Paita (Italia Viva) e Siracusano (Forza Italia) ospiti di Start
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in PoliticaIl 12 giugno la premier Giorgia Meloni ha incontrato il segretario generale della NATO Mark Rutte a Palazzo Chigi, a Roma. Rutte è in città per partecipare ai colloqui “Weimar Plus” con ministri degli Esteri e rappresentanti di Italia, Germania, Francia, Polonia, Spagna e Regno Unito. Al centro dei colloqui la sicurezza transatlantica e il sostegno all’Ucraina. Prevista una conferenza stampa congiunta nel pomeriggio LEGGI TUTTO
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in PoliticaAscolta la versione audio dell’articoloNo al terzo mandato, anzi sì. Si ricomincia. E l’obiettivo di Palazzo Chigi diventa ora quello di cambiare – e subito – la legge 165 del 2004, ossia la legge nazionale che fissa il limite di due mandati per i governatori e che la Corte costituzionale ha fatto prevalere sulle leggi regionali bocciando quella della Campania. Con due obiettivi: permettere la ricandidatura di Luca Zaia in Veneto, pacificando la Lega e mettendo così in sicurezza il governo, e rigettare nel campo avversario la patata bollente del governatore dem Vincenzo De Luca, che a quel punto potrebbe ricandidarsi in Campania minando l’accordo tra Pd e M5s su Roberto Fico.La strada del decreto o di un emendamento potrebbe essere sbarrata dal QuirinaleMa con quale strumento? La strada del decreto ah hoc o di un emendamento a un provvedimento già in corsa (si ipotizza il Ddl sui ballottaggi nei comuni o quello sulla riduzione del numero dei consiglieri, entrambi all’esame della commissione Affari costituzionali del Senato) incontrerebbe, considerando che siamo ormai alla vigilia del voto regionale d’autunno, più di un’obiezione da parte del Quirinale. La via più sicura resta un disegno di legge, ma i tempi sarebbero più lunghi.Loading…L’ipotesi di rinviare le elezioni regionali e il possibile scoglio dell’incostituzionalitàPer questo nella maggioranza si sta facendo strada anche l’idea di uno slittamento delle elezioni, ad esempio marzo. E qui i rischi raddoppiano: visto che la data delle elezioni la decidono le regioni in accordo con il governo, alcuni governatori come ad esempio il dem Eugenio Giani in Toscana potrebbero convocare comunque le elezioni in autunno. Non solo: allungare le legislature regionali senza un grave motivo (l’ultima volta c’era la pandemia) potrebbe incontrare di nuovo le perplessità del Quirinale nonché, ad abundantiam, quelle della Corte costituzionale in caso di possibile impugnativa. Senza contare il fatto che il “soldato” da salvare, ossia Zaia, è già al terzo mandato: qui sta alla maestria del ministro leghista Roberto Calderoli trovare una soluzione giuridica per computare fin qui solo due mandati.Meloni in cerca di soluzione: il “premio” è il sì della Lega alla riforma elettoraleInsomma, il terzo mandato è più facile a dirsi che a farsi. Anche perché resta la contrarietà di Forza Italia, che andrebbe a sua volta compensata. Ma a Palazzo Chigi la volontà di trovare una soluzione c’è: è vero che Giorgia Meloni rinuncerebbe a candidare in Veneto un suo uomo, ma è anche vero che sul tavolo dell’accordo ci sono vari dossier e tra questi spicca quello della riforma del Rosatellum. Fin qui la Lega ha fatto orecchie da mercante rispetto all’ipotesi sostenuta da Fratelli d’Italia e Forza Italia di un proporzionale con premio di maggioranza del 55% per chi supera il 40% dei voti e con indicazione del candidato premier sulla scheda. Ma ora, in cambio del terzo mandato, potrebbe arrivare dalle parti di Via Bellerio il via libera atteso dalla premier: un vincitore certo, senza più la lotteria dei collegi uninominali soprattutto al Sud, e ”elezione” di fatto del premier anche in assenza di premierato. Lo scambio, dal punto di vista di Meloni, vaut bien une messe. LEGGI TUTTO
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in PoliticaUsa, Tajani: rimpatrieremo italiani irregolari, Guantanamo non serve | Video Sky TG24 LEGGI TUTTO
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