Le lampadine Beghelli e il suo iconico salvavita diranno presto addio a Piazza Affari. Il fondatore Gian Pietro Beghelli (in foto) e i tre figli Luca, Graziano e Maurizio si sono accordati per cedere le redini del gruppo a Gewiss. L’accordo prevede che la società bergamasca attiva nel settore dell’elettrotecnica acquisti la quota del 75,04% del capitale sociale in mano alla famiglia Beghelli a un prezzo per azione pari a 0,3375 euro cum dividend, ossia fatto salvo l’eventuale aggiustamento nel caso in cui venga deliberato o distribuito un dividendo.
Il perfezionamento del passaggio di controllo è previsto nel primo trimestre dell’anno prossimo e successivamente Gewiss lancerà un’offerta pubblica di acquisto (Opa) obbligatoria sul resto del capitale sempre a 0,3375 euro. L’offerta, finalizzata al delisting da Piazza Affari, incorpora un premio del 46,8% rispetto al prezzo di chiusura di lunedì 9 dicembre e del 44,9% rispetto alla media dell’ultimo mese.
L’offerta di Gewiss valuta il 100% del capitale di Beghelli circa 67,5 milioni con la famiglia fondatrice che andrà a incassare circa 50 milioni. Il gruppo guidato dalla famiglia Bosatelli e si è impegnato a garantire continuità a dipendenti, collaboratori e clienti di Beghelli «assicurando l’ingresso in un gruppo con solide radici italiane, che condivide gli stessi valori di integrità, eccellenza e sostenibilità e ha già adottato una governance manageriale orientata alla trasparenza e all’innovazione». L’operazione mira a integrare il marchio Beghelli, altamente riconosciuto in Italia, con le competenze di Gewiss in modo da consolidare la quota di mercato nel settore dell’illuminazione e ampliare l’offerta di soluzioni innovative.
Beghelli, fondata nel 1982 da Gian
Pietro Beghelli, che è presidente e amministratore delegato della società, lo scorso anno ha riportato ricavi consolidati per 155 milioni, con la componente estera che indice per quasi la metà (48,1%) sul totale delle vendite.