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    Il primo tentativo di Virgin Orbit per portare in orbita satelliti dal Regno Unito è fallito

    Nella notte tra lunedì e martedì è fallito l’atteso tentativo dell’azienda spaziale Virgin Orbit di portare alcuni satelliti nell’orbita terrestre: la missione prevedeva che un aereo Boeing 747 partito dalla cittadina di Newquay, sulla costa occidentale dell’Inghilterra, lanciasse da una propria ala un razzo con all’interno i satelliti, che avrebbero poi dovuto raggiungere l’orbita. A causa di un malfunzionamento il razzo non è però riuscito nell’intento, ha fatto sapere Virgin Orbit, senza fornire al momento ulteriori dettagli sul problema tecnico. Se fosse andata a buon fine, sarebbe stata la prima missione di questo genere partita dal Regno Unito e in generale dal suolo europeo.Virgin Orbit è l’azienda spaziale dell’imprenditore miliardario britannico Richard Branson: è separata da Virgin Galactic, altra azienda del gruppo Virgin fondata da Branson e dedicata a turismo spaziale. (AP Photo/Matt Hartman) LEGGI TUTTO

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    Martedì gli Stati Uniti dovrebbero annunciare il primo esperimento di fusione nucleare con produzione netta di energia

    Secondo diversi giornali internazionali, martedì il dipartimento dell’Energia del governo degli Stati Uniti annuncerà il risultato di un importante esperimento in cui gli scienziati sono riusciti per la prima volta a realizzare una fusione nucleare con una produzione netta di energia (che cioè genera più energia di quella necessaria per innescarla): sarebbe la prima volta e rappresenterebbe una svolta fondamentale nelle ricerche che riguardano la produzione di energia tramite la fusione nucleare, una tecnologia che un giorno potrebbe cambiare radicalmente il modo in cui produciamo energia elettrica sulla Terra. I risultati dell’esperimento erano già stati anticipati domenica dal Financial Times.Negli ultimi anni c’erano già stati esperimenti di fusione nucleare andati a buon fine, ma nessuno era mai riuscito a produrre più energia di quanta fosse necessaria per far funzionare i macchinari usati negli esperimenti (per questo si parla di “produzione netta” di energia). Il risultato è stato ottenuto dal Lawrence Livermore National Laboratory, in California.La fusione nucleare è la stessa reazione attraverso la quale si crea energia sul Sole e che lo tiene acceso: è un processo difficilissimo da ricreare sulla Terra, ma che potrebbe portare a ottenere energia senza la produzione di emissioni di anidride carbonica, un obiettivo che i ricercatori inseguono dagli anni Cinquanta. A differenza della “fissione nucleare” – il processo già in uso nelle centrali nucleari per la produzione di energia termica, che produce scorie radioattive altamente pericolose – la fusione può ottenere grandi quantità di energia con scorie trascurabili. Anche se, come sembra, il risultato sarà confermato, una produzione di energia stabile attraverso la fusione nucleare potrebbe essere lontana ancora decenni.– Leggi anche: C’è un importante progresso nella fusione nucleare Un’illustrazione che rappresenta il bersagliamento di un nucleo atomico da parte di raggi laser per raggiungere le condizioni necessarie alla fusione nucleare (Lawrence Livermore National Laboratory via AP) LEGGI TUTTO

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    Il veicolo spaziale Orion della missione Artemis 1 della NASA è tornato sulla Terra

    Alle 18:40 (ora italiana) di domenica il veicolo spaziale Orion della missione Artemis 1 della NASA è atterrato con successo nell’oceano Pacifico al largo delle coste della Bassa California, in Messico: ha concluso così dopo quasi 26 giorni il suo viaggio in cui ha prima raggiunto la Luna, passando molto vicino alla sua superficie ma senza atterrare, poi si è inserito nella sua orbita e infine è tornato indietro sulla Terra.Splashdown.After traveling 1.4 million miles through space, orbiting the Moon, and collecting data that will prepare us to send astronauts on future #Artemis missions, the @NASA_Orion spacecraft is home. pic.twitter.com/ORxCtGa9v7— NASA (@NASA) December 11, 2022La missione Artemis 1, che era partita lo scorso 16 novembre, ha permesso di sperimentare per la prima volta lo Space Launch System (SLS), il più potente razzo mai costruito alto circa 100 metri, e di raccogliere preziose informazioni per le prossime missioni di Artemis, che è il programma spaziale più importante degli ultimi anni per gli Stati Uniti. Orion per questa missione era sprovvisto di equipaggio, che sarà invece presente su Artemis 2, mentre occorrerà attendere Artemis 3 per l’allunaggio.– Leggi anche: Artemis 1 è in viaggio verso la Luna L’atterraggio di Orion nell’oceano Pacifico (NASA via AP) LEGGI TUTTO

