I punti chiave
I punti chiave
Lo sciopero è alle porte: Cgil e Uil hanno proclamato otto ore di stop generale per venerdì 29 novembre contro la Manovra 2025, con manifestazioni in tutta Italia. Nella stessa giornata anche i sindacati di base (Adl Cobas, Cub, Usi Cit, Sial Cobas, Adl Varese, Sgb, Si Cobas) scenderanno in piazza con cortei e presidi. Il ministro Salvini ha imposto la precettazione dopo il rifiuto dei sindacati di ridurre le ore di sciopero. I sindacati, però, potrebbero accettare di limitare lo sciopero a 4 ore per evitare sanzioni ai lavoratori. Cgil e Uil hanno già dichiarato che faranno ricorso al Tar. Ecco tutto ciò che c’è da sapere.
I settori e le motivazioni
Lo sciopero coinvolge diversi settori, sia pubblici che privati, esclusi i trasporti ferroviari. La protesta riguarda lavoratori del ministero della Giustizia, del settore sanitario, dei trasporti locali, aerei e marittimi. Le ragioni dello sciopero sono legate alla contestazione della Manovra di bilancio, ritenuta inadeguata dai sindacati per affrontare le sfide economiche e sociali del Paese. Cgil e Uil chiedono un aumento del potere d’acquisto per salari e pensioni, un maggiore finanziamento per sanità, istruzione e servizi pubblici, oltre a politiche industriali che favoriscano lo sviluppo e la crescita.
Il traffico aereo
Il 29 novembre 2024, lo sciopero ha causato un notevole impatto sul traffico aereo, con ITA Airways che ha dovuto cancellare ben 41 voli, principalmente destinati a rotte nazionali. La maggior parte di queste cancellazioni ha riguardato il giorno stesso dello sciopero, mentre due voli sono stati annullati il giorno successivo. I passeggeri colpiti dalle cancellazioni possono modificare la prenotazione senza penali o chiedere un rimborso, a condizione che il volo sia stato cancellato o subisca un ritardo di almeno 5 ore. Le richieste di cambiamento o rimborso devono essere effettuate entro il 4 dicembre 2024, contattando l’assistenza clienti di ITA Airways o l’agenzia di viaggio di riferimento. Inoltre, le normative sul trasporto aereo stabiliscono che i voli devono essere mantenuti attivi nelle fasce orarie protette, dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00, per ridurre al minimo i disagi per i passeggeri.
Le fasce protette
Nel contesto dello sciopero, sono previste fasce orarie protette anche per i trasporti pubblici locali in alcune città italiane, come Milano, Roma e Napoli. Queste fasce garantiscono il mantenimento dei servizi anche durante gli scioperi. A Milano, le linee gestite da ATM, tra cui tram, bus e la funicolare Como-Brunate, sono garantite dalle 9:00 alle 13:00. A Roma, ATAC offre il servizio fino alle 8:30 e poi nuovamente dalle 17:00 alle 20:00. A Napoli, ANM assicura il trasporto dalle 6:30 alle 9:30 e dalle 17:00 alle 20:00. Per il trasporto aereo, le fasce protette sono dalle 7:00 alle 10:00 e dalle 18:00 alle 21:00, con obbligo di garantire i voli necessari anche durante lo sciopero. Queste fasce sono pensate per ridurre l’impatto sulle persone che devono viaggiare, assicurando una continuità del servizio.
La chiusura delle scuole
La chiusura delle scuole dipenderà dalla partecipazione allo sciopero da parte degli insegnanti e del personale scolastico. La Flc Cgil ha confermato lo sciopero per tutto il personale del settore “Istruzione e Ricerca”, inclusi i docenti universitari, il personale delle scuole non statali e della formazione professionale, nonché gli altri dipendenti dell’area dirigenziale. La Uil Scuola ha annunciato un’adesione simile, sottolineando l’urgenza di risolvere il problema dei vincoli di bilancio che gravano sulla scuola. In particolare, la Uil ha chiesto un intervento per ridurre il divario salariale e per tutelare il potere d’acquisto del personale, proponendo misure come il finanziamento di aumenti retributivi e la detassazione degli incrementi salariali.
La posizione dei medici
I medici affiliati a Fp Cgil e Uil hanno annunciato la loro partecipazione allo sciopero generale del 29 novembre, contro quella che definiscono “la peggiore legge di bilancio degli ultimi 30 anni”, che comporta tagli alle risorse destinate al personale e ai servizi sanitari, favorendo invece il
profitto e l’intervento del settore privato. A dichiararlo sono stati Andrea Filippi, segretario nazionale Fp Cgil per Medici, Veterinari e Dirigenti SSN, e Roberto Bonfili, coordinatore nazionale Uil Medici e Veterinari.