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Azioni e bond restano un rebus per i piccoli investitori


Negli ultimi mesi le Borse globali hanno registrato una forte volatilità, alimentata dall’incertezza su inflazione, tassi d’interesse e tensioni geopolitiche. Investitori e mercati restano in bilico tra rischi e opportunità, mentre si attendono segnali chiari sulle prossime mosse delle banche centrali e sull’andamento dell’economia globale. Questa situazione di incertezza rischia di avere ricadute ancor più negative in Italia in quanto le competenze finanziarie della popolazione risultano limitate, con conseguenze rilevanti sia a livello personale che collettivo. Secondo il rapporto annuale della Banca d’Italia e le indagini di organizzazioni internazionali come l’Ocse, l’Italia si trova al di sotto della media europea per quanto riguarda la cultura finanziaria.

Tra le cause principali di questa carenza c’è sicuramente un gap educativo. In Italia, infatti, l’educazione finanziaria non è stata una priorità storica del sistema scolastico, a differenza di altri Paesi dove questi concetti vengono introdotti sin dalla scuola primaria. Solo recentemente sono stati avviati programmi mirati nelle scuole per istruire gli studenti sui temi basilari di economia e finanza, ma manca ancora un coordinamento a livello nazionale. Questa disomogeneità formativa fa sì che molte persone entrino nel mondo del lavoro e della gestione finanziaria con pochissime competenze. Oltre a questo, esiste una tendenza culturale a percepire il denaro come un argomento privato o complesso, da delegare a professionisti. Questo ha comportato una ridotta attenzione ai temi finanziari.

La limitata alfabetizzazione finanziaria ha ripercussioni serie sulla stabilità economica delle famiglie italiane. Spesso non vengono effettuate previsioni finanziarie a lungo termine, e ciò si traduce in una maggiore vulnerabilità economica, soprattutto nei momenti di crisi. Per esempio, la pandemia di Covid ha colpito duramente le famiglie italiane, mettendo in luce la debolezza del risparmio familiare e la mancanza di una pianificazione finanziaria di emergenza. Inoltre, le carenze di conoscenze finanziarie ostacolano l’accesso degli italiani a strumenti di investimento che potrebbero aumentare il benessere economico e la sicurezza per il futuro.

La paura di subire perdite, unita alla scarsa familiarità con prodotti finanziari più evoluti, rende la maggior parte degli italiani riluttante a considerare alternative alla semplice accumulazione di denaro nei conti bancari o al loro investimento in titoli di Stato e in immobili.


Fonte: https://www.ilgiornale.it/taxonomy/term/40822/feed


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