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    Il miliardario giapponese Yusaku Maezawa ha annunciato i nomi degli otto passeggeri che lo accompagneranno nel primo viaggio attorno alla Luna con un razzo di SpaceX

    Nel settembre del 2018 era stato annunciato che il primo astronauta non professionista a volare nello Spazio e a fare un viaggio intorno alla Luna su un razzo della compagnia statunitense SpaceX sarebbe stato il miliardario giapponese Yusaku Maezawa (noto soprattutto per aver creato la catena di abbigliamento Zozotown). Maezawa, che è un collezionista di arte e si ritiene un artista, ha annunciato giovedì i nomi degli otto passeggeri che lo accompagneranno nel suo primo viaggio nello Spazio, sempre che gli ambiziosi piani di SpaceX vadano in porto.Come aveva anticipato Maezawa nell’annuncio della missione, chiamata “Dear Moon” (“cara Luna”), le otto persone selezionate si occupano in modo più o meno diretto di arte: sono il dj americano Steve Aoki, il divulgatore scientifico americano Tim Dodd (noto su YouTube come Everyday Astronaut), l’artista ceco Yemi A.D., la fotografa irlandese Rhiannon Adam, il documentarista keniano Brendan Hall, il fotografo Karim Iliya, l’attore indiano Dev Joshi e il rapper sudcoreano Chow Seung-hyun (meglio conosciuto come T.O.P.). Sono state scelte anche due riserve: la ballerina giapponese Miyu e la campionessa olimpica di snowboard Kaitlyn Farrington.Non è ancora chiaro quale tipo di addestramento dovranno seguire Maezawa e gli altri che dovrebbero seguirlo nel suo viaggio, e non è nemmeno chiaro se la missione si terrà nel 2023, come previsto in origine: al momento infatti la gigantesca astronave di SpaceX che verrà usata per il viaggio, Starship, deve ancora essere completata e sperimentata nell’orbita terrestre.月旅行のクルーが決まりました!Crew for Moon Trip Selected!!#dearMoonCrew @dearmoonproject https://t.co/Fle1vbPplD— 前澤友作@MZDAO (@yousuck2020) December 8, 2022– Leggi anche: Il piano di Elon Musk per Marte è in ritardo (AP Photo/ Eugene Hoshiko) LEGGI TUTTO

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    L’ESA ha selezionato 17 nuovi astronauti e astronaute

