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Tajani in Israele e Palestina: “L’Italia fornirà uomini per un’eventuale missione di pace”

Il titolare della Farnesina incontra il suo omologo Gideon Sa’ar, il presidente israeliano Isaac Herzog e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile”. Sul futuro “credo sarebbe una buona idea avere una missione di interposizione promossa da un ente internazionale come l’Onu. Purché sia a guida araba”

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L’Italia fornirà uomini e donne a un’eventuale missione di pace a guida araba a Gaza. A dirlo è il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, oggi in missione in Israele e poi in Palestina, aggiugendo che “non potrà essere Hamas” a gestire Gaza in futuro. Tajani ha incontrato il suo omologo Gideon Sa’ar e il premier e ministro degli Esteri palestinese Mohammed Mustafa, per “incoraggiarli e sostenerli, perché oggi la tregua è ancora fragile” (IL RACCONTO IN DIRETTA). Una visita per “testimoniare l’impegno dell’Italia a consolidare la pace tramite il dialogo e per costruire un futuro di speranza in Medio Oriente”. Nel tardo pomeriggio il faccia a faccia con il presidente israeliano Isaac Herzog. Il leader di Forza Italia, in un’intervista a La Stampa, ha detto che “siamo all’alba di una possibile pace che potrebbe coinvolgere l’intera regione”. Tajani teme che “i nemici della pace, contrari a una stabilizzazione, compiano delle provocazioni, e che Hamas rompa l’accordo”.

Tajani: “Vorremmo che ripartissero gli accordi di Abramo”

“L’obiettivo di questa visita in Israele e Palestina è sostenere la tregua. Vorremmo che ripartissero gli accordi di Abramo – ha detto Tajani in conferenza stampa a Gerusalemme – Ho ribadito l’impegno forte per il cessate il fuoco, la nostra amicizia con Israele ma anche la necessità di risolvere tutti i problemi che ci sono in Palestina. Ho parlato con il ministro degli Esteri Gideon Sa’ar degli aiuti a Gaza. A Ramallah ho parlato con il premier Mustafa della ricostruzione. Stesso argomento l’ho affrontato con il patriarca Pizzaballa”. Poi ha annunciato che l’Italia stanzierà ulteriori 10 milioni di euro di aiuti, oltre ai 15 milioni già stanziati, per gli aiuti alla popolazione palestinese.

Tajani: “Hamas non tornerà a governare la Striscia di Gaza”

“Chi governerà Gaza dopo la fine della guerra è un processo che è in continuo movimento, il primo obiettivo è il raggiungimento della pace, è ovvio che Hamas non può governare la Palestina, per tutto ciò che è accaduto – ha proseguito Tajani – L’Anp è l’interlocutore unico dell’Unione Europea, deve modernizzarsi, rafforzare la sua posizione e dovrà essere sostenuta dalla popolazione palestinese. Non credo che a Gaza la popolazione dopo quello che è successo voglia ancora essere guidata da Hamas. Noi vogliamo un processo in cui Israele riconosca la Palestina e la Palestina riconosca Israele”.


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Tajani: “L’Italia vuole la pace, non arrestiamo Netanyahu”

Poi rispondendo a una domanda sul perchè Roma non arresterebbe Netanyahu nel caso in cui dovesse recarsi in Italia, Tajani ha replicato: “Siamo d’accordo con Parigi che i capi di Stato o di governo non si arrestino. Nel caso di Netanyahu, che l’Italia non arresterà, ancor di più perchè non aiuterebbe certo la pace. E poi come dovrebbe avvenire questo arresto? Che facciamo, vanno i carabinieri a Fiumicino quando atterra l’aereo del premier israeliano e aprono un conflitto a fuoco? Non è questa la via per la pace, all’Italia invece interessa la pace”.


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