Il Ministero dell’Economia dà seguito alle sue promesse e piazza sul mercato un altro 7% di Mps. A comunicarlo è lo stesso ministero guidato da Giancarlo Giorgetti, che ha così avviato una procedura accelerata di raccolta (un modo per piazzare attraverso il mercato la quota agli investitori istituzionali) per 88.178.280 milioni di azioni ordinarie dell’istituto guidato da Luigi Lovaglio. Una volta andata a segno, quindi, l’operazione vedrà scendere l’azionista pubblico sotto il 20% (a circa il 19,7%), una soglia che dovrebbe accontentare l’Europa, con la quale lo Stato italiano aveva preso un impegno per abbandonare gradualmente il capitale di Mps.
Considerando che, in genere, per questo tipo di collocamento si offre un piccolo sconto sul prezzo di Borsa (ieri il titolo ha chiuso a 5,51 euro per azione, in rialzo dell’1,8%) in attesa dei dati ufficiali per il Mef si può stimare un incasso nell’intorno dei 450 milioni di euro, che si aggiungono ai 920 milioni di un anno fa e ai 650 del marzo di quest’anno.
In tutto, dopo l’investimento da 1,6 miliardi per l’aumento di capitale di due anni fa, il Mef guidato da Giorgetti è riuscito a recuperare integralmente la cifra con un guadagno di oltre 400 milioni (considerando solo la cifra per l’aumento di capitale).