    L’Agenzia spaziale europea (ESA) ha annunciato i 17 nuovi astronauti e astronaute che nei prossimi anni seguiranno la formazione per partecipare alle missioni spaziali, dopo una selezione durata quasi due anni. Tra le persone selezionate ci sono cinque astronauti di carriera, un astronauta con disabilità e undici riserve, compresi un italiano e un’italiana. È la prima selezione di persone per questi incarichi da 13 anni (avevano fatto domanda in 25mila) e l’annuncio era molto atteso, perché la nuova classe di astronauti e astronaute parteciperà a missioni importanti, comprese quelle per tornare sulla Luna.Le astronaute e gli astronauti di carriera faranno parte in maniera permanente dello staff dell’ESA, mentre le riserve saranno selezionate per specifiche attività in base alle esigenze. Alcune di loro nel corso del tempo potrebbero essere inoltre integrate nel Corpo astronauti permanente dell’agenzia.Gli astronauti e le astronaute di carriera sono: Sophie Adenot (Francia), Pablo Álvarez Fernández (Spagna), Rosemary Coogan (Regno Unito), Raphaël Liégeois (Belgio) e Marco Sieber (Svizzera). L’ESA ha inoltre selezionato il proprio primo “parastronauta”: John McFall, del Regno Unito. Parteciperà a specifici programmi legati allo studio delle opportunità per le persone disabili nell’esplorazione spaziale.Il presidente di @ASI_spazio Giorgio Saccoccia con le due riserve italiane del Corpo Astronauti Europeo Andrea Patassa e Anthea Comellini pic.twitter.com/kKpcZinb8j— Agenzia Spaziale ITA (@ASI_spazio) November 23, 2022Nella nuova classe selezionata dall’ESA non ci sono astronauti di carriera italiani, ma per l’Italia ci sono già Samantha Cristoforetti e Luca Parmitano. Nella selezione per l’Italia sono rientrati come riserve Andrea Patassa e Anthea Comellini, nati rispettivamente nel 1991 e nel 1992. Insieme alle altre persone scelte dall’ESA, parteciperanno alla formazione nel Centro europeo per gli astronauti a Colonia, in Germania. L’addestramento durerà un anno per apprendere i rudimenti generali e sarà poi seguito dalla formazione per la Stazione spaziale internazionale (ISS). Ci saranno poi sessioni di addestramento specifiche in base alle missioni spaziali cui saranno assegnati. (ESA) LEGGI TUTTO

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    Nel 2022 le emissioni di anidride carbonica dovute all’uso dei combustibili fossili aumenteranno rispetto al 2021

    È stato stimato che le emissioni globali di anidride carbonica (CO2) dovute all’uso dei combustibili fossili del 2022 saranno maggiori di quelle del 2021. Lo dice uno studio degli scienziati del Global Carbon Project, un’organizzazione che si occupa di quantificare le emissioni di CO2 prodotte dalle attività umane, una delle principali cause del cambiamento climatico.Secondo lo studio, che contiene delle proiezioni basate sui dati raccolti finora, nel 2022 complessivamente saranno emesse 36,6 miliardi di tonnellate di anidride carbonica (36,6 GtCO2) per l’uso di carbone, petrolio e gas naturale. È l’1 per cento in più rispetto al 2021, anno in cui questo tipo di emissioni aveva pareggiato quelle del 2019, l’anno precedente alla pandemia da coronavirus. In particolare, sono aumentate le emissioni legate all’uso del petrolio, probabilmente per via della ripresa del traffico aereo, ma anche quelle legate al carbone. Prendendo alcune parti del mondo singolarmente, le emissioni caleranno dello 0,9 per cento in Cina e dello 0,8 per cento in Europa. Aumenteranno invece negli Stati Uniti (+1,5 per cento) e in India (+6 per cento).Se continueremo a emettere anidride carbonica in questo modo, c’è un 50 per cento di probabilità che tra nove anni avremo raggiunto l’aumento di 1,5 °C di temperatura globale media rispetto al periodo pre-industriale – l’obiettivo più ambizioso fissato dall’accordo di Parigi del 2015 era non arrivarci mai – secondo il Global Carbon Project.Dato che vengono prodotte emissioni di CO2 anche in altri modi, principalmente attraverso la deforestazione, il Global Carbon Project ha stimato che in totale le emissioni di questo gas dovute alle attività umane nell’intero 2022 saranno pari a 40,6 miliardi di tonnellate. È una quantità molto vicina alle 40,9 GtCO2 del 2019, l’anno in cui le emissioni di anidride carbonica sono state maggiori finora.La concentrazione di CO2 nell’atmosfera raggiungerà una media di 417,2 parti per milione (ppm) alla fine dell’anno. Nel 1750, all’inizio dell’era industriale, era di 278 ppm. L’anidride carbonica non è comunque l’unico gas serra: hanno un rilevante impatto sul clima anche le emissioni di metano e di protossido d’azoto. Un gruppo di poliziotti osserva un attivista ambientalista che ha legato un cartellone con la scritta “Just stop oil”, “Basta al petrolio”, sopra alla M25, l’autostrada che circonda Londra, il 10 novembre 2022 (Leon Neal/Getty Images) LEGGI TUTTO

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    L’ottobre del 2022 è stato il secondo più caldo dal 1800 in Italia

