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Mediolanum avanti tutta: “Primi mesi ok”


All’assemblea dei soci di Mediolanum è soffiato il consueto vento di positività. «Siamo abbastanza ottimisti per il 2025, i numeri a fine marzo sono superiori a quelli del primo trimestre del 2024, di cui possiamo replicare il successo», ha affermato l’amministratore delegato di Banca Mediolanum, Massimo Doris (in foto). Il numero uno di Basiglio, parlando agli azionisti che hanno partecipato per l’84,38% del capitale, si è soffermato sull’attuale fase di turbolenza sui mercati collegata ai dazi: «Dal Liberation Day di Trump, se la confusione è terminata, non ci sarà influenza sulla raccolta, se invece perdura allora i numeri potrebbero risentirne». In ogni caso, per il momento, questo non si è verificato: «Non abbiamo visto fuoriuscite e panico tra i nostri clienti. Il mese, sebbene non sia finito, sta andando in modo regolare». E poi il banchiere ha aggiunto che «i primi tre mesi sono partiti benissimo con una raccolta gestita di 2 miliardi e 14 milioni, nettamente superiore all’anno scorso di 1,18 miliardi. La raccolta complessiva è stata di 3,7 miliardi contro i 3 miliardi dell’anno scorso, che peraltro era stato un anno molto, molto buono». Un contesto, quindi, che anche nei numeri non sembra avere effetti particolari su chi intende investire i propri risparmi in attività finanziarie. «Rispetto alle ultime due crisi – argomenta Doris – quella della guerra in Ucraina e quella dei debiti sovrani, il risparmiatore oggi ha un’alternativa, quella del mercato obbligazionario». Mentre nel 2022, «quando le Borse sono scese e i tassi erano negativi», ha concluso Doris, «l’investitore perdeva dappertutto», ossia su azionario e bond. All’assise – a cui hanno partecipato 708 soci – è emerso che Fininvest ha partecipato con l’intero 30% posseduto, mentre alla famiglia Doris fa capo oltre il 40% del capitale votante. Le quote, quindi, sono rimaste inalterate. Luce verde per il bilancio 2024, che si è chiuso con un utile netto di 1,12 miliardi. L’assemblea ha inoltre approvato la distribuzione del dividendo di un euro per azione, di cui 37 centesimi già dati in acconto lo scorso novembre.

Il saldo di 63 centesimi sarà assegnato a partire dal 24 aprile.

Via libera da parte degli azionisti anche alla relazione sulle politiche retributive di gruppo e ai piani di remunerazione e di incentivazione basati su strumenti finanziari.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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