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Se l’Intelligenza artificiale sa quando (non) giocare in Borsa


E se qualcuno decidesse di spiegare all’intelligenza artificiale come si gioca in Borsa, che cosa succederebbe? Come si comporterebbe? Lo stesso dubbio se l’era posto un po’ di tempo fa il Financial Times, con un pezzo dal titolo AI is coming for wealth management. Anche colossi come Black Rock e Banca Intesa si interrogano su come “sviluppare strumenti digitali di creazione di ricchezza”. Una società internazionale con sede (anche) a Milano c’è già riuscita, è la prima agenzia di risk-rating KELONY® che ha chiamato G0dSpeed™ la sua prima Ai in grado di generare reddito automaticamente.

“L’abbiamo annunciata nel 2023 in occasione del World Protection Forum™ ed è ormai una realtà operativa”, ci dice Genséric Cantournet, che con Angela Pietrantoni guida l’agenzia che fornisce ai suoi clienti l’analisi predittiva basata sulla Cindynics, la nuova scienza del rischio. G0dSpeed™ mette insieme due moduli: il primo prevede il valore di qualsiasi bene finanziario mentre il secondo decide se comprarlo o venderlo.

Il primo modulo è un’IA, mentre il secondo è una specie di “coscienza sintetica” in grado di operare scelte autonome in base alle mutevoli circostanze presenti. “Sono modelli algoritmici molto diversi dall’IA generativa e dal machine learning perché non apprendono da modelli e casistiche pre-esistenti”, come ad esempio le resistenze su cui sono tarate molte sale operative. Abbiamo visto operare G0dSpeed™ e rispetto alla media dei rendimenti ottenuti da algoritmi basati su dati statistici i risultati, e quindi i rendimenti su base mensile, sono molto superiori. L’Ai vince sempre? La risposta della macchina è sorprendente: a volte perde, ma ci sono giorni in cui un particolare titolo non viene neppure scambiato.
L’Ai fa parte ormai della finanza, come confermato da Fabrizio Piscopo nella sua autobiografia Bella la Vita, G0dSpeed™ verrà presentato oggi a San Marino nel corso del World Protection Forum 2024.

“È possibile generare ricchezza da impulsi elettromagnetici e dati sintetici? La risposta è sì. Anche gli Stati potrebbero sfruttare questa intelligenza artificiale e usare le proprie entrate per generare reddito per ogni cittadino”, dicono Cantournet e Pietrantoni. Sarebbe il vero petrolio del XXI secolo.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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