    L’Istituto di scienze dell’atmosfera e del clima (ISAC) del Consiglio nazionale delle ricerche (CNR) ha diffuso un’analisi preliminare delle temperature registrate in Italia durante il mese di ottobre 2022: risulta che l’ottobre appena concluso sia stato il secondo più caldo dal 1800. I primi dati suggerivano già che fosse stato un ottobre particolarmente caldo, ma finora non c’era un confronto preciso con le serie storiche.Per il solo Nord Italia è stato invece il più caldo in assoluto: rispetto alla media delle temperature registrate a ottobre nel periodo 1991-2020, la media di questo ottobre è stata superiore di 3,18 °C. Se si prende in considerazione l’intero paese rispetto al periodo 1991-2020 è invece superiore di 2,08 °C.Grafico che mostra quanto si siano discostate le temperature medie dell’ottobre 2022 rispetto alle medie del periodo 1991-2020 in Italia (ISAC-CNR)Se si considerano, invece delle temperature medie, quelle massime, l’ottobre del 2022 è quello in cui si sono registrate quelle più alte in tutto il paese.Grafico che mostra quanto si siano discostate le temperature massime dell’ottobre 2022 rispetto alle massime mediate nel periodo 1991-2020 in Italia (ISAC-CNR) (ISAC-CNR) LEGGI TUTTO

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    Tra le 11 e le 13 si potrà osservare un’eclissi di Sole parziale

    Nella mattina di martedì 25 ottobre si verificherà un’eclissi di Sole parziale che sarà visibile in molti paesi dell’emisfero boreale, compresa l’Italia, nei luoghi in cui le condizioni meteorologiche lo consentiranno. Le percentuali di oscuramento però non sono particolarmente elevate.L’eclissi inizierà intorno alle 11.20 e finirà circa due ore dopo, ma il momento migliore per osservarla sarà circa alle 12.20: più o meno a quell’ora, con qualche differenza a seconda del punto d’Italia in cui ci si trova, sarà raggiunto il massimo livello di oscuramento del Sole previsto, compreso tra il 10 e il 30 per cento. A Roma la fase di massimo oscuramento sarà alle 12.22.Le eclissi di Sole si verificano quando la Luna passa davanti al Sole. Non tutte sono totali, cioè comportano un completo oscuramento della stella, perché l’orbita lunare intorno alla Terra non è perfettamente circolare. Il nostro unico satellite naturale mantiene una distanza che varia tra i 365mila e i 406mila chilometri a seconda del periodo dell’anno e questa differenza fa sì che la dimensione apparente della Luna vari di circa il 13 per cento durante un periodo orbitale. Quando la Luna causa un’eclissi solare nella fase in cui è meno distante dalla Terra, blocca completamente il disco solare. Viceversa, quando si trova a maggiore distanza come in questo periodo, ne blocca solamente una parte. Nella maggior parte delle foto però l’eclissi ha il classico aspetto del Sole “a mezzaluna”.Le eclissi devono essere osservate utilizzando particolari precauzioni per evitare danni alla vista, evitando in primo luogo di guardare il Sole a occhio nudo, cosa che può danneggiare permanentemente la retina. Esistono in commercio occhiali prodotti appositamente per questo scopo, mentre se si ricorre a soluzioni fai-da-te (ma anche a maschere da saldatore) è bene fare molta attenzione. La cosa migliore da fare, se non si è attrezzati, è osservare l’eclissi indirettamente, proiettando l’immagine del Sole raccolta da un telescopio su uno schermo bianco. Se non si ha nemmeno un telescopio, si può usare un qualsiasi strumento con piccoli fori, come uno scolapasta, spiega un articolo delle Scienze, e proiettarne l’ombra su un muro illuminato dal Sole: «La proiezione dei fori illuminati ha proprio la forma del disco solare eclissato».L’eclissi di oggi oscurerà di più il Sole nell’ovest della Siberia, in Russia: vicino alla città di Nizhnevartovsk si raggiungerà l’82 per cento di oscuramento. Una donna osserva l’eclissi di Sole parziale del 10 giugno 2021 a Praga, in Repubblica Ceca (EPA/MARTIN DIVISEK, ANSA) LEGGI TUTTO