Insomma, non si scappa, ma si guadagna e si risparmia a seconda del punto di vista. Perché l’attendibilità dei marketplace dell’usato è letteralmente ripagata: influenza, conquistando, le scelte di acquisto del 59% della New Gen.Vinted ne è la riprova. La piattaforma svetta tra le preferenze della New Gen sia per gli acquisti (68% dei consumatori Gen Z; 51% dei Millennials) e sia per le vendite (61% Gen Z; 48% dei Millennials), complici proprio affidabilità e garanzie, cui si aggiungono ampio catalogo e semplicità di utilizzo. LEGGI TUTTO

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    Addobbi, cenone, skipass, hotel: raffica di rincari a Natale. Occhio alla stangata

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    Il periodo di Natale sta entrando sempre più nel vivo: manca ormai poco al 25 dicembre e inizia a farsi sentire l’atmosfera della festa dell’anno che più di tutte infonde serenità, amore e allegria. Ma se da una parte c’è la frenesia di festeggiare insieme a parenti e ad amici, dall’altra c’è il forte timore che tutto possa trasformarsi in una stangata economica. Dunque occhio ai portafogli: il rapporto congiunto Facile.it – Consumerismo No Profit parla di una serie di rincari, in alcuni casi vertiginosi. Ecco i principali prodotti a cui prestare attenzione per evitare il salasso.Le spese per regali, pranzo e cenoneQuanto ci costerà quest’anno il Natale? Stando all’indagine che Facile.it ha commissionato all’istituto di ricerca EMG Different, durante le prossime festività per i soli regali gli italiani spenderanno quasi 11 miliardi di euro, con un esborso pro capite di 256 euro. A questo però si aggiunge che 6,2 milioni di connazionali hanno fatto sapere che spenderanno meno rispetto allo scorso anno: il 47% lo farà perché sono aumentate altre spese e quindi preferisce tagliare sui costi, mentre il 40% perché si trova in un periodo di difficoltà economica.Uno dei momenti principali della fine dell’anno è senza dubbio il pranzo o il cenone di Natale. Gli intervistati dell’indagine hanno dichiarato di mettere a budget in media 83 euro, per una spesa complessiva che viene stimata sopra i 3,5 miliardi di euro. Va considerato che il settore alimentare ha guidato l’aumento dell’inflazione, con un incremento dei prezzi del 2,4% rispetto all’1,1% di settembre. I contraccolpi più pesanti si riflettono sui beni di prima necessità, dalla pasta al pane passando per olio e farina, con un picco fino a +84% rispetto al 2014.Gli addobbi di NataleLa decorazione del tradizionale albero di Natale è un evento tanto atteso, in particolar modo dai bambini. L’analisi di Consumerismo No Profit parla chiaro: nel 2023 la spesa media per addobbare (considerando albero, luci e altri elementi) era stimata intorno ai 233,33 euro, mentre quest’anno è salita a circa 270 euro. Si tratta di un aumento di circa il 16%, ovvero 37 euro in più rispetto ad appena 12 mesi fa.Ovviamente bisogna considerare che il costo per addobbare varia in maniera significativa in base alle dimensioni, alle varie tipologie e al tema scelto. Ad esempio un albero artificiale va dai 30 ai 500 euro (a seconda di altezza, qualità e caratteristiche); per palline e ornamenti si parte da 10 euro per arrivare a 100 euro per set (molto dipende dal materiale, ovvero plastica o vetro soffiato); le luci vanno da 15 a 100 euro (in base alla lunghezza e agli effetti); per ghirlande, festoni e puntale si possono spendere dai 10 ai 50 euro.Gli aumenti per vacanze, hotel e skipassAttenzione anche ai momenti di svago e di relax. Per l’indagine di Facile.it, tra Natale e Capodanno saranno 11 milioni e mezzo gli italiani che si concederanno una vacanza con pernottamento di almeno una notte. Si parla di una spesa media di 335 euro e di una stima complessiva di quasi 4 miliardi. Per gli hotel si assiste a un incremento dell’8,1% del prezzo medio camera (oggi pari a 151,47 euro). Il 97% delle agenzie di viaggi riscontra una media di aumento di prezzi per pacchetto del 20%.Il tutto si riflette anche sulle attività. Negli ultimi tre anni gli skipass hanno subìto aumenti fino al 30%. Le situazioni più pesanti riguardano Bormio (la tariffa giornaliera è salita del 28,3% rispetto al 2021) e Livigno (+27,9%). Rincari simili si registrano anche per gli abbonamenti stagionali in Valle d’Aosta (+23,7% rispetto a tre anni fa).Il salasso sui viaggiQuello dei viaggi è uno dei settori più interessati dagli aumenti. Se si percorreranno in media 575 chilometri, la spesa da mettere a budget per gli automobilisti in viaggio sarà di quasi 70 euro (sia per un’auto a benzina sia per una a diesel). I voli per il periodo di Natale stanno registrano un aumento medio del 15-20% rispetto allo stesso periodo del 2023 e rispetto ai mesi che precedono le feste. Per andare in aereo da Milano a Catania, andata e ritorno, +50/60%; per un volo Milano–Palermo +65/70%; per un Milano–Napoli +50%; per un volo Milano-Bari +70/100%. LEGGI TUTTO