Il governo punta un miliardo sul rilancio del settore automotive in Italia in direzione della transizione tecnologica e industriale e Stellantis si impegna a non abbandonare le fabbriche del Paese a loro stesse con l’annuncio di due piattaforme tecnologiche innovative che promettono di rivoluzionare la produzione nazionale. E per l’anno prossimo programma 2 miliardi di investimenti nel nostro Paese e 6miliardi di acquisti di componenti dalla filiera automotive italiana. Una conferma che, dopo l’uscita di Tavares – con la sua fissa per l’elettrico -, il confronto è meno teso. Questi, per ora gli esiti del Tavolo Stellantis al ministero delle Imprese a Roma. Alla riunione hanno partecipato figure di spicco come il Ministro Adolfo Urso, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, il Ministro del Lavoro Marina Calderone, il responsabile per l’Europa di Stellantis Jean-Philippe Imparato e rappresentanti delle organizzazioni sindacali.Pomigliano: la nuova piattaforma STLA Small e il futuro della “Pandina”Pomigliano d’Arco diventa protagonista del rilancio industriale di Stellantis. Jean Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, ha confermato che l’attuale Fiat Panda, soprannominata “Pandina”, continuerà a essere prodotta fino al 2030, ma a partire dal 2028 lo stabilimento ospiterà una rivoluzione tecnologica. Installeremo la piattaforma STLA Small, su cui produrremo almeno due nuovi modelli compatti di nuova generazione», ha dichiarato Imparato.Inoltre, Stellantis ha annunciato che una nuova generazione della Fiat Panda sarà prodotta proprio a Pomigliano. Questa scelta rappresenta un segnale importante per il mantenimento della competitività dello stabilimento campano, che si conferma al centro della strategia del gruppo per le auto di piccola taglia.Un miliardo per la transizione, e l’innovazione industrialeIl ministro delle Imprese, Adolfo Urso, ha sottolineato l’importanza di governare la transizione tecnologica senza traumi, affermando che il governo è determinato a garantire un futuro sostenibile per il settore automotive: «La transizione va governata. Per questo abbiamo chiesto a Stellantis di assumersi la piena responsabilità sociale, mantenendo operativi tutti gli stabilimenti italiani e investendo in nuove tecnologie e modelli».Urso ha anche ribadito che il Piano Italia rappresenta un punto di riferimento per il settore, con investimenti strategici che includono lo sviluppo delle piattaforme STLA, la valorizzazione del Made in Italy e un rafforzamento della collaborazione con la filiera produttiva.«Ora possiamo rimettere sulla giusta strada l’auto italiana ed europea, possiamo farlo da oggi in Italia, dobbiamo farlo insieme in Europa. È il momento delle decisioni, è il momento della responsabilità», ha proseguito, parlando al tavolo. Urso ha inoltre evidenziato come il “Sistema Italia” possa agire unitamente per rilanciare il settore automotive, affrontando le sfide legate al rinnovamento tecnologico e alla transizione industriale.Urso ha poi aggiunto: «Siamo in prima linea per superare le ideologie del green deal e realizzare finalmente un approccio pragmatico e realistico, capace di coniugare la sostenibilità ambientale con le esigenze produttive e sociali del nostro sistema industriale». Ha evidenziato la necessità di un impegno collettivo a livello europeo per tutelare la produzione e salvaguardare l’occupazione nel settore automotive, sottolineando il consenso ottenuto dal “non paper” italiano tra vari Paesi dell’Unione e associazioni imprenditoriali.Melfi: piena operatività per la piattaforma STLA MediumAnche lo stabilimento di Melfi gioca un ruolo strategico nei piani di Stellantis, grazie all’installazione della piattaforma STLA Medium. A partire dal 2025, Melfi produrrà quattro modelli chiave per il futuro del gruppo:- La nuova Jeep Compass (sia elettrica che ibrida);- La nuova Lancia Gamma;- La nuova DS n°8 (esclusivamente elettrica);- La nuova DS7 (sia elettrica che ibrida).Jean Philippe Imparato ha sottolineato un cambiamento strategico importante: «Tutti questi modelli, tranne la DS n°8, saranno disponibili anche in versione ibrida, triplicando i volumi di produzione previsti».Questo approccio ibrido mira a rispondere alla crescente domanda del mercato, bilanciando le esigenze di elettrificazione con soluzioni tecnologiche più accessibili e adatte a un pubblico ampio.Atessa: il futuro dei veicoli commerciali elettriciLo stabilimento di Atessa, già punto di riferimento per la produzione di veicoli commerciali leggeri (SCV), si prepara a una significativa trasformazione tecnologica. Dal 2024 inizierà la produzione di veicoli elettrici, segnando un passo decisivo verso l’elettrificazione della gamma.Una delle principali innovazioni sarà il programma CustomFit, che consentirà di personalizzare fino al 50% dei veicoli elettrici prodotti, rispondendo alle esigenze specifiche dei clienti business. Inoltre, Jean