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Oro, nuovo record storico: sfondato il tetto dei 3mila dollari l’oncia


Il muro è stato abbattuto. Il prezzo dell’oro ha sfondato per la prima volta la soglia dei 3mila dollari l’oncia: un record storico raggiunto prima del previsto, dopo mesi in cui il metallo prezioso aveva registrato quotazioni medie al rialzo. A innescare l’ulteriore passo in avanti, che segna il superamento di una soglia psicologica significativa per i mercati, sono state le incertezze legate agli impatti della guerra commerciale avviata dall’amministrazione americana di .

Il contratto future ha così infranto il tetto dei 3mila dollari e al momento scambia a 3.011 (+0,7%), mentre il contratto spot vale 2.999 dollari (+0,4%). I timori che dominano il contesto economico globale, uniti alle prospettive di un taglio dei tassi della Fed dopo il calo dell’inflazione Usa, hanno così spinto gli investitori verso il bene rifugio per eccellenza, che negli ultimi 12 mesi ha guadagnato oltre il 37%. Una crescita significativa che, passo dopo passo, ha portato all’odierno risultato.

Nel novembre scorso, infatti, il valore all’oncia aveva già superato i 2700 dollari, con previsioni che davano il metallo giallo in ulteriore crescita. E infatti a febbraio 2025 l’oro ha toccato il massimo storico (sino a quel momento) di quasi 2.950 dollari l’oncia, per poi assestarsi attorno ai 2900 dollari. Il ritorno di Donald Trump alla Casa Bianca e l’avvio di politiche muscolari su esteri, economia e commerci ha alimentato ulteriormente la sensibilità degli investitori verso l’oro, considerato tradizionalmente un bene di riferimento nei momenti di incertezza dei mercati.

Da sempre le turbolenze economiche hanno riverberi sulle quotazioni dell’oro. Soprattutto in tempi recenti. Dopo la crisi finanziaria del 2008, ad esempio, il prezzo dell’oro aveva registrato un forte aumento. Nel 2008, l’oro valeva 800-900 dollari per oncia, ma è salito a più di 1.800 dollari per oncia nel 2011, spinto dall’incertezza economica globale. Allo stesso modo, nel 2020, l’emergenza Covid e le relative ripercussioni sull’economia avevano fatto salire il prezzo dell’oro oltre i 2mila dollari per oncia, il livello più alto mai raggiunto.

In un contesto in cui il metallo giallo aveva già preso quota, sulla scorta delle

crisi internazionali e dei timori legati ai fronti di guerra più caldi (Ucraina e Medio oriente in particolare), le fibrillazioni legati ai dazi di Trump hanno dato ulteriore spinta alle quotazioni sino all’odierno record.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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