Philippe Imparato ha annunciato una novità strategica per il 2027: «A Atessa introdurremo una nuova versione di Large Van, progettata per competere direttamente con i veicoli asiatici in termini di qualità e competitività».Questo sviluppo rafforza il ruolo di Atessa come polo industriale centrale per il segmento dei veicoli commerciali, garantendo maggiore capacità produttiva e competitività internazionale.Cassino: piattaforme di lusso per il futuro del gruppoLo stabilimento di Cassino ospiterà la nuova piattaforma STLA Large, equipaggiata con tecnologie all’avanguardia come STLA Brain e STLA Smart Cockpit, segnando l’ingresso di Stellantis in un segmento premium e tecnologico. A partire dal 2025, verranno prodotti tre nuovi modelli: la nuova Stelvio, la nuova Giulia nel 2026, e una vettura top di gamma.Imparato ha inoltre confermato che è in fase di valutazione la possibilità di introdurre versioni ibride, oltre a quelle elettriche, per Giulia e Stelvio, ampliando l’offerta e incrementando il potenziale commerciale di questi modelli di lusso.Modena: il futuro polo dell’alta gamma Made in ItalyModena si conferma il cuore pulsante del lusso automobilistico italiano, diventando il polo dedicato all’alta gamma di Stellantis. Jean Philippe Imparato, responsabile europeo del gruppo, ha ribadito il ruolo centrale di Modena come punto di riferimento per il Made in Italy, dichiarando: «Modena sarà l’orgoglio dell’alta gamma italiana, con una visione che coinvolge l’intero ecosistema produttivo della Motor Valley».L’obiettivo è sviluppare un progetto integrato con l’intera filiera produttiva, dal design alla pre-industrializzazione, valorizzando i migliori componenti nazionali per innovazione e sostenibilità. Questa strategia non solo garantirà l’eccellenza qualitativa delle vetture di alta gamma, ma rafforzerà la sinergia tra Stellantis e le competenze uniche della Motor Valley, un patrimonio industriale e culturale riconosciuto a livello globale.L’iniziativa rappresenta un ulteriore impegno per consolidare il posizionamento dell’Italia nel segmento premium e per promuovere la circolarità e l’innovazione tecnologica come valori fondanti del rilancio industriale.Stellantis: investimenti record e impegno a lungo termine in ItaliaJean Philippe Imparato ha concluso il Tavolo Stellantis al MIMIT con un messaggio chiaro: l’Italia è al centro della strategia del gruppo, con un impegno finanziario senza precedenti. Il piano di Stellantis, infatti, non prevede aiuti pubblici, ma sarà interamente finanziato con risorse proprie, confermando la solidità economica e l’autonomia del gruppo.Investimenti e acquisti in ItaliaNel solo 2025, Stellantis investirà 2 miliardi di euro in Italia, con ulteriori 6 miliardi destinati all’acquisto di componenti da fornitori locali. Questo sforzo si inserisce in un più ampio piano di investimenti nel Paese:- 10 miliardi di euro investiti tra il 2021 e il 2025;- Una cifra complessiva che raggiunge i 40 miliardi, considerando anche gli acquisti da aziende italiane della filiera.Imparato ha inoltre sottolineato che ogni stabilimento italiano ha un piano produttivo ben definito, con modelli già programmati fino al 2032.Il ruolo centrale di Torino e MirafioriUn’attenzione particolare è stata riservata a Torino e al suo storico polo industriale di Mirafiori, che si conferma un asset strategico per Stellantis:Mirafiori diventerà la sede della regione Enlarged Europe, rafforzandone la leadership a livello continentale;Sarà il centro globale per i veicoli commerciali, oltre a rimanere l’unico sito al mondo dedicato ai test di sviluppo delle batterie elettriche;Si trasformerà in un hub produttivo per la nuova generazione della 500, che sarà disponibile in versione ibrida ed elettrica.Un futuro solido per il settore automotive italianoCon un piano di lungo termine e investimenti record, Stellantis conferma di essere il gruppo industriale che ha investito di più in Italia. Questo impegno non solo garantisce il mantenimento e la modernizzazione degli stabilimenti italiani, ma rafforza anche il ruolo dell’Italia come cuore pulsante del comparto automotive europeo.Il contesto europeo: una battaglia per la sopravvivenzaLa crisi del settore automobilistico non riguarda solo l’Italia ma l’intero continente europeo. Il ministro Urso ha sottolineato la necessità di un approccio pragmatico alle politiche industriali e ambientali, criticando le rigidità del Green Deal. Ha affermato che l’Italia, grazie al suo “non paper” sul futuro dell’automotive, sta guidando un movimento europeo per rivedere le regole del settore, ottenendo il supporto di importanti associazioni imprenditoriali e politiche di Paesi come Germania e Francia. «La battaglia per la sopravvivenza del sistema automotive si gioca in Europa», ha dichiarato Urso ieri. «Serve un grande sforzo di sistema per tutelare la produzione e salvaguardare l’occupazione», ha concluso. LEGGI TUTTO